By: GZ on Mercoledì 02 Febbraio 2005 19:50
Le persone più ricche del mondo dichiarano in televisione di comprare euro e vendere dollaro
Soros ha detto che è al ribasso sul dollaro da mesi. Warren Buffett a Davos ha ripetuto che è al ribasso sul dollaro. Bill Gates per la prima volta anche lui ha detto che è al ribasso su dollaro
Intervistavano su CFN Ermenegildo Zegna e altri industriali della moda e abbigliamento e Bulgari, dicevano che si aspettano ancora un dollaro debole fino a 1.40 e che si "coprono" ora (vendono al ribasso il dollaro e termine)
Essere al ribasso sul Dollaro e al rialzo sull'Euro è una posizione molto affollata, anche qui per prendere posto ormai i bagarini ti vendono i biglietti
Nel frattempo oggi la FED alza i tassi di interesse a tre mesi al 2.50% e si creano invece le condizioni per tagliare i tassi europei.
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GERMANIA: DISOCCUPAZIONE, 5 MLN EVOCANO SPETTRO WEIMAR
RECORD STORICO DEL DOPOGUERRA A GENNAIO, GOVERNO MINIMIZZA
2 FEB - Con oltre cinque milioni di persone
per strada, la Germania ha segnato a gennaio il record di
disoccupazione del dopoguerra che ha subito evocato lo spettro
della Repubblica di Weimar, quando la grave crisi economica e l'
alta disoccupazione spianarono la strada a Hitler.
I dati ufficiali resi noti oggi a Norimberga dall'agenzia
federale per il lavoro hanno confermato quanto gia' si sapeva da
giorni: la soglia psicologica dei 5 milioni e' stata sfondata. A
gennaio i senza lavoro in Germania erano 5.037.000, 573.000 in
piu' che a dicembre e 439.700 piu' di un anno fa.
Esperti e governo invitano a non drammatizzare e non cadere
nel panico, sottolineando che la cifra e' effetto delle riforme
del mercato del lavoro varate dal governo rosso-verde. Con la
legge Hartz IV, che ha cumulato i sussidi di disoccupazione e
sociali, e' successo che i beneficiari degli aiuti sociali,
circa 230.000, siano finiti nelle statistiche dei disoccupati.
Sia il ministro del Lavoro Wolfgang Clement, sia il
presidente dell'Agenzia del lavoro Frank-Juergen Weise, sia il
cancelliere Gerhard Schroeder hanno sottolineato questo aspetto.
Attraverso il portavoce Hans Langguth, Schroeder si e' detto
''non sorpreso'' dalla cifra e convinto che le riforme Hartz
siano ''la misura giusta'' per combattere la disoccupazione. L'
aumento dipende sia da fattori stagionali che dall'effetto della
legge Hartz IV, ha detto. Il governo vede percio' ''cinque
milioni di ragioni per portare avanti queste riforme''.
Clement ha respinto il paragone con Weimar e ammonito a non
cedere al panico e non cadere in una ''paralisi da shock'' per
la ''cifra spaventosa'' di disoccupati. Il 'superministro' Spd
ha peraltro legato il suo destino politico al successo delle
riforme del lavoro: ''se Hartz IV fallisce, sono fallito
anch'io'', ha detto in una conferenza stampa a Berlino.
Anche Weise ha detto che le cifre non sorprendono e dipendono
in parte dal nuovo calcolo delle statistiche adottato con Hartz
IV: ''la cifra non e' nuova, ma almeno ora la disoccupazione
sara' meglio inquadrata''. Secondo la sua agenzia, l'apice della
disoccupazione non e' peraltro raggiunto e arrivera' a febbraio.
Complessivamente il tasso di disoccupazione e' salito dell'
1,3% al 12,1%. Un anno fa era dell'11%.
Finora il record del dopoguerra in Germania era stato toccato
nell'ultimo anno del governo di Helmut Kohl, all'inizio del
1998, con 4,823 milioni di senza lavoro. Nell'autunno seguente
Kohl veniva sconfitto alle urne da Schroeder. Nei primi anni del
dopoguerra il tasso di disoccupazione era ancora bassissimo
(sotto l'1%) nella Germania federale. Con la crisi del '66-'67
sali' al 2,1%. Nel 1983 supero' per la prima volta la soglia dei
due milioni e dieci anni dopo, con l'unificazione, dei tre.
Nel novembre 1931 la disoccupazione supero' per la prima
volta in Germania la soglia dei cinque milioni. Nel primo
trimestre del '32 raggiunse il record ufficiale di 6,128
milioni: seguirono nel '33 la fine della Repubblica di Weimar
con la conquista del potere da parte di Hitler e l'avvento del
nazismo.
Per Schroeder il record negativo era stato nel dicembre
scorso, con 4,5 milioni: poi oggi il giorno nero con oltre
cinque. Molti si ricordano ancora che solo nella primavera del
2001 aveva promesso di tagliare per le elezioni dell'autunno
2002 la disoccupazione a 3,5 milioni: di fatto l'aumento' di
500.000 unita'.
Per il governo rosso-verde, nonostante i sondaggi positivi,
e' un brutto segnale, proprio alla vigilia delle importanti
elezioni regionali nello Schleswig-Holstein (20 febbraio).
L'opposizione e' insorta all'attacco. La leader Cdu Angela
Merkel ha accusato il governo di incapacita': ''e' uno scandalo
che il governo per semplici ragioni di calcolo di partito non
faccia nulla fino alle elezioni nel 2006 per rilanciare la
crescita e l'occupazione'', il cancelliere ''sta con le braccia
in grembo''. Per il leader Csu, Edmund Stoiber, ''il governo ha
fallito su tutta la linea nel suo compito centrale di creare
crescita per la Germania'', mentre il leader liberale Guido
Westerwelle si e' spinto a chiedere elezioni anticipate