Barrick Hedge Book

 

  By: panarea on Venerdì 30 Gennaio 2004 13:53

non x fare polemica, anzi, si citano numeri x ragionare: il Russell 3000, abbastanza ampio e small cap, era 365 gg fa (non faccia come i promotori furbetti che fanno iniziare il grafico da dove torna meglio, nel suo caso da fine marzo) era a 475 punti pari,in euro, a 439. Oggi sta a 643 pari in euro a 519. Ha fatto 80 punti pari a circa 18% con una volatilità anche abbastanza bassa. non male non lo nego e, come suggeriva lei, meglio dello SP500. Però 18%, non 60%. Però gli indiani nelllo stesso periodo sono passati da 3200 a 5697 come indice e con una volatilità paragonabile a quella del Russell 3000. Non nego che il Russell 3000 sia stato un buon investimento ma c'erano dei migliori (lo stesso schifato mib 30 è passato da 22500 a 27917 pari a un + 24%). Il mercato valutario ha fatto la differenza. E' qui la chiave.

Anche se perdevi sul cambio Wall Street ti dava un +30% - gz  

  By: GZ on Venerdì 30 Gennaio 2004 13:16

Si vede che lei non segue i titoli americani, ma solo l'indice S&P 500. Questo è un errore. Prescindiamo dal fatto che coprirsi dal rischio di cambio è facile. Supponiamo che uno non voglia o possa vendere al ribasso 100mila dollari per ogni 100mila che compra di titoli USA. Se lei gestisce UN FONDO DA 500 MILIARDI di euro allora in qualche modo dever investire nell'S&P 500 inteso come indice in cui Microsoft pesa per 200 miliardi da sola ecc.. (perchè con 500 miliardi da collocare le tocca comprare i titoli più grossi). E guadagnava un +30% circa in media -20% circa di deprezzamento del cambio = 10% circa, che è poco. Se lei invece aveva cifre più moderate, anche solo una gestione da 10-20 milioni (forse anche 100 milioni) POTEVA COMPRARE invece i TITOLI CHE LE PAREVA. E non l'indice e i titoli grossi in prevalenza ok ? In questo caso, anche comprando A CASO dei titoli dell'S&P 500 (lasciamo ora stare le small cap che sono salite del +70% in media) dal minimo di marzo le saliva del +50% circa (vedi sotto). Non solo i suoi titoli TORNAVANO SOPRA IL MASSIMO DEL MARZO 2000 quindi era IMPOSSIBILE PERDERE. In altre parole il "danno", della bolla speculativa scoppiata è concentrato sui titoli grandi che i fondi nel 1996-2000 hanno spinto a livelli assurdi. Gli altri 6mila titoli non hanno sofferto (Indice S&P in cui tutti i titoli pesano uguali...)

 

  By: panarea on Venerdì 30 Gennaio 2004 12:53

Dott Zb, 12mesi fa lo SP500 valeva attorno 880 punti che al cambio di allora di 1.08 dollari x 1 euro fa (in euro) 814 oggi vale circa 1134 al cambio di circa 1.2375 916 X un europeo (non x un sudafricano) lo SP500 ha fatto 102 punti in 12 mesi circa il 12.5%, con una volatilità in calo ma piuttosto elevata (se si somma quella azionaria a quella valutaria) contro un quasi 3% che avrebbe potuto portare a casa con un conto arancio in euro (che non costa niente di commissioni e altro e che ha zero volatilità). Valeva la pena investire sul SP500? Secondo me no (l'esempio scontava un timing buono, 12 mesi fa lo SP500 era molto basso). Rischio azionario x rischio azionario tanto valeva comprare l'india (+150% in euro) o l'argentina, certo + volatili, ma con rischio/rendimento migliore negli ultimi 365 gg dello sP500. E inutile sgolarsi per gli USA, il mercato sta lentamente facendo sgretolare la moneta in cui tutta la carta è espressa, qui sotto Rael fa notare che se i cinesi e i giapponesi iniziassero a portare le riserva in oro o anche in CFH, l'adorata moneta USA andrebbe non si da dove. Un banchiere a NY sul Sole24ore raccontava la seguente storiella: gli usa sono come un tizio grosso, che mena, che va dal salumiere senza una lira in tasca, il salumiere gli fa credito, accetta le sue cambiali, un po' x paura un po' x perchè è uno dei pochi clienti che magna e consuma tanto e x questo continua a dargli i salumi. Va tutto bene ora, ma nè il tizio grosso (usa) nè il salumiere (gli asiatici) sono messi molto bene. E' inutile farsi illusioni il mercato questo lo sa, sta facendo salire anche le peggiori porcherie (valute del terzo mondo, ect) pur di non detenere carta verde. Certo queste frottole sono a giro dal 1985 e x un americano in usa la ricchezza non è mai stata così alta, però io sarei cauto nel stare super lungo sugli usa. Anzi consiglio c.arancio che dà questo trimestre il 4% lordo....

La radice di tutti i problemi è il valore del dollaro - gz  

  By: GZ on Venerdì 30 Gennaio 2004 12:33

Nel 1994-1996 il dollaro (rispetto alla media delle altre valute) VALEVA MENO DI ADESSO (il Dollar Index è ora a 89 e per tre anni è stato tra 88 e 83). Rispetto a 10 anni fa ad es il dollaro è più alto ora. Dove è tutto questo crollo ? Dal 1996 l'amministrazione Clinton ha messo Bob Rubin come ministro del Tesoro. Rubin era il capo della Goldman Sachs, era arrivato al vertice di Goldman come trader di cambi (!!) e ha inaugurato la politica del "dollaro forte". La politica dell'amministrazione Clinton è stata di sposare al 100% l'ottica di Wall Street per la quale contano solo i tassi di interesse bassi la liquidità. E il dollaro forte perchè ATTIRAVA CAPITALI IN AMERICA e per Wall Street questo è il paradiso in terra. Il dollaro è salito molto e questo rialzo è stato DANNOSO perchè ha fatto esplodere il deficit commerciale. Il deficit estero USA era di circa 700 milioni di $ nel 1996 e nel 2001 era arrivato a 2.500 milioni di $. La FED, che prende ordini dal governo perchè non è autonoma come la Bankitalia e la BCE per chi non lo sapesse, ha assecondato il tutto tagliando sempre i tassi. E ovviamente "attirare capitali" in America significava però aumentare il debito e il credito nell'economia. Questo deficit ha inoltre inondato il mondo di dollari e ha creato le base per la crisi asiatica del 1997, della Russia e LTCM del 1998 e poi ha creato la bolla speculativa del 1997-2000 che ovviamente poi è scoppiata. Questa massa di dollari è la LIQUIDITA' che ha creato la Bolla Speculativa, ma ALLA SUA ORIGINE C'E' IL RIALZO DEL DOLLARO (che rendeva più care le merci americane e meno care quelle estere inducendo un aumento del deficit estero....). La radice del problema è stato il rialzo del dollaro nel 1996-2001 che era artificiale perchè il DEFICIT AUMENTAVA E IL DOLLARO SALIVA che è il contrario di quello che dovrebbe essere no ?. Ora invece il dollaro scende e il deficit ha cominciato lentamente a calare per cui stiamo andando nella direzione giusta. Però può essere che il deficit accumulato dal 1996 al 2001 sia tale che a un certo punto ci debba essere lo stesso una qualche crisi finanziaria

 

  By: GZ on Venerdì 30 Gennaio 2004 12:32

 

  By: rael on Venerdì 30 Gennaio 2004 11:32

Purtroppo qua si rischia sempre di essere un po' fraintesi: si fa di conto, si legge, ci si fa una idea sulla situazione economico finanziaria americana e se ne traggono le conclusioni. Le conclusioni non sono applicabili direttamente come strategia sui mercati finanziari. La ricchezza americana è tornata a livello del 2000, ok ma non denominata in $ questa ricchezza vale il 25/30% in meno. Lei dice che agli americani di misurare la loro ricchezza in rand sudafricani non gliene importa nulla. Ovvio, e perché? perché la ricchezza del paese americano è data dai suoi consumi interni. Per questo greenspan è preoccupato dei posti di lavoro: perché va bene gonfiare gli immobili e rigonfiare il mercato per rimpolpare gli asset dei privati, ma se poi il cash flow dato dagli stipendi mensili comincia a mancare o è percepito come un flusso non certo nei prossimi 3 anni, la propensione al consumo cala. Se voglio mantenere lo stesso regime di consumi e stile di vita devo vendere una parte degli asset (o fare altro debito, accidenti). Ci sono cassandre che ammoniscono contro il pericolo di questa situazione da 15 anni è vero. Ma quello che mi chiedo io è: in questi 15 anni è stato fatto per far sfiatare questa caldaia? Per me no, anzi si è peggiorata la situazione.

Ma dove è stata 'sta crisi ? - gz  

  By: GZ on Venerdì 30 Gennaio 2004 10:43

Rael, quello che uno immagina per il futuro in base qualche teoria e la Realtà corrente vanno distinti. Tutta 'sta crisi esiste solo nell'immaginazione finora, perlomeno per quanto riguarda l'America e l'Asia che sono i 2/3 del mondo industriale. Nota Yardeni (e anche altri) che la Ricchezza (azioni, obbligazioni, quote di fondi comuni e fondi pensione, liquidità, valore del patrimonio immobiliare...) in USA nel Marzo 2000, al picco della "Bolla" era di 42.3 Trilioni (milioni di miliardi) di dollari. Oggi, gennaio 2004, dopo questa tremenda crisi, è di 42.0 Trilioni (milioni di miliardi) di dollari) cioè è tornata ai massimi di allora. Dato che gli americani vivono per lo più in america il fatto che il dollaro valga di meno che nel 2000 di un 15% in media non cambia quasi niente perlomeno per le famiglie. Idem per quanto riguarda i redditi reali e la spesa che vanno alla grande e se uno non crede alle statistiche ora che il dollaro è basso fa un giro a NY e va nei quartieri tipo Queens o Brooklyn (Manhattan non conta) e chiede in giro. L'inflazione non sarà quella "vera", ma la misurazione ufficiale non era migliore venti anni fa per cui se è calata la misurano sempre allo stesso modo. In ogni caso quando fai shopping noti che tutto costa meno come beni di consumo nei supermercati (specie rispetto all'europa). La crisi magari arriverà in futuro, ma NELLA REALTA' deve ancora cominciare se si fanno confronti con qualunque periodo storico negativo, tipo fine anni '60 e anni '70 o anni '30 e '40 (nella foto: la ricchezza totale delle famiglie in USA)

 

  By: panarea on Venerdì 30 Gennaio 2004 10:07

Ma di un'altra cosa sono convinto, che se le cose girano male per gli americani, la soluzione già ce l'hanno. Non possono non averla. - - - - - - - mi hai tolto le parole di bocca...

 

  By: rael on Giovedì 29 Gennaio 2004 19:38

Non capisco cosa vuoi dire quando dici "secondo te gli americani potrebbero mai permettere ...". Sta già decidendo il mercato. Guarda lo Yen: secondo te i giapponesi potrebbero mai permettere che lo yen si rivaluti col $ fino a 100/95/90? Magari ti ponevi questa domanda quando stava a 120. Certo, magari vorrebbero (avrebbero preferito che) non accadesse. Ma a furia di interventi e yen letteralmente bruciati, sempre lì siamo, sui minimi, 105.5/106. Ogni intervento è uno short da fare. Il mercato sta già decidendo che l'85% delle riserve mondiali detenute in $ sono un po' troppe. Si gioca sul filo, d'altra parte pensa solo a un rialzo dei tassi dell'1% cosa potrebbe scatenare. E 1% vorrebbe dire tassi al 2%, mica al 4%. Ma quanto andiamo avanti a regalare soldi? Questa è addiction. Ma di un'altra cosa sono convinto, che se le cose girano male per gli americani, la soluzione già ce l'hanno. Non possono non averla. Io spero solo che Bush perda le elezioni, è l'uomo sbagliato nel posto sbagliato nel momento sbagliato. Il 2000 è stato un anno di rottura finanziaria, economica, psicologica e sociale. Dopo che i mercati hanno fatto i massimi nel 2000 è successo di tutto. Mica era così 10 anni fa.

 

  By: panarea on Giovedì 29 Gennaio 2004 18:56

rael, una domanda secondo te gli americani potrebbero mai permettere un cos' massiccio spostamento dal loro amato biglietto all'oro? per loro sarebbe la fine si troverebbe ingolfati di carta che nessuno vuole, interessi al 20%, farebbe la fine dell'argentina non credi?

 

  By: rael on Giovedì 29 Gennaio 2004 15:21

L'oro è salito solo contro $, l'argento contro euro ha fatto nuovi minimi l'anno scorso. In effetti sono saliti come qualsiasi cosa in $. Punto. Non c'è tutta questa correlazione inversa con le azioni invece. E in ogni caso non parlavo di trend di borsa, gianmario.

 

  By: gianmario on Giovedì 29 Gennaio 2004 15:02

Ma il trend non sembra seguire il quadro che state tracciando.Il dollaro sale(con indici azionari e bonds che scendono)e i metalli preziosi scendono.E calano oro e argento esattamente quando il dollaro risale.Sembrerebbe uno scenario illogico e senza senso:metalli preziosi giù con mercati azionari a sud.Ma una logica ,in effetti,esiste .

 

  By: rael on Giovedì 29 Gennaio 2004 15:01

Aggiungo: Se il giappone dovesse triplicare le sue riserve d'oro, al prezzo corrente di 410$ l'oncia spenderebbe $33bln. Nel solo mese di gennaio ha letteralmente buttato nel cesso $50bln per frenare la discesa delle yen. Diciamola una volta per tutte: non c'è abbastanza oro nel mondo per un sistema monetario assistito da garanzie reali fisiche di oro in misura decente. Quindi delle 2 l'una: o i dati dell'imf sono sbagliati o 400$ per oncia d'oro sono una barzelletta o entrambi Chi vedeva questa situazione nel 1988 come tudor-jones ha avuto torto, ma solo perché ci si aspetta che questa situazione trovi un bel giorno la sua nemesi. E per il bene di tutti ci si aspetta, da persone razionali, che sia il più presto possibile.

 

  By: rael on Giovedì 29 Gennaio 2004 14:26

Non sarebbe niente di clamoroso, visto che (stando ai dati del IMF) hanno riserve in oro pari al 1.5% del totale. Il paese civilizzato con minori riserve al mondo. Poi c'è la Cina con l'1.9% delle sue riserve monetarie in oro. L'India con il 4,8%. La Russia con il 7.4%. Taiwan con il 2.7%. Il resto del mondo ha dal 20 fino al 58% delle riserve in oro (forse!!). Comunque sia se SOLO IL GIAPPONE porta le sue riserve al 5% vuol dire arrivare a 2551 tonnellate di oro (il 64% della produzione mondiale annuale). Se SOLO LA CINA porta le sue riserve al 5% coprirebbe il 40% della produzione. E via di far di conti... L'oro penso che possa andare tra i 2000 e i 3000$. Certo non solo per la questione delle riserve monetarie.

 

  By: GZ on Giovedì 29 Gennaio 2004 10:52

Fleckenstein nota che il Ministro delle Finanze giapponese Sadakazu Tanigaki ha ammesso ieri in parlamento che il Giappone potrebbe cominciare a mettere una parte delle sue riserve in oro. Non c'è bisogno di dire che se veramente lo facessero e comprassero anche solo la quantità di oro che la francia e la germania detengono il prezzo andrebbe a 800$ ---------------- ^www.minyanville.com#http://www.minyanville.com/gazette/newsviews/^--------------------------------------- All the Fed-engendered commotion overshadowed what to me was the really big news in the longer term, both for currencies, metals, and perhaps even fixed income -- a potentially tectonic statement made by Japanese Finance Minister Sadakazu Tanigaki. To quote a Bloomberg story: "Japan needs to 'carefully' consider diversifying its official reserves to include more holdings of gold. 'That would be necessary for the purposes of diversifying assets,' Tanigaki said at the fiscal and finance committee of the lower house of parliament in Tokyo. He was responding to a question by Jin Matsubara of the opposition Democratic Party of Japan, regarding why most of Japan's official reserves are in foreign currencies and U.S. Treasuries, rather than other assets, including gold. . . . 'There is debate among international monetary authorities about gold's role in foreign reserves,' Tanigaki said. 'Boosting holdings of gold would affect the gold market and so should be carefully considered.'" This story made the rounds, as one might imagine, and folks were quick to do calculations about Japan's tiny sliver of reserves held in gold. If Japan were to do something along the lines of what Germany has and pro-rated it the size of their population, it would have to buy about 4,500 tons. This is of course wild conjecture. According to my sources in the metals market, the Japanese have not been doing anything yet. But if they do, a trickle will soon become the functional equivalent of the biblical flood that required Noah to build an ark, including not just the BOJ but also Japanese citizens, the Bank of China, and Chinese citizens. Those of us who've long held Alan Greenspan's actions in disdain have continually scratched our heads as to why the Bank of Japan, the Bank of China, and others persist in lapping up dollars and mispriced Treasuries, rather than exchanging their surplus dollars for gold, which would not put pressure on the foreign exchange rate. Apparently, some brighter lights in Asia have begun to figure it out. Should this get going, the implications for precious metals would be wildly bullish. Folks would want to scoop up as much gold as they thought they could stomach, then close their eyes and not check on the price except for maybe once a month for a couple years, because that would be one powerful trend in place.