Morphy, la prima cosa che ti dico, avendo avuto due figli ed essendoci passato, è che ti son nel cuore....
L'importante non è andare bene. L'importante è andare. Io ho fatto il Liceo Classico con un po' di sei, tanti sette e qualche otto sporadico. Diciamo che me la cavavo, non venivo rimandato, e quando volevo fare l' interrogazione brillante, magari ad italiano, a greco o a filosofia per fare colpo su quella che mi piaceva (come si era romantici a quell'età....) ero in grado di farla. Ma avevo compagni con tutti 8, 9 e 10. Non sarebbe cambiato sostanzialmente niente se avessi avuto tutti sei. Poi mi sono laureato in tempo (110 senza la lode). A quel punto mi sono reso conto che nella vita avevo discrete possibilità di lavoro. Ho anche fatto sempre le cosiddette "vacanze intelligenti" nelle summer school imparando bene l'inglese e il francese (il francese lo sapevo già abbastanza bene di famiglia e al Liceo ho fatto francese), col duplice scopo: imparare bene le lingue e divertirmi. Le summer school, nei miei 13, 14, 15, 16 e 17 anni erano l'unico posto dove potevi -non dico scopare- ma almeno avere delle storie romantiche con le ragazze. E poi imparavi bene le lingue. E anche la Scuola di Vela di Caprera, maestra di vita. Ringrazio i miei genitori di avermi risparmiato le vacanze sotto l'ombrellone. Non gliene sarò mai sufficientemente grato. Sono le vacanze del rincoglionimento. Se poi fai i conti, ti accorgi che tra mandare i figli un mese o un mese e mezzo l'anno nelle summer school o portare tutta la famiglia Brambilla sulla spiaggia non c'è grande differenza di prezzi. Se stai in campagna o comunque un po' fuori le vacanze te le fai benissimo a casa tua senza buttar via i soldi. Al mare ci vai da mattina a sera, tanto a starci di più ti rompi i coglioni. E anche in città, per es. a Firenze, ci sono un sacco di attività da fare in estate.
Chi ha avuto successo sono quelli che sono andati. L' andare bene è aleatorio. Ma il non andare è disastroso.
Oggi non farei fare più il Liceo Classico ai miei figli. Gli farei fare lo Scientifico (che infatti ha fatto il maggiore). La preparazione precoce in matematica sta diventando sempre più importante. Meglio ancora lo Scientifico Tecnologico (che fa il minore). Fan culo il Latino. Se tanto devi studiare solo la letteratura facendo poche traduzioni e male tanto vale fare informatica.
Caro Morphy a tuo figlio gli devi dire che lo studio è importante. E se lui vede in te una persona di successo (cosa di cui sono sicuro) gli devi anche dire che a scuola ti facevi un gran culo. E' quello che ho sempre detto ai miei figli "a scuola mi facevo un culo come una casa, passavo il tempo a studiare, sgobbavo suoi libri, mentre i miei compagni andavano a fare la girata a Piazzale Michelangelo io stavo a casa a studiare" (implicito: e quelli là ora fanno i facchini, i pizzaioli o il magazziniere, io invece ho avuto successo). Forse ho anche un po' esagerato -è una mezza verità- ma a fin di bene. I figli vedono sempre nel padre il loro modello.
E poi insegna anche un'altra cosa ai tuoi figli (scusa se mi permetto, ma siccome i miei sono più grandi ho più esperienza): divertirsi va bene, possibilmente che il divertimento sia anche utile. E che ci sia un equilibrio fra le cose divertenti e quelle utili. E che la cosa peggiore è passare il tempo senza fare qualcosa che sia o divertente o utile. Cioè buttare il tempo.
PS Considera la possibilità di far fare il IV anno delle superiori a tuo figlio all'estero. E' possibile anche se molto costoso (per un anno costa dai 10.000 ai 20.000 euro circa, a seconda del paese). Però a) puoi mandarlo per periodi più brevi, due mesi, tre mesi o sei mesi oppure b) vi sono organizzazioni no-profit (una è Intercultura) che ti fanno pagare in base al reddito (ci sono borse di studio, mi par di ricordare per più del 70% dei partecipanti) e/o alla tua capacità di ospitare poi uno studente. Se non sei abbiente e/o ti organizzi spendi relativamente poco. Sono esperienze fenomenali per i ragazzi (lo so in prima persona, i miei figli l'hanno fatta), che possono passare un anno in paesi classici come gli Stati Uniti o l'Austria o la Norvegia, oppure in paesi (per noi) incredibili come la Russia, la Cina, il Giappone, Hong Kong, l'Argentina, il Cile, l'Indonesia o l'Australia. Magari comincia a parlargliene fin da ora per fargli capire che la scuola può essere anche divertimento ed interesse. Cominciate già da ora a guardare insieme le brochures.
Ecco il link: Intercultura https://www.intercultura.it/
PS 1 "35 insufficienze nelle verifiche". Considera anche se fargli prendere ripetizioni. Spesso sbloccano delle situazioni. L'ho visto con i miei figli.
PS 2 "mio figlio (...) ha avuto il mio nulla osta a non studiare". Non potresti fargli cosa peggiore. Cambia immediatamente registro.
PS 3 Parla spesso con tuo figlio e fatti chiarire (e fai chiarire anche a lui) cosa vorrebbe fare da grande. Fagli capire che per arrivare alle sue ambizioni è necessario un percorso di studio. Di cosa vorrà fare da grande devi parlarne in continuazione, da ora a quando avrà diciottanni, perché probabilmente le sue ambizioni cambieranno e il percorso per raggiungerle andrà modificato e aggiustato. I ragazzi sono plastici e in continuo cambiamento, ma devono avere un obiettivo che gli piace e un percorso per raggiungerlo. Quando i ragazzi hanno un obiettivo che li appassiona, fanno di tutto per arrivarci, anche studiare.
PS 4 Esitono i licei militari. Non faresti male comunque a farglieli vedere e a parlarne insieme, magari si appassiona. Sono il Morosini (Marina), Douhet (Aviazione, prenderebbe anche il brevetto di volo a vela) e Nunziatella (Esercito). Liceo Classico e Scientifico. Li trovi con Google. Li conosco perché fanno parte delle (tante) offerte che ho discusso insieme ai miei figli (non erano particolarmente interessati, ma a me sembravano ganzi).