“Sarei contento di un’invasione tedesca in Italia” - Moderatore
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By: Moderatore on Sabato 27 Aprile 2013 05:53
^Grillo alla Bild: in autunno l'Italia farà bancarotta"#http://www.bild.de/politik/ausland/giuseppe-piero-grillo/interview-politiker-komiker-italien-krise-30109800.bild.html^
Tra settembre e ottobre lo "Stato finirà i soldi" e allora diventerà "difficile pagare gli stipendi e le pensioni"... A me piacerebbe avere anche persone oneste, competenti, professionali, nelle posizioni giuste. In questo senso sarei contento di un’invasione tedesca in Italia" (...Insofern würde ich mich über eine deutsche Invasion in Italien freuen...)
C'è un ^articolo-racconto di Bagnai sull'invasione della Francia nel 1940 da parte della Germania#http://goofynomics.blogspot.it/2013/04/sarei-contento-di-uninvasione-tedesca.html^ come introduzione alla critica culturale di Grillo che si augura l'invasione della Germania. Però il populismo istintivo di Grillo sul fatto che sarebbe meglio essere governati dai tedeschi (o austriaci) riflette meglio in realtà la storia d'Europa .
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^“Sarei contento di un’invasione tedesca in Italia - Bagnai blog”#http://goofynomics.blogspot.it/2013/04/sarei-contento-di-uninvasione-tedesca.html^
...Questo blog abbiamo sempre avuto seri dubbi sulla proposta/non proposta economica del partito/non partito, definendola montiana, ma Grillo, il comico che non fa ridere, ci serviva a sbriciolare i piddini. Ora non ci serve più. Lasciamo che si sbricioli da solo. Il suo programma è quello che queste poche pagine riassumono. Combattere a fianco dei creditori incauti perché riabbiano indietro i soldi incautamente prestati. Capito ora perché lo spread non è andato su, dopo il suo successo? Capito perché ho sempre detto che il suo programma è montiano? Però Monti, oltre a essere presentabile – del che ci interessa poco – è anche un minimo accorto e non avrebbe mai pronunciato una frase di questo tipo, una frase che offende milioni di italiani (voi non vi sentite offesi?). Insistendo sulla inferiorità etnica dei suoi concittadini Grillo si conferma un araldo del vincolismo. Lanciando sconclusionati allarmi sullo stato della finanza pubblica italiana, regge il sacco al prossimo governo, che, come quello precedente, si lancerà in “salvataggi” della nostra finanza pubblica che non ci salveranno, perché sono destinati a salvare gli altri. Il tutto, ovviamente, con una spruzzatina di verde, e qualche richiamo sentimentale al debito (pubblico) "iniquo", mentre verremo munti per rimborsare debiti privati altrui.
Io non sono d’accordo. E voi? Cosa ne pensate di questo “italiano” che insulta i nostri morti?
Ah, ma certo, capisco, voi pensate che questo sia nazionalismo, e che l’euro ci abbia portato la pace. Cioè voi siete di quegli sprovveduti che invertendo il nesso di causalità, pensano che in Europa non ci stiamo - ancora - combattendo solo perché abbiamo firmato un pezzo di carta, e non, come è storicamente più logico e corretto, che abbiamo firmato un pezzo di carta anche perché abbiamo smesso di combatterci? Non lo dico io, lo dice Bruno Frey, proponendo un diverso e più razionale modello di integrazione europea, e la sua lettura mi pare molto più sensata e molto più in accordo con l’evidenza dei fatti, i quali mostrano che l’euro sta sbriciolando l’Europa, come Feldstein aveva ampiamente previsto.
Leggete, leggete nel suo diario quanto si sentiva al sicuro la mamma di Claudie, quanto fino al giorno prima fosse impensabile, per loro, che gli orrori dell’ultima guerra – che allora era la Grande Guerra, e oggi è la Seconda Guerra Mondiale – potessero ripetersi. Leggete, e rabbrividite al constatare che il fatto stesso che siamo in crisi denota l’assenza di volontà politica di cooperazione. La volontà che ci ha spinto a firmare quei trattati, cari amici, si è evidentemente estinta (e il comportamento non cooperativo della Germania ne è la prova), perché si è estinta, perché si è voluto estinguere, con l’antistorica costruzione di una risibile identità europea, la sacra memoria di certi orrori. La memoria, la dignitosa, misericordiosa memoria dovrebbe essere il cemento dell’identità europea, la base sulla quale educarci al rispetto e alla valorizzazione delle nostre diversità.
Non c’è pezzo di carta, non c’è accordo economico, soprattutto se intrinsecamente sbagliato, soprattutto se costruito per creare una fittizia identità nazionalistica paneuropea, antistorica, antieconomica, antipolitica, che possa sopperire all’assenza di volontà politica, che possa ovviare all’assenza di memoria.
E allora preparatevi all’annessione o alla resistenza. In ogni caso, nascondete l’argenteria. Il futuro è incerto, ma da oggi abbiamo un dubbio di meno: sappiamo da che parte sta il comico che non fa ridere, il nostro guitto poujadista. Dalla parte della callipigia, che vuol tentare il gran balzo in avanti. Riuscì male anche a Mao, che, per quanto animato da pulsioni nazionalistiche del tutto simili a quella della Merkel, era comunque meno zavorrato di lei. Non ci arrenderemo senza resistere.
Lo avrai
camerata Grillo
lo scranno che pretendi da noi italiani
ma con che pietra si costruirà
a deciderlo tocca a noi.
Ti credevamo italiano. Sei tedesco.
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Bell'articolo, però l'istinto di Grillo riflette meglio, in realtà, la storia.
La storia d'Europa, andando indietro di qualche migliaia di anni, è sempre stata fatta da invasioni dal nord, i romani e i greci "achei" erano un invasione dal nord arrivata appena dopo l'anno 1.000 d.c. Poi ovviamente tribù germaniche e scandinave hanno invaso quasi tutta l'europa a ondate per cinquecento anni dalla fine dal IV secolo fino a dopo l'anno 1.000 (l'impero romano fu in realtà difeso da soldati germanici per buona parte degli ultimi duecento anni della sua stora, prima del crollo finale nel 476). Solo l'Inghilterra è stata invasa tre volte tra il 500 e il 1100, prima da Angli e Sassoni, poi dai Danesi e infine dai Normanni, quelli basati in Normandia, nel 1066 alla battaglia di Hastings. Dopodichè dall'Inghilterra sono andati in Nordamerica dal 1500 in poi e in mezzo mondo, dall'Australia al Sudafrica (in Nordamerica la maggioranza degli immigrati europei veniva dalla Germania, Olanda e Scandinavia tanto è vero che per poco non decisero di parlare tedesco e l'inglese vinse una votazione di poco).
Una volta sfogatosi l'ondata migratoria arrivata nel XIX in metà del pianeta, all'inizio del XX secolo i teutonici erano sul punto di avere il dominio in Europa, ma furono miracolosamente fermati sulla Marna nell'agosto 1914. Dopodichè, una incredibile serie di oscure manovre portò gli americani a venire a combatterli nel 1917, rovesciando l'esito della guerra che stavano vincendo. Nel 1940 il destino sembrava ritornare per i germani e i loro alleati, la loro intenzione era di andare a Est, ma dopo la dichiarazione di guerra di Francia e Impero Brittanico finiro per andare prima a Ovest e occupare poi quasi tutta l'Europa per la prima volta dal medioevo. Di nuovo una serie di complicate manovre invisibili (allora) portò l'Impero Britannico a sacrificarsi, distruggere mezza Europa e farla occupare da Stalin pur di demolire la Germania, in coppia con gli Stati Uniti (che essendo stati attaccati dal Giappone non avrebbero avuto interesse ad arrivare a Berlino... Siamo abituati a trovarlo naturale, ma in realtà è strano che per impedire che la Germania occupasse metà Polonia, gli anglo-americani fecero occupare all'URSS metà Europa...). Comunque, questa è da 3mila anni la tendenza ricorrente e forse tramite l'Euro e la UE è semplicemente il destino dell'Europa che ritorna...