Pamalat a MEZZO euro (-42,61%). - Moderatore
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By: Moderatore on Venerdì 19 Dicembre 2003 13:41
PARMALAT: A VUOTO OTTAVO TENTATIVO IN BORSA, RIPROVA ALLE 13
MILANO, 19 DIC - Nulla di fatto anche con l'ottavo tentativo: Parmalat non riesce a fare prezzo e sara' in validazione alle 12,53 e, se idonea, in negoziazione intorno alle 13. Attualmente il prezzo teorico e' inchiodato a 0,51 euro (-42,61%).
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PARMALAT: WSJ, RISPARMIATORI USA E GB IN POOL PER TRATTARE
ROMA, 19 DIC - Risparmiatori inglesi e americani in possesso di bond Parmalat per 2 miliardi di dollari si sono messi in pool e hanno deciso di dare mandato a consulenti legali e advisor finanziari di contrattare con la societa' di Tanzi la restituzione del loro patrimonio. Ne da' notizia il 'Wall Street Journal' precisando che i rappresentanti del gruppo hanno gia' avuto colloqui con il nuovo numero uno di Parmalat, Enrico Bondi.
''Abbiamo gia' incontrato Bondi e anche se siamo ancora ad uno stadio preliminare della discussione, speriamo che si possa continuare con un dialogo costruttivo'', ha detto l'avvocato fallimentare Evan D. Flaschen di Bingham McCutchen, lo studio legale americano che rappresenta un gruppo di oltre 50 detentori di bond, tra pubblici e privati.
Come advisor finanziario, il pool di obbligazionisti ha scelto Houlihan Lokey Howard & Zukin, banca d'investimento americana con una grande esperienza in fallimenti e ristrutturazioni.
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PARMALAT: BANCAMERICA NEGA POSIZIONI 3.950 MLN BONLAT
ROMA, 19 DIC - ''La Parmalat finanziaria spa - si legge nella nota - comunica che in data 17 dicembre 2003 la Bank of America N.A, New York Branch, ha informato la Grant Thornton, revisore della Bonlat Financing Corporation, societa' della Cayman Island facente parte del gruppo Parmalat, di non intrattenere 'un conto' con la suddetta Bonlat''.
''Inoltre - prosegue il comunicato - la Bank of America ha disconosciuto l'autenticita' di un documento del 6 marzo 2003 che attestava l'esistenza di posizioni in titoli e liquidita' corrispondenti a circa 3.950 milioni di euro al 31 dicembre 2002 di pertinenza di Bonlat. Tale documento e' stato preso a base della certificazione del bilancio Bonlat 2002''.
La lettera della Bank of America - comunica la Parmalat - fa seguito ad una richiesta in pari data di Grant Thornton. Tali informazioni sono state fornite alla Parmalat dalla Consob ieri nel tardo pomeriggio. ''A seguito di quanto sopra comunicato - si legge nella nota - la societa' ha avviato le necessarie urgenti verifiche. ''Il presidente - conclude la nota - ha convocato per il tardo pomeriggio di oggi un Consiglio di amministrazione straordinario con all'ordine del giorno 'Comunicazioni del presidente''.
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Parmalat, a rischio il nodo Brasile
(12/18/2003 8:02:36 AM)
Ancora forti gli scambi su Parmalat. Ieri è passato di mano il 25% del capitale del gruppo alimentare. Trattativa sul filo del rasoio con Bank of America per sciogliere il nodo dell'opzione put sul Brasile da 400 milioni di dollari a carico del gruppo emiliano in scadenza ieri.
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Parmalat: titoli ancora sospesi (+28%), boom di volumi
(12/16/2003 2:14:20 PM)
Ennesima sospensione al rialzo per Parmalat, che è arrivata a guadagnare il 28% circa rispetto al prezzo di riferimento di ieri. Il titolo è bloccato a quota 1,029 euro, mentre il prezzo teorico è in questo momento a 1,05 euro. La decisione di Calisto Tanzi di abbandonare il consiglio d’amministrazione ha sortito un effetto positivo sia sui titoli sia sulle obbligazioni, anch’esse in rialzo nella seduta odierna. Menzione anche per i volumi: nei pochi momenti che il titolo è rimasto in contrattazione sono passati di mano 120 milioni di azioni, pari a circa il 15% del capitale. Da ricordare che nella seduta dell’11 dicembre, in occasione del crollo dei titoli, erano passati circa 400 milioni di azioni.
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Obbligazioni Parmalat: nuova lettera sui bond
(12/15/2003 12:35:17 PM)
Non c'è pace per gli obbligazionisti Parmalat. Dopo il rialzo di venerdì scorso sulle ali della notizia del rimborso del bond da 150 milioni che aveva fatto precipitare la situazione in casa della famiglia Tanzi, oggi la lettera colpisce nuovamente i bond del gruppo facendoli precipitare nuovamente ai livelli di venerdì mattina. L'obbligazione con cedola 6,8% e scadenza luglio 2008 fa segnare un prezzo di 53-54 mentre quella con scadenza febbraio 2005 e cedola al 6,25% ha un denaro/lettera di 56-58.
------------------------da BORSA E FINANZA 13/12---------------------
Ventisei pagine di società consolidate, controllate, collegate. Questo è il complesso organigramma societario del gruppo Parmalat evidenziato nella relazione semestrale. Un impero, quello costruito da Tanzi, su cui veramente non tramonta mai il sole. Dall’Europa all’Africa, fino all’Asia, alle Americhe e all’Australia il gruppo di Collecchio può contare su 146 stabilimenti: 46 in Europa, 41 fra Nord e Centro America, 37 in Sud America e altri 22 sparsi nel resto del mondo. Totale: 36mila dipendenti in 30 Paesi.
Il fatturato consolidato dei primi nove mesi (5.263 milioni di euro, di cui il 70% deriva da prodotti market leader nei rispettivi comparti) viene realizzato per il 37,5% in Europa (34,2% nello steso periodo del 2002), per il 33,1% in Nord e Centro America (35%), per il 19,7% in Sud America (22,2%) e per il 9,7% in altre aree geografiche (8,6%). Un salto enorme se si pensa che in 12 anni il peso dell’Italia, in termini di ricavi, è sceso dall’85 al 23% circa.
Frutto della faraonica campagna di acquisizioni che ha spaziato dal Canada (Beatrice Food, 140 milioni di euro, e Ault Food, circa 250 milioni), al Sud Africa (Bonnita Holdings, 100 milioni), fino all’Australia (Pauls, 220 milioni). Latte e prodotti freschi continuano a fare però la parte del leone, con un peso sui ricavi superiore all’80 per cento.
La gran parte delle partecipazioni della capogruppo quotata, Parmalat Finanziaria, è raccolta nelle due società Parmalat spa e Dalmata srl, entrambe interamente possedute dalla capogruppo. Fra queste, a titolo di curiosità oltre a finanziarie e compagnie assicurative, anche le squadre calcistiche Parma Calcio e Deportivo Caracas. Ma uno degli asset più importanti per una multinazionale come Parmalat rimane certamente il marchio. La società l’ha valutato circa 250 milioni di euro e ne ha deciso l’ammortamento in 25 anni.
Da notare come la ventilata cessione dei marchi americani Mother’s Cake e Arch Way (con un fatturato complessivo di circa 400 milioni di euro) potrebbe portare nelle casse di Parmalat fra 300 e 350 milioni di euro. La valorizzazione della divisione americana sarebbe quindi pari a circa 0,75 volte il fatturato. Ancora giovedì 11 dicembre, nonostante la devastante ondata di vendite che ha dimezzato il prezzo delle azioni, il gruppo di Collecchio valeva in Borsa circa 0,09 volte i ricavi del 2002, cioè meno di quattro volte la stima prudenziale del solo marchio societario.
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Capitalia: 393 milioni di crediti verso Parmalat
(12/12/2003 5:31:30 PM)
Capitalia ha dichiarato che l’esposizione nel gruppo Parmalat ammonta a 393 milioni di euro. I crediti, specifica la società, sono tutti verso società operative. Dell’ammontare totale i crediti “a rischio pieno” sono 198 milioni, mentre 134 milioni sono autoliquidanti (a fronte cioè di anticipi su fatture) e 61 milioni riguardano leasing e finanziamenti garantiti da ipoteche. I titoli in portafoglio sono stati definiti di ammontare “non significativo”, mentre sono assenti posizioni in derivati. Per ciò che riguarda Parmatour, l’esposizione ammonta a 91 milioni di euro, di cui 52 per leasing e finanziamenti garantiti da ipoteche o autoliquidanti.
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Parmalat: rimborsato il bond da 150 mln
(12/12/2003 5:21:52 PM)
Buone notizie per gli azionisti Parmalat. La società guidata da Calisto Tanzi ha comunicato di aver rimborsato il bond scaduto lo scorso 8 dicembre da 150 milioni di euro. La notizia del non-rimborso aveva fatto scatenare le vendite sul titolo, precipitato da 2,20 a 0,87 euro.
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Bond Parmalat in forte calo
(12/12/2003 12:52:13 PM)
Tempi duri anche gli obbligazionisti Parmalat. Mentre il titolo azionario è stato sospeso per eccesso di ribasso a 0,87 euro, con un calo del 26%, i bond della società parmense sono sempre in calo, ma la discesa è meno violenta. L'obbligazione con cedola 6,25% e scadenza febbraio 2005 è scambiata a 59-60 mentre quella con cedola al 6,8% e scadenza luglio 2008 fa segnare una lettera di 57,5. Da ricordare che il bond con cedola al 6,25% e scadenza febbraio 2005 venerdì scorso ha chiuso a 97,58.
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Parmalat crolla in borsa: -47%
(12/12/2003 8:04:06 AM)
Parmalat è crollata al suo ritorno in borsa, dopo la sospensione durata tre giorni, lasciando sul terreno il 47% in chiusura di giornata ieri. Si tratta del più forte calo mai avvenuto al Mib30. Ieri sono stati bruciati 865 milioni di euro con scambi alle stelle.
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Parmalat non entra, teorico di -44% mentre Citigroup e' esposta per 700 mln
(12/11/2003 10:18:17 AM)
Parmalat non riesce a rientrare in contrattazione. Anche l'ultimo tentativo è andato a vuoto, ma il prezzo teorico è in rialzo rispetto a quello delle prime battute. Il pre-open è infatti di 1,23 euro, con una flessione teorica del 44%. Intanto tra gli istituti di credito spunta il nome di Citigroup, che sarebbe esposta verso la famiglia Tanzi per circa 700 milioni di euro.
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Parmalat non fa prezzo, teorico di -55%
(12/11/2003 9:12:05 AM)
E' stato subito sospeso il titolo della famiglia Tanzi a piazza Affari. Parmalat ha fatto segnare un pre-open di 1 euro, con un calo teorico del 55% rispetto ai valori di chiusua di venerdì scorso.
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