Mutui e Bolle immobiliari

 

  By: GZ on Sabato 24 Febbraio 2007 03:47

 

  By: defilstrok on Venerdì 23 Febbraio 2007 18:16

Esteban, quel che ha scritto Blondet, per chi frequenta questo forum, non è una novità, semplicemente anzichè essere buttato giù a spizzichi e bocconi è scritto da un giornalista, e perciò con maggior efficacia emotiva. Riguardo alle contraddizioni potremmo incontrarci e tin intratterrei per giorni con una serie infinita di aneddoti, che si riassume nel fatto che chi pensava in una certa maniera in questi anni è stato sconfitto da nuove teste che hanno introdotto (secondo me spesso a forza) "new paradigms". Ho conosciuto teste pensanti che 20 anni fa in Italia "avevano visto cose che voi umani non vi sognate neppure" e in questi anni sono stati sbattuti fuori dal sistema finanziario o si sono autorelegati a ricoprire incarichi decorativi. Ci sono poi i casi di Robertson o Soros che vengono citati per una luce allora fulgida ma ormai spenta. Al loro posto domina una finanza tecnologica, intrisa di nuovi paradigms, inorgoglita dall'opera miracolistica compiuta con i derivati dei derivati dei derivati, appoggiata dalle istituzioni (che invece fino a una decina di anni fa "sorvegliavano" e basta limitandosi a sporadiche intrusioni. Ora non ho tempo di leggere di Buffett e ti risponderò in seguito, ma credo che possa essere annoverato tra quelli della vecchia scuola e agevolmente allineato accanto ai Soros e i Robertson. Ti risponderò quando avrò letto il link. Ciao

 

  By: Esteban on Venerdì 23 Febbraio 2007 17:52

Ciao Defil, La questione è pure un'altra ... Condivido in pieno quell'articolo. Però controllo sempre ciò che viene scritto. Posso non trovarmi in accordo con Massimo Peppe sui motivi e sui fatti ... Ma è pure un dato di fatto che "grossi personaggi hanno acq. titoli" a P/E sui 13/14 di grosse società Americane Quotate a prezzi leggermente inferiori a quelli attuali 3/4 $, e pure ora li hanno in portafoglio. Perciò ... com'è la storia ? Hanno una gestione tale per cui se anche crolla il mondo con i derivati son coperti. Oppure Tutte queste notizie sono esasperate ? Quell'articolo è incredibilmente allarmante (sembra terroristico tipo Studio Aperto su Italia uno). E se la situazione è questa , com'è che si Acquista pure ora sulle borse ? E non pesci piccoli ... Qui non si tratta di aver ragione o torto,qui si tratta di capire sino a che punto i fatti che leggiamo possono danneggiare le borse. Perchè non mi spiego come mai gli elefanti continuano ad Acquistare considerando a buon mercato a questi prezzi. Blonded mi ha chiarito perchè il $ non cala (Cina e giapponesi - per ora). Queste notizie invece , dopo un articolo del genere, come le devo considerare ? ^Buffett Bets On Housing (Again) #http://www.forbes.com/2007/02/22/buffett-ingersoll-target-pf-ii-in_ja_0222soapbox_inl.html?^

 

  By: defilstrok on Venerdì 23 Febbraio 2007 16:46

E' esattamente quello che contestavo ieri a Massimo. Il suo ragionamento non fa una grinza come noumeno. Avulso dal contesto e guardando ai soli p/e, eps, etc. comprerei, certo. Ma i mercati non possono restare avulsi dal reale di cui presto o tardi subiscono le conseguenze. E una delle realtà più gravi è l'indebitamento (ora vediamo quello delle case ma c'è anche quello per speculazioni finanziarie) e le sperequazioni sociali. "Come nella grande crisi del ‘29, questa è aggravata - e in essenza provocata - dall’aumento dell’iniquità sociale, in altre parole dalla scarsa retribuzione del lavoro (che ha guadagnato in produttività non compensata) rispetto alla scandalosa retribuzione del capitale." La mia rabbia di questi giorni è poi dovuta alla marcata manipolazione dei mercati emersa agli occhi la scorsa settimana con la pubblicazione dei Net Capital Flows: "Venerdì 16 febbraio è stato ufficialmente annunciato che lungi dal verificarsi questo afflusso di capitali, s’è registrato un «deflusso» di 11 miliardi di dollari fuggiti all’estero". D'altri tempi sarebbe successo un macello. Adesso tutto quel che è accaduto e la salita di poco più di un punto percentuale dell'euro, smorzata dalla contestuale discesa dello yen. Roba da spaccare il monitor a randellate. Posso solo pensare che questa salita ininterrotta degli indici (la maggiore, nella sua impassibile continuità, dal 1928) sia anch'essa artatamente pilotata per attutire l'entità del crollo prossimo venturo Come nella grande crisi del ‘29, questa è aggravata - e in essenza provocata - dall’aumento dell’iniquità sociale, in altre parole dalla scarsa retribuzione del lavoro (che ha guadagnato in produttività non compensata) rispetto alla scandalosa retribuzione del capitale.

 

  By: Esteban on Venerdì 23 Febbraio 2007 16:35

E' a posto , basta fare copia incolla.. Cavolo che articolo ...

 

  By: giveme5 on Venerdì 23 Febbraio 2007 16:19

Il sistema non prende un simbolo e lo sostituisce. Nel link dopo 1784 ci vuole la e commerciale (tasto 6 della tastiera)

 

  By: giveme5 on Venerdì 23 Febbraio 2007 16:11

Non ha preso correttamente il link http://www.effedieffe.com/interventizeta.php?id=1784¶metro=economia

 

  By: giveme5 on Venerdì 23 Febbraio 2007 16:06

A supporto di quanto ripetutamente detto e dimostrato (mirabilmente) dal sig. Zibordi, posto il link di questo impressionante articolo: USA, disastro immobiliare in corso. Crack ad aprile? Maurizio Blondet 23/02/2007 STATI UNITI - In Texas, ormai, una famiglia su 51 si è vista pignorare la casa per impossibilità di pagare il mutuo. Nel Colorado, il tasso di pignoramenti ha toccato una famiglia ogni 33. In Ohio, solo fra ottobre e dicembre 2006, sono state pignorate il 3,3 % delle abitazioni. La ricca California non sta meglio. Come prevedibile, il grande crack americano sta cominciando dalle famiglie, indebitate ............................... http://www.effedieffe.com/interventizeta.php?id=1784¶metro=economia

 

  By: Aleff on Venerdì 23 Febbraio 2007 15:44

Sarà anche così ! però, escludendo tutto ciò che riguarda l'immobiliare legata ai centri commerciali, siti industriali e quant'altro veda come players fondi e/o presudo società imobiliari, siceramente non vedo ancora il limite ! Se uno compra ...diciamo un immobile di troppo o troppo caro e a fine mese non riesce a pagare le rate, scatta la sindrome del "lavoro". Ho un lavoro che mi occupa i 5 giorni della settimana...nn c'e' la faccio ?? mi trovo un'altro lavoro nel fine settimana oppure mi dedico agli straordinari...insomma mi dò da fare. Sinceramente noto ancora una cronica mancaza di manodopera artigianale (leggasi muratori, pittori, posatori, etc. etc.) e vedo ancora posizioni restie al lavoro il sabato mattina o peggio ancora tutto il sabato !! Mio padre quandro ero piccolo si era indebitato per realizzare il suo progetto imprenditoriale e ricordo che partiva alle 6 del mattino e rientrava la sera alle 9 e per quanto ne so ha pagato tutti i debiti !

 

  By: Esteban on Venerdì 23 Febbraio 2007 14:35

Grazie Zibordi, In effetti Io mi chiedo sempre ... Non è che pure Yahoo sarebbe potuta salire di +, se invece di regalare opzioni a 16 $ avesse pagato stipendi fissi ? A 44$ con la storia delle opzioni è crollata a 26? Ed ora chi la compera sa che come arriva in zona cesarini ritrova tanti altri dipendenti e managers pronti a scaricare le opzioni detenute, sull'investitore. Perchè dovrei investire in una società simile ? Ora a 26 la speculazione ha reinvestito , e sa già che a 42/43 può scaricare ... Ma il risparmiatore che ha investito a 40 ... che fa ? Il vantaggio dell'investimento lo hanno traferito al management. Il risparmiatore è diventato il pollastro da spennare . Ora ditemi voi se fa + bene o male ? Questa è realtà ...

 

  By: GZ on Venerdì 23 Febbraio 2007 14:31

Per essere chiari: i buyback hanno sostituito i dividendi in Italia a parte Fiat, le grosse banche, fastweb e qualche altro i managers sono pagati "poco" cioè non gli danno pacchi di 10 milioni di stock options. Risultato: in Italia i dividendi sono i più alti del mondo a 3.6% perchè i top managers non spingono i buyback e pagano i soliti dividendi In America i managers guadagano in media 10 volte tanto grazie alle stock options e quindi usano gli utili dell'azienda per i buyback. Risultato: i dividendi sono i più bassi del mondo al 1.6% Perchè ogni volta che dai ai top managers 50 milioni di azioni poi "diluisci", cioè ne devi emettere 50 milioni e il prezzo in borsa scenderebbe. Se invece l'azienda ne ricompra in parallelo 100 milioni riassorbi le azioni emesse a favore dei managers e in più gli fai salire il titolo che così loro possono esercitare la stock option e incassarla (in cash) Cioè da una parte l'azienda compra azioni sul mercato con la sua cassa e dall'altra ne emette a favore dei top managers che a ruota le vendono. E' un modo legale per trasferire miliardi dalle tasche degli azionisti a quelle dei top managers. Se pagassi i dividendi i soldi andrebbero direttamente nelle tasche degli azionisti. Se invece compri azioni della società stessa fai automaticamente salire il compenso del top manager che è legato NON all'utile ma al prezzo di borsa, cosa sbagliata come dice Warren Buffett che dove compra una società abolisce le stock options Ci sono società come ^Broadcom#^ dove hanno dovuto rifare tutti i bilanci perchè in pratica hanno distribuito tutto l'utile ai managers sotto forma di stock options tramite i buyback e poi hanno manipolato la cosa perchè non si notasse troppo con la storia della retrodatazione delle stock options. La cosa incredibile è che per 5 anni in borsa hanno comprato il titolo sulla base dell'utile, poi si è scoperto che l'utile era finito tutto ai managers, da una parte lo hanno speso tutto in buyback e dall'altro hanno emesso azioni corrispondenti a questo buyback Questo non è capitalismo dove come dice la parola c'è qualcuno che rischia un capitale suo

 

  By: Pitagora on Venerdì 23 Febbraio 2007 14:20

Se ho azioni di una società che fa buyback, e sto fermo, in sostanza aumento la mia partecipazione nella società. Se voglio mantenerla inalterata, dovrei vendere delle azioni in quantità opportuna, e considerare il ricavato come dividendo. Il ricavato lo investo come credo. Se non vendo, allora è come se reinvestissi tale pseudo-dividendo nella società stessa. Facendo in questo modo è chiaro che aumento il rischio di esposizione su quella società. Tale operazione, a mio parere personale, e considerando l’esperienza passata, è più negativa che positiva. Se non hanno altro modo di investire può voler dire che il loro ambito operativo è saturo o comunque difficilmente espandibile. Poi a pensar male vale anche quanto dice gz, che è decisamente plausibile. Inoltre che il prezzo dell’azione salga non è sempre vero, anzi spesso è vero il contrario.

 

  By: GZ on Venerdì 23 Febbraio 2007 14:03

Le società preferiscono i buyback perchè così il prezzo di borsa nell'immediato sale e i managers incassano più bonus e stock options legate al prezzo di borsa, fino a quando non hanno inventato le stock options a fine anni '90 non si sono mai sognate di farlo, pagavano dividendi e basta. Se i managers fossero pagati in base agli utili e non al prezzo di borsa di buyback non ne farebbero mezzo I dividendi in America oggi sono solo un 1.6% in media del prezzo di borsa che è un valore bassissimo rispetto alla media storica, perchè tutto va nei buyback I Buybacks delle proprie azioni indicano che una società non ha prospettive di crescita per cui ad esempio i buyback più mostruosi ora li fanno le Halliburton, Transocean, Diamond, Schlumberger e poi i minerari del rame, nickel e simili come BHP (parliamo di 10 miliardi a botta) che fanno soldi a palate a questi prezzi della materie prima, ma non possono aprire nuove miniere o trivellare nuovi pozzi perchè tutte le zone buone sono in mano a dei governi che ora li escludono Sarebbe meglio però che pagassero dei mega dividendi perchè in questo modo gli investitori sarebbero liberi di re-investirli in altre aziende con prospettive migliori in altri settori oppure semplicemente di usarli per spendere sostenendo l'economia o anche risparmiare Metti che ci sia una recessione e la liquidità mondiale si contragga e le borse scendano del -30%, o che il petrolio e le materie prime scendano e con loro le quotazioni di borsa di queste società che hanno fatto buyback da miliardi di dollari. Avranno consumato miliardi comprando ai massimi del mercato dei titoli che sono scesi Ma intanto i managers hanno incassato le stock options in cash (guarda i dati delle vendite di insiders)

 

  By: Esteban on Venerdì 23 Febbraio 2007 13:30

Grazie Angelo !!! incredibile il riacquisto in valore dal 80 al 97. Se se continua così , tra buyback e split dove andremo a finire ...

 

  By: angelo on Venerdì 23 Febbraio 2007 13:01

Salve Esteban, cercando di essere sintetici, il punto è questo: i buyback possono essere visti in una visione “micro” o in una visione “macro”. Sotto il primo aspetto, gli analisti guardano ogni singolo caso proposto e cercano di giudicare se è un buon affare oppure no ESATTAMENTE come farebbero per qualunque altro investimento del management. Esistono moltissimi studi accademici su questo, miranti a determinare se esiste un sovra-rendimento delle aziende le cui azioni sono oggetto di buyback (basta fare una ricerca con Google). Questi studi non giungono a conclusioni univoche, perché mancano nella premessa: non dividono i buyback in base alla loro causa (si credono le azioni sottovalutate? Oppure il motivo è un altro). La novità degli ultimi 10 anni, che ha un po’ stravolto dei ragionamenti consolidati, è proprio il fatto che certi buybacks prescindono da ragionamenti di convenienza, ma servono solo per non diluire il capitale. Si può vedere per esempio: Kahle, Kathleen M. 2002. When a buyback isn’t a buyback: open market repurchases and employee options. Journal of Financial Economics 63 () 235–261. Questo è un fenomeno che esiste, ma che non consente di generalizzare come fanno i talebani delle “nine fallacies”. Dal punto di vista macro, invece, si ragiona come ha fatto Massimo. Quando il valore dei buyback totali è ai massimi storici significa – in buona approssimazione - che c’è molto entusiasmo e molta liquidità e questo è di solito positivo per il mercato nel suo complesso. Oltre a questo c'è un altro effetto che riguarda il funzionamento del mercato azionario, inteso come luogo di incontro tra domanda e offerta. I buybacks – a parità di ogni altra condizione – tendono a ridurre l’offerta (a meno che non si pensi che il 100% è effettuato per compensare le stock options). Dunque, sempre a parità di ogni altra condizione, quale dovrebbe essere il loro effetto sui prezzi di Borsa? PS Si, si lo so, i prezzi di Borsa sono dati contabili…… ma se ragioniamo così anche le cifre che sono scritte su strani pezzi di carta che convenzionalmente chiamate banconote sono solo dati contabili, che hanno un valore solo perché chi li riceve crede che qualcun altro sarà disposto a riconoscerglielo in beni reali.