By: giorgiofra on Giovedì 20 Giugno 2013 14:26
Leggete questo articolo di Dagospia
http://www.dagospia.com/rubrica-4/business/il-vero-problema-liva-sione-se-limposta-aumenter-sar-perch-il-27-di-ci-58004.htm
tratto dal Corriere della Sera, e vi potete rendere benissimo conto dell'infimo livello della gran parte dei giornalisti, o, cosa ancora più grave, della loro disonestà morale.
L'articolo è pieno di banalità, ad è scritto da uno che dell'argomento trattato non capisce un Kazzo.
Il giornalista sostiene che per evitare l'aumento dell'iva sarebbe opportuno recuperare una parte dell'iva evasa.
Ora, il mio giardiniere bulgaro semianalfabeta sa benissimo che l'iva la paga il consumatore finale. Con la conseguenza che, in ogni caso, ci sarebbe un maggiore esborso da parte dei cittadini.
Se tutto fosse fatturato, quelli che oggi risparmiano l'iva evitando di farsi fare la fattura, sarebbero costretti a pagarla.
Se non è zuppa è pan bagnato.
Occorre essere dei deficienti totali per non capire le le tasse, di qualunque genere, ricadono sempre sul prezzo finale di un prodotto, ed alla fine sarà sempre il consumatore finale a pagare. Qualunque costo, e tra i costi vi sono quelli del lavoro, comprensivi di ritenute e contributi, quelli dell'energia, comprensivi di tasse ed accise, quelli dell'imu, quelli per lo smaltimento dei rifiuti, l'IRAP, concorrono a determinate il prezzo di un bene o di un servizio. Allorquando le tasse dovessero aumentare, l'imprenditore sarebbe costretto ad aumentare il prezzo del prodotto. Salvo il caso in cui tale prezzo sarebbe fuori mercato, determinando la chiusura dell'azienda.
Quando andate al bar a bere un caffè, sapete che nel prezzo della tazzina sono incluse tutte le spese del bar, dalla siae all'hccp, dall'iva al costo dei dipendenti. Siete voi, alla fine, che pagate tutte le tasse che lo stato richiede.
La conseguenza di tutto questo è che la pressione fiscale ricade sempre e comunque sul consumatore finale. Aumentare l'aliquota IVA o recuperare iva evasa produce l'identico effetto, togliere ulteriori soldi dalle tasche della gente.
Sappiamo tutti che una elevata pressione fiscale riduce la competitività delle aziende a livello internazionale. Quando si parla dell'elevato costo del lavoro, ad esempio, si omette di ricordare che oltre la metà di quel costo è composto di denari che vanno allo stato. E così per l'energia, per i trasporti, e per qualunque altro costo.
Purtroppo siamo circondati da idioti, la gran parte dei quali laureati, che non riescono a capire queste cose elementari.
Il problema non è recuperare ulteriori entrate, il problema è che lo stato si appropria di una parte della ricchezza prodotta, e che questa vera e propria predazione ha raggiunto livelli insostenibili. Ogni ulteriore aumento delle entrate dello stato, qualunque ne sia la fonte, non può che produrre ulteriore recessione, fino al collasso finale.