Il Problema è l'Europa

 

  By: XTOL on Sabato 02 Agosto 2014 13:23

è la vecchia questione se sia nato prima l'uovo o la gallina: colpa degli italiani (che eleggono politici squallidi) o colpa dei politici (che devono farsi votare da un popolo di squallidi)? che importanza ha dare risposta a questa domanda? nessuna: la parabola del sistema è disegnata e finisce con un atterraggio doloroso (già in essere). meglio fare il possibile a livello personale per salvare il proprio salvabile #i#(Einaudi: Gli esportatori illegali di capitale sono benefattori della Patria, perché i capitali scappano quando i governi dissennati e spendaccioni li dilapidano, e allora portandoli altrove li salvano dallo scempio e li preservano per una futura utilizzazione, quando sarà tornato il buon senso)#/i# e intanto individuare gli errori di impostazione del sistema per essere pronti a sostituirlo con un altro che dia miglior prova di sè. ne elenco alcuni, che mi sembrano macroscopici, con la relativa soluzione democrazia rappresentativa - democrazia diretta politica come mestiere - politici a scadenza (armstrong propone un anno!) stato che fornisce servizi - e chi li vuole? stato che intermedia risorse - giù le zampe! stato unitario - secessione

 

  By: Bullfin on Sabato 02 Agosto 2014 13:15

Ecco qui i piccoli somarelli da tastiera (Anti, Oscar, Gianlini). La stampa quando c'è stata': in tutti gli anni settanta. Ora se vuoi depurate i dati dall'inflazione e li trasformate in RELATIVI e non assoluti e fate il confronto noterete che la crescita del debito pubblico avviene nei primi anni settanta e nei primi anni ottanta. E qui penso che abbia ragione Oscar che in un post vecchio disse che furono le regioni la causa del problema. Il secondo invece fu appunto il Divorzio. Ma il vero problema o enigma: possono delle persone dotate di un briciolo di intelligenza non capire che fu proprio il divorzio a far esplodere il debito. Quando vedi che nel 1981 e seguenti esplode, ti guardi un attimo il rendiconto e vedi che sono gli interessi e che fai? ritorni all'origine po'!. E invece no, e questo è andato avanti per na decina di anni. Qui vedo TUTTA LA MALAFEDE e il rispetto di voleri sovranazionali (e ben GZ evidenzia che al giorno d'oggi i politici sono poco legati al termine di patria).

FULTRA 10 MARZO 2020: Qui sotto la fotocopia dal vero "cialtrone medio italico" : Antitrader. Fatene una copia del pensiero per i posteri e quando tra 50 anni vorranno capire perchè l' talia sia finita miseramente

 

  By: traderosca on Sabato 02 Agosto 2014 11:47

Bullfin,è bene che faccia dei grafici e analisi tecniche di borsa......

 

  By: gianlini on Sabato 02 Agosto 2014 11:31

OScar, stavo facendo un po' di umorismo.... la tua analisi è perfetta...però sicuramente Bullfin ti dirà che Andreatta è stato comprato dai tedeschi, la zia della Merkel già preparava il campo per la nipote

 

  By: traderosca on Sabato 02 Agosto 2014 11:01

"Beniamino Andreatta, che forse la pensava come lei...si potrebbe pensare che il famoso divorzio Bancaitalia-Tesoro sia stato voluto da costui e dalla frangia trentina filotedesca (se vi ricordate uno dei personaggi eminenti della DC dell'epoca era Piccoli, trentino anche lui) per fottere proprio i 'taliani" Gianlini,io c'ero in quel periodo e seguivo gli sviluppi politici,economici della nazione in modo profondo e con grande fervore come era in uso allora. Le ragioni del divorzio furono diverse,ma la principale......... Negli anni 70 il disavanzo pubblico aumentava annualmente in modo spropositato, ma non causa investimenti produttivi,ma con elargizioni a pioggia per soddisfare le esigenze per il consenso politico nel dibattito infuocato di quel periodo. Alcuni esponenti come Ugo La Malfa e esponenti di correnti della DC come Andreatta, denunciarono i fatti degenerativi della pratica del disavanzo pubblico che avrebbero penalizzato enormemente le generazioni future.I politici e gli italiani erano indifferenti a questi richiami,tanto vi era la banca d'italia che provvedeva. Quando Beniamino Andreatta fu nominato Ministro del Tesoro,il primo provvedimento fu proprio quello di realizzare il divorzio Banca d'italia-Tesoro,penso in buona fede,confidando che se si dovevano pagare interessi sui titoli di stato,i politici avrebbero limitato le spese inutili ed avrebbero provveduto a riforme economiche e fiscali appropriate.Probabilmente fu un errore perché prima si doveva intervenire sul piano delle riforme,poi sui titoli di stato.Interpretando il pensiero di Andreatta, visto che non aveva nessuna possibilità di intervenire sulle riforme causa l'ostruzionismo dei suoi colleghi,impose il divorzio che come risultato finale fu deleterio,perchè non si fecero le riforme necessarie e i disavanzi continuarono con l'aggiunta degli interessi sui titoli di stato e questo fu una miscela esplosiva per il futuro..........

 

  By: gianlini on Sabato 02 Agosto 2014 09:45

c'è da dire una cosa sentendo parlare spesso mia mamma in tono estremamente dispregiativo dei "'taliani", e partendo dal dato di fatto che era compagna di liceo di tale Beniamino Andreatta, che forse la pensava come lei...si potrebbe pensare che il famoso divorzio Bancaitalia-Tesoro sia stato voluto da costui e dalla frangia trentina filotedesca (se vi ricordate uno dei personaggi eminenti della DC dell'epoca era Piccoli, trentino anche lui) per fottere proprio i 'taliani

 

  By: Bullfin on Sabato 02 Agosto 2014 03:38

Ragazzo, quando la Merkel (o chi per lei) si e' ritrovata sul groppone la DDR gli ha fatto cambio 1 tra il marco e quel ciofegone di moneta similsovietica. In soli 10 anni li ha portati a livelli tedeschi occidentali e ha messo pure la capitale a Berlino. Bravo e l'euro lo han fatto perchè? perchè il DM era troppo forte per la Germania non parliamo poi della Germania unita. Loro sono stati a galla e han trascinato giu' gli alti e mentre gli altri affogavano loro son emersi come potenza mondiale. Se non c'era l'euro con il caz che la DDR diventava ricca....e questi sarebbero gli economisti da forum...ma rob de mat!!!

FULTRA 10 MARZO 2020: Qui sotto la fotocopia dal vero "cialtrone medio italico" : Antitrader. Fatene una copia del pensiero per i posteri e quando tra 50 anni vorranno capire perchè l' talia sia finita miseramente

 

  By: antitrader on Sabato 02 Agosto 2014 03:22

"(lo dice anche Bagnai)." Ah Beh, allora ci dobbiamo credere per default. Ragazzo, quando la Merkel (o chi per lei) si e' ritrovata sul groppone la DDR gli ha fatto cambio 1 tra il marco e quel ciofegone di moneta similsovietica. In soli 10 anni li ha portati a livelli tedeschi occidentali e ha messo pure la capitale a Berlino. I tuoi compari invece in 60 anni son riusciti a consegnare un terzo del paese nelle mani della delinquenza organizzata che e' arrivata ad avere un potere assoluto. Fino agli anni 60 la delinquenza in quelle zone era una cosa molto marginale e concentrata solo nelle grandi citta'. Meno male che Honeker c'era.

 

  By: Bullfin on Sabato 02 Agosto 2014 03:01

"Ti pare possibile che il problema di quei posti li' sia il cambio?" Assolutamente, se il sud aveva la sua moneta col piffero che diventava così. I mercati li avrebbero ben randellati e gli passava la voglia di fare "a signorì non si preoccupi"...e si sarebbero ben rimboccati le maniche. Invece daie con i trasferimenti tanto ci pensano le Regioni del Nord a farci avere i soldini. E alla fine della fiera le mele marce han fatto marcire quelle buone. Due italie due monete (lo dice anche Bagnai). Anti,invecchiando migliori come il vino.... Non mi pare proprio. Qui invece sul forum piu' gli anziani invecchiano piu' sparano minkiate. Andate a dormire che avete bisogno di rigenerare le sinapsi.

FULTRA 10 MARZO 2020: Qui sotto la fotocopia dal vero "cialtrone medio italico" : Antitrader. Fatene una copia del pensiero per i posteri e quando tra 50 anni vorranno capire perchè l' talia sia finita miseramente

 

  By: traderosca on Sabato 02 Agosto 2014 02:40

"Ti pare possibile che il problema di quei posti li' sia il cambio?" Anti,invecchiando migliori come il vino....

 

  By: antitrader on Sabato 02 Agosto 2014 01:35

Robbe', te mi par di ricordare che sei dalle parti del napoletano, del salernitano o del casertano. In un certo senso disponi di un osservatorio privilegiato e in parte anche io perche' sono realta' che conosco da sempre. Ti pare possibile che il problema di quei posti li' sia il cambio? Inoltre tieni presente che la distanza tra la campania (e altre regioni del sud) e la Lombardia si e' drammaticamente accorciata quanto a tipo di fuana residente. Questo anche a livello politico istituzionale, ormai ci son poche differenze tra come viene amministrata la Lombardia o la Calabria. I popoli sono un po' come i bambini che quando si trovano a contatto con altre realta' le prime cose che imparano son le parolacce. Forse hai sbagliato nazione, quel tipo li' che tu presumi possa rivincere le elezioni ho idea che possa servire piu' a noi che ai tedeschi.

 

  By: Morphy on Sabato 02 Agosto 2014 00:34

Roberto... cos'è? Siamo alla frutta? morphy

– Ho imparato a non fare lotta con i maiali. Ti sporchi tutto e, soprattutto, ai maiali piace...

 

 

  By: lutrom on Sabato 02 Agosto 2014 00:26

Roberto, quando anti e compagnia leggeranno questo tuo intervento, non diranno più che credi ai rettiliani, ma diranno che SEI DIVENTATO UN RETTILIANO TU STESSO, eh eh eh...

 

  By: Roberto964 on Sabato 02 Agosto 2014 00:04

La Germania è in ginocchio. 27 luglio 2022 l’incredibile agenzia rilanciata in tarda mattinata dai maggiori organi di informazione mondiale ha fatto il giro del globo in pochi minuti: la Germania ha chiesto aiuto al FMI per scongiurare un più che probabile default. Come è possibile che la prima potenza industriale europea, terza economia del pianeta possa essere arrivata ad un passo dal fallimento? Per capire è doveroso fare un salto indietro nel tempo e discernere gli avvenimenti che hanno visto affondare il “Titanic” teutonico. L’anno della svolta è stato il 2016, quando le politiche opprimenti della UE, fatte di tagli alla spesa pubblica e deregulation del mercato del lavoro, caldeggiate dalla Germania (che era ancora in forte credito dalla maggior parte degli altri Paesi componenti l’unione monetaria), hanno sprofondato in deflazione anche la Francia che già da diversi anni arrancava. Ma questo non basta e bisogna fare un ulteriore passo indietro..... le riforme tentate in Italia nell’estate del 2014 dal governo in carica con l’appoggio esterno del maggiore partito di opposizione si rivelarono inconsistenti e dannose e diedero il via all’insediamento della trojka. Quella fu la goccia che fece traboccare il vaso: l’arrivo della cosiddetta trojka (UE, BCE e FMI) in Italia, avvenuto nella primavera del 2015 e che in verità fu caldeggiato dalla maggior parte degli italiani, che però presto si dovettero ricredere. I tagli e i licenziamenti generalizzati anche nel pubblico, sulla stessa falsariga greca, portarono in estate a scioperi ad oltranza e manifestazioni violente spontanee della popolazione, represse ancor più violentemente dalle forze dell’ordine. Il presidente della Repubblica, in accordo con il governo fantoccio in carica, diede carta bianca al ministro degli interni che usò il pugno di ferro per riportare la Nazione alla normalità, instaurando il coprifuoco e chiedendo l’aiuto dell’esercito. Per evitare la guerra civile il capo di stato maggiore delle forze armate prese in mano la situazione e con la supervisione della NATO esautorò la trojka, dando il via ad un governo di responsabilità nazionale che avrebbe guidato l’Italia sino alle prossime elezioni politiche straordinarie, annunciate per il febbraio del 2017. In questi 6 mesi fu fatto solo l’ordinario e furono sospese l’emissione di qualsiasi titolo di debito statale e vietate le vendite allo scoperto in borsa. Per l’Italia fu il periodo più buio in assoluto: gli 8 anni di profonda crisi avevano messo in ginocchio il Paese come neanche la seconda guerra mondiale era riuscita: la guerra civile ed il default furono evitati solo grazie all’intervento degli USA che garantirono l’anticipo di liquidità necessaria a mandare avanti la Nazione e non senza dei tornaconto. Era evidente che gli italiani avevano cambiato opinione sia sulla moneta comune che sulla UE e, avendo sperimentato la Grecia sulla propria pelle, alle elezioni del febbraio 2017 le forze euroscettiche vinsero nettamente, annientando sia il partito di governo che quello di opposizione. Il terzo partito, uscito fortemente ridimensionato dalla tornata elettorale, alla fine aderì al progetto euroscettico e sovranista. Un accordo segreto bilaterale tra l’Italia e la Francia, che nel frattempo aveva visto anch'essa l’affermarsi plebiscitario di un partito euroscettico e sovranista, portò entrambe a non seguire più i diktat di Bruxelles e a prendere la decisione di abbandonare unilateralmente la UE e l’€uro il prima possibile. Questi propositi furono comunicati agli altri governi di UE e nel giro di pochi mesi, tra marzo e novembre del 2018, a questi primi due Paesi si unirono l’Olanda, l’Austria. la Spagna, il Portogallo, la Grecia e l’Irlanda, dando di fatto il colpo di grazia alla Unione Europea e alla moneta comune. Si decise così lo smantellamento concordato dell’€uro per il fine anno. Il segreto era d’obbligo per non allarmare ulteriormente la popolazione e, come scrivevo all’inizio, si approfittò del lungo ponte natalizio: il 24 dicembre 2018 l’€uro fu sciolto e ogni Paese ritornò alla propria valuta preesistente, con la parità 1 a 1 al momento dello scioglimento. Seguì un anno di turbolenze finanziarie planetarie che si andarono via-via assestando e per fortuna la ragione ebbe la meglio, portando di nuovo tutti i partner europei intorno ad un tavolo negoziale: si ricominciò da dove tutto era partito nel dopoguerra, dal Mercato Comune Europeo (MEC). Europa 2.0 era partita. A 6 mesi dallo scioglimento della moneta comune la valutazione delle maggiori 4 monete europee contro dollaro USA (che come era prevedibile si era fortemente rafforzato su le altre divise mondiali) era la seguente: marco tedesco 1,4; franco francese 1,15 euro; lira italiana 0,90; peseta spagnola 0,80; A partire dallo stesso 2019 la Germania ha cominciato a ridurre progressivamente il surplus commerciale, sfavorita da una moneta forte che continuava a rivalutarsi e che rendeva i propri prodotti più cari all’estero e che, di converso, invogliava i tedeschi ad acquistare i più economici prodotti stranieri. L’Italia, al contrario, viveva un nuovo boom commerciale e turistico: migliaia di imprenditori, favoriti dal nuovo governo che attuò tutta una serie di incentivi e nuove leggi, ritornarono a produrre in Patria: nell’arco di un anno, la disoccupazione che nel 2017 era arrivata a sfiorare il 23% si era più che dimezzata e le prenotazioni turistiche dall’estero toccarono vette mai viste prima. Anche la Francia stava pian piano rialzando la testa: era riuscita a vedere dopo tantissimi anni il segno positivo davanti alla bilancia commerciale. Nel marzo del 2020 la giapponese Toyota lancia un’OPA ostile alla Mercedes (le cui quotazioni borsistiche si erano quasi dimezzate a causa dello stallo delle vendite crollate a -40%) e ne conquista il 51%. La BMW, pochi mesi dopo, si vede costretta per lo stesso motivo ad incorporarsi con la cinese Gonow, mentre la AEG, andata quasi fallita, viene rilevata dalla americana General Electrics. Tutte le maggiori aziende manifatturiere tedesche accusano il colpo: le esportazioni verso gli abituali partner europei segnano il passo a causa del super marco, mentre l’export nel resto del mondo – mai partito come volevano far credere – non riesce a decollare (complice il drastico taglio agli investimenti reso necessario dal crollo verticale delle vendite in ogni settore produttivo). Nel gennaio 2021 viene ceduta la quota di maggioranza della Volkswagen alla italo-americana FGA con la promessa di lasciare parte della produzione in Germania. Pochi mesi dopo è il turno della Audi: viene acquisita dal colosso emergente indiano TATA. La bilancia commerciale tedesca, per la prima volta in trenta anni è negativa e la disoccupazione fa registrare ogni mese preoccupanti impennate. Dai Land tedeschi cominciano a partire in molti alla ricerca di lavoro. Intanto il marco continua a rafforzarsi: a novembre 2021 arriva a toccare 1,75 contro dollaro, segnando il massimo storico. L’eterna cancelliera, dimagrita notevolmente, è sempre in giro per il mondo al fine di attrarre nuovi investimenti che vengono quasi sempre ignorati. Anche la Cina, suo partner d’eccellenza negli anni d’oro dell’€uro gli ha girato le spalle. Il 28 giugno 2021 rassegna le dimissioni insieme al suo gabinetto: la inaffondabile Germania è in preda al caos più totale. Le elezioni indette per ottobre vedono l’affermarsi prepotente di forze xenofobe e ultranazionaliste di cui un tal Reltih, operaio metalmeccanico e sindacalista, licenziato nel 2019 dalla Mercedes, è il leader indiscusso. Si succedono diversi governi di unità nazionale e alla fine arriva la richiesta di aiuto al FMI. La prossima tornata elettorale tedesca è stata annunciata per gennaio 2023: si dice che Reltih potrebbe addirittura vincere. Molti tedeschi, vestiti in strane uniformi grigio-verde, organizzano ronde per le strade allo scopo di intimorire i tanti immigrati di cui la Germania aveva bisogno nei tempi di grassa. Purtroppo la SStoria a volte ritorna. Roberto Nardella.

 

  By: Roberto964 on Giovedì 31 Luglio 2014 16:48

EDIZIONE STRAORDINARIA Radio Londra, il gregge ribelle aggiornamenti dal fronte L'AVVITAMENTO nelle DEFLAZIONE è SEMPRE più VELOCE: inflazione U€ (anzi, DEFLAZIONE) al +0,4% legenda: a sx ultimo dato uscito; al centro previsione degli analisti; a dx dato precedente; 11:00 IAPC italiano (Mensile) -2,1%-1,8%0,1% 11:00 IAPC italiano (Annuale) 0,0%0,2%0,2% (IACP Indice Armonizzato Prezzi al Consumo) 11:00 Indice dei prezzi al cons Italia (Ann) 0,1%0,3%0,3% 11:00 Indice dei prezzi al cons Italia (Men) -0,1%0,1%0,1% 11:00 UE Indice dei prezzi al cons (Ann) 0,4%0,5%0,5%