Hobi, diceva Massimo Fini: la democrazia moderna e' quella cosa che ti permette di
essere inchiappettato col tuo consenso.
Il presupposto per una vera democrazia sarebbe che tutti i partecipanti dovrebbero essere
liberi di esprimere il proprio voto, e questo puo' essere vero solo se le condizioni economiche
diventino almeno comparabili fra gli elettori. Inevce hai che una meta' si vende per fame, e
l'altra meta' per stupidita'.
Una volta questo problema era attenuato dalle ideologie, o eri democristiano oppure eri
Comunista per cui eri molto meno vulnerabile al canto delle sirene.
Adesso l'elettorato si muove come un vespaio pieno di vespe impazzite ed esprime la propria
scelta in relazione all'ultima cazzata sparata dal politico che magari lo ha fatto divertire.
Il risultato e' una girandola di mezze calzette che si alterna nei palazzi del potere e ognuno
fa la sua quota di danni.
Nell'eccellente articolo che hai messo l'altro giorno si diceva che il potere politico cinese
usa la massima attenzione nell'assicurarsi una classe burocratica di ottimo livello, ecco,
nella democrazia invece ogni scappato di casa che si ritrova (piu' o meno per caso) nel
palazzo pensa solo a piazzare i suoi, riempiendo anche l'alta burocrazia di mezze calzette.
Ci sono ancora 620 decreti attuativi da fare relativi ai due governi Conte, e ce n'e' qualcuno
addirittura relativo al governo Monti.
Infine ti mettono anche i social senza censura (piu' o meno), cosi' viene data a chiunque la
possibilita' di mostrare al mondo intero quanto e' stupido.
Credo che, in tempi medio-lunghi, la Cina puntera' sull'autonomia dal resto del mondo,
hanno un mercato sufficientemente grande, una fauna ancora disciplinata, gli manca solo
il petrolio e un po' di chip, il petrolio glielo fornisce la Russia e i chip se li faranno da soli
(o invadendo Taiwan).
L'America si e' mossa troppo tardi, e non e' il caso di rompere troppo le palle ai cinesi, in
confronto i russi erano (e sono) solo quattro pezzaculisti.