By: lutrom on Mercoledì 13 Aprile 2011 23:38
Anni fa, andai da un notaio delle mie zone per un atto. Il tizio mi chiese che lavoro facessi, ed io dissi che facevo l'insegnante in un liceo. Apriti cielo! Subito iniziò ad elogiare la funzione insegnante, diceva che fare l'insegnante era una cosa bellissima, educare era un DOVERE, ecc. ecc. All'epoca, anche se con qualche riserva mentale da parte mia, uscii dal notaio contento delle sue parole. Infatti all'epoca, con qualche anno in meno sulle spalle, ancora credevo un po', diciamo, alla... Befana. Infatti iniziamo col dire che il sottoscritto pagò per l'atto qualcosa come 4.000 euro (non ricordo bene, ma più o meno è tanto): ebbene, il sottoscritto per guadagnare quella cifra doveva lavorare più di tre mesi (all'epoca prendevo un po' meno di oggi per via degli scatti di anzianità): non so quanto tempo avesse richiesto al notaio fare quell'atto, ma non credo proprio mesi di lavoro. Il notaio ha due figli: si è guardato bene dal far fare a tutti e due gli insegnanti, ma uno fa il notaio (!!!) e l'altro si è sistemato bene pure lui, e se ne è guardato bene pure lui dal fare l'insegnante: ah, come è facile parlare, le parole hanno le lunghe lunghe, lunghissime, però i fatti, la REALTA' ha delle gambette corte corte corte!!... Però uno potrebbe dire, va bene, questo lo dice un notaio, cosa vuoi che significhi?? No, non è così, perché significa molto: fateci caso, ogni discorso (del presidente delle repubblica, dei politici, del papa, degli avvocati, di alcuni su questo forum, ecc. ecc. ecc.), quando va a finire sull'insegnamento, incomincia tutto ad infarcirsi di belle parole RETORICHE: fare l'insegnante è un dovere, fare l'insegnante è una cosa bellissima, è una cosa importantissima per la società, ecc. ecc.!! Intendiamoci: non è che a me il mio lavoro non piaccia, spesso è bellissimo, però però però... c'è una bella differenza tra le belle parole e l'amara realtà dei fatti. Diciamocelo chiaramente: quanti ad un giovane scaltro, preparato e di belle speranza gli dicono: ecco, tu devi fare l'insegnate?? Credo ben pochi. Al nostro giovane di belle speranze verrà consigliato di fare questo e quello, ma certamente non di fare l'insegnante!! Provate a chiedere nei licei quanti (tra i migliori e più svegli) vorrebbero fare l'insegnante da grande: la stragrande maggioranza non solo dirà di non voler fare l'insegnante ma prenderà per pazzo chi gli dirà che da grande potrebbe fare la grandiosa carriera dell'insegnante (a me lo dicono in faccia, e aggiungono pure, senza farsi problemi, che quello dell'insegnante è un lavoro per falliti!!...): naturalmente, dopo alcuni anni, alcuni dei suddetti (ex)studenti li vedo cercare di iniziare a fare supplenze, perché, sa, professore, un posto fisso ci vuole, ecc. ecc. (ed infatti troppo spesso la scuola è diventata un ripiego, altro che scuola al centro della società!!). Io, ad esempio, nella scuola dove insegno vedo molte donne (eh, dice infatti la gente nelle mie zone, fare l'insegnante è robba da femmne. Ah, questa è la vera realtà, quanta differenza rispetto ai bei discorsi sul dovere, sulla funzione insegnante come centrale in una società, ecc. ecc.).
Purtroppo il sottoscritto con le belle parole sul DOVERE, non ci paga né il mutuo, né ci paga il dentista (che, appena ti mette le mani in bocca, prende 500 euro, senza fattura...). Allora uno potrebbe dire: ma chi te lo ha fatto fare l'insegnante?? Il fatto è che, con due lauree in materie umanistiche-artistiche è difficile fare altre cose, è una lotta impari, che per sostenere e vincere bisogna o essere di ferro (e io non lo sono, anche se certo non sono neanche di pasta frolla) oppure bisogna avere l'appoggio delle famiglie o dei parenti: purtroppo nella mia famiglia, anche se non siamo certo dei morti di fame, non ci sono i miliardi né ci sono professori universitari, primari, ecc. ecc. La mia è una famiglia di origini (recentissime) contadine, da un lato, e di piccolissimi commercianti dall'altra, dove, se uno arrivava a terminare la scuola media, già era un miracolo. Io, inoltre, le cose le ho quasi tutte dovute capire sulla mia pelle, non ho avuto gente che mi aprisse gli occhi (avevo professori, alle superiori, che grondavano di retorica, avessi avuto docenti come il sottoscritto che apre gli occhi ai ragazzi con i FATTI e non con le chiacchiere...): alle superiori, quelli che al liceo classico andavano peggio di me, avevano i genitori che già cercavano la migliore università privata per i figli, ecc. ecc.: ai miei parenti invece sembrava già una cosa grande una laurea in una università statale (per fare poi l'insegnante...). Certo, potrei tentare altre cose (lavori), però sarebbero lavori che farei (quelli sì...), solo per soldi, e fare le cose solo per soldi, a me personalmente, non porterebbe lontano.
P.S. 1: per prevenire le osservazioni e le *** te che dirà adesso qualcuno qui, faccio notare che per il sottoscritto il fatto di avere il posto sicuro, statale, ecc. ecc. non è più di tanto un privilegio -un po' sì, ma poco poco-: infatti il sottoscritto, mal che vada (come già ha fatto in passato!!!), potrebbe fare il commesso, l'impiegato, iniziare un piccolo commercio al dettaglio, ecc. ecc.: i veri privilegiati della scuola sono miei colleghi che non sanno come si accende un computer e/o, pur insegnando inglese, non sanno neanche l'italiano o che puzzano quando vanno in classe perché non si lavano (intendiamoci, non sono tutti così, ma la percentuale di tizi del genere è più alta di quel che si potrebbe credere...), i veri privilegiati sono i liberi professionisti che vanno in classe a leggere il giornale per poi sgobbare per il lavoro vero, quello pomeridiano!!! Le vere privilegiate sono le mogli di miliardari mie colleghe che usano i soldi dello stipendio solo per acquistare i vestiti e le scarpe Prada... I veri privilegiati sono certi dirigenti statali (comunali, ecc.) che quasi nulla fanno ma molto guadagnano (scusate la rima)...
P.S. 2: a chi dirà, credendo alle fesserie lette sui giornali, che il nano sta distruggendo la scuola, e la colpa di quello che accade nelle scuola è suo, dico che, in tutta sincerità, io non è che noti tutto questo peggioramento nella scuola, diciamo che dalla cacca siamo finiti nella fogna, ma non è che poi ci sia tutta questa differenza...
P.S.: a chi ancora volesse ribadirmi l'importanza del dovere, ditegli di provare a fare il vicepreside (ah, oggi a rigore sarebbe un vicedirigente dello stato, ma credo che anche in Tanzania i vicedirigenti siano pagati di più rispetto ad un vicepreside itamiano), dicevo, a chi ancora volesse ribadirmi l'importanza del dovere, ditegli di provare a fare il vicepreside per anni prendendo circa 3 - 4 euro l'ora, e poi mi direte (infatti ora non faccio più il vice e, da bravo statale che finalmente ha aperto gli occhi sulla vera immodificabile realtà delle cose, appena finite le sue ore, subito fugge a casa -alla facciaccia di brunetta-, infischiandosene di regalare alla collettività ore di lavoro remunerate a 3-4 euro l'ora...). A chi ancora credesse al dovere, voglio dire di provare a gestire (come facevo io) il sito di una scuola per anni, controllandolo quotidianamente anche durante le vacanze estive, mettendo quasi quotidianamente circolari del preside, interventi, leggi, graduatorie, novità, e nel frattempo moderando ed amministrando il relativo forum aperto ai ragazzi, e tutto questo da casa (col computer acquistato dal sottoscritto, e con la linea ADSL pagata dal sottoscritto di saccoccia propria!!!); inoltre con qualche cretino che ogni tanto criticava pure (una volta misi un articolo sull'eruzione del Vesuvio all'epoca dell'impero romano: siccome l'articolo lo misi a tardissima ora, nella fretta, invece di digitare eruzione del Vesuvio, digitai erEzione del Vesuvio: apriti cielo, una collega -di quelle analfabete- andò un paio di giorni dopo dal dirigente a dire che io mettevo articoli OSCENi, E QUEL coglione del dirigente, uno di rifondazione, mi chiamò anche per chiedermi spiegazioni sul grave fatto accaduto; e poi, quando cambiò il coglione, il suo successore, un fascista pallone gonfiato, mi disse che il sito era pericoloso perché qualche hacker poteva mettere scritto sul sito che la gelmini era una zoccola e allora il ministero avrebbe preso provvedimenti contro di lui: purtroppo queste cose sono verissime, c'è poco da ridere...): per fare tutto questo lavoraccio prendevo, udite udite, 300 euro l'anno!!!!!!!!!! Ora naturalmente ho lasciato perdere, ed il sito adesso fa schifo, e la gente per visionare una graduatoria, per vedere l'elenco dei libri di testo, ecc. ecc. deve fare kilometri: in compenso il sottoscritto utilizza meglio quelle ore, per sé e per la propria famiglia, lasciando il presidente della repubblica e gli altri zozzi ipocritoni a parlare di solidarietà e di dovere (fratello, è facile vedere la pagliuzza nell'occhio del tuo fratello, ma è difficilissimo vedere la trave nel tuo occhio...).
P.S. 3: la scuola non è tutta così negativa, però quella che vi ho descritto io è una realtà purtroppo alquanto diffusa...