Ologrammi di vita reale

I russi non si inginocchiano.

Inno russo da brividi.

ma di Tik-Tok?

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Esatto, pero' necessita una precisazione: se non sanno le 4 operazioni o fanno 3 errori ogni

due parole quando scrivono allora la responsabilita' e' anche (ma non solo) della scuola.

Se invece non sanno la provincia o il ponte sul fiume, o la strada per tornare a casa (tanto

il cell ha anche il navigatore) allora la scuola non c'entra una beata mazza.

Pero' se ne puo' fare una deduzione molto significativa e interessante: vuol dire, appunto

che, quando parlano con chicchessia (congiunti e insegnanti compresi), non prestano la minima

attenzione, le risorse del processore (la zucca) son completamente impegnate a servire altri

processi quali appunto tik tok, feisbuk, snapchat, Ciccio gamer etc... etc... etc...

Morale della favola: il tempo passato a scuola non e' mai stato molto profittevole, nemmeno

ai miei tempi, raramente riesci a concentrarti, lo studio vero e' quello che si fa a casa, a volte

anche in orari notturni e perfino su materie che detesti.

E' la scuola bellezza, e, se non sopporti la divina commedia, la devi leggere lo stesso, e, qualora

pensi che debba essere l'insegnante a renderla "interessante", allora sei fora di zuc.

P.S. son sicuro che, se fossero esistite quelle boiate li' ai miei tempi, non avrei finito nemmeno

il liceo. I congiunti non avevano le competenze, e quindi la motivazione,  per prendermi a calci

in cul, e, di sicuro, non se la sarebbero presa con gli insegnanti.

Scusa ma secondo te se su un'intera classe nessuno sa cos'è una provincia, la colpa è non è della scuola ma di Tik-Tok?

Mi sa che se ti affidano una fabbrichetta con anche solo 100 dipendenti, la fai fallire in quanto tempo con i tuoi metodi? Una settimana? Ma su dai, queste cose qui non si possono nemmeno sentire...

montaggio video, grafica, marketing... tutte cose che a loro interessano molto

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E poi pretendi anche che sappiano le regioni, le province e come gira la terra ?

Ma quale insana pretesa !

Come prima cosa, pigliare il cellulare e buttarglielo nel ces (e questo non lo puo' fare la

scuola).

L'aspetto criminale di quella roba li' (il telefono, internet, videogiochi etc... ) e' che azzerano

la noia, quella cosa molto sana che ti da una scossa e ti fa alzare il cul per metterti a fare

qualcosa (invece di rincretinirsi con tik tok e snap chat)

Inoltre, aspetto ancora piu' nefasto, quelle accidenti di robe li' addestrano a pensare che

la vita sia sempre, e solo, un gioco.

Quando poi la maestra osa chiedergli quanti sono i 7 re di Roma, la reazione viene naturale:

ma cosa vuole questa ignorante che non sa nemmeno cos'e' tik tok ?

"Non vedo però il nesso con la scuola. Se vuoi spiegarlo meglio..."

Gianlini, quando un bambino (io parlo di studenti di massimo 13anni) passa dalle 6 alle 8 ore in una scuola, già questo numero implica che la scuola ha grosse responsbilità sull'educazione del bambino. Se poi si considera che la scuola è li apposta per educari i nostri ragazzi, non credo ci sia bisogno di ulteriori domande e relative risposte per chiarire i tuoi dubbi.

Io sono considerato dagli amici di mio figlio una specie di mito, dato che mi interesso di web, montaggio video, grafica, marketing... tutte cose che a loro interessano molto. Un giorno vado a prendere mio figlio e li c'erano tutti i suoi amici, e così mi sono scappate alcune domande trabocchetto (mi piace capire fino a che punto è arrivato lo sfascio). Alla domanda in che provincia è Mantova, le risposte sono stato 0 (zero). Tutti fermi con gli occhi impallati. Come zero sono state le risposte alle domande: cosa sono le provincie e i comuni. Fare il nome di una città capoluogo di regione. E' possibile che un ponte su un fiume possa essere così lungo da partire da una regione per arrivare in un'altra (i più erano d'accordo che non possono esistere ponti così lunghi). Il senso di rotazione della Terra. Quanto impiega la Terra a fare un giro intorno al Sole. Il vuoto assoluto nelle loro teste e tutto questo in 3a media.

Qualche domanda ce la dovremmo porre perchè questa situazione scolastica farebbe tremare i polsi a qualsiasi nazione.

Citavo prima Bertrand Russel, ti consiglio "L'educazione dei figli. Un bambino è come un albero" son poche pagine. E poi sempre di Russel, "Autorità e individuo". Li trovo entrabi molto attuali. Costano una stupidata se come me i libri li prendi in formato Kindle (io quelli cartacei non riesco più a leggerli).

Pr raddrizzare la scuola ci vuole poco, non sono i ragazzi a dover essere presi a calci in cul,

ma i loro genitori.

Un mio stretto conoscente aveva la figlia in una scuola in Svizzera e grande fu il suo stupore

quando gli dissero, papale papale, che "i genitori a scuola non sono graditi".

Tra l'altro un anno gliela bocciarono anche (la figlia), ma non oso' di certo andare dall'avvocato

cosi' come e' diventata prassi nel nord Italia, mentre a sud addirittura usano metodi piu' spicci,

spedizioni punitive, armati di tutto punto, contro l'insegnante colpevole di cotanto oltraggio.

Cosa si insegna o non si insegna e' irrilevante, bisogna ricostruire la scuola come "istituzione".

Tra l'altro presumo (ma non lo so) che la qualita' degli insegnanti sia migliorata, fino agli anni

90 era un mestoere da sfigati, adesso sta diventando relativamente appetibile, un po' come

tutto il pubblico impiego.

Il sabato in San Babila. Hai ragione a ricordarlo. 

Non erano bande ma schieramenti sulla base di una appartenenza di lidea politica o di vita. Rossi contro neri, punk contro cinesi, dark contro skin, paninari contro metallari.

Erano cittadini ed è per questo clima di violenza che la gente per bene usciva da Milano per farsi la villetta fuori Milano. Adesso la tendenza è ribaltata e sono i piccoli centri a generare degenerazione e violenza. E la gente per bene torna a milano svuotando i paesini

Non vedo però il nesso con la scuola. Se vuoi spiegarlo meglio....

Gianlini ti ringrazio per la news, non lo sapevo perchè non seguo molto le vicende e devo dire che le scopro quasi tutte su Cobraf.

Si, in giro si respira aria di ragazzi che si uniscono in bande. C'è sempre stata questa storia di menarsi ad una certa età. Una volta lo si faceva forse più per ideologia politica e a Milano avevate San Babila come luogo noto per certe cose (almeno così narra la leggenda).

Oggi questi ragazzi lo fanno imitando altri modelli che sono poi le gang newyorkesi, le gang dei rapper... questa è l'immagine che fa presa sui ragazzini adolescenti. Questa è la cultura che seguono, quella del povero di periferia che attraverso la musica ottiene il suo riscatto. Riscatto che non potrebbe ottenere seguendo un percorso normale che gli viene precluso in modo evidente.

Se posso vorrei fare una semplice analisi di questo nuovo fenomeno che sta nascendo, appunto dei ragazzini che si organizzano in gang. E lo faccio su quello che vedo sta succedendo nel mio piccolo paesino di 2500 persone. Io vedo uno sfascio della cultura locale, conseguenza dello sfascio delle amministrazioni, delle scuole e del mercato locale.

Al centro di tutto ci sono le mancanze gravi di una scuola assente in quello che dovrebbero essere le sue reali funzioni. Una scuola di Stato ottocentesca che non ha più ragione di esistere in questa sua forma, per cui una scuola da chiudere d'imperio. Una scuola da ricostruire. Chiudo qui, perchè è un discorso che non si può affrontare su un forum così superficiale quale è il Cobraf, dove le battute si sostituiscono all'analisi.

Su questo argomento il mio consiglio è quello di leggere Bertrand Russell, per farsi un minimo di cultura...

Questi sono vicini di casa di Morphy

Sono 16 i ragazzini, di età compresa fra i 17 e i 21 anni, denunciati dai carabinieri - per rissa aggravata - alla Procura della Repubblica di Cremona e al Tribunale per i Minorenni di Brescia.

Le indagini

Secondo le indagini, si sarebbero affrontati lungo i binari della stazione ferroviaria di Robecco d'Oglio, in provincia di Cremona, per gelosia. Due i gruppi coinvolti nella resa dei conti: uno formato da residenti a Cremona, l'altro da ragazzi di Robecco d'Oglio e Pontevico. "I motivi che hanno scatenato la rissa sono riconducibili a gelosie nei confronti di due loro coetanee, maturate nell'ambito di alcuni istituti di scuola secondaria superiore di Cremona frequentati dai componenti di entrambi i gruppi. Le ragazze, nel corso dell'anno scolastico, avevano stretto amicizia con alcuni compagni di classe appartenenti al gruppo cremonese e ciò aveva infastidito il gruppo dei ragazzi di Robecco d'Oglio-Pontevico", riferiscono i militari.

La rissa

Rancori via via esplosi, sino al confronto lungo la linea ferroviaria: i giovani, comprese le ragazze, si sono dati appuntamento su Facebook, Instagram e WhatsApp e si sono incontrati in stazione per pestarsi. Dopo aver arruolato anche alcuni "picchiatori mercenari", coetanei ingaggiati dal gruppo dei cremonesi perché particolarmente violenti e pagati con una piccola somma di denaro. Così la stazione ferroviaria è diventata teatro di una sfida nel corso della quale i ragazzi si sono affrontati appena scesi dal treno, incuranti del mezzo in movimento per la ripartenza. Nessuno dei giovani ha comunque riportato lesioni gravi. 

nella mia cerchia parecchi discendono da irepubblichini di Salò

'Consulente dell'ANCI, da oltre 20 anni fornisce assistenza ai sindaci nelle procedure più variegate: trasporti, igiene urbana, piano regolatore, procedimenti amministrativi..... consulente del commissario delegato alla gestione dell'emergenza idrica nel Lazio dal 2001 ad oggi. È stato vicepresidente della società gestione delle acque Acea dal 2005 al 2009. '

https://www.ilmessaggero.it/politica/chi_e_enrico_michetti_candidato_sindaco_roma_centrodestra-6012285.html

mammamiabella, Dio aiutami, 'consulente' palazzinaro e acea quando andava fallita ....

"comunque in sintesi michetti è un fascista patriota nostalgico di Salò"

I fascisti nostalgici al tempo del Duce erano solamente dei poveri coglioni. I fascisti veri, quelli che contavano, sono saltati tutti sui carri della DC e del PCI. Il padre del Leader Massimo (per esempio), era un capoccia sindacalista fascista che dopo il 45 però è diventato senatore del PCI. Cos'è successo dopo il 45 con questi in parlamento? Se sò magnati tutto...

come mai è conosciuto (solo a Roma evidentemente)

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da nessuno Gianlini ... 'Enrico Michetti è docente a contratto di diritto pubblico e dell'innovazione amministrativa all'Università di Cassino.'  (https://www.fanpage.it/roma/elezioni-comunali-roma-enrico-michetti-candidato-sindaco-per-il-centrodestra-ticket-con-simonetta-matone/) ... a CASSINO ... chi vuoi che lo conosca a Roma ? nessun romano normodotato lo conosce né una volta conosciuto può pensare di proseguire la conoscenza

'Enrico #Michetti è Candidato Sindaco di Roma. Preparato, colto, intelligente, onesto, romano vero. La persona giusta al momento giusto. A Roma serve la rivoluzione.'

questo è il tweet con cui il direttore editoriale di radio radio ha accolto la notizia della candidatura del cesso fascista ... tra gli elogi manca solo 'ha un cazzo invidiato da Siffredi' come ciliegina finale

twitter.com/IlarioDiGiovamb/status/1402649500607565833

questa è l'accoglienza della 'liberissima' radio radio ... figurarsi il tempo, il messaggero, ecc. ecc. ecc.

comunque in sintesi michetti è un fascista patriota nostalgico di Salò

Will,

ieri sera quel pacioccone, rammollito di gualtieri che e' stato tutta la vita a carico del contribuente ha detto che lui,

prima di candidarsi, ha studiato i bilanci del comune e ha trovato cose terrificanti. Ha accusato la Raggi di aver

avuto un avanzo primario.

Ma ti rendi conto? Questi son talmente abituati a sperperare i soldi dei pezzaculisti che vedono come una cosa

negativa il fatto che con la Raggi non si e' rubato (e so' avanzati anche du' spicci).

WIll, non c'e' niente da fare, il popolo e' munnezza e scegliera' il ritorno alle ruberie.

P.S. Stessa cosa a Milano, Sala, a conti fatti, non si e' comportato male, ma e' ferocemente sotto nei sondaggi,

anche contro i forzafasciopadanari senza candidato.

Io ho solo chiesto chi è! 

Cosa fa, cosa ha fatto, cosa ha studiato, come mai è conosciuto (solo a Roma evidentemente), ecc.ecc.