By: GZ on Giovedì 22 Febbraio 2007 13:31
Il discorso solito è :
a) se l'economia tira l'inflazione può salire (e anche i tassi di interesse)
b) se l'economia rallenta l'inflazione scende (e anche i tassi).
Per cui nel caso a) è un bene per le azioni che beneficiano della congiuntura forte e nel caso b) è un bene per le azioni che beneficiano dei tassi più bassi
Ogni volta che hai dati più robusti il mercato sale grazie a questi "dati buoni" e ogni volta che hai dati deboli o guai nell'immobiliare il mercato sale "perchè i tassi scendono". Alla fine non può mai perdere.
E in effetti a parte il 2001-2002 è sempre stato così dal 1994, soprattutto però perchè l'inflazione in effetti calava e quando la congiuntura era debole non c'erano "effetti collaterali" se si tagliavano i tassi
A differenza di sei mesi fa o sei anni fa ora hai una fetta del mercato immobiliare americano e la piramide di mutui costruitaci sopra che stanno franando, con gli stessi governatori FED come la Yellen che dice:"... di solito non hai tanta gente che smette di pagare il mutuo e perde la casa quando l'economia va bene, quello che succede ora è anomalo...".
Questo è un settore finanziario fragile, ma se la crisi si dovesse allargare come nel caso delle Casse di Risparmio fallite nel 1990 o del Messico nel 1994 o dell'Asia e Russia nel 1997-1998 o degli scandali del 2002 la FED abbassa i tassi e siamo a posto. No Problem.
Intanto il PIL che era uscito a +3.4% un mese fa ad ogni dato nuovo di import, scorte, inflazione è stato rivisto in basso per cui ora lo si stima sul 2.2% cioè hai un economia che si indebolisce (PIL disceso dal 3.8% dell'anno scorso al 2.2%), con sintomi di difficoltà finanziarie nell'immobiliare. Ma la FED arriva al soccorso, taglia i tassi e si ritorna in sella come nel 1994, 1998 o 2003. No Problem.
Hai però indicatori di inflazione come l'indice delle materie prime e l'oro che fanno nuovi massimi, a differenza del 1994, 1998, 2003 quando facevano nuovi minimi storici
Se anche uno non crede ai discorsi sul calcolo dell'inflazione ufficiale comunque ieri i prezzi al consumo sono usciti a +2.7% anno su anno, il che con PIL che decelera al 2.2% non è un buon segno
Al momento la FED deve mantenere i tassi al 5.25% di sicuro (cosa confermata anche dalle dichiarazioni e resoconti della riunione FED ultima usciti ieri) perchè se si azzarda solo ad accennare alla possibilità di un taglio le materie prime e l'oro esplodono e il dollaro frana
I tassi a UN MESE in dollari restano al 5.25% e quelli a 10 anni di mercato sono scesi al 4.69% e la cosa dura ormai da un anno, ma se tieni i tassi al 5.25% il consumatore comincia a cedere
In Italia e Germania che abbiamo un economia che cresce intorno al 2% i tassi sono al 3.50% e non abbiamo problemi di indebitamento eccessivo del consumatore (solo in spagna e in parte in francia)
NON POSSONO TENERE I TASSI AL 5.25% con un economia che cresce ora al 2.2% e dei fallimenti a catena nel credito immobiliare !!!
Con gli ultimi dati di PIL e consumi e di crac nell'immobiliare la FED dovrebbe tagliare i tassi al 4.50% almeno, come predicano Jim Cramer o Bill Gross, ma le materie prime, l'oro, il dollaro e gli stessi dati di inflazione ultimi non lo permettono. Per adesso continuano a fare dichiarazioni rassicuranti e dire che sono pronti ad agire "in entrambe le direzioni". Nella realtà sono paralizzati, non possono alzare i tassi se l'inflazione accellera ancora e non possono tagliarli se l'immobiliare frana. Ma a forza di una dichiarazione al giorno hanno tenuto assieme i mercati. Quando ci si accorgerà che NON POSSONO FARE PIU' NIENTE, che le dichiarazioni sono l'unica arma che hanno il mercato reagirà
(l'indice delle materie prime)