Tasse sul reddito

Gianlini lo sai che oltre a Microeconomia vi è anche Macroeconomia e Politica economica e Sociologia? Bene per il fatto che qualcuno evade, vi è anche un sistema politico che ha caricato di tasse in modo spropositato e che oltre un certo livello vi è un disincentivo a lavorare e un incentivo ad evadere. Inoltre lo sai che queste tasse vanno a pagare le banche estere che hanno fruttato della collusione della stoltezza dei nostri politici? Lo sai che andiamo a coprire con quei soldi i fondi ESM per lenire le perdite delle banche tedesche, etc. etc.etc.... NON CE LA FAREMMO MAI...FINO A CHE GLI ITALIANI BISTICCIANO TRA LORO E NON CAPISCONO CHE DOBBIAMO GUARDARCI ALLE SPALLE E CIOè OLTRE LE ALPI SAREMMO DESTINATI AL DECLINO.

Oscar, la tua domanda è mal posta. Dovresti chiedermi: quanto profitto perdo perchè il mercato non è in grado di assorbire, se non parzialmente, la tassazione che è imposta? questo ovviamente nell'assunto che tutti gli altri attori sul mercato non evadano (assunzione valida nel contesto in cui opero, caratterizzato da livelli di nero molto bassi) altrimenti la domanda è riformulabile così: Gianlini, quanto profitti perdi perchè i prezzi di mercato sono artificialmente abbassati da chi non paga tasse e quanti ne perdi perchè il mercato non è in grado di assorbire, se non parzialmente, la tassazione imposta?

Gianlini,sei l'unico qui che paga le tasse?eheheheh Direi anche No. Certo che fa un po' specie sentire i tuoi discorsi detti da un onesto rispettabile cittadino di professione trader e che si mantiene da se stesso (quindi tanto di cappello) che paga il 20% di tasse ....quando ne pagherai il 60% vediamo se sarai ancora della stessa opinione.

Gianlini,quanto è stato il martirio sugli utili lordi?il 70% ? i farisei qui sotto ti ringrazieranno.........

guarda qui Oscar.... BPM Banking DELEGA F24 - ORDINE INSERITO IL GIORNO : 15/03/2013 ALLE ORE : 11:48 Contribuente AGL.... SRL Codice Fiscale / P. Iva 0088xxxxx Importo 69279,62 EUR ABI 05584 CAB 01701 Data di pagamento 18/03/2013

Gianlini,sei l'unico qui che paga le tasse?eheheheh

...perché le Finanze spingono a più non posso. Le vendite delle «e-cig» raddoppiano, il gettito delle imposte sulle sigarette sta crollando. Secondo i Monopoli nel 2013 lo Stato incasserà 700 milioni di euro di meno. E il buco, che rischia di ampliarsi in futuro, va chiuso prima che diventi una voragine..... Il business è davvero molto lucrativo. Le vendite, come detto, raddoppiano di anno in anno. In Cina, dove sono state brevettate e dove vengono prodotte, una buona sigaretta costa al grossista, Iva e dazi compresi, circa 25 euro, viene ceduta ai dettaglianti a 35 e da questi, a 65 euro al cliente finale. Un ricarico del 100%. E questo spiega come mai nelle nostre città, così come nei centri commerciali, in piena crisi, gli unici negozi nuovi che aprono sono quelli che vendono sigarette elettroniche. In Italia sarebbero ormai oltre duemila e continuano a spuntare come funghi, nella più totale assenza di una normativa. E della relativa tassazione. Il vero nodo è la definizione della sigaretta elettronica. È un prodotto da fumo, e quindi fa male? È un dispositivo medico, che serve per smettere o come alternativa al tabacco? Oppure non è niente di tutto questo? La questione è dirimente: se sono prodotti da fumo si applicano le regole delle sigarette, cioè la vendita esclusiva in tabaccheria, i divieti pubblicitari, gli obblighi informativi. E, naturalmente, la tassa dei tabacchi, cioè l'accisa. Se ci si azzarda a immaginarle come dispositivi medici, dovrebbero essere vendute nelle farmacie.

Gano: "Il punto di non ritorno della curva di Laffer in Italia è stato superato da tempo. Ci sono un sacco di studi in proposito e il governo Monti lo ha dimostrato in corpore vili." - - - - bravo Gano, concordo. A Rimini spiegavo appunto come non ci siano più margini di austerity "ordinaria" in Italia, ma solo austerity straordinaria, tipo patrimoniali una-tantum come raccomandano i capo-economisti di varie banche straniere.

Oltre un anno fa feci delle previsioni, opposte a quelle di Monmac. Alla fine ci ho azzeccato in pieno. Ed oggi vi dico: il gettito tributario crollerà, ed il governo non potrà farci nulla. Se si vuol far riprendere l'economia urge abbassare drasticamente le tasse. Se invece si sostiene che la pressione fiscale non può scendere, allora la crisi si acuirà. In questo caso il gettito fiscale crollerà per semplice mancanza di redditi. Non esiste una terza via. O le tasse le abbassa lo stato, o scenderanno per il collasso economico che ci attende. Mi pare che non occorra essere un genio per capire queste cose, che qualunque persona dotata di normale intelligenza comprende. Eppure gli imbecilli confidano ancora nella lotta all'evasione fiscale, come panacea di tutti i nostri mali, senza rendersi conto che si tratta di una semplice chimera ad usum stolti. Sono convinto che il governo non sappia davvero che pesci prendere, combattuto tra gli obblighi presi in sede europea e la necessità vitale di derogare a questi obblighi. Il governo sta semplicemente prendendo tempo, ben cosciente di trovarsi in un "cul de sac". Quello che le persone intelligenti di questo forum hanno capito, lo hanno capito anche i vari ministri, che certamente stupidi non sono, e che dispongono di dati reali che si guardano bene dal diffondere. La lotta all'evasione? Ma basta con queste stronzate. Signori, qui salta tutto, e non manca molto.

uuuuuuuuuuuuuuuu che somaro che sono: 180-120=60 quindi 60 su 120 non è +30% ma +50% ahahhahahahahha Oscar quindi con l'economia a pezzi la circolazione monetaria che crolla a livelli da depressione economica abbiamo un incremento di 60 miliardi di evasione ahahahahha capzo questa devo scrivermela per i momenti in cui sono giu' di morale.... :)

Quella dei 180 miliardi di evasione sparata dall' OCSE è un' idiozia grande come una casa. Mi sembra che l' avesse ripetuta pure quella demente della gabanelli. 180 miliardi (ammesso che la cifra sia vera) è un valore VIRTUALE che si basa sulle dimensioni di un' economia che può ancora dare qualche boccata d' ossigeno evitando che finisca nel trogolo dei maiali di stato una parte (sempre più piccola) dei propri utili, e permettendo così che possano continuare a girare nell' economia reale. Se tu davvero riuscissi ad elimninare tutta l' evasione quel valore di gettito virtuale di 180 miliardi si ridurrebbe drasticamente, e io penso che l' economia si ridurrebbe al punto che DIVENTEREBBE UN VALORE NEGATIVO. Avresti cioè un gettito fiscale minore. Il punto di non ritorno della curva di Laffer in Italia è stato superato da tempo. Ci sono un sacco di studi in proposito e il governo Monti lo ha dimostrato in corpore vili.

Secondo me qui talora manca l'elementare buon senso... Comunque: l'Italia (soprattutto al Sud ma non solo) ha grandi problemi di malavita organizzata, in questo caso (non bisogna fare confusione!!) più che di lotta all'evasione è giusto parlare di lotta alla malavita (ma chissà perché Rigor Mortis preferiva parlare di guerra totale all'evasione e non alla malavita...). I soldi recuperati dall'evasione dovrebbero servire SOLO ED ESCLUSIVAMENTE a DIMINUIRE le tasse che paghiamo in Italia: dovrebbero diminuire soprattutto le tasse indirette e quelle dirette pagate dai poveri cristi!!!! Invece la tassazione serve spesso a pagare interessi sul debito pubblico ai ricchi ed ai paesi esteri: insomma, l'Italia, per anni il paese con uno dei maggiori partiti comunisti dell'occidente e lo stato "capitale" del cattolicesimo (ricordate?? Beati i poveri...), prende i soldi ai poveri per darli ai ricchi: ah ah ah... Attenzione a non trasformare un problema in un problema ETICO: è inutile sperare nella scomparsa della prostituzione, delle menzogne, ecc. ecc., e così è inutile sperare nell'eliminazione totale dell'evasione; diminuzione sì, ma, ripeto, SOLO ED ESCLUSIVAMENTE in un quadro di diminuzione FORTISSIMA delle imposte, altrimenti faremo veramente la fine dello Zimbabwe (e non perché stampiamo troppa moneta)!!!!!! E poi, per quanto riguarda la lotta all'evasione, ma avete idea di come funziona in generale la pubblica amministrazione?? Credete forse che stia aumentando la meritocrazia?? Se lo credete siete degli asini illusi e raglianti: nella pubblica amministrazione il tasso di corruzione è lo stesso di prima (in pratica non stiamo diventando tedeschi per un cappz., ma al contrario stiamo contribuendo a mantenere in piedi l'economia tedesca!!!!), la meritocrazia è sempre quasi inesistente, in compenso si stanno perdendo le migliori energie, talora (ALCUNI DEI GIOVANI che non vengono più assunti ma talora, se precari, vengono licenziati). Però il popolo bue ascolta le fesserie alla tv e crede alle stesse: esempio di fesserie è il fatto che nella scuola si debbano usare solo gli e-book, solo le lavagne elettroniche, ecc., il ministero a tal proposito sforna circolari su circolari, il Parlamento legifera; ah ah ah, le solite grida manzoniane, i soliti editti degli spagnoli del Seicento che nessuno rispetterà, semplicemente perché (oltre al fatto che è IMPOSSIBILE eliminare i libri di carta...), il ministero finge di non sapere che buona parte dei docenti è anziana, molti non sanno neanche accendere un computer, quindi è inutile strillare, è inutile fare leggi dicendo che i vecchi novantenni debbono diventare arzilli come un ventenne: la legge ci sarà ma il novantenne, se rincoglionito col pannolone, sempre tale rimarrà. SVEGLIA, sono stanco di sentire ragli di asini!!!!!

Bene. E allora se li stampino e non rompano i coglioni a chi invece i soldi li guadagna onestamente facendo un lavoro produttivo che contribuisce al PIL e magari pure alla bilancia dei pagamenti con l' estero.

balle gano! i maiali, lo sai bene, i soldi li troverebbero cmq, a costo magari anche di stamparli nottetempo come Totò..... approffittare della cosa pubblica è il gene davvero comune fra maiali ed evasori pensaci bene....

Per smettere di ingrassare i maiali che ci governano. Oramai pagare le tasse allo stato è come dare i soldi al tossicomane sperando che ne faccia buon uso. Lutrom l' ha detta giusta. I soldi a questo punto è meglio che restino nell' economia reale. All' artigiano piuttosto che al ristoratore.