I conti non tornano

 

  By: XTOL on Venerdì 23 Dicembre 2005 10:54

Fog, la confusione nasce dalla definizione: inflazione (e deflazione) può essere riferita alla moneta (sta per aumento della quantità di moneta circolante) o ai prezzi (che di solito, ma non necessariamente seguono la prima). A me pare che, inflazionando la moneta, la fed faccia uno sporco lavoro: crea un ambiente (inteso in senso anche biologico) in cui il comportamento individuale più adattativo è spendere (l'effetto è quello di rendere difficilissimo l'accumulo di capitale da parte di chi ha un reddito). Questo ha un orrido effetto cumulativo: una corsa globale allo sfruttamento hic et nunc delle risorse, prosciugate per produrre beni necessari, utili, inutili, dannosi. La polarizzazione della ricchezza e lo sfruttamento suicida del pianeta hanno la stessa matrice: il desiderio delle elite politico/economiche di avere la botte (portafoglio) piena e la moglie (il 95% degli umani) ubriaca. Quanto ai bond, siamo alle solite: sono promesse di pagamento basate sul nulla: tra tot anni, se tutto va bene, ti daranno in cambio altra carta; se qualcosa va storto... pazienza. Tutto si regge sulla credibilità dei governi... possiamo continuare a ballare felici e auguri a tutti!

 

  By: Mr.Fog on Venerdì 23 Dicembre 2005 02:55

Scusate, ma l'Argentina e' andata in default perche' ha distrutto le sue riserve nel disperato tentativo di mantenere la valuta ancorata al dollaro, perche' non ha svalutato quando lo poteva fare e ha attuato politiche di bilancio rigorose quando il paese era in recessione. L'esatto contrario di cio' che ha fatto (per esempio) l'America: in recessione ha virtualmente svalutato e adottato politiche di bilancio espansive... Per l'inflazione, guardate questo ultimo secolo: ogni innovazione, dalla ferrovia all'automobile, dai transistor ai microcip fino ad internet, ogni nuova scoperta (innovazione) cosa ha portato? Inflazione o deflazione...? Guardate alla Cina, sono loro che ora COPIANO, che hanno innescato il processo di deflazione e manderanno il mondo in recessione e depressione.

 

  By: polipolio on Venerdì 23 Dicembre 2005 00:22

X, mi dài ragione. I tassi argentini erano MOLTO più alti di quelli ad es. italiani (sulla cui qualità ci sarebbe pure da discutere...). Il fatto che siano andati in default è una singolarità, come quando alla roulette perdi i soldi che hai giocato su un pieno: hai accettato gli odds di un certo tipo, la cui probabilità è 1/37 e ti va male. Se ti fosse andata bene avevi guadagnato parecchio. Per altro sono investimenti che non faccio ma i bond emergenti hanno fatto fare letteralmente pacchi di grana a chi li ha gestiti (magari qui Norton ci tira fuori qualche fondo da far inc@xxare GZ)

 

  By: XTOL on Giovedì 22 Dicembre 2005 20:58

i bond hanno un prezzo che è il tasso effettivo. ---------------------------- prova a chiedere lumi agli argentini...

 

  By: polipolio on Giovedì 22 Dicembre 2005 20:45

Alex, temo che sul punto specifico X abbia ragione. Piuttosto contesto la frase " "out of thin air", cioè a fronte del nulla (niente gold standard) sotto forma di bond" Non è a fronte di nulla, i bond hanno un prezzo che è il tasso effettivo.

 

  By: Mr.Fog on Giovedì 22 Dicembre 2005 16:12

se non accetti nemmeno l'idea che una innovazione della catena produttiva fa calare il prezzo del prodotto, ----------------------------------------- X, accetto eccome che una innovazione fa calare il prezzo del prodotto. Ma "dopo", cioe' quando l'innovazione viene sfruttata su larga scala, prima crea inflazione e POI deflazione; e' questa la differenza.

 

  By: XTOL on Giovedì 22 Dicembre 2005 15:59

... e ha eliminato la richiesta di amanuensi (che costano infinitamente di più) ...e di penne d'oca, ma così non la si finisce mai. se non accetti nemmeno l'idea che una innovazione della catena produttiva fa calare il prezzo del prodotto, resto senza parole. teniamoci pure la febbre

 

  By: Mr.Fog on Giovedì 22 Dicembre 2005 15:41

l'invenzione di gutemberg ha fatto crescere o calare il prezzo dei libri? -------------------------------------------- Qualsiasi innovazione crea inflazione perche' fa crescera la domanda di investimenti cioe' di capitale da investire. L'invenzione di Gutemberg ha stimolato la richiesta di carta, di inchiostro, di torni, di colla, di operai...richiesta che prima NON C'ERA.... Con il passare del tempo il nuovo e' stato digerito e il calo del prezzo dei libri ha eroso la redditivita' e ha costretto i meno efficenti a chiudere ecc..ecc..

 

  By: XTOL on Giovedì 22 Dicembre 2005 15:18

Un'economia viva, vitale crea inflazione e non il contrario ------------------------------------------ questo è il pensiero unico, e non lo condivido affatto. siamo tutti vissuti così a lungo in questo paradigma da ritenerlo inevitabile. io non ci sto più. qualsiasi innovazione nella catena produttiva deve portare o a un aumento della qualità o a una diminuzione del prezzo (o a entrambi). facciamo un esempio: l'invenzione di gutemberg ha fatto crescere o calare il prezzo dei libri? quindi la normalità è (sarebbe) una economia a inflazione zero. e allora come mai i governi hanno da sempre in odio questa possibilità? perchè hanno a cuore le sorti dei loro cittadini, e aumentando la quantità di moneta si oppongono alle recessioni (versione per chi crede a cenerentola) perchè in questo modo finanziano se stessi, drenando con un po' di vasellina gli allocchi che credono di pagare meno tasse. facciamo finta che io sia bushettino: devo spedire un po' di carrarmatini in iraq e questo mi costa molto: come me lo pago? con nuove tasse? nooo! i miei compagni di partito mi mangerebbero vivo. idea! faccio stampare una gran quantità di dollaretti (che i miei concittadini sono obbligati per legge a riconoscere come unico mezzo di scambio) "out of thin air", cioè a fronte del nulla (niente gold standard) sotto forma di bond. Ci pago le spese militari, mi garantisco la rielezione (mia e-o dei miei soci) abbassando le tasse, costringo chi detiene moneta a spenderla (per i motivi già detti) e il gioco è fatto. E chi ci rimette?

 

  By: Mr.Fog on Giovedì 22 Dicembre 2005 13:49

Ma perche' l'inflazione deve pompare solo i consumi?...non e' che per caso aiuta invece gli investimenti e la voglia di fare nuove imprese? Un'economia viva, vitale crea inflazione e non il contrario. Quando si assiste ad una nuova scoperta, c'e' la corsa ad investire a sfruttarla, con conseguente aumento della necessita' di uomini, cose, lavoro,capitali...quindi inflazione. Quando questa nuova scoperta e' digerita dal sistema e tutti ne sono in possesso la corsa alla COPIA, all'emulare questa o quella idea porta ad un abbassamento dei prezzi, maggior efficenza ma minor bisogno di uomini, cose, lavoro...quindi deflazione. In regime di inflazione, e non del 2%, la gente e' spinta ad ingeniarsi se vuole mantenere intatto il suo tenore di vita. Al contrario con la deflazione si addormenta e vive di "rendite" passate. La gente spende se ha soldi in tasca (o se prevede di averne) non se pensa che i soldi varranno meno...spende se il suo stipendio AUMENTA in termini reali o nominali, poco importa, ma deve essere in aumento.. con prospettive di aumento e cioe' quando c'e' inflazione.

 

  By: Moderator on Giovedì 22 Dicembre 2005 13:32

il prezzo dei prodotti, in un regime ad inflazione zero, dovrebbe calare, grazie alle innovazioni ------------------Xtol---------------- con inflazione incontrollata i prezzi diventano incontrollati ,ma con inflazione 2% ho l'idea che le innovazioni riescono comunque a far abbassare i prezzi. E' che alcune cose sono aumentate e forse sarebbero aumentate anche in un regime ad inflazione zero , tipo le case ,per motivi vari :aumentato benessere e desiderio di più mq. ,aumento di abitanti ,immigrazione, aumento dei nuclei familiari (divorzi...)aumento di mobilità . E la diminuzione del potere di acquisto mi sembra dovuta più alla globalizzazione con diminuita competitività della nazione rispetto al resto del mondo (prima uno che fabbricava frigo negli anni 50 poteva essere leader nel mondo ,vendere e pagare stipendi lauti ai suoi dipendenti più facilmente di oggi)che all'inflazione di per sè. Certo che così sembro un difensore dell'inflazione programmata

 

  By: XTOL on Giovedì 22 Dicembre 2005 13:03

il prezzo dei prodotti, in un regime ad inflazione zero, dovrebbe calare, grazie alle innovazioni. significa che ciò che costava 13 cent nel 1950, oggi dovrebbe costare meno, non l'800% in più. Ciò è così lontano dall'esperienza quotidiana da sembrarci impossibile, ma c'è piuttosto da chiedersi chi ci guadagna ad aumentare la quantità di moneta circolante. Ribadisco che stampare carta moneta è Sempre stato fatto a vantaggio degli stampatori. Tanto gli piaceva che, eccedendo in questa simpatica attività, si sono ritrovati le rivoluzioni (o i creditori) alle porte. Con l'abbandono del gold standard non ci sono più stati freni (la printing press di bernanke la dice lunga in proposito). E infatti bushettino si è convinto di poter sostenere le sue guerre e al tempo stesso diminuire le tasse: nemmeno i re di francia avevano osato tanto... a quando la ghigliottina per il povero illuso?

 

  By: Moderator on Giovedì 22 Dicembre 2005 12:34

Per continuare sul semplicistico ,si potrebbe dire che in un regime di inflazione zero i soldi li tieni sotto il materasso ,in un regime di inflazione 2% ,se non sei un imprenditore ma un semplice risparmiatore ignorante , allora ti rivolgi alle banche per salvaguardare il tuo risparmio dall'inflazione. Al che ,tuonerebbe Cisha , le banche possono finalmente risucchiare tutti i risparmi dai materassi (che sono una quantità incredibile) e iniziare a pelarti o,se fossero serie , a investire con professionalità o prestare soldi a chi ha progetti validi.

 

  By: polipolio on Giovedì 22 Dicembre 2005 11:18

Sullo spendere oggi poiché domani è peggio si dibatte dai tempi di Lorenzo il Magnifico. Tuttavia sul piano logico-razionale mi pare abbia ragione Norton. Sarò poco documentato, scemo e ignorante, ma non ho visto tutti questi studi di parallelismi storici --------------------- "have drawn on historical parallels to warn us that the expansion of the past decade .... This Time It's Different" " ---------------------- La ragione per cui l'inflazione è sana (uh, ho bestemmiato!) è che molti prezzi relativi, a cominciare dai salari, sono rigidi verso il basso IN TERMINI NOMINALI, non in termini reali. ---------------------- "Cmq rimane il fatto che in un regime inflazionistico (viene considerato "normale" un aumento annuo dei prezzi del 2% - ma perchè?!?)" ---------------------- Chi stampa moneta lo fa a fronte di asset di qualche tipo (oro, debito). Nel caso di parità aurea Usem e molti altri ti spiegherebbero con dovizia di argomentazioni (sulle quali cmq avrei qualche obiezione) che non ci sarebbe assolutamente inflazione né convenienza a stampare moneta. Nel caso di debito significa emettere titoli. Questi o sono collocati forzosamente (e allora si tratta di una forma di imposizione più o meno occulta) o sul libero mercato. In quest'ultimo caso chi li sottoscrive richiede uno spread sulle proprie aspettative di inflazione. Come hanno sperimentato i governi italiani nei tardi anni '70 questo diviene MOLTO costoso. Dunque NON E' VERO (anche storicamente) che stampare carta moneta sia vantaggioso per chi lo fa. ------------- "chi ne trae vantaggio è colui che stampa moneta" --------------

 

  By: Moderator on Giovedì 22 Dicembre 2005 10:56

se lo tengo sotto il materasso , ma se lo investo aumenta di valore reale ,normalmente .Se un oggetto del desiderio costa 100.000 euro e l'inflazione è del 2% dopo 10 anni l'oggetto (teoricamente)costa 121.900 euro ,se tengo investiti oculatamente al 3% 100.000 euro per 10 anni alla scadenza ho 134.400 euro e mi avanzano 12.500 euro . In realtà alcuni oggetti sono aumentati più dei salari (case) e altri sono diminuiti (elettronica )