salvarsi dalla crisi

 

  By: traderosca on Domenica 14 Dicembre 2014 19:01

"E daie con la solita ricetta.. prova a pensare cosa succederebbe nell'economia se eliminassimo la stampante ed eliminassimo i debiti pubblici. dove finirebbe il capitale? nei materassi, nella finanza o negli investimenti?" XTOL,una volta per tutte..... Quando vi sono profonde crisi economiche e finanziarie è inutile appellarsi a principi economici radicali più o meno condivisibili,ma è prioritario suggerire rimedi ber bloccare la crisi in atto con conseguente ripresa economica. Senza entrare in tecnicismi particolari,bisogna tenere presente alcuni principi fondamentali. 1) Il fine giustifica il mezzo 2) Anche il padre dell'economia liberista ebbe a dire "in presenza di crisi profonde delle economie il mercato da solo non è in grado di superare la crisi,si rendono necessari interventi dello stato e delle autorità monetarie seppur per brevi periodi, poi la mano invisibile(mercato)sarà in grado di proseguire. 3) Ad un malato di cancro è inutile dare consigli di come evitare il cancro e neppure cure non supportate dalle statistiche di guarigione,ne tantomeno stregonerie di vario genere.L'unica soluzione è quella di somministrare farmaci con la migliore possibilità di guarigione anche se procurano danni collaterali a volte devastanti. Conclusione:i rimedi per la nostra economia malata sono: misure di rilancio strutturale dell'economia con riforme economiche e stimoli fiscali di competenza dei governi e politiche monetarie accomodanti.

 

  By: MR on Domenica 14 Dicembre 2014 18:24

è nato prima il debito. Poi il danaro. Ed infine il risparmio.

 

  By: XTOL on Domenica 14 Dicembre 2014 18:01

oooh si vuol sapere se è nato prima l'uovo o la gallina.. la risposta per quelli normalmente dotati si trova rispondendo all'elementare domanda: è nato prima il risparmio o il denaro? dillo con parole tue un aiutino per i minus habentes: è nata prima la possibilità di articolare suoni o il linguaggio?

 

  By: MR on Domenica 14 Dicembre 2014 17:35

#i#aaahh my fault! dimenticavo che qui ci sono quelli convinti che il capitale sia: i bigliettini colorati e i click di draghi abe e yellen sui pc delle banche centrali.. il capitale non è il trattore del contadino, nooo non è la fabbrica dell'imprenditore, nooo non è la capacità di calcolo del portatile su cui scrivete le vs sciocchezze, nooo il capitale sono i soldi!! ahahahahahah mitico#/i# Non ho detto questo. Riformulo in modo che anche gli austricanti capiscano: con che soldi l'imprenditore apre la fabbrica, il contadino compra il trattore e te ti paghi gli psicofarmaci?

 

  By: Ganzo il Magnifico on Domenica 14 Dicembre 2014 16:40

Quelle statistiche che hai pubblicato non tengono conto del petrolio artico (*), che sembra sia tantissimo (semplicemente nessuno ha idea di quanto sia, potrebbe esserci fino al 30% del totale delle riserve petrolifere mondiali) (**). E suppongo anche di quello del Caspio o del Golfo del Messico, visto che ancora non è stato stimato tutto. Quindi la dimensione e la durata delle riserve petrolifere mondiali è tutta da vedere. Pur cui i ragionamenti su cosa succederà tra dieci, quindici o vent' anni sono tutti aria fritta. Sono decenni che ci dicono che siamo al peak oil. Io personalmente "spero" che smetteremo presto di essere dipendenti dal petrolio. Non si riesce a prevedere cosa succederà tra sei mesi. Accontentiamoci di cercare di capire cosa sta succedendo #b#ora#/b#, che in molti non capiscono neppure quello. (*) Summary of #b#Proven#/b# Reserve Data (lo hai linkato tu) (**) Il primo pozzo di sfruttamento artico è il Prirazlomnoye field dove opera la piattaforma Prirazlomnaya, prima piattaforma Arctic-capable al mondo.

Slava Cocaïnii!

 

  By: gianlini on Domenica 14 Dicembre 2014 16:32

questa è una costante della storia economica recente.... ad esempio la bolla sul NASDAQ del 2000 ha fatto perdere un sacco di soldi ad un sacco di gente, ma ha dato la spinta ad una evoluzione tecnologica eccezionale prima ancora nel 1930 la Florida, da putrida e malsana distesa di paludi ed acquitrini, è stata urbanizzata e resa abitabile dalla bolla immobiliare, eppure anche lì sicuramente un sacco di gente ci ha perso soldi indietro ancora sicuramente hanno perso soldi chi ha investito in compagnie ferroviarie, o nella famosa speculazione dei mari del sud, ma anche qui hai avuto la conquista del Far West e l'apertura di rotte commerciali in questo caso c'è stata una bolla sulle obbligazioni legate allo sfruttamento dello shale gas che farà perdere soldi agli investitori, ma che ha anche permesso di sviluppare attrezzature e tecnologie, (ho visto numerosi brevetti a riguardo), ...probabilmente è stato prematuro, perché stabilmente a 100 dollari il petrolio non riesce ancora a stare, ma fra 10 o 15 anni, col petrolio che lato produzione o lato consumo inizierà a scarseggiare, saranno molto utili

 

  By: Ganzo il Magnifico on Domenica 14 Dicembre 2014 16:22

#i#"Gano, a me sembra molto più furbo tenersi lo shale gas e lasciar consumare le riserve di petrolio degli altri piuttosto che il contrario..."#/i# Non mi intendo di furbizie. Lascio ad altri queste considerazioni. Fra qualche decennio penso/spero che ci sia l' e-cat, la fusione nucleare efficiente, l' idrgogeno a basso prezzo estratto dall' acqua di mare e che le rinnovabili abbiano raggiunto un livello di efficienza tale da essere veramente convenienti ed essere un valido sostituto per molte, se non tutte, le applicazioni del petrolio. Se fra venti o trent' anni dipenderemo ancora dal petrolio come oggi, quando solo in Cina avranno un miliardo di macchine e di riscaldamenti autonomi, sarà un grosso problema. Per oggi, mi aspetto una probabile crisi finanziaria, dalle dimensioni ancora da verificare, legata alla crisi dello shale oil. Mi limito all' oggi. Non ho/non abbiamo le competenze per parlare di quello che potrà succedere tra vent' anni.

Slava Cocaïnii!

 

  By: gianlini on Domenica 14 Dicembre 2014 16:09

gano, a me sembra molto più furbo tenersi lo shale gas e lasciar consumare le riserve di petrolio degli altri piuttosto che il contrario...se intanto grazie ai bond la tecnologia di sfruttamento dello shale gas ha compiuto importanti passi in avanti, pazienza se adesso qualche investitore ci perderà un po' di danè.. http://www.mapsofworld.com/world-top-ten/world-top-ten-oil-reserves-countries-map.html http://en.wikipedia.org/wiki/Oil_reserves LA russia ha 22 anni di potenziali riserva, l'arabia saudita 81 e il Canada 178

 

  By: XTOL on Domenica 14 Dicembre 2014 15:30

#i#La domanda giusta sarebbe: da dove verrebbe questo famoso capitale?#/i# aaahh my fault! dimenticavo che qui ci sono quelli convinti che il capitale sia: i bigliettini colorati e i click di draghi abe e yellen sui pc delle banche centrali.. il capitale non è il trattore del contadino, nooo non è la fabbrica dell'imprenditore, nooo non è la capacità di calcolo del portatile su cui scrivete le vs sciocchezze, nooo il capitale sono i soldi!! ahahahahahah mitico ps: salutatemi biancaneve

 

  By: Ganzo il Magnifico on Domenica 14 Dicembre 2014 15:23

Se io fossi per esempio un paese come l' Arabia Saudita o il Kuwait e ci fosse una superpotenza economica e militare "amica", grande consumatrice di energia (una qualsiasi, senza quindi puntare il dito contro nessuno) con improvvisamente un surplus energetico e che quindi non dipende più esclusivamente dal mio petrolio e dal mio buoncuore ma che può addirittura venderlo e metterlo sul mercato, avrei paura che cominciasse a tagliare tutti gli altri rifornimenti ai suoi alleati (Europa, Giappone) e agli altri blocchi economici competitori (Cina, India), in modo che dipendano esclusivamente dal #b#suo#/b# petrolio e/o dal #b#suo#/b# buoncuore. Magari -sono solo ipotesi- potrebbe accellerare la situazione provocando primavere Arabe che finiscono male (Libia, Siria) o malissimo (ISIS), o in situazioni di guerriglia permanente (Boko Haram), tagliando i rifornimenti energetici tra Europa e Russia (Primavera Ucraina finita così e così ma con pesanti sanzioni all' industria petrolifera russa, il transito del gas in forse e il South Stream definitivamente chiuso...) e imponendo pesanti sanzioni a paesi produttori mettendoli in condizioni di non poter vendere (Iran). Continuando, se fossi appunto un paese del Golfo, "amico" come l' Arabia Saudita, potrei pure pensare che non essendo più così indispensabile, potrei essere il prossimo nella lista, per essere sottratto "al libero mercato" (scusate, mi vien da ridere...) dei rifornimenti. Oppure mi potrebbero far "saltare" isieme agli altri paesi della Penisola Arabica, solo per tenere alto il prezzo del petrolio (*). E' vero che a pensare male si fa peccato, ma senza pensare male è difficile fare ipotesi. E se fosse davvero così, ci sarebbe una profonda coincidenza di interessi sul prezzo del petrolio tra Russia e Arabia Saudita, al di là delle apparenze. Il messaggio sarebbe "dimenticati lo shale gas perché non te lo permettiamo. E finché abbiamo il controllo del prezzo del petrolio siamo in grado di non permettertelo, e lo faremo nel momento in cui fa più male (in quello di massimo indebitamento)". Insomma, finché la Superpotenza economica e militare "amica" è impoprtatrice netta di petrolio stanno tutti più tranquilli, anche nemici storici, come Iran e Arabia Saudita. #i##b#Per noi italiani, consumatori netti di energia questa potrebbe essere la situazione ottimale. Un mercato diversificato, stabile e a prezzi relativamente bassi.#/i##/b# (*) Gli arabi, specialmente i sauditi, hanno sempre dimostrato di essere capaci di pensare benissimo in termini politici.

Slava Cocaïnii!

 

  By: MR on Domenica 14 Dicembre 2014 15:13

Mi sfugge una cosa Gano: perché i sauditi, che si reggono esclusivamente sull'appoggio americano, avrebbero dovuto rompere i coglioni allo Zio Sam?

 

  By: Ganzo il Magnifico on Domenica 14 Dicembre 2014 14:48

#i#Gianlini> "cosa c'entra lo shale gas?? "#/i# Questi due articoli sono stati scritti quando il brent era a 80$ il barile. Sotto 60$ praticamente tutte le aziende coinvolte nello shale oil sono fuori mercato. ^The US Shale Breakeven Price Debate#http://oilprice.com/Energy/Crude-Oil/The-US-Shale-Breakeven-Price-Debate.html^ ^FACTBOX-Breakeven oil prices for U.S. shale: analyst estimates#http://www.reuters.com/article/2014/10/23/idUSL3N0SH5N220141023^ Non credo che sarà un caso se il prezzo del brent si fermerà #i##b#appena sotto#/i##/b# il break-even point. Cioè intorno a 50$ il barile. Tu dici che non gli abbiano voluto fare lo sgambetto sullo shale oil, che avrebbe reso gli USA indipendenti energeticamente? Proprio ora che la maggior parte delle aziende sono nel massimo dell' indebitamento e appena prima dell' inizio della produzione...? La fuga vista in questi giorni verso i low yield AAA bonds potrebbe essere collegata. O forse saranno i soliti rettiliani... ;-)

Slava Cocaïnii!

 

  By: gianlini on Domenica 14 Dicembre 2014 14:35

Gano, molte delle cose che dici sono sicuramente giuste, ma occorre anche avere presente gli ordini di grandezza 500 mld di dollari sono un quarto del debito pubblico italiano, rispetto al totale degli USA quasi un'inezia...se non erro Apple capitalizza 700 mld di USD e Exxon 500... in numero assoluto saranno pur un po' di soldi, ma in termini relativi.... invece per la Russia l'impatto è molto più forte perché il budget federale russo è costruito proprio sul prezzo del petrolio. Mi sembra che tu consideri RT come una fonte molto attendibile http://rt.com/business/197380-oil-price-russia-100-budget/ "$80 per barrel oil prices is not profitable for any oil exporting country, but political factors may weigh higher than economic. “There has been some talk that this involves Saudi Arabia. What we know is the price of producing the oil in a lot of places in the Middle East can often be around $80 per barrel or higher,” Patrick Young, Executive Director of DV Advisors told RT. Saudi Arabia, which has enough money in its budget to keep oil prices around $80 per barrel for a few years, may be willing to sell oil at a loss to put pressure on ISIS, according to Young. " e a parità di output petrolifero (circa 10 milioni di barili giorno) ha 5 volte la popolazione dell'Arabia Saudita

 

  By: lmwillys on Domenica 14 Dicembre 2014 14:19

Gano, non so se oltre a Brad Pitt segui anche Charles Hugh Smith ... a me piace, ad inzio mese ha proposto una miniserie 'The Oil-Drenched Black Swan' http://oftwominds.com/blog.html non che me ne freghi una beneamata, io voglio abolire il denaro :-)

 

  By: MR on Domenica 14 Dicembre 2014 13:54

#i#Dillo tu da dove deve venire. Immagino non dalle tue tasche o sbaglio?#/i# Se qualcuno non si è indebitato prima, nelle mie tasche non c'è proprio nulla. Piaccia o non piaccia, questa è la moneta, ieri oggi e domani. Per questo, la "stampante" è indispensabile e gli austricanti un tantino "ingenui".