UKRAINA e SANZIONI

 

  By: shabib on Lunedì 08 Luglio 2013 17:57

sono anni che FABIO CALDATO lo stimo ! aggiungiamo che in questo momento il capo di una banca centrale fa dichiarazioni che vanno verso un mantenimento dei bassi tassi , quasi un discorso politico , che finalmente e' piu' che condiviso almeno da me. questo rafforzera' il $ ? meglio cosi , ma meglio che l'europa capisca come gestire la sua moneta in un momento che l'inflazione inesistente e' l'ultimo dei problemi.... http://www.wallstreetitalia.com/article/1602214/bce-draghi-tassi-piu-alti-non-sarebbero-giusti-in-molti-paesi.aspx in altre parole , bisogna essere down per non capire che l'aumento indiscriminato della tassazione diretta e indiretta restringe il gettito ed il reddito di un paese...............

 

  By: alberta on Lunedì 08 Luglio 2013 15:36

Toh, se ne sono accorti che fanno parte dell' Europa e non sono un'isola felice.... ---------------------------------- Calo produzione Germania dovuto a sud Europa MILANO (MF-DJ)--Il calo della produzione industriale della Germania dell''1% su base mensile a maggio (dall''1,8% m/m aprile) e'' dovuto all''andamento dell''economia reale dell''Europa del Sud che sta trainando al ribasso anche l''output tedesco. Lo afferma Fabio Caldato di Albemarle asset management. L''esperto sottolinea che l''andamento della Cina pesa sulla Germania, ma tuttavia il "fattore principale che sta contagiando il tessuto tedesco e'' l''andamento dei Paesi dell''Europa del Sud". I "nodi vengono al pettine", continua Caldato, sottolineando che i dati di oggi "testimoniano il bisogno da parte di Bruxelles di attuare riforme strutturali". _____________________________ E adesso per la Merkellona sono guai...... a Settembre andrà a casa a fare la massaia ????

 

  By: VincenzoS on Lunedì 08 Luglio 2013 12:20

x Moderatore Giorgio, il PIL è fatto di i) spesa pubblica, ii) stipendi e salari, iii) fatturati di grande aziende come Telecom, ENEL, Eni, Hera, Intesa, Unicredit, Banco Popolare, Mediaset, RCS, Generali, Allianz e poi le multinazionali estere in Italia e poi iv) fatturato, investimenti e profitti delle piccole aziende, artigiani e lavoro autonomo vario --------------------------- Ecco il grande errore keynesiano. Quelle cose non fanno il PIL, lo misurano, anzi misurano come viene utilizzato. Se un tempo un contadino lavorava come un matto pungolato dalle spade dei soldati per produrre grano per sfamare la corte del re (la spesa pubblica) faceva PIL anche se a lui in pancia non finiva niente. Il PIL lo faceva lui e soltanto lui, poi per misurarlo bisognava vedere quanto restava a lui (salari per i braccianti/fatturato) e quanto ne depredava lo stato per sfamare la corte del re. Poi un bel giorno il contadino, se era furbo e se trovava il modo di farlo, se ne scappava e il PIL crollava anzi si azzerava.

 

  By: antitrader on Lunedì 08 Luglio 2013 12:05

Se arriva uno e ti racconta che ti vende un marchingegno che ti permette di disporre (e spendere) subito degli incassi futuri e tu accetti allora o sei un pirla o sei un delinquente. In entrambi i casi dovresti andare ai giardinetti (o in galera). Adesso sembra che nessuno avesse capito quello che faceva ("i contratti erano in inglese" tuonano!) e la colpa e' sempre dei banchieri cattivi. 1. “DERIVATI? ERANO IN INGLESE, NON CAPIVAMO”! L’ULTIMA, RIDICOLA DIFESA DELLA REGIONE PIEMONTE SPUTTANATA DA ANTONIO RIZZO (SUPERBONUS): “I VARI MERCEDES BRESSO SAPEVANO BENISSIMO COSA STAVA FACENDO QUANDO SOTTOSCRISSERO I CONTRATTI DERIVATI CON LE TRE BANCHE MERRIL LYNCH, DEXIA ED INTESA SAN PAOLO. LO SO PERCHÉ NE PARLAI PRIMA CON L'ASSESSORATO SUSTA, CHE AVEVA DELIBERATO L'OPERAZIONE, E POI CON PAOLO PEVERARO CHE GLI ERA SUCCEDUTO NELL'INCARICO” 2. “GLI ASSESSORI ED IL PRESIDENTE SAPEVANO BENISSIMO QUELLO CHE STAVANO FACENDO ANCHE PERCHÈ LO SPONSOR DELL'OPERAZIONE ERA ENRICO SALZA, PRESIDENTE DEL SAN PAOLO E GRANDE SPONSOR DELLE GIUNTE TORINESI DI CENTROSINISTRA. IL GIOCO ERA SEMPRE LO STESSO: SPOSTARE I DEBITI ALLE GENERAZIONI FUTURE E SPENDERE IL PIÙ POSSIBILE PER MANTENERE IL CONSENSO” ^>>>>>#http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/1-derivati-erano-in-inglese-non-capivamolultima-ridicola-difesa-della-regione-piemonte-sputtanata-da-59036.htm^

 

  By: giorgiofra on Sabato 06 Luglio 2013 19:16

Effettivamente sospettavo che il calo del PIL non avesse una natura esclusivamente quantitativa, ma anche qualitativa. Se ,ad esempio, la spesa per le "bollette" aumenta di una certa misura, le famiglie, per far fronte a questi aumenti sottraggono risorse ad altri tipi di spesa. Con la conseguenza che la spesa complessiva resta invariata, facendo apparire invariato il PIL. Nella realtà i monopoli, gli oligopoli e le varie caste, sono gli ultimi a sentire gli effetti della recessione. Un'altra cosa che il dato sul PIL non misura, è il potere d'acquisto degli stipendi. Nel senso che una parte sempre più grande di questi stipendi viene assorbita per quelle spese indispensabili ed obbligatorie, dalle quali non ci si può sottrarre, come l'assicurazione auto. E così, ogni euro che si sposta verso le spese obbligatorie, è un euro in meno a disposizione per le spese non obbligatorie. Anche in questo caso esiste una natura qualitativa di queste spese. E' quindi chiaro che a soffrire maggiormente il calo dei fatturati sono proprio quei settori che riguardano spese non indispensabili, o che si possono rimandare. Credo che il dato più significativo per misurare la crisi sia il tasso di inoccupati. Il tasso di disoccupazione è molto relativo. Quasi tutte le persone disoccupate che conosco non sono registrate all'ufficio di collocamento, trovandolo completamente inutile. Per cui i dati sui disoccupati ufficiali sono farlocchi.

 

  By: Moderatore on Sabato 06 Luglio 2013 18:12

Giorgio, il PIL è fatto di i) spesa pubblica, ii) stipendi e salari, iii) fatturati di grande aziende come Telecom, ENEL, Eni, Hera, Intesa, Unicredit, Banco Popolare, Mediaset, RCS, Generali, Allianz e poi le multinazionali estere in Italia e poi iv) fatturato, investimenti e profitti delle piccole aziende, artigiani e lavoro autonomo vario Fatto 100 il PIL i) la spesa pubblica è invariata ii) il monte salari e stipendi dei lavoratori dipendenti è calato perchè circa 900 mila persone hanno perso il lavoro su circa 19 milioni, ma molti prendono comunque la cassa integrazione o qualche sussidio e il valore nominale degli altri stipendi di 18 milioni di dipendenti è salito con l'inflazione più o meno, quindi alla fine il totale è sceso appena appena, a occhio direi che è uno 0% iii) i fatturati di grandi aziende sono veramente calati per Fiat, Mediaset, RCS, Telecom-TIM, Beni Stabili ma non per banche, assicurazioni, energia utilities e assicurazioni perchè sono monopolisti e ad esempio aumentano le tariffe o altri costi nascosti come le banche. Nell'insieme se prendi i fatturati delle 40 del FTSEMIB non sono calati più del -1% Morale il fatturato, profitti e investimenti delle piccole imprese e lavoro autonomi è quello su cui si è scaricato il calo del PIL che dal 2009 è circa un -7%, quindi per loro il fatturato medio è calato di più del -20% e gli utili sono collassati

 

  By: gianlini on Sabato 06 Luglio 2013 16:26

Giorgio, scriveva qualche giorno fa: "Sono appena rientrato da Pescara. Fino a poco tempo fa andare a Pescara, ed allontanarmi dal mio paese, mi rigenerava. Trovavo una città viva, attiva, proiettata al futuro e con il denaro che circolava facile. Ultimamente, invece, torno depresso ed impaurito. Vedere come in 4 anni una città vivace appaia spenta e dimessa, mi angoscia." per carattere non sono molto abitudinario, per cui mi capita di cambiare spesso la zona o l'esercizio pubblico in cui faccio colazione stamattina un'altra sorpresa....anche l'ampio e frequentato bar-tabacchi in zona Villaggio dei Giornalisti (una sorta di Paese nella città, con ville e villette e molto verde, e residenti benestanti) è finito nelle mani dei cinesi solita faccia stra-sorridente della titolare (Yu), età non più di 30 anni, italiano non perfetto ma buono, grande famigliarità coi clienti che già ne conoscono il nome italiano (Patrizia), attenzione di cui sono puntualmente ricambiati dato che la ragazza in quattro e quattr'otto si è evidentemente imparata i nomi e le preferenze di tutti i clienti la lettura che di Pescara fa Giorgio, capovolta e riferendoci alla comunità dei cinesi, si può fare di Milano ; una città in cui i loro soldi sembrano girare fortissimo (anche se pare anche loro aver abbandonato le auto lussuose) e soprattutto in cui non passa giorno in cui non ci accorge di un nuovo esercizio pubblico passato in mano a loro davvero sbalorditivo

 

  By: pana on Sabato 06 Luglio 2013 10:39

P-A-Z-Z-E-S-C-O- !!!!! quando si mette a rischio la salute di tutto per la bramosia della ricchezza significa che il baratro e vicino.. cavolfiori cosi inquinati che sono di colore giallo paglierino! http://www.avvenire.it/Cronaca/Pagine/terra-dei-fuochi-battaglia-salute.aspx I MASS MEDIA Uno sguardo «timido» e purtroppo a singhiozzo I mezzi d’informazione hanno sostanzialmente ignorato la strage nella "Terra dei roghi", poi, "usciti" i dati sulle mortalità oncologiche, hanno preso – timidamente – ad occuparsi di tanto in tanto delle migliaia di tonnellate di rifiuti tossici finite in queste zone.

سرايا القدس تبث مشاهد جديدة لقنص جندي إسرائيلي من وحدة الهندسة شرقي مدينة غزة - YouTube

 

  By: fultra on Giovedì 04 Luglio 2013 23:54

Esatto! Un calo del 2% del PIL non si riesce a notare se non hai allineato su un solo terminale tutto quanto gira in termini di fatturati aziendali e spese famigliari,e costi dello stato partendo dai comini, enti vari, inps e carrozzoni vari , tutti questi numeri vanno proiettati su un solo CONTO FINALE , già sarebbe miracoloso avvicinarsi con uno scarto del 2 % almeno. Quindi quando parlano di un 1,4 o 2,1 % sono dati parziali, ovvero di una parte di tutto questo groviglio di conti. La cifra vera che racchiude il totale è un puro miraggio. Mentre quello che si vede con gli occhi al supermercato, al bar, nelle pizzerie e ristoranti ,in autostrada, dal benzinaio e in tutte quelle operazioni quotidiane in cui l'occhio non sbaglia quando vede che al bar ci son 2 gatti mentre 3 anni fa erano almeno una dozzina, mi fa pensare che siano dati molto taroccati per mantenere quel poco di fiducia nelle gente , evidentemente con successo pari a ZERO. Certo se scrivessero i dati più vicini alla realtà ci sarebbe il caos, tutto si bloccherebbe escluso l'alimentare. Con queste premesse, il calo delle entrate dello stato dev' essere sul drammatico, senza dubbio per sostenere le spese stanno stampando sottobanco quello che manca per sostenere certi enti dove è lo stato che eroga, ovvero stipendi di stato e pensioni in attesa che qualcosa migliori, ma hanno imboccato una strada sbagliata dal momento che hanno minato la fiducia dei cittadini. Finite le scorte che bene o male quasi ogni famiglia detiene, visto che i tagli ci possono stare sui beni voluttuari ma certe spese come alimentari, sanità,riscaldamento, acqua e gas sono primari , bene, finite le scorte saranno caxxiamari, perchè quelle scorte erano frutto di una economia, una economia che si sta sciogliendo come neve al sole. Per me siamo governati da un branco di dementi che meriterebbero come pena qualcosa che non posso qui esprimere. A me pare di stare a bordo del Titanic Italia, non so voi.

 

  By: giorgiofra on Giovedì 04 Luglio 2013 23:09

Sono appena rientrato da Pescara. Fino a poco tempo fa andare a Pescara, ed allontanarmi dal mio paese, mi rigenerava. Trovavo una città viva, attiva, proiettata al futuro e con il denaro che circolava facile. Ultimamente, invece, torno depresso ed impaurito. Vedere come in 4 anni una città vivace appaia spenta e dimessa, mi angoscia. Al mio paese la crisi si sente, ma c'è una certa assuefazione, considerando che, in fondo, siamo in crisi da sempre. Ma è proprio nelle zone più ricche che la crisi si manifesta in modo più evidente. Esiste una differenza quasi offensiva tra ciò che vedo ed i numeri che vengono presentati alla gente. Allora mi chiedo, da semplice falegname: ma se il calo del PIL è del 2%, perchè ha chiuso il 10% delle attività? E perchè quelle ancora attive, piuttosto che aumentare i fatturati grazie alla chiusura di tanti concorrenti, hanno fatturati in forte calo? Misteri della contabilità pubblica. Intanto nel pomeriggio sono stato all'IKEA: pochissima gente. L'impressione è che i soldi sono diventati tanto scarsi che anche il mercato economico è in forte crisi. I tabaccai che conosco hanno fatturati in forte calo, così come i distributori di carburante, i notai, i farmacisti, i medici, i dentisti, e tutti gli altri. E questo calo è molto ma molto superiore al 2% del calo del PIL. Allora, qualcuno sa spiegarmi come mai, ad un calo dell'economia reale del 10% minimo, c'è un calo del PIL del 2% ?

 

  By: antitrader on Giovedì 04 Luglio 2013 12:15

E si Gian. Ecco che adesso si accodano via via tutti gli esperti del giorno dopo. ^Conti Pubblici: Istat, Nel 1* Trim Indebitamento Al 7,3% Del Pil#http://www.wallstreetitalia.com/article/1600760/conti-pubblici-istat-nel-1-trim-indebitamento-al-7-3-del-pil.aspx^

 

  By: gianlini on Giovedì 04 Luglio 2013 12:06

infatti Anti, bisogna ricorrere alla ricetta di Mosler-Bagnai-Zibordi, che è un po' come quando a scuola non ti veniva un problema di fisica e il suggerimento più frequente era quello di cambiare le unità di misura, così da farlo venire...

 

  By: antitrader on Giovedì 04 Luglio 2013 11:55

L'istituto di statistica antitraderiano (quello che fa i conti con la panza) come al solito e' il piu' affidabile e tempestivo. Adesso i numeri degli altri (quelli con i fogli elettronici) cominciano a convergere ma sono ancora un po distanti dalla realta': il debito sara' a 136 a fine anno e il pil nominale a 1540. Semo falliti ragazzi! ----- ^Una Voragine nei conti pubblici 2013: Deficit verso 4%, Debito oltre 133%. Il Governo mente sui conti Non e' necessario fare un grosso sforzo per capire che nel 2013 il Deficit tende al 4% ed il Debito oltre al 133%. Le stime governative (deficit 2,9% e debito 130,4%):#http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/statisti-cazzi-amari-i-conti-di-letta-saccomanni-non-tornano-debito-a-133-invece-58831.htm^

 

  By: guidone on Mercoledì 03 Luglio 2013 18:17

Saccomanni: si intravede la luce. Del treno in fondo alla galleria che sta' arrivando....

 

  By: GIP on Mercoledì 03 Luglio 2013 13:28

la filiale unicredit di A. Adriatica ha il bancomat "fuori uso" dal 29/6/13 !!!! saranno "prove tecniche" ?