"L’Occidente si sente colpevole del colonialismo, dello schiavismo, del razzismo, del sottosviluppo del Terzo Mondo, della mancanza di accoglienza, dello sfruttamento e dell’emarginazione degli immigrati, della morte dei migranti clandestini che non arrivano a destinazione, di islamofobia, di omofobia, di transfobia, di maschilismo, dei femminicidi, della diseguaglianza fra uomo e donna, della condizione degli occupanti abusivi di case che non pagano le bollette, ecc., e per finire del proprio eurocentrismo, cioè del pensare che i propri valori abbiano portata universale. Nessun’altra civiltà ha questi sensi di colpa, benché di quasi tutte le colpe rimproverate all’Occidente si siano rese responsabili, in misura e in tempi diversi, anche le altre civiltà: né il mondo arabo-islamico, né quello turco-islamico, né quello slavo cristiano ortodosso, né quello cinese confuciano, né quello induista, né quello buddhista, né quello giapponese shintoista, né quello delle religioni tradizionali africane.
Che l’Occidente li abbia, gli fa onore; che si faccia paralizzare da essi e che si autodistrugga consegnandosi senza opporre resistenza a chiunque si dichiari vittima delle colpe dell’Occidente, va a suo totale demerito. Il merito si è trasformato in un demerito, il senso di colpa occidentale è diventato autodistruttivo". (Rofolfo Casadei -Tempi-)