Re: Corona Virus ¶
By: XTOL on Giovedì 08 Ottobre 2020 23:32
siete dei vermi, voi da oggi potete solo vergognarvi e tacere
Dichiarazione Di Great Barrington
In qualità di epidemiologi delle malattie infettive e di scienziati della salute pubblica, siamo molto preoccupati per gli effetti dannosi sulla salute fisica e mentale causati dalle politiche adottate dai Governi in materia di COVID-19, e raccomandiamo un approccio che chiamiamo “Protezione Focalizzata” (Focused Protection).
Provenendo da diverse parti del mondo e sia da destra che da sinistra del panorama politico, come epidemiologi abbiamo dedicato la nostra carriera alla protezione delle persone. Le attuali politiche di blocco stanno producendo effetti devastanti sulla salute pubblica, a breve e lungo periodo. I risultati (solo per citarne alcuni) includono tassi di vaccinazione infantile più bassi, peggioramento degli esiti delle malattie cardiovascolari, meno screening per il cancro e deterioramento della salute mentale – con la conseguenza che questo porterà negli anni a venire a un aumento della mortalità, con la classe operaia e i membri più giovani della società che ne soffriranno il peso maggiore.
Tenere gli studenti fuori dalle scuole è una grave ingiustizia.
Mantenere queste misure fino a quando non sarà disponibile un vaccino, causerà danni irreparabili con conseguenze sproporzionate per i meno fortunati.
Con il passare del tempo, la nostra comprensione del virus sta crescendo. Sappiamo che l’incidenza della mortalità da COVID-19 è più di mille volte superiore negli anziani e nei malati rispetto ai giovani. Infatti, per i bambini, COVID-19 è meno pericoloso di molte altre patologie, tra cui l’influenza.
Con l’aumento dell’immunità nella popolazione, il rischio di infezione per tutti, compresi i più vulnerabili, diminuisce. Sappiamo che tutte le popolazioni alla fine raggiungeranno l’immunità di gregge – cioè il punto in cui il tasso di nuove infezioni diventerà stabile – e che questa immunità può essere aiutata (ma non dipende) da un vaccino. Il nostro obiettivo dovrebbe quindi essere quello di ridurre al minimo la mortalità e i danni sociali fino a raggiungere l’immunità di gregge.
L’approccio più umano, che bilancia i rischi e i benefici nel raggiungimento dell’immunità di gregge, è quello di permettere a coloro che sono a minimo rischio di morte di vivere normalmente la loro vita per costruire l’immunità al virus attraverso l’infezione naturale, proteggendo al meglio coloro che sono a più alto rischio. Noi chiamiamo questa strategia “Protezione Focalizzata”.
L’adozione di misure per proteggere le persone vulnerabili dovrebbe essere l’obiettivo centrale delle risposte di salute pubblica a COVID-19. A titolo di esempio, le case di cura dovrebbero utilizzare personale con immunità acquisita ed eseguire frequenti test PCR su il resto del personale e su tutti i visitatori. La rotazione del personale dovrebbe essere ridotta al minimo. I pensionati che vivono in casa dovrebbero farsi consegnare a domicilio generi alimentari e altri beni di prima necessità. Quando possibile, dovrebbero incontrare i familiari all’esterno piuttosto che all’interno. Un elenco completo e dettagliato di misure, compresi gli approcci alle famiglie multigenerazionali, può essere implementato ed è alla portata e delle capacità di tutti i professionisti della sanità pubblica.
A coloro che non sono vulnerabili dovrebbe essere immediatamente consentito di riprendere la vita come normale. Semplici misure igieniche, come il lavaggio delle mani e la permanenza a casa quando si è malati, dovrebbero essere praticate da tutti per abbassare la soglia di immunità di gregge. Le scuole e le università dovrebbero essere aperte all’insegnamento
in presenza. Le attività extrascolastiche, come lo sport, dovrebbero essere riprese. I giovani adulti a basso rischio dovrebbero lavorare normalmente, piuttosto che da casa. Dovrebbero essere aperti i ristoranti e le altre attività commerciali. Arte, musica, sport e tutte attività culturali dovrebbero riprendere normalmente.
Le persone più a rischio possono partecipare se lo desiderano, mentre la società nel suo insieme gode della protezione conferita ai più vulnerabili da coloro che hanno costruito l’immunità di gregge.
Questa dichiarazione è stata redatta e firmata a Great Barrington, negli Stati Uniti d’America il 4 ottobre 2020, da parte di:
Dr. Sucharit Bhakdi, physician and professor emeritus of medical microbiology, University of Mainz, Germany
Dr. Rajiv Bhatia, physician, epidemiologist and public policy expert at the Veterans Administration, USA
Dr. Stephen Bremner,professor of medical statistics, University of Sussex, England
Dr. Anthony J Brookes, professor of genetics, University of Leicester, England
Dr. Helen Colhoun, ,professor of medical informatics and epidemiology, and public health physician, University of Edinburgh, Scotland
Dr. Angus Dalgleish, oncologist, infectious disease expert and professor, St. George’s Hospital Medical School, University of London, England
Dr. Sylvia Fogel, autism expert and psychiatrist at Massachusetts General Hospital and instructor at Harvard Medical School, USA
Dr. Eitan Friedman, professor of medicine, Tel-Aviv University, Israel
Dr. Uri Gavish, biomedical consultant, Israel
Dr. Motti Gerlic, professor of clinical microbiology and immunology, Tel Aviv University, Israel
Dr. Gabriela Gomes, mathematician studying infectious disease epidemiology, professor, University of Strathclyde, Scotland
Dr. Mike Hulme, professor of human geography, University of Cambridge, England
Dr. Michael Jackson, research fellow, School of Biological Sciences, University of Canterbury, New Zealand
Dr. Annie Janvier, professor of pediatrics and clinical ethics, Université de Montréal and Sainte-Justine University Medical Centre, Canada
Dr. David Katz, physician and president, True Health Initiative, and founder of the Yale University Prevention Research Center, USA
Dr. Andrius Kavaliunas, epidemiologist and assistant professor at Karolinska Institute, Sweden
Dr. Laura Lazzeroni, professor of psychiatry and behavioral sciences and of biomedical data science, Stanford University Medical School, USA
Dr. Michael Levitt, biophysicist and professor of structural biology, Stanford University, USA.
Recipient of the 2013 Nobel Prize in Chemistry.
Dr. David Livermore, microbiologist, infectious disease epidemiologist and professor, University of East Anglia, England
Dr. Jonas Ludvigsson, pediatrician, epidemiologist and professor at Karolinska Institute and senior physician at Örebro University Hospital, Sweden
Dr. Paul McKeigue, physician, disease modeler and professor of epidemiology and public health, University of Edinburgh, Scotland
Dr. Cody Meissner, professor of pediatrics, expert on vaccine development, efficacy, and safety. Tufts University School of Medicine, USA
Dr. Ariel Munitz, professor of clinical microbiology and immunology, Tel Aviv University, Israel
Dr. Yaz Gulnur Muradoglu, professor of finance, director of the Behavioural Finance Working Group, Queen Mary University of London, England
Dr. Partha P. Majumder, professor and founder of the National Institute of Biomedical Genomics, Kalyani, India
Dr. Udi Qimron, professor of clinical microbiology and immunology, Tel Aviv University, Israel
Dr. Matthew Ratcliffe, professor of philosophy, specializing in philosophy of mental health, University of York, England
Dr. Mario Recker, malaria researcher and associate professor, University of Exeter, England
Dr. Eyal Shahar, physician, epidemiologist and professor (emeritus) of public health, University of Arizona, USA
Dr. Karol Sikora MA, physician, oncologist, and professor of medicine at the University of Buckingham, England
Dr. Matthew Strauss, critical care physician and assistant professor of medicine, Queen’s University, Canada
Dr. Rodney Sturdivant, infectious disease scientist and associate professor of biostatistics, Baylor University, USA
Dr. Simon Thornley, epidemiologist and biostatistician, University of Auckland, New Zealand
Dr. Ellen Townsend, professor of psychology, head of the Self-Harm Research Group, University of Nottingham, England
Dr. Lisa White, professor of modelling and epidemiology, Oxford University, England
Dr. Simon Wood, biostatistician and professor, University of Edinburgh, Scotland
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