salvarsi dalla crisi

 

  By: pablo on Lunedì 15 Dicembre 2014 13:35

La sparizione dell'origine del cibo dalle etichette non è sicuramente una manovra dei soliti noti che tirano i fili per sdoganare le immense schifezze che vengono compiute nel mondo dell'alimentare (le frodi pare rendano più del traffico di droga) e per favorire le produzioni di basso costo. No no, cosa vado mai a pensare? Sicuramente è colpa del mio assessore. Anti, arrossisci se ancora ti riesce sotto quella patina nera che ormai è la tua seconda pelle.

 

  By: pasco on Lunedì 15 Dicembre 2014 13:32

Sparisce l'origine del cibo dalle etichette http://espresso.repubblica.it/attualita/2014/12/11/news/sparisce-l-origine-del-cibo-dalle-etichette-ce-lo-impone-l-unione-europea-1.191395

 

  By: antitrader on Lunedì 15 Dicembre 2014 13:05

Hobi, la prossima volta digli che c'e' in giro l'antitrader che vuole portare le pensioni a 1000/mese, che vuol fare la casa del popolo coi bilocali in eccesso (anche quelli di lusso) e che dice che tutti gli asset finanziari italiani andranno a 0 (ZERO). P.S. il cav e' riuscito a delegare quello che lui voleva fare scendendo in politica. In tal modo l'ebetino esegue e lui (il cav) non deve avere nemmeno tra le palle cicchitto e giovanardi. Ieri l'ebetino e' riuscito a prendersela addiruttura coi giudici a mo' di un capezzone qualsiasi.

 

  By: hobi50 on Lunedì 15 Dicembre 2014 12:42

Anti,venerdi sera sono stato alla cena di Natale con vecchi amici . Tutta gente molto benestante ,sia per patrimonio che per reddito. Tutti renziani sia gli ex berlusconiani(30%) che quelli del PD(70%). Stanno vivendo un periodo d'oro : a)pensioni massime senza inflazione 2) assets finanziari a mille 3) immobili quasi stabili con tasse che fanno un baffo. A sentire loro Renzi è l'unico che può mettere le cose a posto ...ovviamente non toccando i loro averi. Illusion bel sol d'amor ! Hobi

 

  By: antitrader on Lunedì 15 Dicembre 2014 12:11

Il debito risale a 2157 miliardi. Dall'inizio 2014 abbiamo fatto 90 cucuzze di debito (e il pil scende). La chiamano austerita' (austerita' de che?). Poi dicono che Weidmann e' pazzo.

 

  By: hobi50 on Lunedì 15 Dicembre 2014 11:48

Morphy ,ti do un dato che penso ci siamo dimenticati un po tutti. Quando ci fu la crisi di internet fu distrutta una ricchezza finanziaria di 4/5 trilioni di $.Salvo tre mesi di recessione, non successe nulla. Con la crisi immobiliare prima e bancaria poi del 2007/2008 ,più o meno la ricchezza finanziaria distrutta ,fu simile. Ma con la seconda crisi il mondo stava per andare a gambe all'aria. Perché ? Semplice : con internet in borsa persero i ricchi. Con la crisi del 2007 persero invece i poveri che RALLENTARONO i consumi. Ora nel post precedente mi sembra di aver chiarito che il problema è il debito : STATO PATRIMONIALE. Non mi interessano le tasse : CONTO ECONOMICO. Per sistemare il conto economico io OPERO sullo stato patrimoniale. E gli aggiustamenti sul patrimonio (eufemismo )dato che colpiscono i ricchi non provocano sconquassi economici. Saluti da Shangai Hobi

 

  By: gianlini on Lunedì 15 Dicembre 2014 11:44

pasco, se 82000 non è il saldo emigrazioni-immigrazioni, ma il numero assoluto delle sole emigrazioni, vorrebbe dire che emigra un italiano su 731! a me sembra una cifra bassa, andare all'estero è per alcuni una scelta di necessità ma spero che per tanti sia anche una scelta di esperienze nuove e formative e i famosi pensionati che andrebbero a stare in Bulgaria, Thailandia o Brasile? sono inclusi o no? ci fanno reportage televisivi e slogan politic....e poi scopri che sono poche decine?

 

  By: pasco on Lunedì 15 Dicembre 2014 11:26

Migrazioni Nel 2013 gli italiani emigrati all’estero sono stati 82mila, il numero più alto degli ultimi dieci anni, il 20,7% in più rispetto all’anno precedente. È uno dei dati che emerge dall’ultimo report Istat su «Migrazioni internazionali e interne della popolazione residente». Un rapporto che evidenzia anche come l’Italia attragga meno gli immigrati. Nel 2013 gli arrivi dall’estero sono stati 307 mila, 43 mila in meno rispetto all’anno precedente (-12,3%).Italiani in fuga dal Paese, mai così tanti Il numero di emigrati italiani è stato nel 2013 pari a 82mila unità, il più alto degli ultimi dieci anni. Migrano soprattutto le persone tra i 20 e i 45 anni. Le principali mete di destinazione dei nostri connazionali sono il Regno Unito (13mila emigrati), la Germania (oltre 11mila), la Svizzera (10mila) e la Francia (8mila). Paesi che accolgono oltre la metà dei flussi in uscita: a lasciare il Belpaese sono soprattutto persone tra i 20 e i 45 anni, e oltre il 30% di loro è in possesso di una laurea. La meta preferita dai laureati (3.300) è sempre la Gran Bretagna. In pochi, inutile sottolinearlo, tornano indietro http://www.infodata.ilsole24ore.com/2014/12/15/dove-emigrano-gli-italiani-in-fuga-allestero-gran-bretagna-meta-preferita/?uuid=F9JYh7ea I NOSTRI LAUREATI FUGGONO, I LAUREATI TEDESCHI/INGLESI/AMERICANI MICA VENGONO A LAVORARE DA NOI!! E VOI PERDETE TEMPO CON L'EURO!!!

 

  By: Morphy on Lunedì 15 Dicembre 2014 11:16

Hobi purtroppo è molto alto il carico fiscale. C'è poco da girarci intorno. L'Italia non sarebbe nemmeno messa male se la si considerasse per quello che è. L'altro giorno leggevo un conto fatto in cui si vedeva il sommerso rispetto al PIL e il giro della criminalità rispetto al PIL. In Europa mi sembra. Si capisce che l'Italia non è UNA. Ci sono regioni al sud, tipo la Calabria, dove il sommerso + la criminalità fanno il 50 o 60% del PIL. Se consideri poi che il rimanente 40% non sbagliamo se diciamo che è fatto tutto dalle stato ci vuole poco a capire che in Calabria non esiste un mercato. Al nord invece i parametri sono in linea, più o meno, con il resto d'Europa. Io ho girato per almeno 20 tra le aziende nella fascia Milano Verona andando anche più su per la Milano laghi fino al confine e posso con cognizione di causa dire che l'imprenditore lombardo non è un coglione. Anzi posso dire che ho visto aziende lavorare bene in ogni settore e fare qualità. Il difetto della nostra industria lo conosci anche tu perché ne vedevi i bilanci ed è la poca vocazione all'export. Erano e sono più che altro aziende a conduzione familiare (come filosofia). Oggi non considerare il mondo come mercato a da pazzi. Ed infatti stiamo pagando il prezzo. Non abbiamo la forza di competere nel mondo. Ma non siamo degli stupidi. L'italiano è un buon industriale, alla vecchia maniera però. Ho conosciuto un sacco di imprenditori, tutta gente che viveva per l'azienda, che facevano ore ed ore di lavoro. Gente brava. Poco intelligente ma brava. Io parlo per il nord Italia. Quello che si deve fare è creare un sottofondo fertile per far in modo che queste persone possano rimettersi in moto. La ricetta di Oscar non può funzionare perché prevede che sia lo stato a fare gli investimenti. Il che non sarebbe male se questo non implicasse che devi trasferire soldi dal privato allo stato. Il meccanismo è semplice ed il solito. E' questo che bisogna spezzare. Lo stato, alla lunga, crea povertà. Un carico fiscale del 20% con un imposta sul valore aggiunto del 20% è più che sufficiente. E' anche esagerata. Ma per fare questo devi tagliare i costi e cioè devi diminuire il welfare. Tanto in Italia il welfare è assicurato solo alla casta. I poveri con il piffero che lo vedono. Un vecchio che ha bisogno di cure sa bene che deve tirare fuori di tasca sua. Allora la morale è questa se devo mandare a fondo il paese prima mando a fondo gli statali. Non dico che dobbiamo diventare un paradiso fiscale (magari) ma diventare attraenti sotto l'aspetto fiscale all'Italia farebbe solo bene. Abbiamo ancora gli imprenditori (e molto bravi) che sono pronti a ripartire. Si li abbiamo ancora, ma per quanto?

– Ho imparato a non fare lotta con i maiali. Ti sporchi tutto e, soprattutto, ai maiali piace...

 

 

  By: antitrader on Lunedì 15 Dicembre 2014 10:52

E adesso Draghi se ne va a fare il presidente della repubblica e alla BCE ci mettono Weidmann. E mo' so cazzzz! Meno male che Weidmann c'e'!

 

  By: Ganzo il Magnifico on Lunedì 15 Dicembre 2014 10:17

#i#"Di fatto ha funzionato solo in Inghilterra, in Francia, che pure ha potuto fare deficit del 4/5% non ha funzionato per niente, e in Spagna che ha potuto fare deficit del 6/7% partendo da un debito bassissimo ha funzionato molto poco generando una crescita appena del 1/1,5% alla faccia dei mitici moltiplicatori che funzionano solo sui libri."#/i# Perché può funzionare solo dove hai sovranità monetaria (Inghilterra). Dove non ce l' hai non funzionerà mai (Francia e Spagna). A questo va aggiunto che la Spagna pur partendo da debito bassissimo in questo modo ha raggiunto già il 95% del PIL (era al 40% pochissimi anni fa). #i#"ovviamente non aggratis, ma passando attraverso un decennio con le pezze al cul."#/i# Certo. Questo bisogna specificarlo sempre. E' il mantra.

Slava Cocaïnii!

 

  By: antitrader on Lunedì 15 Dicembre 2014 09:56

"Infatti più debito aggiuntivo ... più Pil." A un certo punto pero' il meccanismo si inceppa. Una volte la dead line era fissata al 120% (livello a cui ti arrivava addosso la reazione dei mercati con la solita eccezione del Giappone), adesso, coi tassi a zero, e' fissata al 140% e noi ci siamo pericolosamente vicini nonostante la cosmesi di bilancio fatta con droga e mignotteria. In ogni caso siamo in una situazione in cui anche la spesa a deficit funziona solo relativamente. Di fatto ha funzionato solo in Inghilterra, in Francia, che pure ha potuto fare deficit del 4/5% non ha funzionato per niente, e in Spagna che ha potuto fare deficit del 6/7% partendo da un debito bassissimo ha funzionato molto poco generando una crescita appena del 1/1,5% alla faccia dei mitici moltiplicatori che funzionano solo sui libri. Mi sa che avevano ragione Rogoff e Reinahrt (quelli dei fogli excel sbagliati) i quali sostenevano che il deficit di bilancio ti fa crescere finche' lo stock di debito accumulato e' basso, dopo so' cazzzzzz. Come si abbassa il debito (al di la' del fiorire di stramberie internettiane)? Si abbassa con l'inflazione. In questo momento sembra impossibile che possa partire l'inflazione per scarsita' di salari, ma l'inflazione puo' partire (e al galoppo) anche quando si perde fiducia nella moneta (vedi l'Unione Sovietica negli ultimi mesi) ragion per cui solo con l'uscita dall'euro si possono aggiustare le cose, ovviamente non aggratis, ma passando attraverso un decennio con le pezze al cul.

 

  By: hobi50 on Lunedì 15 Dicembre 2014 05:47

"Quando vi sono profonde crisi economiche e finanziarie è inutile appellarsi a principi economici radicali più o meno condivisibili,ma è prioritario suggerire rimedi ber bloccare la crisi in atto con conseguente ripresa economica." Trader vediamo se sta succedendo questo ... 1)DEBITO Il modello di sviluppo dei paesi capitalisti si è basato sul debito. Infatti più debito aggiuntivo ... più Pil. Ma se il debito si ferma o addirittura diminuisce ( deleverage ) sono ...cacchi acidi. Dopo tanto debito il meccanismo si è ingrippato e ,più o meno dappertutto,MANCA DOMANDA AGGREGATA. 2)DISEGUAGLIANZA Anche in questo caso negli ultima 40 anni si è avuto un aumento delle diseguaglianze. Troppi profitti,pochi salari. Troppe asimmetrie informative che hanno arricchito le elites. Troppa contiguità tra politica ed elites. E si sa che la propensione al consumo dei ricchi è inferiore a quella dei poveri. Quindi ,anche da questo punto di vista,la diseguaglianza DIMINUISCE LA DOMANDA AGGREGATA. Per controbattere questo calo di domanda aggregata, la crisi del 2007/2008 ha costretto gli stati a porre in essere politiche monetarie e fiscali straordinarie 3) POLITICHE MONETARIE L'abbassamento dei tassi perseguito dalle banche centrali ha reso sostenibili i conti economici di molti soggetti,oberati di debiti, che ,d'ora innanzi, definirò zombies (stati,aziende e famiglie).Ma lo zombie per definizione ha un comportamento di sopravvivenza e non alimenta granchè la domanda aggregata. Purtroppo per fare sopravvivere gli zombie si sono avuti due effetti negativi. a)Si è fatto aumentare il valore degli assets finanziari aumentando la già alta diseguaglianza. b) si sono poste le basi per una implosione futura dei sistemi pensionistici che non sono alimentati da redditi adeguati. Allo stato attuale ,con tassi a zero e trilioni di riserve presso le banche,la politica monetaria ha già dato quello che poteva dare.Forse restano le briciole ... 4)POLITICHE FISCALI Le politiche fiscali sono state perseguite solo da stati che se lo potevano permettere partendo essi da un basso livello di indebitamento(USA,UK,CINA tramite il sistema bancario pubblico). Rilevante eccezione il Giappone che ha un debito statale tutto interno ed una grande ricchezza finanziaria in termini di assets esteri. Ma oramai ,per un motivo o per l'altro ,quasi tutti i paesi del mondo hanno utilizzato parecchio la leva fiscale e non pare esserci molto spazio per aumenti. Anzi alcuni paesi sono presi dalla morsa dell'austerity. Traderoscar ,la conclusione è abbastanza semplice. E' già stato messo in campo TUTTO IL POSSIBILE. Resta solo una cosa da fare : DIMINUIRE IL DEBITO e LA DISEGUAGLIANZA. E c'è un solo modo . Fare un gigantesco trasferimento di ricchezza da chi ha a chi non ha. I tecnicismi sono tanti e non mi interessano. E' un buon argomento perché qualcuno si sbizzarrisca ... Hobi

 

  By: XTOL on Domenica 14 Dicembre 2014 19:26

Traderosca, sono d'accordo, si tratta di compensare in qualche modo la deflazione da contrazione della moneta endogena. ma se lo si fa senza costruire un sistema diverso, allora si diventa complici di questo sistema.

 

  By: XTOL on Domenica 14 Dicembre 2014 19:21

peccato. robinson sull'isola: giorno 1: cattura due pesci, se li mangia e per il resto del tempo dorme: nessun risparmio, nessun debito, nessun denaro. giorno 2: cattura tre pesci, due li mangia, uno lo tiene per il giorno dopo: c'è risparmio, non c'è debito, non c'è denaro giorno 3: cattura un pesce, se ne mangia 2 e sfrutta il tempo rimasto per costruire una rete: c'è capitale, non c'è debito, non c'è denaro giorno 4: arriva venerdì: venerdì cattura 2 pesci e se li mangia, robinson cattura 2 pesci e ne mette da parte uno: c'è più capitale, non c'è debito, non c'è denaro giorno 5: venerdì cattura 2 pesci e se li mangia, robinson cattura un pesce e costruisce un'altra rete giorno 6: venerdì risparmia un pesce e lo scambia con la rete di robinson: c'è capitale, non c'è debito, c'è denaro. giorno 7: robinson si fa male e chiede a venerdì di cedergli qualche pesce, oppure robinson vuole costruire altre reti perchè pensa di scambiarle con qualche nuovo arrivo: finalmente è arrivato il debito e anche mr è felice