Le cronache VERE delle decine di migliaia di dimostranti di Roma e Milano narrano di una manifestazione pacifica, di cortei ordinati, con bandiere tricolori, striscioni e cori, i più irriverenti intonati a “Draghi, Draghi, vaffanculo!”
Uomini e donne di tutte le età, persino con figli piccoli al seguito, tutti lavoratori del privato e del pubblico impiego, mai in passato così uniti.
Una volta non era così.
Durante la stagione della contestazione giovanile degli anni sessanta e settanta e più avanti in quella no global, le cose andavano ben diversamente.
Quando andava bene si contavano solo feriti e una miriade di vetrine in frantumi, di auto e cassonetti dati alle fiamme.
Quando andava male si contavano i morti perchè si sparava, da una parte e dall’altra.
Gli assalti alle sedi di partito o del sindacato si facevano con la gente dentro, non come nell’assalto “assistito” di ieri alla CGIL in cui le volonterose telecamere dei media “assistiti” sono riuscite ad inquadrare un paio di pc rovesciati e una tastiera messa piuttosto male.
1000 euro di danni ad esagerare.
Il sergente Landini non si è fatto intimidire e dopo aver ignorato le migliaia di dimostranti, tutti lavoratori che forse un tempo erano tesserati CGIL, si scaglia impavido contro l’inesistente pericolo fascista.
Gli fa eco la solita pletora di politicanti da strapazzo
Al solito, i più fascisti di tutti sono stati i giornalisti un tanto al chilo che sfrecciano quotidianamente nei media mainstream.
Con il solito zelo e una collaudata vocazione alla menzogna, hanno dipinto i fatti i Roma e Milano come conviene ai loro padroni, e cioè inglobando la protesta no vax nel neofascismo.
Il solito schifo.