La valanga del debito

 

  By: pablo on Sabato 20 Dicembre 2014 12:44

Concordo per un buon 80% con te Anti, da un certo punto di vista, peccato che nel tuo discorso dimentichi l'altra metà del quadretto. (Ah... Per favore, finiscila con sti rettiliani che non se ne può più, viene la nausea, sono l'ultima spiaggia di chi non ha argomenti). Ci sono due facce di una stessa medaglia: le politiche errate nostre ci sono state, certo, ma il problema non era di azzerare la spesa pubblica, che è come dire smettere di respirare, ma di cambiarne in parte la destinazione. Resta il fatto che in una situazione di crisi così profonda e prima sconosciuta ci hanno precipitato dinamiche non nazionali, ma piuttosto sovranazionali, alle quali i nostri imbelli politici si sono piegati a patto di poter continuare ad abbuffarsi nella mangiatoia. Il disastro causato da sistema Euro e neo-schiavizzazione (quella che gli ultraliberisti sepolcri imbiancati chiamano globalizzazione) è il detonatore che ha fatto esplodere un sistema altrimenti funzionante, pur con i suoi difetti. @ Xtol guarda che di analisi eccellenti di come siamo precipitati ce ne sono a iosa. Le politiche internazionali ultraliberiste sono state uno Tsunami che ha travolto tutto. Hanno smantellato equilibri, distrutto e concentrato in pochissime mani le ricchezze, schiavizzato interi popoli. Prima il sistema stava in piedi, dopo che sono state introdotte quelle politiche è crollato. Io sono allergico agli eccessi di presenza statale e alla burocrazia italiana, per intenderci, ma qui stiamo parlando di un terremoto di proporzioni bibliche che ha spazzato via tutto. E dalle dinamiche che dici tu non se ne esce più, perché hanno succhiato via la ricchezza dei popoli e se non hai la gente che acquista non hai più mercato, o ce l'hai in crisi perenne, tranne quello dell'extralusso...

 

  By: XTOL on Sabato 20 Dicembre 2014 00:25

Pablo, rimani fuori tema: non sto discutendo se in questo momento ci sia sottoutilizzazione delle risorse, lo sa anche un bambino che è così. qui si discute di come si fa a gestire risorse non illimitate per EVITARE di creare ed esasperare i cicli di boom and bust che portano alla spaventosa sottoutilizzazione attuale dei mezzi di produzione, col corollario di depressione che sperimentiamo. personalmente mi sono rotto di ascoltare le ricette salvifiche di qualsiasi economista dei miei stivali, senza che si alzi una voce (austricanti a parte) che sappia abbozzare una spiegazione di come ci siamo caduti. quanto all'iperliberismo italico, qui puoi farti qualche (amara) risata: ^Libidine iperliberista#http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/01/28/libidine-iperliberista/187249/^

 

  By: antitrader on Sabato 20 Dicembre 2014 00:20

Abbiamo gli operai, abbiamo gli ingegneri, abbiamo le fabbriche, abbiamo il know how, abbiamo pure i capitali quindi ci possiamo costruire in casa tutte le auto che ci servono azzerando la disoccupazione. Non funziona cosi' caro mio, hai tutto il necessario pero' poi importi il 70% delle auto vendute perche' qualcuno le fa meglio di te o a costo piu' basso (e questo non certo per il volere dei rettiliani). Quando vedevi che stavi andando a ramengo la politica (cialtrona) doveva intervenire ad es. falcidiando la spesa pubblica (sopratutto le vergognose pensioni) e mettere tutto a riduzione delle tasse riportando l'industria a livello competitivo e frenando le delocalizzazioni. In alternativa potevi anche fare una svalutazione interna invece non e' stato fatto proprio niente perche' "i ristoranti erano pieni" e "noi siamo usciti dalla crisi prima e meglio degli altri". Poi arriva l'ideona del somaro di turno: mettiamo i dazi! Questa e' come quello che vuol menare uno grande e grosso senza mettere in conto di beccarsi un paio ceffoni che lo stendono in via definitiva. Noi siamo tra i paesi non autonomi, ti puoi costruire tutto (anche se magari le fai una schifezza) ma non le materie prime. Il ritorno alla lira (ormai inevitabile) sara' molto traumatico per i somari, esso servira' proprio a riportare i salari a un livello compatibile con l'economia mediante gli aggiustamenti del cambio, dei tassi e dell'inflazione. Del resto quale altra fine poteva fare un paese in cui un senatore fa il presidente della commissione cultura mentre e' rinchiuso nelle patrie galere? (quando si dice i rettiliani).

 

  By: pablo on Venerdì 19 Dicembre 2014 23:44

Pablo, sei fuori tema, rileggiti i post risorse sono: materie prime e tutti i beni intermedi (incluse le risorse umane) che servono a produrre beni di consumo. ------- Fantastico, direi che mi hai fornito un bell'assist: infatti, oltre al resto di ciò che ho scritto, ho sottolineato come le risorse potrebbero in futuro rivelarsi limitate, ma forse no perché il progresso tecnologico potrebbe trovare rimedi o sostituire una risorsa con un'altra. Secondo, le risorse umane: di certo non sono limitate, visto che mi pare evidente come ci sia più offerta di lavoro che richiesta. Su liberismo e ultra-liberismo: sono due cose diverse, ma di che cosa parlo credo che l'abbiano capito tutti tranne te. Che secondo me fai finta di non capire, peraltro.

 

  By: XTOL on Venerdì 19 Dicembre 2014 18:58

Pablo, sei fuori tema, rileggiti i post risorse sono: materie prime e tutti i beni intermedi (incluse le risorse umane) che servono a produrre beni di consumo. siccome spero che sia evidente anche ai più stupidi che i beni intermedi sono limitati (cioè se vengono impiegati a produrre una cosa, non possono essere impiegati contemporaneamente a produrne un'altra), si discute se le materie prime sono limitate e il fatto stesso che l'acqua ha un prezzo e l'aria no dovrebbe aiutare anche i deboli di mente a rispondere ps: ti prego, quando cianci di (ultra)liberismo pensa a questa definizione: #i#Nella lingua italiana liberismo è una dottrina economica che teorizza il disimpegno dello stato dall'economia (perciò un'economia liberista è un'economia di mercato solo temperata da interventi esterni)#/i#. definire liberista un sistema in cui lo stato intermedia oltre il 50% del pil, gestisce la moneta ecc è davvero ridicolo

 

  By: pablo on Venerdì 19 Dicembre 2014 18:02

Xtol, forse arriverà un giorno in cui alcune risorse saranno al limite. Anche se, più probabilmente, il progresso tecnologico e non solo potrà porre rimedio e quindi non è nemmeno detto che ciò accadrà. Il problema del mondo attuale, in ogni caso, è esattamente l'opposto: troppe risorse (troppa produzione) e troppo poche persone che ne possono usofruire o che le "consumano" (leggi acquistano). Eccesso di offerta rispetto alla domanda. E rispetto alle disponibilità. Perché grazie alle follie neoliberista, la gente comune ha sempre meno risorse e denaro da spendere (ormai una larga fetta di popolazione è a livelli di sopravvivenza). Produrre di più e impoverire la popolazione che dovrebbe acquistare i prodotti: geniale!!! Ci sarebbe poi da sottolineare che non solo le tasse, ma anche e soprattutto le spese fisse in aumento vertiginoso e inarrestabile ammazzano l'economia (ovunque). La precarietà lavorativa rende tutto ancora più instabile e contribuisce al crollo dei vari settori- Grazie all'ultraliberismo siamo passati da un Welfare State imperfetto ma abbastanza funzionante alla crisi perenne, alla povertà di massa e all'assenza di futuro per le nuove generazioni. In ogni caso, non mi sembra proprio che il nostro attuale problema siano le risorse limitate.

 

  By: XTOL on Venerdì 19 Dicembre 2014 17:49

eh già, non sono limitate.. proviamo col metodo socratico: perchè l'acqua ha un prezzo e l'aria no?

 

  By: MR on Venerdì 19 Dicembre 2014 17:24

#i#Sa leggere?#/i# Io si, ed infatti sei tu che scrivi boiate. Le risorse non sono limitate. Punto.

 

  By: pablo on Venerdì 19 Dicembre 2014 16:26

Anti, hai presente la storia dei cani di Pavlov? Sapevo che scrivendo un post a Hobi avresti risposto tu. Guarda, molto semplicemente: ho studiato abbastanza da potermi permettere di affrontare certi discorsi. Certo, tecnicamente ne so meno di te. Però ho capito come gira il fumo, mentre tu non hai capito un accidenti di niente - come, e la storia delle tue infatuazioni passate dimostra senza ombra di dubbio - non hai mai capito niente nemmeno in passato. Però in quest'ultimo caso ho idea che questa refrattarietà ad accettare e comprendere almeno un minimo la realtà dipenda più dalle tue delusioni esistenziali che da una reale incapacità, visto che sei una persona intelligente.

 

  By: shabib on Venerdì 19 Dicembre 2014 11:22

DAI , CHE DOPO TOCCA ALL'ITALIA ! poi andiamo ad aumentare le rendite catastali , che mi mangio un rospo , diverranno piu' alte del valore commerciale che avranno tra 2 anni le abitazioni ..... Fmi a Cipro: niente aiuti se non pignorate le case Stampa Invia Commenta (0) di: WSI | Pubblicato il 19 dicembre 2014| Ora 09:57 inCondividi.0.Il parlamento vuole impedire che i cittadini più in difficolta perdano le loro abitazioni. Storia del bailout, che ha introdotto il prelievo forzoso. ROMA (WSI) - A rischio l'erogazione di ulteriori aiuti da parte dell'Fmi a Cipro, per un valore di 88 milioni di euro. E' stato lo stesso istituto di Washington a darne notizia, dopo che il Parlamento cipriota ha posticipato una legge sui pignoramenti considerata chiave, che avrebbe dovuto entrare in vigore alla fine di dicembre. L'Unione europea ha appena erogato 350 milioni di euro prima del voto, portando l'ammontare complessivo di aiuti a 5,7 miliardi di euro. L'Fmi, dal canto suo, discuterà "i prossimi passi" con le autorità del paese. I parlamentari di Cipro hanno motivato la decisione del rinvio della normativa, con l'obiettivo di concedere al governo più tempo per presentare una proposta di legge che, se approvata, impedirebbe che i cittadini che hanno perso il posto di lavoro o che hanno visto ridursi lo stipendio vengano privati anche delle loro abitazioni. Ma il ministro delle finanze Harris Georgiades ha definito la sospensione della legge "non necessaria e imperdonabile", in quanto mina la credibilità di Cipro, e dimostra "che non abbiamo superato quelle attitudini che ci sono costate così care in passato". Il piano di salvataggio di Cipro ha un valore complessivo di 10 miliardi di euro, ed è stato approvato dopo la profonda crisi del paese, esplosa agli inizi del 2013, che ha messo in ginocchio il settore bancario. (Lna) http://www.wallstreetitalia.com

 

  By: lutrom on Venerdì 19 Dicembre 2014 10:18

La Germania accettò l’euro in cambio del fallimento dell’Italia, tramite un patto con la Francia. -------------------------- Certo, Gano, ma ora verranno i soliti ragliatores a dire che tu credi ai rettiliani: insomma questi ragliatores sono così dementi da credere che, mentre i pizzicagnoli di paese fanno spesso accordi sottobanco per avere dei vantaggi contro i consumatori e contro la concorrenza (prezzo unico dei panini con la porchetta, apertura e chiusura simultanee, aree pedonali a loro favore, ecc.), invece gli stati, i multimiliardari e le megabanche NON FANNO (quasi) MAI TUTTO CIO'!!!!! Insomma questi somari orecchielunghe fanno come quei cretini che credono alle femmine quando dicono che loro fanno sesso solo per far contenti i loro uomini, infatti per loro fare sesso è un sacrificio!!! SVEGLIATEVI, RIMBAMBITI!!!!

 

  By: lutrom on Venerdì 19 Dicembre 2014 10:13

Paolo, hai sostanzialmente ragione, solo che da noi le tasse "occulte" sono più alte che in Francia: infatti in Francia la pubblica amministrazione funziona meglio che in Italia, Italia dove molte cose sono scritte sulla carta ma non sono realtà (se mi devo curare devo andare privatamente, ecc. ecc.,), la burocrazia funziona peggio, c'è più criminalità organizzata (mafia, camorra, ecc.), e tutto questo si trasforma in più tasse "occulte" per il popolo italiano e per il ceto medio.

 

  By: Paolo_B on Venerdì 19 Dicembre 2014 02:35

Il piano per i francesi non sembra sia stato molto felice. Attualmente ogni francese (compresi infanti e ultraottuagenari) ha 38,200 USD di debito pubblico sul capo, contro 38,800 USD di ogni italiano. Cioè pressapoco uguale (Ho preso i dati dall'Economist global debt watch). La differenza fra noi e i francesi è che la Francia, per sorreggere la propria economia di stato con un po' più successo di noi (infatti il loro GDP è migliore), ha usato la spesa statale (grafico) tartassando la classe media peggio di noi. Si, al momento i benestanti, anche piccoli benestanti, sono molto più tartassati in francia che in italia. In Italia se uno ha un po' di ricchezza può ancora pensare di passarla ai figli. In francia non più. L'unica cosa che i francesi possono passare ai figli è ormai solo il posto sicuro nell'amministrazione. Fra tasse su casa, patrimonio e successione la Francia è il peggio del peggio. Però se sono riusciti a farlo, si capisce dunque bene che vogliano imporre lo stesso regime anche in Italia. Del resto il governo burocratico europeo rappresenta le burocrazie governative delle amministrazioni europee, non certo i ceti medi. Per questo non taglieranno molto le spese statali. Tartasseranno di più ovunque. Ma da come la gente è scontenta sia là che qua ... è una strada in salita.

 

  By: Ganzo il Magnifico on Venerdì 19 Dicembre 2014 00:54

^La Germania accettò l’euro in cambio del fallimento dell’Italia, tramite un patto con la Francia.#http://scenarieconomici.it/scoperta-shock-germania-accetto-leuro-in-cambio-fallimento-dellitalia-perche/^

Slava Cocaïnii!

 

  By: antitrader on Venerdì 19 Dicembre 2014 00:46

"E' come se io facessi un discorso su come si costruiscono le macchine" La cosa bizzarra e' che tu ti metteresti davvero a farlo infischiandotene del fatto che non hai la piu' vaga ide di cosa sia una biella, una manovella, un differenziale o una forza (stessa cosa su come funziona un sistema economico/finanziario). Le incrostazioni da culturame spicciolo e generico sono molto nefaste e impediscono di comprendere fino in fondo quelli che sono i meccanismi di funzionamento di un qualsivoglia sistema. Ecco, ti consiglio di fare come ^James Coburn#https://www.youtube.com/watch?v=AIALGh3MRAQ^ (quello col libro). (io mi ritrovo piu' a mio agio nei panni del'altro).