Parmalat

 

  By: Luigi Luccarini on Venerdì 12 Dicembre 2003 18:17

Capitalia per 393 mln. euro diretti Più tutte le catene, swap, lacci, gioco calcio ecc.

 

  By: GZ on Venerdì 12 Dicembre 2003 18:05

quali sono le banche più esposte a Parmalat ?

Fino a quando il russell 2000 non si impressiona... - gz  

  By: GZ on Venerdì 12 Dicembre 2003 17:21

"...Non capisco come faccia a stare +0.12 il numtel..." nel 1999 il Numtel seguiva il Nasdaq e ora segue (inconsciamente) il Russell 2000 che è l'indice che gli assomiglia di più e quello leader del 2003 e il Russell non sta facendo una piega

 

  By: panarea on Venerdì 12 Dicembre 2003 17:06

oggi con parmalat è morto il sistema finanziario italiano del debito. che cragnotti era un po' così lo sapevano tutti, parmalat no,aveva il rating, la certificazione ect. In 2 gg una società passa da 4'400'000'000 euro di liquidità (scrivo in lire perchè fa + paura 8'600'000'000'000 lire di soldi) a non avere 40'000'000 di euro x pagare la luce. Ragazzi questa è una sirena pericolosa, Parmalat era la principale azienda industriale privata di questo paese (fiat non la considero privata e comunque prima capitalizzava meno) davanti a barilla, luxottica, benetton, erg, moratti, ferrero, chi va pare. Non hanno + una lira, zero. E allora cosa succedderà ai bond (e alle azioni) di Lucchini, Impregilo, Frati, Cerruti, FinPart, Burgo ect. Ok qualcuno non è male come parmalt, ma dopo oggi la fiducia nel sistema è crollata. Non capisco come faccia a stare +0.12 il numtel. Oggi la famosa carta di cui parlano sempre male i pessimisti è veramente evaporata. W l'oro?

 

  By: GZ on Venerdì 12 Dicembre 2003 16:39

mah... il problema di Microsoft non è guadagnare, ma avere un immagine positiva per evitare che l'anti-trust la smembri o comunque la metta sotto inchiesta chi crea una giungla di società offshore come Parmalat o Cirio (o tanti altri) lo fa perchè non guadagna e non ha proprio i soldi

 

  By: gianlini on Venerdì 12 Dicembre 2003 16:16

la cosa più divertente è che nella tanto vituperata America di assetati ricconi, hai un Bill Gates che possiede sostanzialmente una società sola per fare software, ne è limpidissimo detentore di un numero conoscibile con grande accuratezza di quote (basta andare in yahoo), ne vende con altrettanta limpidezza e certezza un certo numero ogni mese, ogni tanto fa una bella donazione a qualche ente pubblico, università, museo, fondazione... senza tanti giri alle Cayman o in Lussemburgo..... ha diversificato poco o pochissimo e comunque con annunci trasparenti e chiari (in confronto a Cragnotti che sembra alla fine avesse più società offshore che banconote da 50 euro in tasca)

 

  By: Luigi Luccarini on Venerdì 12 Dicembre 2003 16:11

La cosa comica è che la Procura di Parma, a cui ora vogliono rivolgersi tutte le associazioni dei consumatori, ha da marzo di quest'anno depositato un mio esposto/denuncia (ricordate? ne parlai proprio qui) sulle vicende bonds-comunicazioni al mercato-insiders e volatilità. Io continuo a dire che il bilancio già nel 2002 parlava chiaro: la famosa liquidità in "pancia" era per lo più rappresentata da immobilizzazioni finanziarie: ora, a guardar bene l'ipotesi che si trattasse di crediti infragruppo aumenta di consistenza. E comunque se Bondi pare stia cercando disperatamente un 30/40 milioni di euro, la situazione non sembra così facile da risolvere. E comunque per produrre e commercializzare il latte non credo che servano società off-shore, oppure sì?

Beh... è stata massacrata abbastanza Parmalat ora ? - gz  

  By: GZ on Venerdì 12 Dicembre 2003 15:18

E' stata massacrata abbastanza Parmalat ora ? In base alle notizie ovviamente non sembra perchè è tutto ancora confuso, in sintesi non si capisce se abbiano usato questa ragnatela di società offshore per truccare veramente i bilanci o no, cioè se siano stati solo incompetenti oppure abbiano da nascondere qualcosa di poco legale Inoltre manca un "catalizzatore" che dovrebbe essere il fatto che Tanzi si fa da parte ad esempio o comunque che cede la maggioranza assoluta e a chi poi la ceda Tecnicamente pure non sembra che sia finita in base ai conteggi sul grafico a 5 o 60 o anche a 1 minuto

 

  By: Moderatore on Venerdì 12 Dicembre 2003 10:53

Parmalat, e' di nuovo tonfo in borsa (12/12/2003 9:15:18 AM) Dopo un avvio in leggera flessione crolla nuovamente il titolo Parmalat, ora congelato per cinque minuti sul controllo (rientra in contrattazione alle ore 09.20 circa). Il titolo segna un ribasso dell'11% circa, dopo avere perso il 47%, il ribasso più forte mai avvenuto sul listino del Mib30. Parmalat è crollata al suo ritorno in borsa, dopo la sospensione durata tre giorni, lasciando sul terreno il 47% in chiusura di giornata ieri. Si tratta del più forte calo mai avvenuto al Mib30. Ieri sono stati bruciati 865 milioni di euro con scambi alle stelle. ---------------------------------------------------------------------- Parmalat: esposto in procura delle associazioni dei consumatori (11/12/2003 19.28.44) Associazioni dei consumatori all’attacco dopo il tracollo del titolo Parmalat,che ha perso quasi il 50% del valore nella seduta nella quale i titoli sono. L’Adusbef ha presentato un esposto alla procura della Repubblica di Milano e Parma chiedendo di verificare le responsabilità nel caso Parmalat, e nel concreto, i comportamenti del collegio sindacale e della società di revisione. Ma non solo: le richieste di verifica hanno per oggetto anche le autorità di vigilanza e le banche d’affari. ---------------------------------------------------------------------- PARMALAT: BOND ANCORA AI MINIMI, DECENNALE A 63 PUNTI ROMA, 11 DIC - Una breve rialzata di capo nelle prime ore della mattinata si e' presto conclusa in una nuova doccia fredda per le obbligazioni Parmalat, con il titolo di riferimento decennale che resta ora ancorato ad appena 63 punti. Dopo l'ulteriore declassamento di rating sulla societa' di Tanzi operato ieri da Standard and Poor's, stamani e' tornata un'ondata di acquisti sui titoli Parmalat: acquisti che, secondo gli analisti, sarebbero pero' da attribuire principalmente ad alcuni fondi stranieri che per statuto possono comprare titoli ormai prossimi al default. Ma, finita quest'ondata, spiegano, e' difficile che qualcun altro decida di comprare. Cosi' il bond a cedola fissa 6,125% con scadenza a settembre 2010, salito nelle prime ore di stamattina fino a quota 71, viaggia ora nuovamente intorno ai 63 punti (vicino al minimo di 61 toccato ieri) con un rendimento del 15,22%. ---------------------------------------------------------------------- PARMALAT: ASSOGESTIONI A CONSOB, SITUAZIONE E' DRAMMATICA ROMA, 11 DIC - ''La situazione e' drammatica''. Lo scrive, in una nota indirizzata al presidente della Commissione di vigilanza per la Borsa, Guido Cammarano, numero uno di Assogestioni. ''Gli ultimi avvenimenti - scrive Cammarano - sembrano dimostrare l'inattendibilita' delle informazioni relative alle operazioni finanziarie poste in atto dalla societa' e da essa ufficialmente rappresentate, sulle quali ogni categoria di investitori, e soprattutto gli istituzionali chiamati a gestire i risparmi di milioni di famiglie, hanno fondato le proprie valutazioni di investimento''. Assogestioni esprime quindi il ''vivo apprezzamento e fiducia'' che l'industria del risparmio gestito ripone ''nell'azione tempestivamente intrapresa dalla Consob nei confronti di Parmalat finanziaria''. Nella missiva Cammarano scrive come ''risultino non piu' affidabili i comunicati rilasciati dalla societa' negli ultimi giorni, i quali hanno piuttosto alimentato ulteriormente l'incertezza in cui versano attualmente gli operatori del mercato, lasciati in balia delle varie conferme e smentite che si rincorrono sugli organi di stampa, e ai quali e' negata una visione completa della reale situazione del gruppo, dei cui dati invece sembrerebbe siano in possesso soggetti non legittimati ad accedervi. La nostra speranza e' che l'Autorita' da Lei presieduta possa al piu' presto rimuovere tale asimmetria informativa e ristabilire quelle condizioni minime di trasparenza e di correttezza dei flussi informativi da piu' parti ripetutamente invocate, ma fino ad oggi purtroppo negati dalla societa', preordinate a permettere al mercato, finalmente reintegrato delle informazioni necessarie, la possibilita' di esercitare le proprie prerogative di unico arbitro del sistema finanziario''. ----------------------------------------------------------------------

 

  By: Luigi Luccarini on Giovedì 11 Dicembre 2003 13:55

Ma - a differenza di Cirio, Finpart, Giaconelli, Gandalf, CHL ecc. - qui il business operativo produce abbastanza cassa per ripagare il debito. Questo non ci consola completamente dalle zone d'ombra sulla gestione finanziaria ma è già una differenza importante. Staremo a vedere............. Se le hai prese è stato un cattivo affare. E i bilanci parlavano chiaro... il nulla, o quasi.

 

  By: CORTO on Giovedì 11 Dicembre 2003 01:54

Buon giorno, concordo con Angelo. La storia Parmalat offe un contributo diverso da quella di Cirio ma, per certi aspetti, ancor più significativo. Piuttosto che azzardare dei numeri, con un bond da 150 mln che attende d'essere saldato..., ci si può già indignare per la malgovernance e l'impudente sprezzo del mercato perpetrato con una girandola di comunicati disattesi dai fatti. Direi che ce n'è abbastanza per augurarsi un caloroso "tutti a casa" (e qualcuno comincia a salutare). Finirà con ricapitalizzazione con soldini freschi dei risparmiatori perchè "è una solida realtà industriale italiana?" Si. Saluti a tutti corto (non ho una sola azione Parmalat ma sono incazzato nero)

 

  By: angelo on Martedì 09 Dicembre 2003 15:52

Io sono d'accordo con quanto scritto da De Paolini su "Finanza e Mercati" di stamattina (peraltro l'unico quotidiano che presenta il dafault e la bancarotta come une storia "chiusa".......mah, vedremo alle 18): questo è un caso completamente diverso dai precedenti. Cirio era scritto nei bilanci, anche se sappiamo tutti che il singolo risparmiatore non ha tempo nè competenza per leggerli, e quindi è portato a fidarsi (a volte a sproposito) di una banca/promotore, ecc. Qui siamo (saremmo) di fronte alla menzogna totale rispetto al sistema, banche comprese: fino a due settimane fà questi signori sostenevano di avere 4,2 mld in liquidità, adesso - visto che Epicurum non ha rimborsato 500 mln - non sono tutt'ora in grado di dirci se rimborseranno un bond da 150 mln (anzi molto meno, perchè per la maggior parte se lo erano già ricomprato) Un colpo tale da mettere in discussione la credibilità di tutto il sistema................ ( se non posso credere non dico ai bilanci, ma neanche ai comunicati stampa, cosa perdo tempo ad analizzare le aziende? tanto vale andare al casinò........). L'unica cosa positiva è che adesso questa farsa sempbra essere proprio al capolinea.

 

  By: franco on Martedì 09 Dicembre 2003 15:00

Le vicende di questi giorni hanno del grottesco .......o forse è tutto studiato??; ...... ma vedremo come va a finire. saluti

maneggi per la seat risp.? - fabrizio maiocco  

  By: fabrizio maiocco on Sabato 29 Novembre 2003 13:43

un'altro titolo che potrebbe diventare oggetto di oscuri maneggi potrebbe essere la seat risp. Se la cultura del sospetto ha anche aspetti talvolta positivi allora visto che con 100 mil. le puoi traquillamente rastrellare tutte allora e solo allora perchè non lanciare un'opa residuale magari con un buon premio e conseguentemente un ottimo guadagno?? probabilmente sono solo vaneggiamenti.

sono ora disposto a rigiocarmi Parmalat - angelo  

  By: angelo on Sabato 22 Novembre 2003 19:08

Ovviamente è solo una opinione personale, ma Parmalat non è Cirio. Ci sono zone d'ombra nei bilanci, ma la solidità dei due gruppi non è neppure lontanamente paragonabile. E guardare i bilanci non è mai inutile, anche quando non hanno tutte le risposte (nessuno le ha......). La settimana scorsa, ho fatto anch'io un trade molto simile a quello di Luccarini. Non c'entrava l'analisi fondamentale, nè l'analisi tecnica, solo - come ho cercato di spiegare - la percezione che il mercato stava esagerando nel reagire ad una notizia, di per sè indubbiamente negativa, ma non tale da far perdere al gruppo il 20% di capitalizzazione due giorni. Ma proprio perchè ho fatto il 10% in un giorno, sono ora disposto a rigiocarmi gli stessi soldi su un'operazione analoga. Ovviamente nessuno può sapere se ho fatto bene o male. Venerdì mattina, uno di quei santoni dell'analisi tecnica, che sono pagati per predicare e si guardano bene da fare trading serio, approcciava il tema con la sua solita spocchia: "E chi ti dice che non vada sotto 2 Euro?" Ho risposto mentalmente: "Nessuno, in Borsa nessuno può essere sicuro di niente, nè io nè te nè nussun altro. Io so solo che a questi prezzi rientro, e poi ne riparliamo". Se non arrivano notizie positive (può capitare anche su parmalat!!), ci vorrà un pò di tempo per rifare un altro 10%, perchè il sentiment delle sale operative è sull'orribile/funereo. Ma - a differenza di Cirio, Finpart, Giaconelli, Gandalf, CHL ecc. - qui il business operativo produce abbastanza cassa per ripagare il debito. Questo non ci consola completamente dalle zone d'ombra sulla gestione finanziaria ma è già una differenza importante. Staremo a vedere.............