La Ghestapo rimuove Via col vento dal palinsesto HBO...
Ma finchè ci lasciano Bombolo la storia del cinema è salva.
Un'ideologia falsamente antirazzista - in realtà anti-Occidente, anti-"uomo bianco", quindi razzista e auto-razzista - sta trascinando nell'abisso le basi della libertà occidentale.
1) A Minneapolis il Comune decide di sciogliere la polizia, per fondare un nuovo corpo di ordine pubblico, forse più "gentile" e che sarà costretto a stare a guardare se un reato è commesso da qualcuno non abbastanza pallido ...
Intanto a New York e in altre città amministrazioni progressiste "inginocchiate" agli estremisti BLM e Antifa promettono di tagliare i fondi alle forze dell'ordine.
Quale sarà il risultato? naturalmente più delinquenza, più ingiustizia e discriminazione sociale. I giovani dei quartieri disagiati - afroamericani ma non solo - saranno abbandonati alle gang, ai violenti, agli spacciatori. Ma in un mondo petaloso ufficialmente liberato dal razzismo di quei cattivi poliziotti bianchi (cosa peraltro falsa, come è falso che siano i neri quelli più colpiti dalla "police brutality": ma cosa importa la realtà dei fatti a un'ideologia, notoriamente cieca?).
2) A Londra il sindaco Sadiq Khan annuncia l'istituzione di una "Commissione per la diversità", che sarà incaricata di cambiare i nomi delle strade secondo un criterio multiculturale, e di eliminare monumenti e testimonianze del passato giudicate razziste o "imperialiste".
Risultato? Quelli tipici di tutti i regimi dittatoriali. Città, strade, monumenti dedicati alla propaganda martellante del "partito unico": in questo caso quello che dice che l'Occidente imperialista va superato in favore di un totale relativismo culturale, senza princìpi comuni, senza un'idea comune di umanità e di diritti (ma adorando il totem astratto dei "diritti umani", scatola ormai vuota). E che la storia britannica va "corretta", edulcorata, riscritta, che la tradizione di una civiltà va rinnegata. E' già "1984": riemerso nel XXI secolo come la dittatura del nulla.
3) La rete HBO ha eliminato dal catalogo della sua piattaforma il film "Via col vento" perché rappresentava "pregiudizi etnici e razziali".
"Via col vento"! IL cinema. Forse il film più celebre e visto della storia. Censurato in nome di una dottrina psicotica che corregge la cultura del passato. La stessa che censura Ovidio, Shakespeare, Mark Twain perché non pensavano, non parlavano e non scrivevano secondo i modelli di pensiero che un'élite vorrebbe oggi imporre alle masse.
Il "ministero della verità" di Orwell viene superato di slancio, in un'operazione spaventosa che va oltre le peggiori dittature del Novecento. Se questa deriva non si ferma il patrimonio del cinema, della letteratura, dell'arte occidentale sarà desertificato fino a lasciare in vita soltanto i "cinegiornali" dell'ortodossia "diversitaria".
Siamo consapevoli ora del punto a cui lo strapotere dell'ideologia politicamente corretta ci sta portando?
Io - con tanti altri - lo vado ripetendo da anni.
Il politicamente corretto non è un buffo "tic" culturale che "esagera" giuste rivendicazioni di diritti, un'esagerazione di cui magari sorridere, e al massimo da moderare. E' invece un'ideologia, feroce e totalitaria come tutte le ideologie, che vuole imporre come verità sacre e indiscutibili gli idoli del relativismo assoluto: multiculturalismo, ambientalismo antiumano, soggettivismo totale dei diritti, "identity politics".
E quando le ideologie conquistano il potere cominciano ad uccidere. Uccidono la storia, la tradizione, il linguaggio, la cultura, la libertà di pensiero e di parola. Censurano, imbavagliano, intimidiscono, ricattano. E prima o poi uccidono anche le persone.
La dittatura del politicamente corretto corroderà sempre di più le basi della convivenza democratica in Occidente, finché il suo autoritarismo sprofonderà le nostre società nel caos. Se non nascerà e crescerà un movimento che punti decisamente in senso contrario, e che ponga argini invalicabili alla sua barbarie distruttiva.
Eugenio Capozzi