By: gianlini on Venerdì 22 Agosto 2003 11:01
Come è possibile pensare di comprare il DAX per il lungo periodo ....????
In Germania l’ora di religione islamica
Il vescovo: «Almeno così l’insegnamento è controllato».
Nel Paese vivono circa 2,6 milioni di musulmani
DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
BERLINO - L’Islam è ufficialmente arrivato sui banchi di scuola tedeschi. Non tutti, per la verità. Ma, benché circoscritto e limitato nel tempo, l’esperimento avviato con l’inizio del nuovo anno scolastico in Bassa Sassonia rompe un tabù decennale e probabilmente fa compiere alla Germania il passo più grande, e potenzialmente più ricco di conseguenze, verso l’integrazione dei suoi quasi 3 milioni di cittadini che obbediscono ai precetti coranici. Da ieri mattina, in alcune scuole elementari e medie del Land di Hannover, le ore settimanali di religione possono essere anche islamiche. La Bassa Sassonia lancia il primo esperimento federale di questo genere, offrendo agli studenti di fede musulmana la possibilità di un insegnamento tagliato sulla loro fede.
Nonostante iniziative simili esistessero già a Berlino, Amburgo, Baviera e Nord Reno-Vestfalia, non ha precedenti la scelta di integrare la religione islamica a pieno titolo fra le opzioni a disposizione nell’orario ufficiale, accanto alla scelta evangelica, cattolica o laica della cosiddetta Lebenskunde . Il progetto-pilota, che durerà quattro anni, viene condotto in otto istituti e sarà affidato a un gruppo scelto di insegnanti, già in servizio nella scuola pubblica e finora attivi nel doposcuola in lingua turca. L’avvio dell’esperimento coincide con un’importante sentenza della Corte costituzionale di Karlsruhe, che ieri ha dato ragione a una commessa musulmana, negando che la sua volontà di lavorare con un copricapo in testa costituisca giusta causa per il licenziamento. La signora dovrà quindi essere reintegrata nel suo posto dal datore di lavoro. Il giudizio appare di buon auspicio anche per quello, più celebre e controverso, atteso per settembre, che ha per protagonista una maestra del Baden-Württenberg, sospesa dall’insegnamento dalle autorità di Stoccarda, perché non intende rinunciare al copricapo in classe.