La nuova civiltà

 

  By: gianlini on Venerdì 19 Settembre 2014 00:42

te lo ripeto per l'ultima volta a non parlare fra di loro e in famiglia in italiano sono solo cinesi e filippini, tutti gli altri bambini parlano italiano basta che vai in un supermercato il sabato pomeriggio e ascolti parlare le famiglie di stranieri che incontri, sentirai magari la mamma (meno frequentemente il padre) che parla in arabo, hindi o spagnolo e i figli rispondere in italiano

 

  By: Ganzo il Magnifico on Venerdì 19 Settembre 2014 00:24

Appunto. Quelli che vogliono davvero imparare l' italiano quando possono si smembrano. Sanno benissimo che dove 66 studenti su 68 sono stranieri l' italiano non l' impareranno mai...

Slava Cocaïnii!

 

  By: gianlini on Venerdì 19 Settembre 2014 00:22

Gano, sono fortunato...ho appena scritto delle mie impressioni e subito è apparso un articolo che conferma che la volontà dei bambini stranieri è quella di imparare l'italiano e non l'opposto http://www.corriere.it/scuola/14_settembre_18/no-classe-separata-nostri-figli-vittoria-mamme-indiane-2a82572c-3f50-11e4-97e5-7c54525b65fe.shtml Una classe formata tutta da bambini di origini indiana è stata smembrata dopo le proteste delle mamme degli stessi ragazzini. «Così non si integreranno mai e non impareranno mai l’italiano», hanno detto al dirigente scolastico, che ha provveduto a smembrare la classe dividendo i bambini in altre sezioni. È successo a Cicognara, frazione del Comune di Viadana, nella scuola materna Don Mazzi. La classe di soli indiani, a quanto si è appreso, si è formata per caso

 

  By: lmwillys on Giovedì 18 Settembre 2014 23:54

Gano* si parla di bambini i problemi li hanno i genitori sicuramente quelli sbarcati qui hanno qualche difficoltà ad integrarsi e tendono a raggrupparsi, TUTTA la razza umana ha sempre fatto così, se rimarranno qui le loro progenie nei secoli nessun problema, si diffonderanno in ogni meandro

 

  By: Ganzo il Magnifico on Giovedì 18 Settembre 2014 23:42

> gli usi sono identici a tutta la comunità umana Parole sante Lmwyllis. Ma è altrettanto vero che se fossi stato un americano anglosassone e protestante, un WASP del 1800 o dei primi del '900 probabilmente non ce l' avrei mandata la figlioletta nella scuola piena di immigrati italiani. Ma non per razzismo, ma nella convinzione che quelle classi sarebbero rimaste indietro rispetto alle altre, innanzitutto per problemi linguistici, mentre io la figlia poi la voglio mandare a fare l' università ad Harvard, come avrebbe voluto ogni classy American di quell' epoca, e non a fare il barbiere, la pizzaiola o la ricamatrice. Quella signora che ha tolto la figlia dalla scuola con 66 figli di immigrati su 68 molto probabilmente era mossa dagli stessi identici paradigmi. I templati delle dinamiche umane sono sempre uguali e si ripetono in continuazione. ORA non avrei nessun problema a mandarcela con gli immigrati italiani. Ma ORA gli italiani non vivono più né nei ghetti né nelle Little Italy. A New York vivono chi nell' Upper East, chi vicino a Central Park, chi a Park Slope a Brooklyn e tanti hanno la villetta nel New Jersey. E la loro aspirazione è di mandare poi i figli a Princeton, a Stanford o a Harvard.

Slava Cocaïnii!

 

  By: lmwillys on Giovedì 18 Settembre 2014 23:32

http://it.wikipedia.org/wiki/Little_Italy gli usi sono identici a tutta la comunità umana da sempre

 

  By: gianlini on Giovedì 18 Settembre 2014 23:31

Gano, guarda che magari quei 66 bambini sono di 25 nazionalità diverse esattamente come avviene spesso a Londra! cmq state ampiamente esagerando la questione della lingua, i bambini piccoli la imparano (come detto) sempre molto bene basta sentire parlare Balotelli, ad esempio o Boateng in tedesco....eppure da piccoli in casa probabilmente parlavano swahili....

 

  By: Ganzo il Magnifico on Giovedì 18 Settembre 2014 23:25

> tre caseggiati in tutto Tre caseggiati in tutto non servono un' intera scuola. > Gano*, te quando vai in un posto di un Paese straniero in cui ci sono > tanti italiani ti mescoli subito con gli indigeni locali o prima fai un > giretto dai compatrioti ? Lmwyllis, ma sei mai stato all' estero in vita tua? Hai mai visto gli italiani stare tutti insieme? Se vai a Londra ce ne è uno qui, uno là, uno sopra e uno sotto. Fra l' altro sono i primi acquirenti stranieri di case a Londra. Ma non comprano topaie. Comprano penthouse.

Slava Cocaïnii!

 

  By: lmwillys on Giovedì 18 Settembre 2014 23:22

Gano*, te quando vai in un posto di un Paese straniero in cui ci sono tanti italiani ti mescoli subito con gli indigeni locali o prima fai un giretto dai compatrioti ?

 

  By: gianlini on Giovedì 18 Settembre 2014 23:18

la ghettizzazione è ovviamente data dal contesto urbanistico e dal fatto che ovviamente chi arriva con tutta probabilità verrà "indirizzato" verso un posto dove ci sono altri stranieri 64 bambini possono abitare ad esempio in tre caseggiati in tutto, se sono caseggiati malconci e vecchi da 60 o 80 appartamenti cadauno...

 

  By: Aleff on Giovedì 18 Settembre 2014 23:14

Calma…gli stranieri qui si ghettizzano perché PRIMA hanno iniziato a comprare le case che gli italiano non velevano più abitare …vicino alla stazione etc ORA , nel condominio dove ci sono 2 famiglie di immigrati, i prezzi scendono talmente tanto e talmente velocemente che gli altri appartamenti li comprano solo altri stranieri a prezzi che rispecchiano il reddito dello straniero (dai 30 ai 40mila euro) Io condivido ciò che dice Zibordi (prendendo anche esempio dalla Francia) cioè che quando si passa il 30% di presenza straniera poi cominci ad avere situazioni che non rispondono più alle canoniche regole del ns. paese….prova a vedere quanti pagano le spese condominiali ?!! Ma, tant’è ….come dice antitrader se la fauna locale non sforna più figli (ormai da anni) -meglio il famoso detto …”vita gaude” piuttosto della rinuncia – cos’altro possiamo aspettarci ?

 

  By: Ganzo il Magnifico on Giovedì 18 Settembre 2014 23:01

Quartieri composti *solamente* da stranieri significa che l' immigrazione sta ghettizzandosi (o che gli italiani stanno ghettizzando l' immigrazione, sono due aspetti della stessa medaglia). La ghettizzazione è indice di grossi problemi. Non so se ci vivi bene dentro... > di solito quando sei straniero cerchi di ambientarti Appunto. E cerchi di mescolarti con la popolazione. Questo significa integrarsi. Ma se non ti mescoli e vivi solo con stranieri significa che hai difficoltà ad integrarti, e dubito anche che in questa situazione i tuoi figli sappiano l' italiano. Probabilmente gli stranieri di cui ha esperienza il Gianlini sono quelli ricchi che hanno business in Italia. Una percentuale molto piccola.

Slava Cocaïnii!

 

  By: lmwillys on Giovedì 18 Settembre 2014 22:59

ma non è un problema di Paese straniero ... forse quella patavina avrebbe il mal di pancia anche col figliolo in una classe di calabresi, il concetto di straniero è variabile, dipende dal cranio di solito quando sei straniero cerchi di ambientarti nelle classi italiane si insegna quello che il provveditorato italiano decide

 

  By: Ganzo il Magnifico on Giovedì 18 Settembre 2014 22:53

E' singolare il fatto che vi siano quartieri dove sono TUTTI stranieri (suppongo che la composizione etnica delle classi rispecchi la composizione etnica del quartiere). Vidi la stessa cosa, amplificata, nei paesi scandinavi, Danimarca e Svezia, interi villaggi abitati UNICAMENTE da stranieri (soprattutto medioorientali). Eppure questi stranieri lavoravano poi nelle grandi città, dove vivevano gli autoctoni. Questo significa che qualcosa non va. Ma che non va alla grande. Infatti l' integrazione è stata un tale fallimento che in un paese come la Svezia dalle tradizioni solidamente socialdemocratiche, l' estrema destra ha raggiunto il 10%, e non credo che si fermi lì. Un quartiere composto dal 97% di stranieri (64 su 66), indica grossi problemi.

Slava Cocaïnii!

 

  By: Aleff on Giovedì 18 Settembre 2014 22:52

E’ proprio un gran casino ! Si, ok, dipende magari dal quartiere dove vivi, però mediamente ormai hai il 50% ovunque, …anche nei paesi Il problema è la lingua … ci sono molti stranieri che continuano a parlare nella loro lingua anche a casa e quindi il bambino è doppiamente inca_sinato…il maestro/a deve seguire il programma e quindi….chi c’e’…c’e’ …chi non c’e’ …..del resto. Anche ai miei tempi era così, …eravamo in tanti in classe. Certo che a Padova è proprio un gran putiferio…ci sono un paio di quartieri che ormai tendono ad assomigliare a scampia