By: Trucco on Domenica 17 Agosto 2014 19:03
Un po' di giorni fa era venuto a trovarmi al mare un amico americano (la fidanzata era venuta a giocare i mondiali di frisbee a Lecco), un analista finanziario del settore minerario di 27 anni, geniale, rimasto disoccupato dopo che il suo socio lo aveva mollato sparendo dalla circolazione trattenendosi i suoi ultimi 6 mesi di paga con sé, non senza aver prima contribuito a rovinargli la reputazione nel circuito...
questo ragazzo vive in un quartiere di Washington (la fidanzata è un avvocatessa che lavora per il settore governativo) e mi raccontava degli aneddoti che riporterò quando saremo una sera a cena con Zibordi magari, qui non posso, ma era buffo perché insisteva di non essere razzista, però poi le cose che riferiva erano contraddittorie nel senso che erano chiaramente a favore di una visione del mondo senza pregiudizi "politically correct", però lui effettivamente NON era razzista, e avrebbe provato una indicibile vergogna all'idea di apparirlo perché negli USA ormai dire che uno è razzista è come dire che è un pedofilo qui in Italia... Allora io lo punzecchiavo e gli domandavo perché SECONDO LUI in America il 13% della popolazione commetta la maggioranza degli omicidi, e lui si arrampicava sugli specchi come un atleta di arrampicaggio, allora io, sapendo che lui è un genio della matematica, gli spiegavo anche che questo equivale a dire che costoro delinquono x volte più degli altri, non bastava il bias a spiegare questo multiplo, ma niente, non ammetteva nulla, però sorrideva, come per dire che certe cose le sanno tutti, ma mica se ne può parlare...