By: defilstrok on Martedì 01 Ottobre 2013 00:19
Mi va, mi va e non è un segreto (rispondo ora perché non sto sempre collegato) però eviterò di ripetermi - ne ho scritto a iosa - e sarò breve: sono convinto, estremamente convinto che il 2 gennaio assisteremo a delle novità sull'euro. Sparito? A due velocità? Destinato a sopravvivere solo come unità di conto intra-nazionale tra i paesi UE? Ne uscirà la Germania?
Non so rispondere. Ma sono però sicuro che: il comportamento delle banche centrali (e in primis BCE e Fed); la forza relativa dell'euro vs tutti i cross; il comportamento delle borse (sia nell'excursus di questo "bull market senza tori" che nella sua dinamica da inizio anno); l'impossibile sordità e cecità delle istituzioni ai problemi che vediamo tutti (cittadini, economisti, osservatori e gestori, europei, americani ed altri); la consapevole mala- gestione della exit-strategy; il clima di surplace con cui si sorvola su dati, problemi, crisi politiche, statistiche che, in altri tempi avrebbero determinato, magari sempre con i mercati orientati verso nord, ben altra volatilità; etc. Tutto questo è sintomatico (e può essere solamente spiegato con) una qualche decisione che non potrà che non evolvere in una qualche "rivoluzione" già stabilita e definita in merito all'euro