italiani -150 mila, stranieri 210mila - Moderatore
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By: Moderatore on Mercoledì 23 Ottobre 2013 04:14
Gianlini pur essendo ingegnere e imprenditore e quindi si suppone persona che risolve problemi pratici nella sua vita quando si mette a estrapolare su questioni generali diventa più contorto e tortuoso di un laureato in filosofia
Se Gianlini guardava meglio notava che nel 2011 in Italia, stando all'Istat, ^ci sono stati 446mila nati da donne italiane#http://demo.istat.it/altridati/IscrittiNascita/2011/T1.4.B.pdf^ e ^100mila nati da donne straniere#http://demo.istat.it/altridati/IscrittiNascita/2011/T1.5.B.pdf^. Quindi il 23% circa sono nati da straniere. Ma "secondo i dati Istat relativi al bilancio demografico nazionale, alla data del 1º gennaio 2011, risultavano residenti in Italia 4.570.317 stranieri con un incremento, rispetto all'anno precedente, del 7,9% (335 000 persone)...". Quindi aumentano di 335mila l'anno, di cui 100mila dovuti a nascite e 235mila a nuovi arrivi e ricongiungimenti famigliari (alla polisportiva dove vado io il bar è presidiato ora in prevalenza da uomini arabi pensionati, tutta gente arrivata coi ricongiungimenti)
Le statistiche Istat che cita Giannini mostrano che nel nord-italia le donne italiane nel 2011 sono scese a 1,28 figli pro-capite nel nord-italia e 1,31 nel mezzogiorno, contro un 2,1 degli stranieri. Detto così non sembra una grande differenza, ma se consideri che il 23% sono nati da straniere (100mila contro 433mila) è già diverso e il problema è concentrato al nord: il 90% degli stranieri (nati da donne straniere) sono nel centro-nord che ha il 60% circa della popolazione italiana. E ^il 67% degli stranieri nascono nel nord-italia#http://demo.istat.it/altridati/IscrittiNascita/2011/T1.15.pdf^ che ha 27 milioni di abitanti contro 11,7 milioni del centro e 20 milioni del sud.
Quindi ^il nord con il 45% della popolazione italiana#http://www.tuttitalia.it/statistiche/nord-centro-mezzogiorno-italia/^ e una fertilità di 1,28 per donna (italiana) ha circa (446mila X 0,45 * 1,28/1,31) = 200mila nascite di italiani. E gli stranieri nel norditalia hanno 100mila * 0,67 = 67mila nascite. ^Nel nord-italia, stando all'ISTAT, nel 2011 hai già un 33,5% di nascite di stranieri#http://demo.istat.it/altridati/IscrittiNascita/2011/T1.5.B.pdf^ sul totale. A questi devi aggiungere che ne arrivano altri 235mila mila l'anno in Italia e se usi la percentuale del nord del 70% circa sul totale, altri 150-160mila arrivino ogni anno al nord.
I decessi sono ogni anno in Italia 612 MILA e nel computo ci sono anche i decessi di stranieri che però avendo un età media molto più bassa e una % di anziani minima probabilmente sono solo diciamo 1/4 della loro percentuale nazionale, che è il 5% ufficiale cioè un 1,5%, arrotondando e andando per eccesso diciamo che concorrono per un 2% del totale dei decessi ovvero 12mila persone. Cioè ci sono 600mila italiani che muoiono e circa 12 mila stranieri che decedono ogni anno
Conclusione: nel nord-italia hai ogni anno 67 mila nascite di stranieri più 150-160mila arrivi = 220mila stanieri circa in più ogni anno. A fronte dei quali gli italiani, del nord, hanno un incremento di circa 200 mila figli che NON COMPENSA I DECESSI CHE SONO CIRCA 350 MILA NEL NORD
Tiriamo le somme. Nel nord-italia gli italiani calano per i decessi di 350mila l'anno e hanno 200mila nascite, al netto -150mila. Gli stranieri calano per decessi probabilmente di 10mila l'anno, hanno 67 mila nascite e 150-160mila nuovi arrivi (totale circa 220mila), al netto + 210 mila.
Quindi ogni anno, nel nord-italia, dove ci sono ora 23 milioni circa di italiani e 3 milioni circa di stranieri hai un saldo di:
italiani -150 mila
stranieri + 210mila
Ma questi sono numeri del 2011 e ogni anno accellerano perchè la base di stranieri si allarga per cui la proporzione del 33% di nascite sul totale (nel nord-italia) aumenta costantemente (dato il differenziale di 2,1 contro 1,2 di nati per donna) e data la legge per i ricongingimenti aumetano anche gli ingressi per questa via, più gli ingessi legali tramite permessi di lavoro più gli ingressi clandestini.
E dato l'invecciamento della popolazione il saldo negativo di decessi (350mila) meno nascite (200mila) aumenta per gli italiani. Si possono fare simulazioni più, ma a spanne si può dire, usando il trend attuale e incrementandolo progressivamente, che entro 20 anni i 23 milioni attuali di italiani del nord si ridurrano di circa 5-6 milioni e gli stranieri aumenteranno di circa 6-8 milioni (lasciamo un margine per una riduzione dell'afflusso dovuto forse alla crisi).
Quindi in 20 anni avrai nel nord-italia 17-18 milioni di "italiani" (di antenati italiani) e 10 milioni di stranieri (di antenati africani, nordafricani, asiatici...). Ma ovviamente gli italiani saranno in maggioranza anziani e pensionati, per cui se parli di gente giovane gli stranieri saranno in maggioranza proabilmente anche prima di 20 anni. Se parli di gente in età lavorativa saranno comunque la maggioranza tra venti anni e quindi non faranno solo le badanti, le colf, i magazzinieri, gli autisti, la raccolta della frutta, gli ambulanti e i negozianti di kebab. Saranno anche gli impiegati, i carabinieri, i funzionari, gli insegnanti e i presidi, i giudici, i medici, farmacisti ecc...
E' una cosa bella, utile e necessaria la società multirazziale/multietnica ?
Sicuro, perchè guando ero giovane io se volevo incontrare dei cinesi, dei pakistani, dei marocchini, dei somali o dei nigeriani mi sarebbe toccato prendere l'aereo e fare un viaggio che costava dei soldi e ora invece posso risparmiare perchè li incontro ovunque appena esco di casa.
E ^come spiega ora l'Enciclopedia Treccani, non solo non esistono le razze, ma nemmeno le etnie...#http://www.treccani.it/enciclopedia/societa-multietnica_%28Enciclopedia_Italiana%29/^ "Tutti gli Stati nazionali moderni possono essere considerati delle società multietniche....il termine etnia è stato però decostruito da un punto di vista scientifico ....le etnie sono state in gran parte un'invenzione di amministratori coloniali e di etnologi, funzionale al processo di dominazione perpetrato dai Paesi occidentali. L'appartenenza etnica si è sempre configurata in maniera più relazionale che sostantiva (determinata cioè dalla discendenza, dai legami con un territorio, dalla comunanza linguistica, da un sistema di valori condivisi).... Per renderci meglio conto di come le etnie siano prodotte relazionalmente da una vera e propria invenzione,.....L'espressione società multirazziale non è più usata: il termine razza da vari anni è infatti desueto per preoccupazioni di opportunità anche da parte di forze politiche xenofobe e razziste..."
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(Nota
Tra gli immigrati però cinesi, ukraini ed est-europei fanno figli come o meno degli italiani, i filippini hanno meno di due figli per donna di sicuro (per il semplice motivo che le donne lavorano tutte e molto fuori....) e poi ci sono arabi, nordafricani, indiani e africani che ne fanno molti di più, cioè la media di 2,1 degli stranieri e fatta di arabe con 3 e di ukraine con 1)