Nell'era della "cultura" webbetiana succedono cose molto divertenti.
Quando si parla di tecnologia salta subito fuori quello che vuole sfidare le sacre leggi della dinamica,
della termodinamica, dell'elettromagnetismo (le sublimi equazioni di Maxwell).
Quando si parla di economia ancora peggio, saltano fuori legioni di apprendisti stregoni che vogliono
addirittura sfidare le 4 operazioni aritmetiche.
Basterebbe il minimo sindacale di intuito e intuizione per evitare castronerie tanto pittoresche quanto
ridicole.
Sostenere che il superbonus non costi nulla e' l'equivalente di quelli che "inventano" il moto perpetuo
(o l'ecat). Basterebbe applicare il concetto di limite neppure a un rigoroso livello matematico, ma
basta anche solo a livello intuitivo (alla portata anche di una scimmia).
Se il superbonus non costa nulla, allora lo puoi estendere all'infinito e ti fai tutti i bilocali belli nuovi
nuovi a costo zero. Praticamente hai inventato, appunto, il moto perpetuo.
Tra le tante controindicazioni del superbonus ce n'e' una in particolare che grida vendetta: si e' data
una montagna di soldi a chi non ne aveva bisogno, gli interventi edilizi non sono alla portata delle
plebaglie.