diciamo la verità: la logica di questa provocazione (che non è dell'avv. Fusillo) è assolutamente inappuntabile!
MODELLO DIFFIDA PER SOCIETA’ ED ENTI PUBBLICI E PRIVATI
La responsabilità dei datori di lavoro
Il Datore di lavoro, sia esso pubblico che privato, non va esente da responsabilità se non richiede il tampone molecolare a tutti i dipendenti, ivi compresi i vaccinati.
E’ ormai dimostrato scientificamente, evitando qui di richiamare le innumerevoli pubblicazioni mediche di dominio pubblico, che anche i vaccinati, oltre che ad infettarsi, possono trasmettere il virus, causando la malattia ad altri, contribuendo anche significativamente alla formazione di varianti, potenzialmente ben più temibili del SARS COV-2.
Il datore di lavoro, che voglia evitare la propria responsabilità, che su di lui incombe in virtù del disposto ex art. 2087 c.c.: “L’imprenditore e’ tenuto ad adottare nell’esercizio dell’impresa le misure che, secondo la particolarita’ del lavoro, l’esperienza e la tecnica, sono necessarie a tutelare l’integrita’ fisica e la personalita’ morale dei prestatori di lavoro”, necessariamente deve procedere all’adozione di tutte le dovute cautele previste dal Testo Unico in materia di sicurezza sul lavoro, D.Lgs 81/2008.
Il Testo unico citato, come risaputo, impone stringenti obblighi sul datore di lavoro, dirigenti, (art. 18), e medico del lavoro, (art. 25).
Ogni dipendente, che si senta messo in pericolo dall’inadempienza del datore di lavoro ha il diritto di intimare perentoriamente al medesimo di provvedere immediatamente all’adozione di tutte le misure necessarie che, allo stato attuale, non possono che essere la richiesta del tampone molecolare a tutti i lavoratori, compresi i vaccinati, essendo questo l’unico strumento in grado di dimostrare la non infettività del soggetto, all’opposto del green pass basato esclusivamente sulla vaccinazione.
Diffide e notifiche da effettuare
Il dipendente, dopo aver diffidato formalmente il datore di lavoro, i dirigenti, il medico aziendale e le rappresentanze sindacali, dovrà inoltrare una pec per conoscenza all’Ispettorato del Lavoro, al servizio di Igiene Pubblica dell’Ausl, così come ai Nas competenti.
Ricorso d’urgenza al Giudice
Se l’inadempienza dovesse perdurare, inevitabilmente, si creerebbero i presupposti per il ricorso d’urgenza in Tribunale.