Debito Pubblico (USA e Italiano)

 

  By: gianlini on Mercoledì 31 Marzo 2004 10:55

aiuto.... fermate ASK JEEVES da quanto ho comprato put a 25 (il giorno che era balzato su del 30 %) è salito ulteriormente del 60 % (ora quota 38)!! fa + 10 % ogni giorno!

 

  By: gianlini on Venerdì 26 Marzo 2004 00:47

intanto askjeeves coglie l'occasione in un giorno come oggi per fare quasi + 8%! PS Goldman Sachs ha portato a 71 mnilioni di dollari la cifra disposta a perdere in un solo giorno per trading (nuovo record)

 

  By: michelino di notredame on Giovedì 19 Febbraio 2004 11:27

se un giorno il mercato toro finisce allora salta fuori che scrivendo Fine Mercato Toro ci avevo preso. un genio.

come scompaiono improvvisamente - gz  

  By: GZ on Mercoledì 18 Febbraio 2004 21:13

qualcuno ha notato come scompare improvvisamente i "bid", il "denaro" sui titoli sottili anche americani che per mesi sono andati su come treni ora ? Ho comprato stupidamente 2mila ^ABMD#^ due giorni fa (non è una raccomandazione che ho messo) ad es, cercavo di darle via e sono solo 2.000 ma il bid scompare per cui mi sono rotto e vendo un equivalente sull'indice small cap future per proteggere immediatamente e come me si ritroveranno in tanti e su scala molto maggiore (perchè al netto a dire la verità sono short questi animali) quando viene la legnata gli indici small cap come il Russell che sono fatti di titoli del genere avranno un crash molto più spettacolare di quanto possa averlo un Nasdaq e un S&P perchè i singoli titoli che li compongono non sono liquidi e tuttavvia sono saliti come indice dell'80% in un anno anche qui di fianco nel forum si vedono ora questi titoli colorarsi di rosso e il problema è che la liquidità scomparirà il giorno che come indice fanno -5% (cosa che non succede più da 11 mesi per cui non ci si ricorda come funzioni)

 

  By: blizzard on Venerdì 13 Febbraio 2004 13:14

La FED puntuale come un orologio negli ultimi quarant'anni: quando sta per iniziare una recessione, abbassa i tassi sempre prima che aumenti il tasso di disoccupazione. Il timing è strabiliante. Conseguentemente escono dalla recessione per effetto della politica monetaria, che a quanto pare è il vero mezzo per modificare le cose. Il mercato del lavoro si riequilibra in seguito, sempre in ritardo sul ciclo; è il famoso "ultimo anello mancante". Quindi per riepilogare: L'economia va in recessione, ma i consumi tengono, la FED abbassa i tassi, le aziende licenziano perchè non fanno utili, aumenta la disoccupazione, poi come per magia tutto si sistema. Quindi ora tutto si concentra sul dollaro e sul deficit. Se non ne vengono fuori, avremo il "double dip", ma questa volta con conseguenze devastanti

Gli utili dell'S&P 500 sono risaliti parecchio - gz  

  By: GZ on Venerdì 13 Febbraio 2004 12:01

La VARIAZIONE degli utili annuali per le società dell'S&P 500 è correlata con la variazione del prezzo di borsa, basta prendere le due serie e confrontarla Il problema è che non è facile prevedere gli utili, ma se uno ci riesce, se uno capiva ad esempio che nel 2001 sarebbero calati del 40-50% (rispetto all'anno precedente) e che nel 2003 sarebbero risaliti del 30-40% avrebbe anche indovinato la tendenza di borsa. Il rimbalzo del 2003 è andato in parallelo con un rimbalzo in % spettacolare degli utili. La linea azzurra è il valore dell'S&P 500 le barre verdi e rosse sono le variazioni (annuali) degli utili trimestrali per azione dell'S&P 500 (Il grafico ti dice che quando gli utili incrementano del +40% circa sei in zona di vendita e quando scendono del -40% circa sei in zona d'acquisto. Perchè sono ciclici)

 

  By: NICO on Venerdì 13 Febbraio 2004 11:46

Innanzitutto un saluto a tutto è il mio primo ingresso nel forum. Il discorso dei vari titoli usa e del rapporto del prezzo odierno con quello che avevavno nel 2000 ed i relativi utili per sostenere la relativa non sopravvalutazione non mi convince affatto. Il prezzo dei titoli incorpora non solo l'utile prodotto ma e soprattutto quello prospettico e sappiamo bene quali erano le aspettative in piena bolla. A me questo raffronto sembra solo essere l'ennesima conferma della follia che abbiamo vissuto in quel periodo con titoli che avevano dei multipli gonfiati dalle aspettative di un "nuovo mondo". Saranno corrette le valutazioni fatte oggi? non so ma sicuramente è fuorviante confrontarle con quelle del 2000. Un saluto e complimenti NICOLA

 

  By: NICO on Venerdì 13 Febbraio 2004 11:43

Innanzitutto un saluto a tutto è il mio primo ingresso nel forum. Il discorso dei vari titoli usa e del rapporto del prezzo odierno con quello che avevavno nel 2000 ed i relativi utili per sostenere la relativa non sopravvalutazione non mi convince affatto. Il prezzo dei titoli incorpora non solo l'utile prodotto ma e soprattutto quello prospettico e sappiamo bene quali erano le aspettative in piena bolla. A me questo raffronto sembra solo essere l'ennesima conferma della follia che abbiamo vissuto in quel periodo con titoli che avevano dei multipli gonfiati dalle aspettative di un "nuovo mondo". Saranno corrette le valutazioni fatte oggi? non so ma sicuramente è fuorviante confrontarle con quelle del 2000. Un saluto e complimenti

LA GREENSPAN PUT - Giorgia  

  By: LaSignoraMaria on Venerdì 13 Febbraio 2004 11:31

riceviamo e pubblichiamo ---------------------------------- LA GREENSPAN PUT E IL MORAL HAZARD -- Michele Minelli lo SMART INVESTOR anche adesso come nel 2001 farebbe bene a non fidarsi di tale PUT.......(il commento era del 2001, ma è ancora attuale oggi) Negli ultimi tempi, forse nella speranza di svegliarsi dall’incubo di mercati in continua discesa, si è fatta strada l’idea che il presidente della FED Greenspan possa garantire un salvataggio per tutti. In termini tecnici, Greenspan l’assicuratore avrebbe venduto una PUT agli operatori finanziari garantendo la tenuta dei 2000 punti del Nasdaq. Non mancano le argomentazioni a favore di questo punto di vista, ma nel complesso si tratta di un’impostazione errata alla radice. La politica monetaria ha come primo obiettivo quello della stabilità dei prezzi dell’economia reale. Se durante le fasi espansive del ciclo economico tramite dosati rialzi dei tassi si possono contenere le pressioni inflazionistiche, quando si entra in una fase di rallentamento compito della leva monetaria è ridare ossigeno al sistema tagliando il costo del denaro. Il timing di queste azioni difficilmente riesce a essere perfetto – spesso si alzano i tassi quando il surriscaldamento si è già verificato e li si tagliano quando il ‘’cavallo’’ è già stanco – ma l’errore più grande sarebbe quello di discostarsi dal citato obiettivo di fondo per ottenere quello che la politica monetaria non può dare. Greenspan ha dimostrato in passato di attenersi ai principi fondamentali del suo ruolo: quando i mercati esprimevano quotazioni elevatissime ha messo in guardia a parole dai rischi crescenti ma di fatto non ha impresso una violenta stretta creditizia per spegnere l’ ‘’esuberanza irrazionale’’ che si era impadronita un po’ di tutti, come da alcuni ambienti (ad esempio The Economist) si chiedeva. Ora nella situazione opposta vale lo stesso principio e i tagli dei tassi arriveranno in modo graduale per rispondere ai bisogni dell’economia reale americana che in effetti ha dato segnali di rallentamento ma non per salvare un fantomatico livello di sicurezza del Nasdaq. Cedere alle invocazioni di aiuto da parte degli speculatori non solo porterebbe Greenspan a deviare dall’ortodossia economica ma legittimerebbe il fenomeno del moral hazard. In altre parole, avrebbero ragione coloro che sostengono che garantire dei livelli di sicurezza ai mercati finanziari non fa altro che aumentare la propensione al rischio degli operatori creando alla fine maggior instabilità di quella intrinseca ai mercati stessi.

 

  By: panarea on Venerdì 13 Febbraio 2004 10:26

Se le autorità promettono di tenere i tassi di interesse a breve termine vicini allo zero, la teoria finanziaria dice che le azioni avrebbero un valore infinito (!). - - - - - - - tutto vero, soltanto che la teoria finanziaria vuole che al numeratore (dove ci si mette o utili o dividendi o Free cash flow) ci sia qualcosa diverso da zero. Nel caso si Tiscali o di Ebiscom o di qualcun altro (amazon & C) al numeratore non c'è niente quindi il valore infinito te lo sogni.

 

  By: blizzard on Giovedì 12 Febbraio 2004 23:50

Se le autorità promettono di tenere i tassi di interesse a breve termine vicini allo zero, la teoria finanziaria dice che le azioni avrebbero un valore infinito (!). Perchè ? Perchè il valore di un azione è dati dai dividenti o flusso di cassa negli anni futuri scontati al tasso di interesse. Ma se le sconti con un tasso vicino a zero per chissà quanti anni in avanti allora valgono anche 100 volte tanto in teoria. ---------------------------------------------------------------------- QUINDI LA BORSA GIAPPONESE, DOVREBBE STARE ALMENO A 18/20000 e invece sta a 9400 e pure in configurazione ribassista. Eppure il loro PIL non è niente male!

il problema del Moral Hazard - gz  

  By: GZ on Giovedì 12 Febbraio 2004 23:04

Ecco uno che ha espresso in modo esatto cosa significa che Greenspan ieri abbia promesso di tenere i tassi di interesse bassi senza limiti di tempo e perchè ci sono ora casi come quello di ^Taser#^. Se le autorità promettono di tenere i tassi di interesse a breve termine vicini allo zero "..fino quando vogliono.." come ha detto Greenspan ieri ("la FED can be patient...") la teoria finanziaria dice che le azioni avrebbero un valore infinito (!). Perchè ? Perchè il valore di un azione è dati dai dividenti o flusso di cassa negli anni futuri scontati al tasso di interesse. Ma se le sconti con un tasso vicino a zero per chissà quanti anni in avanti allora valgono anche 100 volte tanto in teoria. Parlando in pratica perchè questo incoraggia la leva finanziaria, lo speculare sul margine (cioè prendere a prestito i soldi che tanto sai che per X anni costeranno quasi zero se sei un istituzione). E' quello che è successo nel 1999 ed è quello che si comincia a vedere ora Questo viene chiamato in finanza il problema del "Moral Hazard" ("il rischio viene rimosso ed è immorale che qualcuno guadagni senza rischio"). Come se la FED fornisse le Put a tutti gratis, (la "Greenspan Put"). In parole povere significa che con il costo del denaro bloccato vicino a zero le azioni possono salire moltissimo e proprio per questo però crollare anche di colpo

Qualcuno ha notato che Cisco guadagna di più che nel 2000 ? - gz  

  By: GZ on Venerdì 30 Gennaio 2004 13:00

Cisco costa ora 1/3 di quello che costava nel 2000 al picco della ''bolla'', ma guadagna ora di più che nel 2000. Qualcuno lo ha notato ? Idem per la maggioranza delle società dell'S&P 500. Se leggi però i commenti sui media finanziari italiani (per non parlare sui forum) nessuno se ne è accorto. Quindi questo titolo sarà magari sopravvalutato lo stesso, ma sicuramente continua a fare più utili ogni anno e tre anni fa lo si pagava 70 dollari e ora 26 dollari. Nell'ultimo anno la grande sorpresa (oltre al boom incredibile della Cina tipo +10% del Pil) è stata che ad esempio ^in America le aziende quotate IN MEDIA HANNO AVUTO UN AUMENTO DEGLI UTILI DEL +25%#A:18062^ La stima media degli analisti (che raccoglie First Call ad esempio) era di un aumento del +17% circa. In genere gli analisti sbagliano per eccesso e qui per la prima volta da anni hanno sbagliato di 8 punti per DIFETTO (chi lamenti che gli analisti ''non ci prendono...'' dovrebbe provarci lui a indovinare gli utili di un azienda in anticipo). Un balzo degli utili in aggregato del +25% in USA (per cui parliamo di 150 miliardi di dollari) è senza precedenti, l'ultima volta che si è avuta una % è stato nel 1993 mi sembra. Guardare qui questi dati che abbiamo comodamente in forma grafica.

 

  By: GZ on Venerdì 30 Gennaio 2004 13:00

General Electric

 

  By: GZ on Venerdì 30 Gennaio 2004 12:59

Intel