Il mercato toro del 2000 se ne infischia di Nokia, Yahoo, Microsoft, Intel, Dell e Cisco - gz
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By: GZ on Venerdì 12 Agosto 2005 14:07
Ieri anche ^Dell#^ si è unita a Cisco, Microsoft, Yahoo, Nokia e in parte anche Intel nel "deludere" analisti e gestori annunciando risultati positivi in termini di % ma inferiori alle attese.
Quattro o cinque anni fa se Cisco, Microsoft, Yahoo, Nokia e Intel avessero annunciato qualcosa di meno di quello che il mercato si aspettava e perso poi un -5% o anche il -10% successivamente (come è successo questo mese con tutti questi titoli) si sarebbe aperto una voragine sotto i listini mondiali e oggi ad esempio in Europa avremmo aperto a -2% sul Mibtel.
In questo ciclo di mercato invece oggi hanno avuto la faccia di aprire il Mibtel al livello PIU' ALTO degli ultimi tre anni !.
Questo perchè ? Intanto è un mercato trainato innanzitutto dalle società medio-piccole (non mi stanco di ripetere che a NY NON E' AL DOW JONES ed S&P 500 che devi guardare ma agli indici ed ETF a media capitalizzazione come il Russell 2000...). Poi i settori che contano nel mondo sono l'ENERGIA, MATERIE PRIME, UTILITIES E gli INDUSTRIALI CICLICI.
Ovviamente in Europa abbiamo paesi come l'italia dove l'80% del listino è fatto da autostrade, telecom, municipalizzate ed Enel, ENI ed energia, banche ed assicurazioni che sono in grado di aumentare i loro prezzi del 10% quando l'inflazione generale è il 2% per cui fanno mega-profitti spremendo l'utente italiano ed infischiandosene dell'economia mondiale e della Cina.
Ma anche da noi oltre a Saipem ed Eni, abbiamo avuto i fenomeni di Tenaris, ERG, Premuda, Navigazione Montanari (le ultime due appannate ora) che hanno dato un senso di cosa è successo ai settori in grado di soddisfare la domanda di materie prime, semilavorati, raffinazione, trasporti ed energia. E persino Fiat ha beneficiato del trend che ha sollevato tutti i produttori di auto (salvo quelli americani che hanno problemi di pensioni e sanità specifici)
La borsa tedesca ad esempio invece che è piena di titoli ciclici industriali tipo Linde, Daimler, Henkel, Thyssen, Bayer, Basf, Schering... ha fatto faville negli ultimi sei mesi. In termini percentuali uno può dire che l'indice tedesco è rimbalzato a quota 5.000 oggi e nel 2000 era a 8.000. Dato che gli utili sono oggi più alti che nel 2000 (verissimo) allora può salire ancora no ?.
Il problema è che il cambio dell'euro era 90 centesimi nel 2000 e oggi a 1.25 e sono stati pagati anche dividendi del 4% per cinque anni in cui l'inflazione era al 2%.
Per cui in termini REALI l'indice tedesco è vicino a 8.000 (e lo stesso discorso vale quello europeo o italiano). Quindi in termini REALI, considerano dividendi, inflazione e cambio (potere d'acquisto) un investitore che avesse anche comprato al massimo esatto del dopoguerra nel marzo 2000, (appunto a quota 8.000 del DAX) non sarebbe messo così male. E uno che avesse comprato nel 1997 o 1998 o 2002 sarebbe messo bene.
Allo stesso tempo anche chi avesse comprato solo obbligazioni in qualunque anno dal 1984 (!) sarebbe in guadagno e specialmente negli ultimi anni. E chi avesse immobili lo sappiamo che pure ha avuto negli ultimi cinque anni la serie di aumenti di valore maggiore del dopoguerra.
Quindi il problema è che dovunque ti giri la ricchezza finanziaria non ha fatto altro che crescere nell'insieme per anni e anni