By: gianlini on Sabato 15 Giugno 2013 17:00
La scelta sbagliata non è stata quella di tassare gli immobili, (Gano ci deve spiegare dove andrebbe a prendere lui i soldi, se non nel posto dove, come dice lui, di più ce ne sono) ma di farlo con una modalità che si ripete anno dopo anno (due o tre volte l'anno, date le scadenze dell'IMU), in modo ogni anno crescente ed incerto e su cui il cittadino ha una scarsissima capacità di controllo
dal punto di vista psicologico, sarebbe stato molto meglio dare una mazzata una tantum, piuttosto che rendere l'immobile un costo perenne, incerto, e via via più pesante.
Già sarebbe bastato non coniare un nuovo nome, mantenere quello vecchio di ICI per attenuarne l'effetto psicologico; infatti al di là di qualsiasi ragionamento razionale, nella testa della gente si è insinuata l'idea che l'immobile è diventato una delle cose di cui liberarsi al più presto, anche perché se oggi l'aliquota è x, niente impedisce che il Comune l'anno prossimo per fare tre rotatorie la porti ad y, e poi l'anno dopo magari il governo la raddoppia lui....*
l'impatto psicologico è molto forte, molto più che il reale impatto finanziario; anche se ad es. su una seconda o terza casa, i miei dati dicono che l'IMU si porta via mediamente due mensilità di affitto, e che in ogni caso te ne restano in mano nette cinque-sei (contro le precedenti sei-sette), si ha l'impressione che non resti più in tasca niente**
adesso poi, la danza sull'IMU prima casa è quanto di più stupido si potesse immaginare; tutti quelli con cui ho parlato sono arrabbiati, perché tanto era una cifra che avevano già accantonato per poterla pagare, peraltro una cifra piccola o molto piccola [un terzo di una banale multa se hai la sventura di passare a 59 kmh in una strada larga in un centro abitato], ora se la trovano lì congelata e TUTTI, ma proprio TUTTI immaginano che ne dovranno pagare una ancora più elevata per tamponare il buco che si creerà, quindi l'impatto sui consumi è ancora peggio
Follia invece totale aver così esasperato la tassazione degli immobili commerciali e per uso di impresa....
* sarebbe bastato per evitare questo, impedire ai comuni di avere discrezionalità, e fissare per legge e per un periodo di tempo di almeno 20 anni le aliquote scelte
** un fenomeno di disamoramento simile l'han subito i titoli obbligazionari, coi loro rendimenti che anno dopo anno calavano, che infatti i risparmiatori italiani avevano abbandonato, sostituiti in questo dalle banche estere