By: lutrom on Lunedì 18 Luglio 2016 23:32
Secondo la genetica, la massima variabilità dei caratteri è nell'uomo.
Le donne, allo stato libero di natura, scelgono i migliori fra tutti per riprodursi,
gli altri, che sono di fatto scartati perché insufficienti, rimangono con il coso in mano...
Da qui deriva la grandezza della civiltà monogama. Ognuno deve accoppiarsi con uno e solo uno,
con matrimonio indissolubile, la donna deve essere sottomessa, etc.
In questa maniera tutti possono tromb. e ottenere un certo appagamento;
in questa meniera si limita l'aggressività e tutti lavorano felici e contenti: Per il progresso umano.
Ovviamente ne fa le spese il miglioramento genetico della "razza".
Infatti, nelle società rigidamente ordinate in tal senso, la percentuale di bruttarelli/elle o con tare psichiche,
è significativamente più elevata che altrove.
Ad esempio, nelle civiltà libere sessualmente ( ovvero dove la donna può scegliersi con chi tromb. ), i soggetti sono generalmente più uniformi
e belli.
Vedi civiltà del Nord Europa/Russia e Africa...
( ...intuizione mia )
-----------------
Giusto il tuo ragionamento, però dimentichi una cosa sulle società monogame: le corna! Lessi una volta uno studio di un genetista dove si diceva che, quando loro facevano mappe genetiche delle popolazioni (o cose del genere), consideravano che in media, ad essere OTTIMISTI, qualcosa come il 5% (però ora non ricordo la percentuale precisa) dei figli non è figlio di colui che ritiene di esserne il padre: realisticamente quindi quasi una persona su dieci è figlio di uno che non è il padre ufficiale; insomma la rivincita della natura e della selezione naturale...
