UKRAINA e SANZIONI

 

  By: VincenzoS on Giovedì 28 Marzo 2013 19:05

x Il Principe delle Viole E' un video che fa giustizia dell'idea balzana che stampare soldi porti alla prosperità

 

  By: defilstrok on Giovedì 28 Marzo 2013 18:14

Ciao Principe! Cosa vuoi che pensi? Che è molto vicino alla realtà. E secondo me lo sappiamo tutti, ma speriamo arrivi un qualche deus-ex-machina a tirarci fuori. Si tira tutti a campa', finché sentiremo il boooom. Come si sta in Nuova Zelanda? e soprattutto: in questi anni la situazione è stabile, peggiore o migliore? Un saluto!

 

  By: VincenzoS on Giovedì 28 Marzo 2013 18:05

A tutti coloro che credono che la ricchezza si crei attraverso il consumo, oggi racconto la storia di una delle famiglie più ricche di Roma che, per discrezione, indicherò come i ZZZZ. E' una famiglia che ha imprese di costruzione, società di ingegneria, palestre e mille altre attività e di cui, eppure, pochi sanno anche il nome. Anche cercando su Google si trovano solo un paio di riferimenti a loro. Hanno fatto della discrezione una delle loro caratteristiche. Solo uno dei membri di questa famiglia si espose in pubblico a metà degli anni '50 del XX secolo ma credo che pochissimi, anche per questioni anagrafiche, se ne ricordino. Esistono qua e là alcune strutture intitolate ai membri di questa famiglia ma conversando con i miei concittadini mai mi è capitato di incontrare qualcuno che abbia minimamente idea di chi si tratti Come ne conosco, seppur parzialmente la storia? Uno dei membri di questa famiglia fu compagno di classe, negli anni '30 di mio zio, il fratello di mia madre e divennero amici. Trentacinque anni dopo mio cugino, figlio della sorella di mia madre, si ritrovò in classe, nella stessa scuola, con uno della nuova generazione di questa famiglia, e ne divenne amico. Io l'ho incontrato un paio di volte, tramite mio cugino. All'inizio del XX secolo il capostipite di questa famiglia, un pastore abruzzese, scese con il suo gregge dalle montagne dell'Abruzzo verso la pianura intorno a Roma. Per l'epoca ad avere un po' di pecore poteva essere considerato quasi un fortunato, visto che il cibo l'aveva assicurato, ma certamente non nuotava nell'oro. La tradizione secolare di povertà delle sue genti gli aveva però insegnato a mettere da parte ogni soldo che guadagnava vendendo i prodotti che il suo gregge gli forniva. Con quei soldi da parte, una volta arrivato a Roma, decise di comprare un po' di terra in modo da assicurare il pascolo alle pecore. Non erano molti e potè comprarsi solo un po' di terreni semi-paludosi, spesso soggetti ad alluvioni. A un certo punto arrivò la sua fortuna, che nello specifico aveva nome e cognome: Benito Mussolini. Mussolini non poteva certo tollerare che Roma Eterna fosse circondata da paludi e, con il suo noto piglio, avviò un programma di bonifiche. E i terreni del pastore furono tra quelli risanati. Non è un caso che tutti i membri della famiglia siano poi rimasti devoti alla di lui memoria e, negli anni del dopoguerra, siano stati ferventi elettori del MSI. Vero che il suo colpo di fortuna arrivò grazie allo stato, ma altre persone lo hanno avuto per essersi inventati in un garage un sistema operativo per computer. A questo punto i terreni un tempo usati come pascolo crebbero di valore e divennero edificabili sia per costruzioni civili che industriali. Cosa avrebbe fatto uno che pensava che i consumi creano ricchezza? Avrebbe venduto, si sarebbe preso i soldi e avrebbe iniziato a godersi la vita. Lui, il pastore, no; sapeva che per creare nuova ricchezza doveva risparmiare. E quindi piuttosto che cedere per soldi subito i terreni, richiese agli acquirenti che gli garantissero una quota degli utili futuri che si sarebbero ricavati con il nuovo uso dei terreni. Intanto, visto che lui era ignorante, iniziò a fare studiare i figli mandandoli laddove andavano anche i figli della borghesia romana (ecco dove uno di loro incontrò mio zio) in modo che potessero negli anni successivi intraprendere sempre nuove attività. Ma l'idea di risparmio non ha mai abbandonato la famiglia. Quando mio cugino, ovviamente della mia stessa generazione, ha iniziato a frequentare la loro casa, peraltro non sfavillante, mia zia si è spesso recata da loro a riprendere il figlio, fermandosi sempre a scambiare due chiacchiere visto la già precedente conoscenza familiare. E mentre si prendevano il caffè la madre dell'amico di mio cugino riparava i buchi nei calzini del figlio e del marito. Avrebbero potuto permettersi di comprarne cento paia al giorno di calzini. Hanno preferito mettere su aziende su aziende che hanno dato propserità a centinaia e centinaia di persone e ricchezza vera, seppur ignota ai più, a loro. La prosperità nasce dalla rinuncia al consumo e dall'investimento, le due cose vanno di pari passo. Non si può avere investimento finché non si tengono i consumi sotto controllo.

 

  By: Il principe delle viole on Giovedì 28 Marzo 2013 17:57

Per prima cosa vorrei ringraziare tutti voi per i post che pubblicate. Vi ho seguito (il sito in generale) in questi anni anche se non mi sono mai fatto "sentire". Partecipavo da puro e semplice "ospite". Oggi vorrei invece allarciarmi al discorso su debito e moneta perché questa mattina aprendo la posta ho ricevuto, letto (ascoltato) un video di questi signori. ^Stansberry Research .... #http://pro.stansberryresearch.com/1303EOASALYN/LPSIP3ZU/^ Mi piacerebbe sentire cosa ne pensa il signor Zibordi, anche se intuitivamente penso di saperlo. Voi, cari traders, cosa ne pensate ? Un caro saluto Il Principe delle viole

 

  By: VincenzoS on Giovedì 28 Marzo 2013 16:15

x Fr@ncesco Con lo SME si è abolito Keynes per legge. -------------------------------------------- Scusami, quanto è la spesa pubblica in Italia? Togli pure gli interessi sul debito, giusto per evitare polemiche. Mi risulta che sia ben superiore al 40 %. In una economia veramente liberale e di mercato sarebbe intorno il 25 %.

 

  By: Fr@ncesco on Giovedì 28 Marzo 2013 15:00

[VincenzoS] La mentalità keynesiana è quella che ha permeato la politica e ci ha condotto in queste condizioni ----- "Mentalità keynesiana"??? Perché "mentalità"??? C'è la POLITICA keynesiana, politica che è de facto impossibile perseguire qui in Italia dal 1978, da quando cioè l'Italia è entrata a fare parte dello SME - Sistema Monetario Europeo. Con lo SME si è abolito Keynes per legge.

 

  By: VincenzoS on Giovedì 28 Marzo 2013 13:41

x totoTruffa Ma cosa dici?Lo sai che ci sono professori di economia all'università che non hanno mai letto Keynes e insegnano?Oggi è tutto o quasi neoclassico altro che Keynes. ------------------------------- Diatribe di questo tipo non mi interessano. La mentalità keynesiana è quella che ha permeato la politica e ci ha condotto in queste condizioni. Già il fatto che si continui ad utilizzare il PIL come indicatore principe, in ogni caso, la dice lunga

 

  By: TotoTruffa on Giovedì 28 Marzo 2013 12:48

LA raltà dei fatti è che la mentalità della gran parte delle persone che si occupano di economia è permeata della visione keynesiana. -- Ma cosa dici?Lo sai che ci sono professori di economia all'università che non hanno mai letto Keynes e insegnano?Oggi è tutto o quasi neoclassico altro che Keynes.

 

  By: VincenzoS on Giovedì 28 Marzo 2013 12:39

x Giorgiofra Ma che lo stato non possa immettere nel sistema economico la quantità di moneta necessaria a far girare l'economia al massimo delle sue potenzialità, senza indebitarsi, mi pare semplicemente assurdo. Se la moneta è uno strumento, e lo è, non vedo alcuna ragione perchè tale strumento debba scarseggiare, rallentando il sistema economico e riducendo la quantità di ricchezza prodotta, e quindi impoverendo il paese. ------------------------------------------------------------------ Giorgio, ti invito solo a riflettere su alcuni punti. 1) Se eliminassimo lo stato, e perché mai non potremmo eliminarlo, tutta la moneta sarebbe di origine privata. 2) La moneta non è solo un mezzo, rappresenta anche la possibilità, per chi la ha in mano, di acquisire un bene reale (pane, vestiti, automobili). Se chi la deve ricevere non avesse un debito, chi assicurerebbe colui che ha in mano la moneta di potere effettivamente acquisire un bene reale? 3) Se lo stato, ergo le persone che lo gestiscono, avesse tutti i diritti sulla moneta, stamparla e ritirarla dalla circolazione, coloro che lo gestiscono potrebbero acquisire beni reali senza avere alcuna obbligazione a corrispondere alcunché in cambio (è quello che è successo negli anni '70) LA raltà dei fatti è che la mentalità della gran parte delle persone che si occupano di economia è permeata della visione keynesiana. La visione keynesiana è stata il grimaldello usato dagli statalisti per ottenere il controllo delle persone e della loro libertà individuale. Essa ha creato un'illusione sulla stessa falsariga del fascismo e del comunismo; da essi si è discostata nei metodi ma non negli scopi. Ti rimando a due letture estremamente interessanti che mi sono capitate per le mani questa mattina che dimostrano la fallacia dell'idea che aumentare i consumi e la spesa pubblica faccia bene. http://www.forbes.com/sites/beltway/2013/01/30/think-consumption-is-the-engine-of-our-economy-think-again/ http://discovery.ucl.ac.uk/1370604/1/wp113.pdf

 

  By: Roberto964 on Giovedì 28 Marzo 2013 12:15

ECCOCI QUI!!! per COLORO i QUALI avessero ancora dubbi...si stanno comprando per un piatto di lenticchie l'industria italiana, moriremo tutti lentamente, tra orribili stenti e privazioni. Fiat: Audi sarebbe interessata a Alfa Romeo e stabilimento Pomigliano (WardsAuto) Finanzaonline.com - 28.3.13/10:41 Il Ceo di Audi, Rupert Stadler, sarebbe in contatto con Sergio Marchionne, l´amministratore delegato di Fiat, per trattare l´acquisto di Alfa Romeo e dello stabilimento di Pomigliano. E´quanto riporta il sito WardsAuto, secondo cui Marchionne potrebbe decidere di vendere anche Magneti Marelli per raccogliere capitali freschi.

 

  By: gianlini on Giovedì 28 Marzo 2013 10:58

giovanni mail di ieri, cercavo qualcuno che sapesse di medicina e di inglese... " Ciao G... Ho contattato i nostri traduttori e purtroppo non siamo in grado di soddisfare la tua richiesta; qui da domani al 4 aprile le scuole chiudono, e molti traduttori ne approfittano per prendere un periodo di vacanza. Mi spiace, perche’ l’argomento e’ davvero interessante. Ne approfitto per augurarti Buona Pasqua Stefania

 

  By: giorgiofra on Giovedì 28 Marzo 2013 10:57

Quello che ripeterò fino all'infinito, ma tanto a Lei, come a tanti altri non entrerà mai in mente, è che togliere l'onere del debito dalla moneta significa spingere la gente al consumo e non all'investimento visto che non si sentiranno motivati ad investire ma penseranno solo a consumare. ........................................................................................... Vincenzo, fai un'affermazione di principio, ma non la dimostri. La moneta creata dal credito è naturale che nasca come debito. Ma la moneta creata dal deficit statale non ha alcuna ragione di nascere come debito, se tale deficit rimane entro ben determinati limiti. Se la gente si indebita lo fa per libera scelta, ed è giusto che paghi un interesse, che, nel caso di un investimento, diventa un onere naturale e sopportabile. Ma che lo stato non possa immettere nel sistema economico la quantità di moneta necessaria a far girare l'economia al massimo delle sue potenzialità, senza indebitarsi, mi pare semplicemente assurdo. Se la moneta è uno strumento, e lo è, non vedo alcuna ragione perchè tale strumento debba scarseggiare, rallentando il sistema economico e riducendo la quantità di ricchezza prodotta, e quindi impoverendo il paese. Ma credi davvero che, in questo momento, se lo stato immettesse 200 miliardi nel sistema economico, pagando i debiti con le aziende e realizzando infrastrutture, diventeremmo come la repubblica di Weimer? Suvvia! Io credo che, in questo momento, facendo una cosa del genere, si produrrebbe semplicemente un aumento del PIL, con conseguente diminuzione del rapporto debito-PIL. E se anche ci fosse un aumento dell'inflazione de 2%, non sarebbe la fine del mondo, e forse sarebbe positivo, perchè anche un aumento dell'inflazione ridurrebbe il peso degli interessi che lo stato è costretto a pagare. Questo sempre che la creazione di questi 200 miliardi non avvenga a debito.

 

  By: Giovanni-bg on Giovedì 28 Marzo 2013 10:53

Giogiofra Lei ha ragione Però si è accorto che finora nessuno si è veramente accorto della situazione (la grande massa intendo) ieri ascoltavo la radio. Blocchi dell'autostrada zona Ovada. Blocchi della tangenziale a milano melegnano direzione sud. Tutta gente che parte già per il ponte di Pasqua e siamo a Giovedì. Quindi vuol dire che c'è una marea di gente che si prende 1 settimana di ferie per Pasqua e non è che sta a casa per risparmiare vanno tutti allegramente la mare nonostante sia previsto tempo incerto.

 

  By: gianlini on Giovedì 28 Marzo 2013 09:51

se ai tempi dei sumeri "si sapeva" che ogni 7 o 10 anni (peraltro, visto che campavano la metà di adesso sarebbe come dire ogni 20 o 30 anni di oggi) c'era la cancellazione dei debiti, chi era così scemo da prestare soldi anzichè prendere a debito??

 

  By: VincenzoS on Giovedì 28 Marzo 2013 09:34

x Moderatore (Nota Bene: si diffida anti-trader, pigresan e vincenzoS di postare commenti di risposta perchè neanche se campassero altri cinquantanni ci arriverebbero... Fate finta che si scriva per tutti meno che per voi...) --------------------- Invece siccome leggo commento anche io. Che il gioco contabile sia quello che dice Lei, ci credo, non lo metto in dubbio. Ma quello che Lei non vuole capire è che con i giochi contabili il pane non si fa. Per fare il pane ci vuole che il fornaio, invece di spendere i soldi che guadagna andando in vacanza alle Maldive curi la manutenzione del suo forno, ci compri un forno nuovo quando serve, insomma che faccia investimenti e non consumo. Quello che ripeterò fino all'infinito, ma tanto a Lei, come a tanti altri non entrerà mai in mente, è che togliere l'onere del debito dalla moneta significa spingere la gente al consumo e non all'investimento visto che non si sentiranno motivati ad investire ma penseranno solo a consumare. E quando non si investe prima o poi la produzione cala e i debiti diventano insostenibili.