Le banche non devono creare moneta

 

  By: XTOL on Venerdì 13 Febbraio 2015 20:33

una lettura "austriaca": ^Scacco matto alla riserva frazionaria#http://johnnycloaca.blogspot.it/2015/02/scacco-matto-alla-riserva-frazionaria.html^ #i#..."Per anni il problema della riserva frazionaria ha disturbato i sonni degli studiosi Austriaci. Murray Rothbard, nel libro Il Mistero dell'Attività Bancaria, ha descritto per filo e per segno come la riserva frazionaria sia una piaga per il sistema monetario attuale e come ne distorca i segnali economici. Anche Milton Friedman arrivò alle stesse conclusioni nel libro Freedom and Capitalism. Fino a ieri, però, ci si poteva semplicemente limitare ad informare gli individui sull'esistenza di questa pratica truffaldina, attingendo da un bacino severamente limitato di azioni concrete con cui contrastarla. Oggi, invece, abbiamo la possibilità di sfruttare la presunzione di conoscenza dei pianificatori centrali per rivoltare contro di loro un sistema che per decenni è stato manipolato a loro favore. La loro presunta onniscienza li ha accecati, e nella selva burocratica che per anni hanno creato per conformare i loro pivilegi ad un mondo in perenne mutamento, è spuntata fuori una legge che è possibile sfruttare contro lo status quo finanziario."#/i#

"Assistenza di Liquidità di Emergenza" alle banche! - GZ  

  By: GZ on Giovedì 05 Febbraio 2015 13:55

La notizia di oggi sui mercati è che la "...La Banca centrale europea ha di fatto messo al muro il governo Tsipras togliendo alle banche elleniche l’accesso alle normali aste di liquidità e giudicando il programma di salvataggio greco a rischio. Ma Atene minimizza..Il ministero delle Finanze greco ha fatto sapere che ^il sistema bancario della Grecia è completamente protetto tramite l’accesso all’assistenza di liquidità di emergenza (Ela) resa disponibile della Banca centrale della Grecia.."#http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/02/05/grecia-dopo-stretta-bce-euro-stabile-negativi-listini-futures/1398627/^ Peccato solo che la BCE ha il potere di escludere un paese dall'ELA ("Assistenza di Liquidità di Emergenza" alle banche). Se dovesse farlo poi la Grecia verrebbe in pratica espulsa dall'Euro perchè le sue banche smetterebbero di funzionare (per cui Varoufakis forse lo ricorda in modo sottile alla BCE...) Tutto si gioca sul sostegno o meno della Banca Centrale alle banche. In ogni momento la BCE ha, in teoria, il potere di togliere il sostegno e far crollare le banche greche. Nel caso specifico può escludere la Grecia dal famoso "ELA", che vuole dire che la Banca Centrale greca fornisce liquidità alle sue banche in cambio di loro titoli e crediti e poi li gira alla BCE. Se questa un bel giorno dichiara che gli "asset" (crediti, bonds) che i greci le girano non sono accettabili il meccanismo di finanziamento si interrompe e dato che le banche grece hanno perso più 100 mld di depositi diventa per loro impossibile pagare quando i clienti fanno un bonifico. Uno ad Atene fa un pagamento dal conto dove il saldo è positivo e la banca del Pireo dice "mi spiace...non è possibile.. ci hanno staccato dall'ELA" Questo è il meccanismo però non solo in Grecia, ma in pratica in tutto il mondo, prima della crisi era un fatto implicito, cioè sapevi che in caso di bisogno c'era questo, ma dal 2008 è stato applicato ovunque. ^L'articolo di Fabio Bolognini riprodotto a fianco oggi#http://www.monetazione.it/forum/coolpost.php?topicGroupID=1&topic_id=2841&reply_id=123579229^ è importante perchè mostra come le banche in Italia in pratica operino solo se lo stato le sostiene in una decina di modi diversi. Questo non sarebbe assistenzialismo all'italiana come forse in parte anche l'articolo di Fabio sembra suggerire. #F_START# size=3 color=blue #F_MID#Se l'Italia avesse la sua banca centrale avrebbe potuto fare questo e anche molto di più, come l'America. La quale quando è fallita Lehman ha nel giro di due mesi fornito 1,300 miliardi alle sue banche, perchè la FED nell'ottobre 2008 di colpo comprò 1,300 miliardi di "attivi" dalle banche#F_END#. In pratica la FED "ripulì" i bilanci delle banche. Il problema della Grecia e dell'Italia è che per farlo devono chiedere il permesso alla BCE, perchè solo la BCE può creare Euro. L'"Assistenza di Liquidità di Emergenza" alle banche esiste in tutti i paesi ed è stato implementata in misura colossale in America, in Gran Bretagna, in Cina, in Giappone. Facciamo l'esempio dell'America. A fine 2007, prima che scoppiasse la crisi di Lehman, AIG ecc... la Banca Centrale in America nel suo bilancio aveva solo dei titoli di stato, per poco meno di 800 miliardi su un bilancio che in totale era appena sopra 800 mld di dollari. In pratica il bilancio normale della FED era "vuoto" e questi titoli di stato li teneva perchè quando vedeva che c'era troppa liquidità nel sistema bancario ne vendeva e "prosciugava" liquidità. #ALLEGATO_1# Poi fallisce Lehman, fallisce AIG e scoppia la crisi in ottobre 2008 e di colpo appaiono quasi 1,300 miliardi nel bilancio della FED che sono classificati come "altre attività" e consistono in crediti comprati da banche. #ALLEGATO_2# Cioè le banche le cedono questi crediti e lei li compra, ad un prezzo che nessuno può sapere (e che non è stato rivelato, salvo quando dopo due anni li ha rivenduti guadagnandoci e si è intuito più o meno quanto aveva pagato). Con cosa ha comprato queste "attività" dalle banche la FED ? Ovviamente stampando moneta, segnando al suo passivo delle riserve Questo è stato l'ELA made in USA, l''"Assistenza di Liquidità di Emergenza" alle banche implementata in misura colossale in America. La differenza è che il governo USA ha dovuto solo fare un paio di telefonate con la Federal Reserve e in poche ore si sono messi d'accordo. Qui in Europa devi girare per Francoforte, Berlino, Bruxelles, Parigi... Ma come miliardi, 1,300 mld in America, fatte le proporzioni con noi con gli USA che sono da 6 a 7 volte maggiori a seconda del tasso di cambio, significa che ad esempio Banca d'Italia comprerebbe 200 miliardi circa di attivi "dubbi" dalle banche italiane ripulendone i bilanci. Ehi... l'America ha fatto questo nel 2008, non sono commenti e teorie, sono fatti scritti nei bilanci che chiunque può controllare. Voi fare ripartire il credito ? Fai comprare 150 mld di sofferenze a Banca d'Italia...che li gira alla BCE se stai nell'euro o se li tiene lei se torni alla lira. (Fatto questo però fai fuori il management delle banche salvate, vieti stock options e bonus, nazionalizzi un paio di banche, vieti i mutui con più del 70% dell'importo finanziato..., metti dei plafond al credito al consumo e ai mutui, vieti i derivati, smembri le banche, vieti che vengano comprate dall'estero...) ----#i# (Nota tecnica all'epoca, ottobre 2008, la FED ha anche venduto 400 mld di treasury bonds cioè l'opposto del QE simultaneamente all'acquisto di 1,300 mld di assets dalle banche. Come mai ? perchè in una prima fase la FED non voleva che i tassi di interesse andassero a zero e se avesse solo creato riserve per 1,200 e rotti miliardi l'effetto sarebbe stato che il tasso sui fondi che presta alle banche (FED rate) sarebbe crollato a zero. Cioè se la FED vuole un tasso di interesse che sia maggiore di zero deve vendere qualche asset in modo da ridurre la liquidità)#/i#

 

  By: Moderatore on Giovedì 05 Febbraio 2015 13:46

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  By: hobi50 on Giovedì 05 Febbraio 2015 13:12

Interessante l'articolo. Da la dimensione di quanto sia debole e rischioso il settore economico . Non c'è quindi da stupirsi che P/E di 16 (rendimento 6 % circa )siano considerati non appetibili pur in un contesto deflazionistico. Hobi

Senza soldi e garanzie dello stato non c'è credito in Italia - Moderatore  

  By: Moderatore on Giovedì 05 Febbraio 2015 12:41

Bisogna rendersi conto che tutte le strade del credito passano per lo stato. ^"Italia, pronta bozza bad bank da inviare a Ue"#http://it.reuters.com/article/italianNews/idITL6N0VE12P20150204^ 4 febbraio #i# il veicolo dell'intera manovra, si legge, è Sga, società di gestione dell'attivo nata nel 1997 per salvare il banco di Napoli, che il Tesoro acquisterebbe da Intesa Sanpaolo per 600 mila euro...Tramite uno o più aumenti di capitale che verrebbero sottoscritti dalle banche, dallo Stato, dalla Cdp, da Bankitalia, e da eventuali investitori privati,... #b#Potrebbe così finanziare l'acquisto delle sofferenze verso le imprese#/b# superiori a una soglia minima di valore nominale di 500 mila euro, anche emettendo titoli obbligazionari #b#assistiti da garanzia statale#/b#, da collocare sul mercato. Per quanto riguarda l'assetto proprietario, ....la partecipazione pubblica si fermerebbe al 49%, mentre le banche deterrebbero il 19% e il 32% andrebbe agli investitori privati. Uno schema che escluderebbe la ricaduta delle passività del veicolo nel perimetro del debito pubblico...#b#L'altra opzione invece vedrebbe la partecipazione pubblica all'81%#/b# mentre il restante 19% andrebbe alle banche, escludendo la partecipazione di investitori privati. #b#Il soggetto però ricadrebbe nel perimetro del debito pubblico#/b#.#/i# ---- L'unica osservazione che farei all'ottimo pezzo di Fabio Bolognini qui sotto è che non è un fatto italiano, in Germania il grosso del credito alle imprese viene da Landesbanken e Sparkassen che sono pubbliche, in America la "bad bank" in realtà l'anno fatta sotto mentite spoglie nel 2009 quando la FED ha comprato circa 1,200 miliardi di crediti marci dalle banche ^Da Fabio Bolognini#http://www.linkerblog.biz/2015/02/04/tutte-le-strade-della-finanza-italiana-passano-dallo-stato/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=tutte-le-strade-della-finanza-italiana-passano-dallo-stato^ 4 febbr 2015 ...qualsiasi iniziativa che riguarda l’apporto di nuova finanza per sostenere le PMI passa in un modo o nell’altro per i soldi o le garanzie dello Stato Italiano. Peraltro quello stesso Stato che è in bolletta, che non paga i debiti arretrati, che fatica a rispettare i vincoli di bilancio e che voracemente preleva anticipi fiscali per fare quadrare i conti. Breve, ma non troppo, elenco, delle ultime novità: • CREDITO BANCARIO: oggi se si vuole ottenere credito in banca, è chiaro che la strada più facile e suggerita dalle stesse banche è una bella garanzia statale fornita dal Fondo Centrale di Garanzia che copre fino all’80% (!) il rischio d’insolvenza e arrivando dallo Stato consente alla banca di non accantonare capitale per l’80% del finanziamento erogato. Una festa: basso rischio, tassi d’interesse comunque alti. Basta guardare le statistiche del FCG del 2014 per vedere l’aumento delle operazioni approvate e garantite. E’ aumentato il credito alle imprese nel 2014? No, quindi le garanzie sono servite a non farlo diminuire di più o più onestamente a rimpiazzare rischio-impresa con un altro pezzo di rischio-Stato. • CREDITO NON BANCARIO 1-SACE: adesso con gli ultimi provvedimenti è stata data licenza bancaria piena alla SACE, che potrà fare finanziamenti diretti alle imprese e non più concedere solo garanzie e scontare fatture. Se questi finanziamenti siano limitati al sostegno dell’export non è neppure chiaro, ma è chiaro che SACE è posseduta dallo Stato tramite la Cdp e non è stata privatizzata. • CREDITO NON BANCARIO 2-i minibond: per facilitare il collocamento dei minibond che stanno uscendo a poco a poco, ma a un ritmo inferiore a quello auspicato, lo Stato si rende disponibile a garantire parte del rischio ai fondi che acquistano minibond. A mio avviso questa garanzia altera e snatura l’idea più nobile di creare un bel mercato obbligazionario di buone aziende basato sul rischio corporate a 5 o 7 anni. Se lo Stato garantisce molto o poco il processo di selezione degli investitori è comunque alterato. • CREDITO NON BANCARIO 3- securitization: non è ancora scritto sulla pietra ma sono convinto che per aiutare il mercato della cartolarizzazione dei prestiti alle PMI, con cui le banche dovrebbero liberarsi di pezzi del loro attivo immettendoli nel mercato degli investitori internazionali (o nella pancia del QE della BCE), lo Stato dovrà aggiungere la sua garanzia altrimenti quei titoli un po’ troppo rischiosi non troveranno tanti compratori a buon mercato. • CREDITO MALATO: qualche batti e ribatti oggi sulla questione della Bad Bank e di quale forma prenderà, ora che tutti si dichiarano a favore di un progetto (che andava fatto 3 anni fa, secondo il mio umile parere). Qualsiasi sarà la soluzione è certo che lo Stato dovrà comunque intervenire direttamente o indirettamente e mettere fondi o garanzie per fare in modo che il gap tra il prezzo offerto da chi vuole comprare sofferenze bancarie e il prezzo a cui he le banche possono vendere senza subire pesanti minusvalenze si avvicini al punto di chiudere quelle operazioni che oggi non si chiudono facilmente. Altre garanzie ed escamotage per non fare rientrare gli impegni dello Stato nel tetto del deficit. • CREDITO MALATO 2-IL FONDO SALVA IMPRESE Ultima creatura partorita dal governo, forse con un po’ di ritardo, forse necessaria anche se pericolosa nella sua facoltà di discriminare una società da salvare da un’altra ecco il Fondo Salva Imprese così definito nel comunicato stampa del Governo: un’altra garanzia. La misura è volta a promuovere la costituzione di una Società di servizio per la ristrutturazione, il riequilibrio finanziario e il consolidamento industriale di imprese italiane in temporanee difficoltà patrimoniali e finanziarie, ma con buone prospettive industriali ed economiche. Si tratterebbe pertanto di uno strumento caratterizzato da natura e finalità diverse rispetto ai Fondi partecipati e promossi dalla Cassa Depositi e Prestiti – F2i, Fondo strategico italiano, Fondo italiano d’investimento – che sono tenuti a investire in aziende non solo prospetticamente, ma anche correntemente in utile. Il capitale della Società sarà interamente sottoscritto da investitori istituzionali e professionali attraverso l’emissione di azioni, alcune delle quali possono godere anche della garanzia dello Stato. Alle azioni non garantite sono attribuiti maggiori diritti di governance. Gli azionisti che detengono titoli garantiti sono tenuti a riversare allo Stato una quota dei dividendi a titolo di premio sulla garanzia ottenuta. Sempre in zona parcheggio le iniziative private di Intesa e Unicredit con KKR e dell’ABI con le altre banche. Forse perché là non era prevista garanzia dello Stato. • CAPITALE DI RISCHIO 1-ACE: a gran voce le imprese chiedono benefici fiscali per chi fa aumenti di capitale e lo Stato li ha concessi con l’ACE, magari non così esaltanti (infatti si grida al rialzo) ma li ha dati. Secondo me ne hanno beneficiato le imprese che non ne avevano bisogno, cioè quelle grandi e già ben capitalizzate mentre i piccoli hanno fatto due conti dal commercialista e hanno fatto spallucce. • CAPITALE DI RISCHIO 2- private equity e venture capital. Lo Stato è chiamato a intervenire per rilanciare gli investimenti di private equity in Italia, direttamente con il Fondo Italiano Investimenti, indirettamente comprando quote di altri fondi di private equity e adesso anche di start up. Altre centinaia di milioni messi sul tavolo, perché l’Italia non ha saputo sviluppare sufficientemente un settore di investitori come in Francia, in UK, in USA e non ha ancora compreso che il denaro privato è più fertile di quello pubblico. Spero siano bastati questi esempi. Stringi stringi sembra che in Italia se vogliamo che alle imprese affluisca più credito o più capitale ci debba sempre pensare la grande mamma Stato. Alla prova del nove la finanza alternativa italiana più che alternativa sembra subalterna e votata al sussidio statale. C’è chi dice che mettendo insieme due zoppi non si ricava mai un centometrista ed è purtroppo vero. Speriamo solo che questa stampella sia temporanea, altrimenti diventa una droga per chi fa intermediazione finanziaria e all’estero questo si chiama ‘moral hazard’. - See more at: http://www.linkerblog.biz/2015/02/04/tutte-le-strade-della-finanza-italiana-passano-dallo-stato/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=tutte-le-strade-della-finanza-italiana-passano-dallo-stato#sthash.VcQPdPMV.dpuf

 

  By: hobi50 on Venerdì 30 Gennaio 2015 10:44

Anti ,concordo che il danno economico non sarebbe un gran che ma la Merkel non puo dire ai tedeschi che ha perso soldi del contribuente tedesco. Hobi

 

  By: hobi50 on Venerdì 30 Gennaio 2015 10:38

Se i mercati avvertono che non ci sarà nessuna possibile "soluzione " ,le banche greche diventano in un attimo insolventi per la fuga dei depositi. Quindi escono DI FATTO dall'Europa perché in BCE senza riserve ci vai solo per prendere il caffè ... Quindi quello che dice Sapir è corretto. Escono ma per colpa loro . Ma ai greci resta un'arma ancora da giocare : l'Ela. L'Ela può essere fermata solo a POSTERIORI dal GC della BCE. Quindi l'Europa sarebbe esposta ad un giochetto SPORCO. I greci stampano euro e li vendono immediatamente sul mercato dei cambi contro $. Se glielo lasciano fare sono fregati. Per stoppare L'Ela non ci sono mezzi legali ma ...ad un certo momento la BCE potrebbe fottersene. Hobi

 

  By: antitrader on Venerdì 30 Gennaio 2015 10:14

Hobi, i mercati se ne infischiano perche' ormai (in mezzo alle stamperie selvagge) tutti si sono abituati a ragionare in termini di migliaia di miliardi per cui, alla fin fine, i 240 della Grecia, anche nella peggiore dele ipotesi, vengono considerati solo come una faccenda un po' fastidiosa e di poca rilevanza.

 

  By: antitrader on Venerdì 30 Gennaio 2015 09:58

Questo (Sapir) ha un'idea molto bizzarra sull'uscita della Grecia dall'euro, in sostanza escono (ma anche no). ^....A quel punto la Bce taglierà i ponti con la banca centrale greca, interrompendo l'erogazione di prestiti, e deciderà che gli euro emessi in Grecia non possono più circolare nel resto dell'area della moneta unica....#http://www.wallstreetitalia.com/article/1800016/germania-ha-una-sola-scelta-spingere-grecia-a-fare-default.aspx^

 

  By: hobi50 on Venerdì 30 Gennaio 2015 09:58

Traderoscar ,se l'Europa finanzia ...è un buon programma ,no (per i greci ) ? Il problema viene fuori se l'Europa li molla. Allora certamente ripudiano il debito ma devono pure fare un budget statale IN PAREGGIO. Altrimenti sono da capo ( e poi non potrebbero trovare finanziamenti in valuta estera ). Ma i mercati sembrano scommettere diversamente. Un grande accordo necessariamente truffaldino. In questi casi la truffa sta nel rendere EVIDENTI i VANTAGGI PER I GRECI ed OPACHE LE PERDITE PER L'EUROPA. Hobi

 

  By: traderosca on Venerdì 30 Gennaio 2015 03:00

"Ripristino della 13esima per i poveri, cure gratis, stop alle privatizzazione, elettricità di nuovo pubblica," per fortuna che non ha detto un milioni di occupati in più entro....perché avrei pensato ad un sosia di Berlusconi. Perché non si lascia la Grecia al suo destino,loro sono contenti,noi abbiamo tutto da guadagnarci non capisco questo accanimento nel farli rimanere......

 

  By: Bullfin on Venerdì 30 Gennaio 2015 01:48

ripristino della 13esima per i poveri, cure gratis, stop alle privatizzazione, elettricità di nuovo pubblica, viva tzipras...!!

FULTRA 10 MARZO 2020: Qui sotto la fotocopia dal vero "cialtrone medio italico" : Antitrader. Fatene una copia del pensiero per i posteri e quando tra 50 anni vorranno capire perchè l' talia sia finita miseramente

 

  By: DOTT JOSE on Giovedì 29 Gennaio 2015 20:08

I renziani sono subito saliti sul carro dei vincitori di Tsipras, peccato che da una parte fanno vera politica di sinistra a favore della massa proletaria, ripristino della 13esima per i poveri, cure gratis, stop alle privatizzazione, elettricità di nuovo pubblica, mentre i "renzinos" privatizzano le poste e continuano sulla linea thatcher-reagan di taglio ai servizi sociali in Grecia urlano NO PASARAN in Italia si piegano a 90 gradi http://www.controlacrisi.org/notizia/Politica/2015/1/29/43715-le-panzane-di-renzi-su-tsipras-mentre-ad-atene-lelettricita/

10 febbraio 1947 MATERIALI DI RESISTENZA STORICA GIORNO DEL RICORDO FOIBE dieci febbraio | MILLENOVECENTOQUARANTASETTE

 

  By: pana on Lunedì 26 Gennaio 2015 14:30

purtroppo non ho BITCOIN ,ero convinto del crollo, mannaggia a me aspettero la quotazione dell ETF dei fratelli winklevoss

U.S. Navy Ridiculed Over Picture Of Commander With Rifle; 'We're Going To Lose A War' | Viral - YouTube

 

  By: lutrom on Lunedì 26 Gennaio 2015 14:27

"Se gli Americani consentiranno mai a banche privati di emettere il proprio denaro, prima con l'inflazione e poi con la deflazione, le banche e le grandi imprese che ci cresceranno attorno, priveranno la gente delle loro proprietà finché i loro figli si sveglieranno senza tetto nel continente conquistato dai loro padri. Il potere di emissione va tolto via dalle banche e restituito al popolo, al quale esso appartiene propriamente." Thomas Jefferson