Crollo dell'aggressività degli italiani - Moderatore
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By: Moderatore on Mercoledì 02 Ottobre 2013 18:51
In Italia siamo scesi, senza che nessuno lo noti, a ^soli 505 omicidi l'anno (ultimo dato)#http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2013-08-15/immigrazione-viminale-anno-sbarcate-141545.shtml?uuid=AbfokRNI^, quando ero giovane io erano sui 1.500-1.800 e in tutti i paesi europei delle nostre dimensioni sono più di 1.000 l'anno. Di questio 1/3 sono compiuti da immigrati per cui non riflettono diciamo la società italiana in senso stretto, ma "problematiche di adattamento" di gente che viene da altre società e culture (ed è giovane, maschio, non trova donne facilmente...). Il fatto nuovo è che mentre una volta le vittime erano solo 10-15% donne oggi la percentuale di donne è salita al 30% e riflette appunto probabilmente sia delle tendenze tra gli immigrati che il fatto che nel calo generale degli omicid restano quelli domestici)
Gli italiani doc, di antenati italiani, oggi compiono solo circa 400 omicidi l'anno e siamo 55 milioni di persone, è uno 0.8 per 100mila abitanti contro un 2 per 100mila abitanti che è stata la media storica in Europa e un 8 che è la media negli USA e un 30 p 40 omicidi per 100mila abitanti che è la media in molti paesi sudamericani e africani. Gli italiani hanno un tassso di omicidi più basso ora dei giapponesi, un tasso di omicidi che è meno di 1/3 di quello che esisteva una generazione fa in Italia, credo sia il più basso di qualunque altro popolo al mondo eccetto forse norvegesi e danesi (ma le loro statistiche sono sempre distorte dalle % di immigrati che non li distinguono). Ci sono città come Modena dove sono io dove negli ultimi dieci anni credo ci siano stati due omicidi, forse uno.
Questo improvviso crollo della violenza, in un paese in cui camorra e mafia non sono scomparse e contribuiscono in alcune zone a tenere su la media, riflette innanzitutto l'invecciamento della popolazione, se dimezzi il numero di giovani automaticamente dimezzi gli omicidi. éoi però anche un "rammollimento" generale della società sia culturale che genetico, il fatto che si promuovono valori femminili a tutti i livelli ad esempio, che gli eroi dei serial tv sono uomini che piangono e sensibili, che i politici cedono e fanno sempre compromessi e pagano riscatti quando un italiano è rapito oppure lo lasciano in galera in India per paura di dare fastidio. E' tutta una cultura del quieto vivere, del meglio non rischiare, del piangere per qualunque stupidaggine nei reality, del buonismo a tutti i costi, del meglio perdere la faccia che avere guai, dei sentimenti zuccherosi che in TV viene propinata ogni sera.
Questo crollo dell'aggressività, che sia prevalentemente demografico e genetico o culturale come cause, è l'altra faccia (ovviamente positiva) del fatto che nessuno si ribella alla crisi e alla classe politica. Ogni volta che leggi un libro di storia ti stupisci del fatto che fino a due generazioni fa la gente reagiva (e ovviamente in modo aggressivo e quindi spesso violento) e adesso semplicemente se ne sta a casa e guarda i video