By: Lelik on Giovedì 20 Febbraio 2014 13:10
Cambi di gestore di utenze.
Ovvero quello che non ti dicono le società quando ti fanno firmare il contratto col nuovo gestore.
Ricordo che tempo fa il buon Zibordi si chiedeva come potesse essere effettivamente più competitivo il mercato "libero" delle utenze (elettricità, gas, telefoni) quando le compagnie, che ora apparentemente si fanno concorrenza, hanno aggiunto costi elevatissimi di pubblicità, call center e così via.
Ebbene, da esperienze aziendali personali e vicine, in effetti ci sono un bel po' di verità nascoste, e mi permetto di mettere in guardia in merito ad alcuni "problemucci", che a mia personale opinione sono praticamente una truffa all'italiana.
- Preavviso cambio di utenze (specialmente gas ed elettricità): innanzitutto bisogna pararsi il didietro dal fatto che ci possono essere penali pesantissime quando si disdetta un contratto con un gestore per passare all'altro se non si rispetta il preavviso contrattuale. Credo che per i consumatori utenti privati per legge non siano applicabili le penali, ma non è affatto così a livello aziendale. Nelle righe piccole dei lunghi contratti che fanno firmare i gestori, sono previsti termini di preavviso per il cambio gestore molto lunghi (spesso misurati in vari mesi) o penali equivalenti a tanti mesi di costo equivalente! E attenzione: non si deve pensare che il gestore subentrante si faccia carico delle comunicazioni di disdetta, fatto salvo che venga dato un mandato esplicito e formulato correttamente
- Si pone poi il problema della lettura dei contatori di gas e luce. La compagnia uscente spesso non comunica le letture finali per 6-12 mesi (esatto anche un anno) al nuovo fornitore. Quindi significa che potreste trovarvi a pagare salatissime bollette del nuovo gestore che si baserà su consumi stimati fantasiosi (che farete fatica a capire dove sono previsti nel contratto) fino a quando ci sarà la comunicazione della lettura finale del precedente gestore. E intanto darete un bell'acconto in anticipo al nuovo gestore. E' importante quindi avere certezza scritta di come verranno calcolati i consumi stimati fino al momento delle letture effettive
- In caso di utenze aziendali (credo in particolare per il gas) fate attenzione a comunicare al nuovo gestore se l'utenza è di tipo industriale, perchè altrimenti pagherete una tariffa molto più alta di tassazione (non parlo di Iva che è un credito e non un costo, ma proprio delle quote di imposte varie che vanno ad aggiungersi al costo della fornitura e distribuzione)
- Coi telefoni invece ci sono problemi più sottili: perdonatemi se la mia spiegazione da non tecnico sarà imprecisa. Le compagnie possono frazionare la banda telefonica tra molti (o troppi) utenti, rendendo la qualità e l'intelligibilità delle telefonate molto critica o comunque più scarsa del precedente gestore, specialmente se le chiamate vengono anche rilanciate su cordless e/o cellulari. E qui purtroppo è difficile sapere prima, senza provare, a cosa si possa andare incontro
- Un secondo problema più recente e grave invece riguarda (anche qui perdonatemi la definizione sicuramente non tecnica) i "registri" dei numeri fissi in caso di subentro di altro gestore con mantenimento del numero. Quando si cambia operatore può accadere che il vecchio operatore non cancelli il vostro numero dagli appositi "elenchi di identificazione". In questo caso chi vi chiama da un numero del vostro stesso operatore non avrà nessun problema a raggiungervi, mentre chi chiama da un altro operatore avrà come risposta il messaggio "il numero chiamato è inesistente"! E la compagnia vi risponderà: "conosciamo il problema, ci sono già cause legali in corso; il problema potrebbe essere risolto tra 5 giorni o tra un anno; deve avere pazienza".
Pazienza? Sono questi gli avanzamenti di civiltà e del vero mercato libero?