Chiudo la partita iva (qualsiasi spesa può essere evasione ora...)

 

  By: antitrader on Martedì 04 Gennaio 2011 00:26

il sonno della ragione genera mostri disse il saggio. Come puo' un giornale pubblicare sta spazzatura qui??? Sono stati i Comunisti! Le toghe rosse!!!! [dal giornalino (quello del fratellino)] ---------------------------- Il mostro del Circeo ora si converte di Nino Materi Condannato all’ergastolo, si è sposato con una giornalista. Che ci ha raccontato il difficile percorso di fede del marito: la lettera scritta dal carcere Donatella Papi, la giornalista che nel marzo scorso ha sposato Angelo Izzo, non è una pazza. Bisogna precisarlo subito, perché, all’indomani della sua scelta di diventare la moglie del «mostro del Circeo», fu proprio questa parola - «pazza» - ad essere usata da molti per liquidare una decisione che, invece, merita rispetto. Raggiungo telefonicamente Donatella alla vigilia di Natale: siamo colleghi e buoni conoscenti, lavoravamo insieme in questo giornale quando a dirigerlo era Indro Montanelli. Le chiedo: «Ma Angelo Izzo, oggi, trova conforto nella fede?». E lei: «Sì, Angelo prega spesso. Non ama gli uomini di chiesa, ma ha uno spiccato senso della spiritualità. Crede nella giustizia di Dio, non in quella degli uomini. Nino, ti mando una sua lettera, così capirai meglio...». Parlare di conversione, per un pluriomicida condannato all’ergastolo, è forse troppo, ma Donatella è convinta che questo cammino sia possibile: «Ho sposato Angelo per amore e ogni volta che lo vedo, che gli parlo, che gli scrivo mi rendo che il mostro non è lui, ma altri...». A chi ti riferisci? «A chi non vuole che la verità sui fatti del Circeo vengano fuori...». Ma su quella tragedia parlano chiaro le sentenze dei processi: «Verdetti che hanno trovato in Izzo il perfetto capro espiatorio, il simbolo del male che ovviamente doveva essere incarnato da un uomo di destra. Peccato che nessuno abbia indagato negli ambienti della sinistra. Se lo avessero fatto oggi, forse, Angelo non sarebbe in cella...». Parole dure, dette da una donna coraggiosa che ha perso l’unico figlio (Jacopo, 18 anni) in un incidente misterioso: «Avevo sposato Angelo il 10 marzo, e da quel giorno continuavo a ricevere minacce di morte. Il 10 aprile Jacopo è stato trovato senza vita in mezzo alla strada. Si sono vendicati su di lui, ma è a me che volevano farla pagare...» -------------------- Quanti lettori ha il giornalino? MI pare 160.000 circa. Ma rob de matttt!!!!

 

  By: lmwillys on Lunedì 03 Gennaio 2011 23:24

non saprei da dove cominciare sull'argomento marchionne, il disastroso marchionne, l'incapace assoluto marchionne dunque ... comincio dai cazziatoni di ^Romiti#http://www.corriere.it/economia/10_agosto_28/intervista-marchionne-cazzullo_1aa4cfac-b272-11df-8a2a-00144f02aabe.shtml^ e dal suo graffiante 'i giudizi vanno dati nel lungo termine, in base ai risultati' appunto, i risultati come ho postato in precedenza FIAT perde, ripeto PERDE quote di mercato in tutti i mercati in cui è presente, TUTTI dal primo all'ultimo, con alcune clamorose sagacie tattiche come quella di astenersi dal mercato cinese notoriamente sottotono ha perso definitivamente l'apporto di Giugiaro passato in VW, si sono visti i primi risultati col restyling della Grande Punto, non solo lui è passato in VW, anche de Meo, Perosino ... le relazioni sindacali già catechizzate da Romiti sono ai minimi termini la favola della produttività, che si misura comunemente a consuntivi e non sulla base della ^capacità produttiva teorica installata#http://www.basilicata.fiom.cgil.it/documenti/2010/documento%20011210.pdf^ come chiunque può comprendere con facilità se in una fabbrica come Pomigliano fai produrre la 147 e la 159 i casi sono sostanzialmente due (escludo per comodità i licenziamenti) 1)puoi avere una produttività elevatissima perché tu dirigenza decidi di far andare l'impianto a pieno regime producendo centinaia di migliaia di vetture che nessuno vuole e poi ti darai sui denti 2)una produttività drammatica perché tu dirigenza eviti di spendere milioni nell'acquisto di inutili materie prime, ecc. ecc. di modo che gli operai passano il tempo giocando a carte non è l'operaio che decide cosa si produce c'è stato un thread interessante sull'argomento in un forum concorrente http://www.finanzaonline.com/forum/macroeconomia/1220936-dipendenti-vw-germania-174434-fiat-italia-80-434-a-2.html , magari un'occhiata prima di sparare a vanvera aggiungo, sono andato a curiosare, anche Chrysler non se la passa benissimo, perde ancora soldi, vende il 73% in patria, il 40% sono flotte (margini ridotti) ^ecc.#http://www.driving.ca/vancouversun/Chrysler+narrows+loss+lifts+outlook/3794330/story.html^

 

  By: xandre on Lunedì 03 Gennaio 2011 21:17

Cosa costa la 500 negli Stati Uniti ? 2800 € in meno. Built in Mexico !

 

  By: Andrea on Lunedì 03 Gennaio 2011 19:51

^The 500 TwinAir is the greenest petrol car in the world#http://www.topgear.com/uk/fiat/500/road-test/twinair-driven^ Marchionne passerà, la FIAT (si spera) rimarrà. Io non sono certo per garantirgli un trattamento di favore, sotto alcun punto di vista, ma non mi auguro nemmeno il collasso.

 

  By: antitrader on Lunedì 03 Gennaio 2011 18:39

"1) è riuscito a strappare il massimo dalla negoziazione del famoso put. 2) è riuscito a far lavorare mesi un team silenzioso per arrivare da Obama con un progetto tale da fargli prendere una quota di Crysler senza cacciare fuori una lira 3)ha smontato il contratto nazionale metalmeccanici in un senso favorevole all'azienda." sui primi 2 punti non c'e' dubbio. Il put e' riuscito a rifilarlo alla GM a prezzo favoloso cosi' come e' riuscito a infinocchiare Obama, ma evidentemente Obama non aveva scelta, forse aveva solo l'offerta di marchionne. Sul punto 3) invece ho parecchi dubbi, nell'immediato e' una vittoria ma alla lunga la "vittoria" sara' del tutto irrilevante. Evidentemente il maglione sgualcito non e' un emule di Henry Ford che voleva vendere le auto ai suoi dipendenti. I costi della catena di montaggio sono irrisori sul prodotto finale e quando vuoi ridurre le pause per poi tenere gli impianti fermi per alcuni mesi all'anno allora c'e' qualcosa che non quadra. In tutta la faccenda e' stupefacente il menefreghismo (anzi il plauso) del governo. L'operazione che stanno facendo i torinesi e' chiara anche a un mezzo cretino, alla fine di tutto il cinema marchionne sara' il proprietario dei gruppo Chrysler-fiat industrial e probabilmente la parola "fiat" sparira' dalla ragione sociale in quanto sininimo di bassa qualita'. Naturalmente nel giro di qualche anno fallira', lo voglio proprio vedere a competere sui mercati americani, la chrysler e' sempre stata l'anello debole dell'industria automobilisita americana e non sara' certo marchionne a invertire la tendenza. Sulle operazioni finanziarie e' stato bravo e fortunato, ma la bavura (compensata da nessuna competenza sul prodotto) non basta e la fortuna prima o poi ti molla.

 

  By: Lelik on Lunedì 03 Gennaio 2011 18:27

Io aggiungerei che Marchionne è un ottimo manager e ha dato un contributo alla patria: 1) Scrollando in senso positivo l'immobile mondo politico e sindacale, facendo loro capire che un'azienda come obiettivo ha quello di fare soldi per i suoi proprietari (poi incidentalmente per quell'obiettivo qualche azienda fa auto, altre fanno vestiti, altre vendono servizi, ecc., a seconda dei propri talenti e predisposizioni) 2) Così facendo le aziende si reggono in piedi, e poi mettono in moto l'economia con circolo virtuoso (e non vizioso e in via di implosione come quello politico/sindacale) di cui godono "padroni" e "lavoratori" 3) Facendo capire - anche se sembra che parli con un muro - che se i politici (e sindacati pure) non creano le condizioni e l'habitat giusto, non avremo più economia e aziende di cui preoccuparci in Italia, perchè se non ci investe un italiano qui, non arriva certo uno straniero a farci un'azienda E poi voi che criticate tanto il comportamento sfruttatore di tal Marchionne (e credendo che siate in buona fede, posso anche comprendere) siete mai entrati magari lavorando a contatto con l'officina negli stabilimenti Iveco (e non dico Fiat)? Io sì, e vi assicuro che non vorrei mai che gli operai della mia andassero lì a fare lavori (sì, invece lo facciamo) per non essere infettati dalla visione. Da cosa? Dalla incredibile lentezza dei ritmi di lavoro, dal menefreghismo assoluto di far funzionare qualcosa, dall'opposizione assoluta a qualsiasi lavoro (saldare/verniciare/resinare/incollare qualcosa di piccolissimo per un veicolo urgentissimo? ma sei matto? Sciopero immediato perchè c'è puzza!!!). Vi dico che solo un pazzo come Marchionne, e come il mio datore di lavoro, possono credere di poter far impresa in Italia!!! E poi che dire di Termini Imerese dove nella (lunga e diversificata) stagione dei raccolti agricoli non basta avere un personale doppio di quello che serve, perchè gli operai si assentano misteriosamente e contemporaneamente per malattia? (Per ottenere i certificati probabilmente basta un cestino di freschi prodotti agricoli in omaggio al medico)? Insomma, Marchionne e il suo comportamento si sta rivelando semplicemente la risposta inevitabile ad una situazione in cui l'elastico si era allungato già troppo. Ad ogni estremo prima o poi il pendolo inizia il giro contrario.

 

  By: Gano* on Lunedì 03 Gennaio 2011 18:07

"Altro personaggio bizzarro e' tal marchionne. Vuole fare la produttivita' con le fabbriche chiuse e gli operai in cassa integrazione." La sinistra vorrebbe piu' lavoro in Italia e poi Santoro manda in onda un programma dove implicitamente fa capire (secondo me sbagliando) che le Alfa Romeo fanno cagare. Si decidano. Le vogliono vendere e dar lavoro o no? E Santoro da che parte sta? Misteri della sinistra chic italiana, la peggiore e piu' cialtrona d' Europa e forse del mondo.

 

  By: Gano* on Lunedì 03 Gennaio 2011 18:07

...

 

  By: Trucco on Lunedì 03 Gennaio 2011 18:06

secondo me gli operai non si rendono conto di quanto bene abbia loro fatto Marchionne. Se non fosse esistito lui probabilmente oggi non esisterebbe più nemmeno la Fiat, se non come marchio in mano a qualche altra multinazionale, e le fabbriche italiane avrebbero fatto tutte le fine di Termini Imerese, altro che referendum dove la FIOM vota contro nella speranza di far chiudere la fabbrica per poi piangersi addosso quando finisce la cassa integrazione.

 

  By: hobi on Lunedì 03 Gennaio 2011 17:49

Probabilmente per qualcuno Marchionne sarebbe un buon manager solo se la Fiat facesse buone macchine. Non è la mia opinione. Marchionne è un grande manager perchè 1) è riuscito a strappare il massimo dalla negoziazione del famoso put. 2) è riuscito a far lavorare mesi un team silenzioso per arrivare da Obama con un progetto tale da fargli prendere una quota di Crysler senza cacciare fuori una lira 3)ha smontato il contratto nazionale metalmeccanici in un senso favorevole all'azienda. Le sue scelte hanno portato molti miliardi di Euro nelle casse Fiat. Hobi

 

  By: Morphy on Lunedì 03 Gennaio 2011 17:35

Marchionne oggi è già un buon venditore di fumo (altro non può fare) e quando sarà il momento si rivelerà anche un buon venditore d'aziende. Sta accozzagliando i pezzi per dare alla fiat una parvenza di azienda. Poi venderà a tata questa parvenza. Poi tata smonterà gli stabilimenti di fiat e riempirà le concessionarie di auto indiane o africane a metà prezzo sperando che qualcosa comprino pure quei poveretti di occidentali. E anche qui per noi sarà solo grasso che cola. Per rimettere in sesto fiat occorrerebbero troppe risorse ed il gioco non vale la candela. morphy

– Ho imparato a non fare lotta con i maiali. Ti sporchi tutto e, soprattutto, ai maiali piace...

 

 

  By: traderoscar on Lunedì 03 Gennaio 2011 16:45

Esteban,mai letto tante cazzate messe insieme........

 

  By: Giovanni-bg on Lunedì 03 Gennaio 2011 16:33

Caro Anti, quello che dci non è assolutamnte vero! Il bravo manger è quello che sa far crescere (in qualunque modo lo faccia) il valore complessivo dell'azienda dato dalla somma di utili con valore patrimoniale. A vendere tanto sono capaci tutti basta abbttere i prezzi di vendita a discapito della redditività di impresa. Il bravo manager sa vendere guadagnandoci sopra il gisto in modo da vendere abbastanza e gudagandoci sopra abbastanza. E' come cucinare un buon piatto devi metterci sale ma non troppo, pepe ma non troppo, olio ma non troppo... il tutto deve essere perfettmnte bilanciato e più è bilanciato più il piatto è buono. Se no fai come gli americani che sono convinti che più cose ci metti sulla pizza più risulterà buona e finisce che ci mettono sopra i wurstel, le patatine, gli M&M e la marmellata tutti insieme e in quantità esorbitanti e poi quando si accorgono che fa schifo dicono che evidentemente era l'impasto che non era buono.

 

  By: gwmf on Lunedì 03 Gennaio 2011 16:22

ottimo : procedure concorsuali e fallimento. Altrimenti ci si gioca il futuro di altre 7 generazioni buon 2011 a tutti

 

  By: antitrader on Lunedì 03 Gennaio 2011 15:20

Altro personaggio bizzarro e' tal marchionne. Vuole fare la produttivita' con le fabbriche chiuse e gli operai in cassa integrazione. Come disse il saggio: "e' dalle vendite che si vede il vero manager!". A ridurre il salario agli operai e' buona pure la mia portinaia. Ciao ragazzi!