Ritorniamo alla lira?

 

  By: gianlini on Mercoledì 07 Maggio 2014 12:21

Tuco,...in effetti a Milano è davvero raro trovare una donna che voglia farsi comprare.... anzi...è più facile farsi offrire una cena che il contrario ormai però c'è da dire che evidentemente è un mio filtro mentale che mi porta a selezionare determinate tipo di persone che giudico affidabili, oneste, lavoratrici, ecc.ecc. MAI avuto, dico MAI avuto un problema con loro (e ormai ne avrò viste passare almeno 15)

 

  By: Tuco on Mercoledì 07 Maggio 2014 11:42

Gianlini, a Milan siete avanti. Le avete educate bene. Qui nel sub-appennino siamo ancora al medioevo. La donna vuole essere comprata, continuamente. L'uomo che non paga è un loser e quindi viene scaricato. Comunque il comportamento che indichi è piuttosto raro a livello mondiale.

SLAVA UKRAINII !

 

  By: gianlini on Martedì 06 Maggio 2014 20:53

una è single, quindi lei le altre tutte rigorosamente 50-50 con il fidanzato

 

  By: Tuco on Martedì 06 Maggio 2014 20:16

Sono tutti euro che fuoriescono e vanno ad incrementare gli squilibri target 2... Comunque questi squilibri chi li finanzia? Loro, il partner uomo, oppure 50/50?

SLAVA UKRAINII !

 

  By: gianlini on Martedì 06 Maggio 2014 20:11

sì, sono tutte molto gradevoli e serie cmq ho inserito le mete per illustrare che l'80 % sceglie un Paese diverso dall'Italia

 

  By: gianlini on Martedì 06 Maggio 2014 20:01

oggi le ragazze qui in ufficio hanno discusso del piano ferie ecco le loro mete estive: - Provenza - Tirolo - Formentera - Grecia - Toscana

 

  By: zurigo on Martedì 06 Maggio 2014 13:09

a proposito di tassi di cambio, una domanda: se ci fosse la lira del nord Italia e quella del sud, di quanto sarebbe svalutata la lira del sud rispettio alla lira del Nord e al dollaro ? c'è qualche nazione al mondo che ha due monete ?

 

  By: hobi50 on Lunedì 05 Maggio 2014 14:51

Premesso che è un argomento che non mi interessa ....ma questo articolo ha qualche merito. "I giornali plaudono alla promessa di Hu Jintao di lasciar fluttuare il cambio del renminbi in risposta alla lettera di Barak Obama, che il 16 giugno si è rivolto ai “colleghi” del G-20 richiamando la loro attenzione sul fatto che “tassi di cambio determinati dal mercato (nota del traduttore: liberi di fluttuare) sono essenziali per la vitalità dell’economia globale”. [...] Il tasso di cambio del quale parlano i giornali è quello nominale: il prezzo di una valuta (in questo caso lo yuan) in termini di un’altra (il dollaro). La competitività di un paese però non dipende solo da quanto costa la sua valuta, ma anche da quanto costano i suoi prodotti e quelli dei concorrenti. Questo calcolo è sintetizzato dal cambio reale, che tiene conto del differenziale di inflazione fra partner commerciali. Bene: i dati del Fmi ci dicono che dal 1994 al 2007 il saldo estero della Cina è cresciuto di circa 9,5 punti di Pil mentre il cambio reale si andava apprezzando del 30%, cioè la competitività di prezzo cinese peggiorava. Nel periodo citato l’inflazione cinese ha viaggiato in media al 4.5%, quella statunitense al 2.6%. Dato che dal 1994 il cambio cinese era fisso al valore di 8.7 yuan per dollaro, i beni cinesi diventavano progressivamente meno convenienti. Questa dinamica era accentuata dal fatto che dal 1994 al 2002 il dollaro si era apprezzato di circa il 20% in termini effettivi, e quindi mantenendo una parità fissa con esso, la Cina in teoria perdeva competitività rispetto agli altri partner commerciali (ad esempio, l’Europa). In effetti, fino a tutto il 2002 la preoccupazione dei commentatori era che lo yuan, seguendo il dollaro, diventasse troppo forte (non troppo debole). Nel frattempo il surplus cresceva. Che la sottovalutazione del cambio (posto che ci sia) non spieghi tutto non è una grande novità. Già nel secondo dopoguerra Kaldor (1978) notava come la quota di mercato delle esportazioni tedesche e giapponesi era andata aumentando in concomitanza con una perdita di competitività di prezzo. Trenta anni di ricerche indicano che innovazione e ricerca (gli elementi che riassumiamo come “competitività non di prezzo”) incidono sulle esportazioni molto più del tasso di cambio reale (Fagerberg e altri, 2007). Alcuni dati di cui non si parla: dal 1996 al 2006 la spesa cinese in ricerca e sviluppo è più che raddoppiata in rapporto al Pil (negli Usa è rimasta costante); lo stesso vale per il numero di ricercatori per milione di abitanti (che negli Usa è aumentato solo del 10%); lo stesso vale per la quota di esportazioni high-tech, che è arrivata a un terzo del totale, superando di qualche punto quella degli Stati Uniti [...] Se questi argomenti hanno un qualche peso (e altri se ne potrebbero aggiungere), rimane da farsi una domanda: perché si parla così tanto di una cosa così irrilevante? Il fatto è che l’argomento del tasso di cambio ha, accanto ai suoi scarsi meriti scientifici, due impagabili vantaggi tattici: la apparente semplicità, e il fatto di scaricare le colpe sugli altri [...] I cinesi servono a Obama come i “clandestini” servono a Bossi: stessa consistenza degli argomenti stessa spendibilità politica. È la democrazia, bellezza… [...] Hobi

 

  By: gianlini on Lunedì 05 Maggio 2014 14:49

Salvini l'ha detto chiaro e tondo alla Gabbia settimana scorsa non aveva mai capito l'importanza della moneta, la Lega non ha mai capito che avere un'unica lira con il sud-Italia che la svalutava rispetto alla Deutsche Mark, ha contribuito in modo determinante al benessere del Nord....e quindi di per sè, la secessione era una gran cavolata....una zappata sui piedi mica da ridere proprio per i lumbard!

 

  By: zurigo on Lunedì 05 Maggio 2014 14:15

X COBRAF molto spesso mi capita di paragonare i danni che l'euro ha provocato all'Italia con i danni provocati dalla lira al sud Italia, a suo parere se ci fossero due valute una per il nord Italia e una per il sud, di quanto sarebbe svalutata quella del sud rispetto al nord Italia e al dollaro ? saluti

 

  By: Acmen on Giovedì 01 Maggio 2014 18:56

o forse il discorso panem et circenses vale... ................................. vale per tutti Gian...! nel Calcio vi è il max. della Corruzzione sai chi è lo sponsor del Manchester U. ? Aon ex AIG, ed i buchi di bilancio di quella società tanto che era To Big to Fail,siccome era impresentabile hanno cambiato nome ma dietro sono gli stessi, le partite di giro tra società di calcio e Banche e Ass. gli stipendi milionari alla fine li paghiamo noi.

 

  By: gianlini on Giovedì 01 Maggio 2014 16:00

acmen.... forse ti sfugge la necessità di un impianto organizzativo di livello dietro alle vittorie, anche calcistiche non per niente quando ancora Berlusconi non era rintronato, il Milan vinceva e dominava a livello europeo e mondiale...o forse il discorso panem et circenses vale solo per gli spagnoli e non per forza italia?

 

  By: Acmen on Giovedì 01 Maggio 2014 14:50

....la realtà è quella... ...................... vero Gian , i Romani dominavano con Panem e Circensen..! i Plutocrati dominano con Corruption e Pelotas siccome gli Ispanici sono messi male facciamoli vincere e godere con i calci alla Pelota. non rido perchè se no t' arrabbi.

 

  By: gianlini on Giovedì 01 Maggio 2014 13:48

acmen, è inutile che fai lo spiritoso....la realtà è quella...

 

  By: Acmen on Giovedì 01 Maggio 2014 01:49

Ci mancava la Gianlinata finale...! eheheh..!