By: paperino on Domenica 28 Luglio 2013 20:32
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In un vero bilancio dello stato dovrebbero esserci anche le attività e il patrimonio, ad esempio se possiede i diritti di estrazione del gas e petrolio e anche nel caso dell'Italia ci sono riserve rilevanti di entrambi ora in Basilicata e nell'Adriatico, un valore stimato andrebbe contabilizzato a sinistra nel suo bilancio come attività. E così per ogni altro diritto di cui lo stato goda in termini di immobili e terreni o diritti tv o sulla rete idrica o banda internet e viceversa una stima dei futuri obblighi pensionistici andrebbero sottratta.
Nessun paese costruisce in realtà il bilancio dello stato, tutti si limitano al suo budget e poi chiamano “bilancio dello stato” il totale dei titoli di stato venduti.
________________ (Zibordi)
Ecco, Zibo, questa mi piace proprio, anzi per dirla tutta è una cosa che nel mio piccolo e nella mia ignoranza, ho sempre pensato. Uno stato alla fine funziona come una grande azienda, ed in una azienda "sana" si ricorre al debito per finanziare l'attivo corrente ed ai mezzi propri per finanziare gli investimenti. La soluzione, rapportata ad uno stato, sarebbe quella di finanziare con titoli di debito il passivo corrente e finanziare con emissione di nuova moneta (come fossero i mezzi propri di una azienda) gli investimenti. Del resto se costruisco una strada, un ospedale, una scuola, creo infrastrutture ecc. incremento l'attivo della mia azienda-stato, rendo più appetibile insediare un'attività in quel paese o più attrettivo viverci.
Se fosse permesso, anche nell'ambito della moneta unica, applicare un sistema di questo tipo, permettendo ai singoli stati di emettre moneta in funzione degli investimenti che vengono fatti, una parte dei problemi verrebbe risolta, senza il pericolo di creare inflazione o svalutazione.
Ma, sempre nella mia ignoranza, credo non sia assolutamente sufficiente, perchè, se in questa meniera si potrebbe "facilmente" risolvere il problema dell'eccessivo indebitamento degli stati, c'è l'altro aspetto, quello dell'eccessivo indebitamento di famiglie e imprese. E li non ci sono soluzioni, salvo, anche qui, facendo un paragone con quanto avviene in caso di dissesto di un'azienda, attaverso un concordato che permatta il pagamento dei debiti con uno sconto.
Ovviamente, essendo il potere aconomico in mano ai creditori, è cosa di cui non si può neppure parlare.