UKRAINA e SANZIONI

Re: Next is Italy, La Prossima è l'Italia  

  By: Bullfin on Lunedì 06 Febbraio 2017 20:43

Nell'immediato, ben pochi di questi soggetti trarrebbero un vantaggio. La prima cosa che accadrebbe è infatti che tutti i costi salirebbero (per effetto della crescita dei costi di tutto quanto non è importato, dei tassi di interesse (- mutui), dell'incertezza) ma non certo le entrate (chi vende internamente, vedrà un crollo del fatturato e chi vende all'estero probabilmente terrà cautamente gran parte del surplus di guadagno all'estero)....in attesa che il sistema si risistemi, si attrezzi e si adegui alla nuova situazione.

Diciamo che come minimo parliamo di 2-3-4 anni di situazione pesante per tutti i soggetti che hai indicato.

Poi, trascorso un lustro o poco più la situazione potrebbe iniziare ad evidenziare vantaggi anche per quelli di cui sopra.

 

 

 

Avrei dovuto esprimere il mio commento...ma il post è talmente idiota che non perdo nemmeno tempo...andate a pescare che di economia non capite un caz!!!...

 

 

FULTRA 10 MARZO 2020: Qui sotto la fotocopia dal vero "cialtrone medio italico" : Antitrader. Fatene una copia del pensiero per i posteri e quando tra 50 anni vorranno capire perchè l' talia sia finita miseramente

Re: Next is Italy, La Prossima è l'Italia  

  By: traderosca on Lunedì 06 Febbraio 2017 20:43

"Hanno interesse tutti quelli che hanno un' attività produttiva e non possono delocalizzare. E tutti i dipendenti italiani di attività produttive."

 

e no Gano,

1) pensionati,dipendenti(statali o privati)piccoli risparmiatori,hanno tutti da rimetterci con il ritorno alla lira,per ovvi motivi.

2) le aziende che esportano e che vanno bene,non vogliono tornare alla lira,confindustria non vuole tornare alla lira.

3) le aziende che non esportano,il motivo non è sicuramente causato dall'euro,ma perchè troppo piccole o con prodotti obsoleti,non innovativi.

4) sicuramente qualche vantaggio col tempo potrà anche esserci,ma deve essere rivoluzionato il sistema:politico,economico,ecc.

    se il sistema non cambia non c'è lira o fiorino o euro che possa migliorare la situazione,il declino è inevitabile,in tutti i casi.

 

Re: Next is Italy, La Prossima è l'Italia  

  By: hobi50 on Lunedì 06 Febbraio 2017 20:05

Anti non ho molto seguito ma ,più che Euro a due velocità mi sembra più logico che vogliano fare una Europa a due velocità.

Quindi non più grandi progetti di integrazione.

Non vuoi immigrati ... ok.

Non vuoi partecipare ad un' unica sorveglianza bancaria ....ok.

Protezionismo ...perché no.

Insomma...tutti a bischero sciolto prima del grande caos finale.

hobi

 

Re: Next is Italy, La Prossima è l'Italia  

  By: antitrader on Lunedì 06 Febbraio 2017 19:54

Oscar! Con l'uscita dell'euro verranno liberati gli spiriti animali dei mercati e ci penseranno quelli a ridurre i malcapitati con le pezze al cul.

Intanto si passera' attraverso un default e gia' quello ti riduce in mutande, poi falliranno tutti queli che "i mutui", i tassi schizzeranno al livello del'Unione Sovietica nota nazione dotata di moneta sovrana e tassi al 12%, infine tocchera' mettersi a lavorare, ma non a fare i tronisti, gli acculturati o i venditori di patacche, bensi' a zappare.

Una cosa e' certa, sara' molto divertente (sopratutto in borsa, quando le riapriranno).

Oscar! Sti ragazzotti (si fa per dire, son 40enni) non han capito proprio un cazzzzz!

ciao ragazzi!

 

 

 

Re: Next is Italy, La Prossima è l'Italia  

  By: gianlini on Lunedì 06 Febbraio 2017 19:16

Hanno interesse tutti quelli che hanno un' attività produttiva e non possono delocalizzare. E tutti i dipendenti italiani di attività produttive.

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Nell'immediato, ben pochi di questi soggetti trarrebbero un vantaggio. La prima cosa che accadrebbe è infatti che tutti i costi salirebbero (per effetto della crescita dei costi di tutto quanto non è importato, dei tassi di interesse (- mutui), dell'incertezza) ma non certo le entrate (chi vende internamente, vedrà un crollo del fatturato e chi vende all'estero probabilmente terrà cautamente gran parte del surplus di guadagno all'estero)....in attesa che il sistema si risistemi, si attrezzi e si adegui alla nuova situazione.

Diciamo che come minimo parliamo di 2-3-4 anni di situazione pesante per tutti i soggetti che hai indicato.

Poi, trascorso un lustro o poco più la situazione potrebbe iniziare ad evidenziare vantaggi anche per quelli di cui sopra.


 Last edited by: gianlini on Lunedì 06 Febbraio 2017 19:18, edited 1 time in total.

Re: Next is Italy, La Prossima è l'Italia  

  By: Ganzo il Magnifico on Lunedì 06 Febbraio 2017 19:01

Purtroppo hanno creato un grosso problema. Ad una UE che tutto sommato funzionava e stava integrandosi, hanno appioppato l' Euro, che ha una funzione disgregante. Ora temo che ci sia poco da fare. Te lo dimostra i disperati tentativi della Germania di salvare il salvabile con l' Euro a due velocità ed altre bischerate simili. Il fatto che la Merkel se ne esca con proposte del genere significa che sono arrivati alla frutta. 

 

L' Euro è stata una pazzia che ha rovinato un progetto che altrimenti sarebbe potuto essere il centro della civiltà di domani.

 

 

Slava Cocaïnii!


 Last edited by: Ganzo il Magnifico on Lunedì 06 Febbraio 2017 19:03, edited 2 times in total.

Re: Next is Italy, La Prossima è l'Italia  

  By: Ganzo il Magnifico on Lunedì 06 Febbraio 2017 18:58

 

Tradeoscar> Anti,lo sai chi ha interesse tornare alla lira? quelli che sono sotto i ponti,perchè non hanno nulla da perdere oppure chi ha soldi all'estero..........

 

Non e così semplice Tradeoscar. Anche tu sei un approssimativo. Hanno interesse tutti quelli che hanno un' attività produttiva e non possono delocalizzare. E tutti i dipendenti italiani di attività produttive.

 

Chi sta sotto i ponti ha altro da pensare che l' Euro.

Slava Cocaïnii!

Re: Next is Italy, La Prossima è l'Italia  

  By: traderosca on Lunedì 06 Febbraio 2017 18:30

"Poi ci sarebbe ill problema della fauna da rieducare (nelle risaie vietnamite) ma lasciamo che i somari credano ancora per un po' che siamo ancora un grande paese e che, se siamo faliti e' tutta colpa della Merkel (e del divorzio)."

 

Anti,lo sai chi ha interesse tornare alla lira? quelli che sono sotto i ponti,perchè non hanno nulla da perdere oppure chi ha soldi all'estero..........

Re: Next is Italy, La Prossima è l'Italia  

  By: antitrader on Lunedì 06 Febbraio 2017 18:10

Hobi, in USA la festa puo' continuare ancora un po' sulla scia delle trampanate, ma in Europa sono imminenti guai grossi.

Come fai a mettere a posto l'Italia? Tutto il tempo comprato col QE lo hanno speso a dar mancette in giro e a scavare ulteriori buchi.

Poi ci sarebbe ill problema della fauna da rieducare (nelle risaie vietnamite) ma lasciamo che i somari credano ancora per un po' che siamo ancora un grande paese e che, se siamo faliti e' tutta colpa della Merkel (e del divorzio).

 

 

Re: Next is Italy, La Prossima è l'Italia  

  By: hobi50 on Lunedì 06 Febbraio 2017 16:31

Gianlini ,quello che hai appena riportato è noto,arcinoto,indubitabile.

Il punto nodale è però un altro.

Il punto di rottura di questa situazione non lo sa nessuno.

L'esuberanza irrazionale puo durare anni.

 

Hobi

Re: Next is Italy, La Prossima è l'Italia  

  By: antitrader on Lunedì 06 Febbraio 2017 16:09

Il diritto unicredit perde il 15% (e il titolo il 5).

Vorrei proprio guardare che faccia hanno quei cretini che si strappavano di mano il titolo nelle settimane passate.

 

Re: Next is Italy, La Prossima è l'Italia  

  By: antitrader on Lunedì 06 Febbraio 2017 16:02

Adesso che si parla apertamente di euro a piu' velocita' succederanno cose turche sui saldi Target.

A quando il blocco de bonifici italiani verso l'estero? Ah, saperlo!

Sell, sell, sellllllllllllllllllllllllll!

 

Re: Next is Italy, La Prossima è l'Italia  

  By: gianlini on Lunedì 06 Febbraio 2017 15:59

Siamo nelle mani delle BC!

to keep the cost of financing low, the expansion of central bank balance sheets from perhaps $2 trillion in 2003 to a now gargantuan $12 trillion at the end of 2016 is remarkable. Not only did central banks buy $10trillion of bonds, but they lowered policy rates to near 0% and in some cases, negative yields. All of this took place to save our "finance-based economy" and to raise asset prices upon which that model depends. As any investor would admit, these now ongoing policy panaceas have done just that - promoted higher asset prices and engendered a modicum of real growth. In the process however, as I have frequently written, capitalism has been distorted: savings/investment has been discouraged by yields/returns too low to replicate historic productivity gains; zombie corporations have been kept alive in contrast to Schumpeter's "creative destruction"; debt has continued to rise relative to GDP; the financial system has not been cleansed and restored to a balance where risk and reward are on a level plane; disequilibrium has replaced equilibrium, although it is difficult to recognize this economic phantom as long as volatility is contained.

Re: Next is Italy, La Prossima è l'Italia  

  By: traderosca on Lunedì 06 Febbraio 2017 15:55

Draghi all'Europarlamento: 'Primi passi verso direzione giusta'

Maastricht decisione coraggiosa integrazione Ue

La "ripresa resistente" con l'aumento negli ultimi due anni del pil procapite del 3% nell'eurozona, il sentimento economico al top da 5 anni e la disoccupazione al 9,6%, il livello più basso da maggio 2009, "sono passi nella giusta direzione ma sono solo i primi passi". Così il presidente della Bce Mario Draghi all'Europarlamento, sottolineando che "dobbiamo continuare su questa strada". "Le decisioni di politica monetaria prese in dicembre", ha quindi sottolineato, "sono quelle giuste nel contesto attuale".

 

Re: Next is Italy, La Prossima è l'Italia  

  By: DOTT JOSE on Lunedì 06 Febbraio 2017 15:53

La Boj ed ECB creano ogni mese 200 miliardi di euro che poi volano in Usa a cercare rendienti del 2,45%

il metadone finanziario

esiste già di fatto una banca centrale globale

 

http://www.zerohedge.com/news/2017-02-06/gross-without-qe-ecb-and-boj-us-economy-would-sink-recession

10 febbraio 1947 MATERIALI DI RESISTENZA STORICA GIORNO DEL RICORDO FOIBE dieci febbraio | MILLENOVECENTOQUARANTASETTE


 Last edited by: DOTT JOSE on Lunedì 06 Febbraio 2017 15:54, edited 1 time in total.