Chiudo la partita iva (qualsiasi spesa può essere evasione ora...)

 

  By: antitrader on Giovedì 14 Aprile 2011 00:53

Lutrom, ma insomma, ma come puo' un "liberista" (e berlusconiano) come te credere che, nella societa' attuale, ci possa essere una qualche relazione tra gli studi fatti e la successiva collocazione professionale???? Questa correlazione forse esisteva mezzo secolo fa quando la societa' non era ancora cotta, decotta e stracotta come quella attuale. Alcuni decenni fa se studiavi avevi prospettive quasi certe per il futuro, poi la cosa e' andata via via deteriorandosi, negli anni 80 se avevi caratteristiche adeguate riuscivi ancora ad avere il tuo spazio facendoti beffa di cialtroni e lestofanti, il disastro e' scoppiato negli anni 90, in seguito alla famosa discesa in campo nulla e' stato piu' come prima, il ladrocinio e il malaffare ha dilagato fino all'inverecondo puttanaio (nel senso letterale del termine) attuale. Ma torniamo alla classe insegnante: che il singolo individuo di una classe formata da 800.000 soggetti non avesse alcuna possibilita' di guadagnarsi prestigio e onori e' una cosa che solo un cretino poteva non prevedere, quindi chi si e' messo a fare l'insegnante qualche decennio fa avrebbe dovuto conoscere benissimo l'andazzo che purtuttavia non era poi cosi' malvagio come narra la leggenda. Il disastro c'e' stato col berlusconismo ed e' solo all'inizio, il berlusconismo altro non e' che monopolismo, e' scritto nel dna del padrone che ha sempre fatto il monopolista. Il modello di scuola che lui ha in mente (e che la gelmini realizza) e' un modello in cui nel singolo istituto c'e' un padrone superpagato (lo chiameranno manager) e alcuni somari che lavorano per un tozzo di pane per fare baby sitting per mandrie di asinelli. L'ultima volta che la classe insegnante ottenne un riconoscimento rilevante fu a meta' degli anni 80 a fronte di una lotta ferocissima, se speri di migliorare le cose cantando "meno male che silvio c'e'" stai proprio fresco. Fonda una cellula piuttosto!

 

  By: Cures on Mercoledì 13 Aprile 2011 23:50

Lo sgradevole sapore della realtà...

 

  By: lutrom on Mercoledì 13 Aprile 2011 23:38

Anni fa, andai da un notaio delle mie zone per un atto. Il tizio mi chiese che lavoro facessi, ed io dissi che facevo l'insegnante in un liceo. Apriti cielo! Subito iniziò ad elogiare la funzione insegnante, diceva che fare l'insegnante era una cosa bellissima, educare era un DOVERE, ecc. ecc. All'epoca, anche se con qualche riserva mentale da parte mia, uscii dal notaio contento delle sue parole. Infatti all'epoca, con qualche anno in meno sulle spalle, ancora credevo un po', diciamo, alla... Befana. Infatti iniziamo col dire che il sottoscritto pagò per l'atto qualcosa come 4.000 euro (non ricordo bene, ma più o meno è tanto): ebbene, il sottoscritto per guadagnare quella cifra doveva lavorare più di tre mesi (all'epoca prendevo un po' meno di oggi per via degli scatti di anzianità): non so quanto tempo avesse richiesto al notaio fare quell'atto, ma non credo proprio mesi di lavoro. Il notaio ha due figli: si è guardato bene dal far fare a tutti e due gli insegnanti, ma uno fa il notaio (!!!) e l'altro si è sistemato bene pure lui, e se ne è guardato bene pure lui dal fare l'insegnante: ah, come è facile parlare, le parole hanno le lunghe lunghe, lunghissime, però i fatti, la REALTA' ha delle gambette corte corte corte!!... Però uno potrebbe dire, va bene, questo lo dice un notaio, cosa vuoi che significhi?? No, non è così, perché significa molto: fateci caso, ogni discorso (del presidente delle repubblica, dei politici, del papa, degli avvocati, di alcuni su questo forum, ecc. ecc. ecc.), quando va a finire sull'insegnamento, incomincia tutto ad infarcirsi di belle parole RETORICHE: fare l'insegnante è un dovere, fare l'insegnante è una cosa bellissima, è una cosa importantissima per la società, ecc. ecc.!! Intendiamoci: non è che a me il mio lavoro non piaccia, spesso è bellissimo, però però però... c'è una bella differenza tra le belle parole e l'amara realtà dei fatti. Diciamocelo chiaramente: quanti ad un giovane scaltro, preparato e di belle speranza gli dicono: ecco, tu devi fare l'insegnate?? Credo ben pochi. Al nostro giovane di belle speranze verrà consigliato di fare questo e quello, ma certamente non di fare l'insegnante!! Provate a chiedere nei licei quanti (tra i migliori e più svegli) vorrebbero fare l'insegnante da grande: la stragrande maggioranza non solo dirà di non voler fare l'insegnante ma prenderà per pazzo chi gli dirà che da grande potrebbe fare la grandiosa carriera dell'insegnante (a me lo dicono in faccia, e aggiungono pure, senza farsi problemi, che quello dell'insegnante è un lavoro per falliti!!...): naturalmente, dopo alcuni anni, alcuni dei suddetti (ex)studenti li vedo cercare di iniziare a fare supplenze, perché, sa, professore, un posto fisso ci vuole, ecc. ecc. (ed infatti troppo spesso la scuola è diventata un ripiego, altro che scuola al centro della società!!). Io, ad esempio, nella scuola dove insegno vedo molte donne (eh, dice infatti la gente nelle mie zone, fare l'insegnante è robba da femmne. Ah, questa è la vera realtà, quanta differenza rispetto ai bei discorsi sul dovere, sulla funzione insegnante come centrale in una società, ecc. ecc.). Purtroppo il sottoscritto con le belle parole sul DOVERE, non ci paga né il mutuo, né ci paga il dentista (che, appena ti mette le mani in bocca, prende 500 euro, senza fattura...). Allora uno potrebbe dire: ma chi te lo ha fatto fare l'insegnante?? Il fatto è che, con due lauree in materie umanistiche-artistiche è difficile fare altre cose, è una lotta impari, che per sostenere e vincere bisogna o essere di ferro (e io non lo sono, anche se certo non sono neanche di pasta frolla) oppure bisogna avere l'appoggio delle famiglie o dei parenti: purtroppo nella mia famiglia, anche se non siamo certo dei morti di fame, non ci sono i miliardi né ci sono professori universitari, primari, ecc. ecc. La mia è una famiglia di origini (recentissime) contadine, da un lato, e di piccolissimi commercianti dall'altra, dove, se uno arrivava a terminare la scuola media, già era un miracolo. Io, inoltre, le cose le ho quasi tutte dovute capire sulla mia pelle, non ho avuto gente che mi aprisse gli occhi (avevo professori, alle superiori, che grondavano di retorica, avessi avuto docenti come il sottoscritto che apre gli occhi ai ragazzi con i FATTI e non con le chiacchiere...): alle superiori, quelli che al liceo classico andavano peggio di me, avevano i genitori che già cercavano la migliore università privata per i figli, ecc. ecc.: ai miei parenti invece sembrava già una cosa grande una laurea in una università statale (per fare poi l'insegnante...). Certo, potrei tentare altre cose (lavori), però sarebbero lavori che farei (quelli sì...), solo per soldi, e fare le cose solo per soldi, a me personalmente, non porterebbe lontano. P.S. 1: per prevenire le osservazioni e le *** te che dirà adesso qualcuno qui, faccio notare che per il sottoscritto il fatto di avere il posto sicuro, statale, ecc. ecc. non è più di tanto un privilegio -un po' sì, ma poco poco-: infatti il sottoscritto, mal che vada (come già ha fatto in passato!!!), potrebbe fare il commesso, l'impiegato, iniziare un piccolo commercio al dettaglio, ecc. ecc.: i veri privilegiati della scuola sono miei colleghi che non sanno come si accende un computer e/o, pur insegnando inglese, non sanno neanche l'italiano o che puzzano quando vanno in classe perché non si lavano (intendiamoci, non sono tutti così, ma la percentuale di tizi del genere è più alta di quel che si potrebbe credere...), i veri privilegiati sono i liberi professionisti che vanno in classe a leggere il giornale per poi sgobbare per il lavoro vero, quello pomeridiano!!! Le vere privilegiate sono le mogli di miliardari mie colleghe che usano i soldi dello stipendio solo per acquistare i vestiti e le scarpe Prada... I veri privilegiati sono certi dirigenti statali (comunali, ecc.) che quasi nulla fanno ma molto guadagnano (scusate la rima)... P.S. 2: a chi dirà, credendo alle fesserie lette sui giornali, che il nano sta distruggendo la scuola, e la colpa di quello che accade nelle scuola è suo, dico che, in tutta sincerità, io non è che noti tutto questo peggioramento nella scuola, diciamo che dalla cacca siamo finiti nella fogna, ma non è che poi ci sia tutta questa differenza... P.S.: a chi ancora volesse ribadirmi l'importanza del dovere, ditegli di provare a fare il vicepreside (ah, oggi a rigore sarebbe un vicedirigente dello stato, ma credo che anche in Tanzania i vicedirigenti siano pagati di più rispetto ad un vicepreside itamiano), dicevo, a chi ancora volesse ribadirmi l'importanza del dovere, ditegli di provare a fare il vicepreside per anni prendendo circa 3 - 4 euro l'ora, e poi mi direte (infatti ora non faccio più il vice e, da bravo statale che finalmente ha aperto gli occhi sulla vera immodificabile realtà delle cose, appena finite le sue ore, subito fugge a casa -alla facciaccia di brunetta-, infischiandosene di regalare alla collettività ore di lavoro remunerate a 3-4 euro l'ora...). A chi ancora credesse al dovere, voglio dire di provare a gestire (come facevo io) il sito di una scuola per anni, controllandolo quotidianamente anche durante le vacanze estive, mettendo quasi quotidianamente circolari del preside, interventi, leggi, graduatorie, novità, e nel frattempo moderando ed amministrando il relativo forum aperto ai ragazzi, e tutto questo da casa (col computer acquistato dal sottoscritto, e con la linea ADSL pagata dal sottoscritto di saccoccia propria!!!); inoltre con qualche cretino che ogni tanto criticava pure (una volta misi un articolo sull'eruzione del Vesuvio all'epoca dell'impero romano: siccome l'articolo lo misi a tardissima ora, nella fretta, invece di digitare eruzione del Vesuvio, digitai erEzione del Vesuvio: apriti cielo, una collega -di quelle analfabete- andò un paio di giorni dopo dal dirigente a dire che io mettevo articoli OSCENi, E QUEL coglione del dirigente, uno di rifondazione, mi chiamò anche per chiedermi spiegazioni sul grave fatto accaduto; e poi, quando cambiò il coglione, il suo successore, un fascista pallone gonfiato, mi disse che il sito era pericoloso perché qualche hacker poteva mettere scritto sul sito che la gelmini era una zoccola e allora il ministero avrebbe preso provvedimenti contro di lui: purtroppo queste cose sono verissime, c'è poco da ridere...): per fare tutto questo lavoraccio prendevo, udite udite, 300 euro l'anno!!!!!!!!!! Ora naturalmente ho lasciato perdere, ed il sito adesso fa schifo, e la gente per visionare una graduatoria, per vedere l'elenco dei libri di testo, ecc. ecc. deve fare kilometri: in compenso il sottoscritto utilizza meglio quelle ore, per sé e per la propria famiglia, lasciando il presidente della repubblica e gli altri zozzi ipocritoni a parlare di solidarietà e di dovere (fratello, è facile vedere la pagliuzza nell'occhio del tuo fratello, ma è difficilissimo vedere la trave nel tuo occhio...). P.S. 3: la scuola non è tutta così negativa, però quella che vi ho descritto io è una realtà purtroppo alquanto diffusa...

 

  By: Cures on Mercoledì 13 Aprile 2011 23:38

Mi spiace che tu la prenda come critica Lmwillys, l’intenzione non era quella Discorso chiuso

 

  By: lmwillys on Mercoledì 13 Aprile 2011 22:41

l'integrazione dipende dagli insegnanti, i loro ma anche i nostri il vantaggio sociale si vede dai bisogni e dai risultati ex-post, il classico costi-benefici io ho riportato dati nel nostro caso i dati dicono che agli immigrati si deve una quota di pil via via crescente, attualmente intorno all'11%, il numero di immigrati è inferiore all'11% dei residenti italici (intorno al 7,5%), notoriamente senza di loro saremmo a crescita demografica negativa, svolgono in buona parte mansioni a forte carattere sociale come badanti e servizi infermieristici, bisogni sociali difficilmente soddisfacibili senza di loro, creano attualmente circa i 2/3 delle nuove imprese, incassi e spese per lo stato ? saldo positivo ... ecc. ecc. tutta roba comunque (forse addirittura facilmente) prevedibile data l'età media degli arrivi, lo dico in puro cinismo, non arrivano anziani derelitti da curare ma giovani gagliardi aggiungo in puro cinismo, meglio un immigrato regolare novantenne o un clandestino ventenne ? il resto sono chiacchiere il Parlamento, anzi il parlamento, ha appena scritto una delle pagine più nere della nostra storia

 

  By: Alexan on Mercoledì 13 Aprile 2011 22:18

Interessanti le "considerazioni banali".

 

  By: Cures on Mercoledì 13 Aprile 2011 22:07

Sto tentando di inquadrare il problema dal punto di vista di uno Stato e non dei singoli Non vorrei essere frainteso. Non sto sostenendo nè disapprovando nessuno. Tento di analizzare il problema in modo razionale, qualunque sia poi la conclusione a cui si arriva Quando si affronta dal punto di vista di uno Stato in teoria dovresti restare piu freddo di un serpente senza farti fuorviare da altre considerazioni che non siano quelle del vantaggio sociale

 

  By: lmwillys on Mercoledì 13 Aprile 2011 21:42

io mi arrabbiai con Lutrom, tanto elogiato e clamorosamente pubblicizzato nel forum tra i migliori post, per lo specifico ruolo educativo che svolge, educare all'altro è UN DOVERE per un moderno precettore, non mi pareva di aver colto qualcosa di simile nel suo scritto che evidenziavo

 

  By: Cures on Mercoledì 13 Aprile 2011 21:36

Alcune considerazioni banali che tentano di circoscrivere il problema Scontro fra culture ed effetti politici Gli immigrati tendono a formare nel paese che li ospita delle comunità che mantengono la cultura del paese di origine, dove per cultura si intende ovviamente il modo di pensare ed agire. Queste comunità sono un punto di riferimento per i nuovi arrivati perché forniscono assistenza anche solo dando informazioni su come muoversi e comportarsi nel paese ospite Se la differenza di cultura della comunità rispetto a quella del paese ospite è elevata, la comunità si isola rispetto al paese ospite in particolare quando questo non accetta valori che sono in contrasto con le leggi i costumi e le usanze vigenti. Prendiamo ad esempio la poligamia, l’intolleranza religiosa, le pratiche africane di mutilazione sessuale, l’incomprensione in generale di cosa significhi lo spirito civico, ecc.. Questo isolamento si mantiene e si rafforza quando la pressione immigratoria è elevata perché i nuovi arrivati continuano ad alimentare il persistere delle differenze culturali compensando le minori dipartite di quelli che “ce l’hanno fatta” e si sono integrati nella società uscendo in tutto o in parte dalla comunità che ormai non gli serve più. Il distacco non è mai totale, naturalmente, ma il senso di identità si affievolisce. Non serve più e può succedere che si neghi la precedente cultura adottando quella nuova. La povertà rafforza l’isolamento mentre il benessere lo riduce. Gli esempi li conosciamo: vanno dalle comunità di italiani all’estero a quelle di gente del sud che si sono formate al nord in seguito alla migrazione economica interna Quando la pressione migratoria si attenua ed il benessere aumenta la comunità tende a “dissolversi” nel sociale del paese ospite trasferendovi una parte dei valori originali rimasti, negativi o positivi che siano. Occorrono decenni perché ciò avvenga ma la conseguenza è un trasferimento dei valori residui dalla comunità all’intera società del paese ospite. Il paese ospite cambia la sua cultura tanto più quanto è maggiore il peso percentuale della comunità rispetto alla totalità della popolazione Se la comunità si mantiene isolata ed accresce nel contempo il suo peso percentuale, allora si innesca lo scontro fra culture. Il paese ospite reagisce come un organismo biologico in presenza di una infezione e lo scontro è tanto maggiore quanto più alte sono le differenze culturali Nascono movimenti razzisti. Questi movimenti sono un’occasione d’oro per individui senza scrupoli, di solito mediocri, che li usano per costruire la loro fortuna politica ed economica. Per aumentare il loro potere addebitano all’immigrazione anche colpe che sono di altri. L’immigrato diventa il parafulmine di tutti i mali. Meno male che c’è Solidarietà e sostenibilità La solidarietà nei confronti di chi è svantaggiato è un valore ed un dovere, ma questa solidarietà deve essere praticabile e deve essere gestita seguendo un filone logico che porti vantaggio al paese ospite o, almeno, non lo danneggi Per fare questo bisogna costruire un progetto di paese che sia logico e sostenibile. I nostri antipaticissimi vicini d’oltralpe tentano di farlo. Si piccano di affrontare i problemi secondo la logica cartesiana di cui si riempiono la bocca, ma bisogna comprenderli, sono fatti così. Pertanto hanno creato un progetto di paese ed hanno proposto delle soluzioni riferite all’immigrazione regolare (pag da 172 a 175) abbastanza ovvie http://www.fondazionerespublica.org/wp-content/rapporto-commisione-attali-lingua-francese.pdf mentre per quanto concerne quella irregolare hanno recentemente approvato una legge http://www.loppsi.fr/ fortemente repressiva e di cui conosciamo gli effetti alla nostra frontiera, seguendo queste regole http://www.immigration.gouv.fr/spip.php?page=dossiers_them_imm&numrubrique=237 Questa legge, criticata aspramente, si inquadra nel contesto di scontro fra culture detto prima, consolida il potere di Sarkò, lato razzismo, ma segue comunque una politica di contrasto all’immigrazione illegale perché il rischio che si vede è quello di uno scardinamento della società già provata dalla presenza stanziale delle comunità nordafricane ed arabe poco o nulla integrate. Qui non c’entra niente la solidarietà, c’entra la coesione sociale di un paese che reagisce con tutti gli strumenti di cui può disporre. Assicura la possibilità di vivere all’immigrazione regolare, ma caccia via quella che non è sostenibile. E una guerra senza cannoni gestita come tale

 

  By: lmwillys on Mercoledì 13 Aprile 2011 21:24

vedo che nella lega dopo castelli ora anche l'eurodeputato (lo so che è incredibile ma lo abbiamo veramente mandato all'estero a rappresentarci) speroni vuole sparare ai barconi la lega svizzera invece vuole prendere a calci in kulo i leghisti lombardi frontalieri, la nostra lega nord è contenta per il successo di quella svizzera alle recenti elezioni http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/04/12/%E2%80%9Cgli-italianiin-svizzeravia-a-calci-in-c-%E2%80%9D/103778/ ma magari i leghisti lombardi frontalieri (pare 10 mila) sono contenti anche loro, lo sono bossi & C. quindi ... tutto bene, immagino i festeggiamenti in famiglia quando torneranno la sera a casa con l'impronta della scarpa svizzera stampata sul fondoschiena nella vita bisogna pur provare qualche volta cosa significa essere il tunisino di qualcuno ... ognuno è al sud per qualcuno, poi gli svizzeri verrano presi a calci in kulo dai tedeschi, i tedeschi dai danesi, i danesi dagli svedesi .... Alexan, quella dei cani stranieri è strepitosa :-))

 

  By: Alexan on Mercoledì 13 Aprile 2011 21:23

Non vorrei entrare in conflitto o polemizzare con me stesso ma... questi tipi qua sono veramente matti e razzisti (le prove video mi sembrano sufficienti): ^Gentilini: bombardamento di -azzate propagandistiche...#http://www.youtube.com/watch?v=bA-f9i8DYmk&feature=related^ ^Gentilini: ...e poi condannato per istigazione all'odio raziale#http://www.youtube.com/watch?v=mK8BE5tnIq4&feature=related^ ^Gentilini: pulizia etcnica dei culattoni#http://www.youtube.com/watch?v=vrt-Cf4Pe-4&feature=related^ ^Gentilini: pulizia etcnica dei culattoni (sintesi)#http://www.youtube.com/watch?v=6soZnWfUgdo&feature=related^ ^Gentilini: no ai cani stranieri#http://www.youtube.com/watch?v=_foq-0sP-lY&feature=related^ ^Borghezio: vai col disinfettante#http://www.youtube.com/watch?v=qrwG7nc0wXI&feature=related^ ^Muraro: lista civica razza Piave#http://www.youtube.com/watch?v=-fCtCp16UzA^ Riguardo alla trovata della "razza Piave" non si tratta di 70 anni fa, in provincia di Treviso vanno a votare fra un mesetto.

 

  By: lmwillys on Mercoledì 13 Aprile 2011 20:49

bene sono soddisfatto tutti buoni al nord benissimo magari nimby ... ma pazienza ... si apprezza, lo stesso

 

  By: duca on Mercoledì 13 Aprile 2011 20:22

X Fultra Giusto quello che dici..... io aggiungo che dalle nostre parti c'è la mensa del Vescovo dove ogni giorno molte centinaia di persone pranzano in maniera dignitosa. Bene, molte parrocchie a rotazione mandano i loro ragazzi a fare servizio...(cosa che fanno anche con le case per anziani e/o andicappati) .... ecco, credo che molte persone dovrebbero fare quell'esperienza prima di parlare a vanvera è veramente educativa. Praticare la solidarietà in presa diretta (ma anche viverne i problemi) e non predicare cosa deve fare un ipotetico governo di centro destra, (anche perchè puoi starne sicuro se ci fosse il CSX potrebbero prenderli a cannonate che nessuno direbbe nulla). Altra cosa che consiglio ai sinistri a senso unico è visitare o leggere cosa dicono i missionari (unici soggetti che in maniera non interessata si occupano di Africa, India e Amazzonia) molti luoghi comuni cadrebbero...... ma dubito che certi soggetti abbiano voglia di mettersi in gioco. Comunque sul mio blog (trovate tutto nei links) io da anni faccio pubblicità alle adozioni a distanza e ai missionari del PIME (un'altro modo per fare solidarietà concreta e non a parole)

 

  By: lmwillys on Mercoledì 13 Aprile 2011 20:00

la terra di chi ? :-) ... come vede sorrido ... il padano, anzi PADANO, lo scrive così, forse è alto, mi ha fatto ricordare in un film un proprietario terriero nel vecchio West che cacciava in malo modo un saggio anzianotto indiano (razzisticamente 'pellerossa') dicendogli 'sparisci dalla mia terra' e quello 'non è la terra che appartiene a te, sei tu che appartieni alla terra, la terra ci sarà anche dopo di te' 'fattori genetici' 'benpensanti' :-)) dimenticavo 'Attualmente mi preoccupa di più il fatto che politicamente (da Roma al piccolo Comune) raccoglie buona parte dei personaggi più inetti ed ignoranti che sono in circolazione, in pochissimi si salvano. Secondo me come partito ha superato i suoi (pessimi) predecessori.' parole perfettamente calibrate Alexan ridimenticavo :-) ... dov'è Tripoli ? http://it.wikipedia.org/wiki/Migrazioni_dell%27uomo

 

  By: fultra on Mercoledì 13 Aprile 2011 19:53

Mai visto così incazzato il nostro amico. Sarà perchè voleva nascere a Tripoli? ed invece gli è toccato nascer in quella terra di nessuno (secondo lui) che è la PADANIA? Vallo a sapere.