secondo me è pazzesco!

 

  By: andreax66 on Domenica 11 Febbraio 2007 19:12

Sono in pieno accordo con lei dott. Zibordi. Le banche, sgr e simili sono delle macchine che stritolano il risparmio e chi se ne avvicina. Pur dando per accertato questo però c'è anche chi si diverte a farsi stritolare. Io sto solo riportando quella che è la realtà nella quale lavoro. Il cliente medio del centro Italia (magari nel nord è più emancipato) che ha un pò di soldi, prima di tutto non ha trent'anni, ma almeno cinquanta e quindi di internet sa poco o niente (i figli si occupano invece di spendere). Nella maggior parte dei casi percepisce come uno "status" avere una persona della banca che viene a casa e sempre a disposizione, anche se questo costa. I soldi magari li ha fatti una ventina di anni orsono, quando la concorrenza era limitata, bastava un pò di spirito di iniziativa. Oggi credo che riesce a fare soldi (non sono tatntissimi!) ha un altro spessore. Al di là dei casi Argentina, Cirio e Parmalat (che ora sembra nessuno abbia mai voluto coscientemente nel proprio dossier), chi vende risparmio gestito straguadagna con il cliente, ma almeno non commette stupidaggini clamorose (sempre generalizzando). Potremmo dire la stessa cosa per il "fai da te"?. Li vedo i dossier titoli personali dei clienti che criticano il risparmio gestito; stanno a farti le bucce per uno 0.5% di rendimento e dall'altra parte soffrono in silenzio con Alitalia, Juventus, ecc. I punti fondamentali credo che siano questi: - Il mercato azionario è un posto pericoloso e non ammette ignoranza; - Lo è ancora di più se chi vi si avvicina lo fa da trader anziché da investitore; - Proprio per la volatilità caratteristica dei mercati il risultato si valuta nel lungo termine e non dopo una settimana; - A parte casi particolari, bisogna investire in realtà solide, che fanno utili, e con un management serio. Credo che forse un terzo dei clienti che conosco sottoscriverebbero queste quattro semplici regole. Il fatto è che un mese dopo averle sottoscritte, ti diranno che la banca xyz ha promesso loro rendimenti migliori e se ne vanno. Sinceramente dott. Zibordi, le sembra questa gente che compra i titoli di Cohen e li tiene per più di due mesi??

 

  By: GZ on Domenica 11 Febbraio 2007 17:43

Nel 2007 è anacronistico rivolgersi a una banca tramite una rete di vendita per avere un portafoglio azionario che bene o male poi segue gli indici Oggi esiste ad esempio un sito incredibile come ^www.stockpickr.com#http://www.stockpickr.com/members/port/T-Boone-Pickens-BP-Capital^ che ti da i portafogli di tutti i gestori ed esperti del mondo da Buffett a Soros a T.Boone Pickens a Steve Cohen... ed è gratis Sono aggiornati in molti casi con un mese o due ritardo in base ai dati che per legge devono compilare i fondi, in altri casi come per le raccomandazioni pubblicate da esperti, in base al giorno in cui appaiono sui media o internet ma per un portafolio a medio lungo termine non fa molta differenza Se vuoi ti "attacchi" al portafoglio di gente come Steve Cohen, Peter Thiel, Joel Greenblatt che hanno battuto gli indici anche di parecchi punti percentuali l'anno

 

  By: GZ on Domenica 11 Febbraio 2007 17:10

... faccio parte del mondo del risparmio gestito..... assicuro che anche quà in Italia ci sono dei buoni gestori che non hanno nulla da invidiare ai più blasonati amici anglosassoni. Il problema per il quale molto spesso non riescono ad ottenere performances soddisfacenti è dato dal fatto che la rete di vendita prima ed il cliente poi, capiscono raramente ed in profondità il prodotto che stanno trattando. Ad ogni rendicontazione trimestrale vorrebbero vedere sempre dei bei segni + e se questo non accade non perdono tempo a capirne il perché o cosa ha fatto il mercato, la maggioranza se ne frega del benchmark .... chiudono e basta. Sono prodotti di medio/lungo termine e li dovresti gestire come tale, ma in realtà confronti la performance con il benchmark in tempo reale. Non puoi permetterti di fare quei ragionamenti tanto cari al vecchio Graham. Se sbagli un trimestre cominci a perdere raccolta, hai le pressioni da chi segue il budget e di conseguenza il gestore prima di assumersi un rischio ci pensa due volte. Risultato?? Rincorsa affannosa al benchmark (..che Dio lo stramaledica!!).... --------------------------------------------------- nel lungo periodo tipo dieci anni il COSTO dei fondi comuni ti mangia il rendimento anche quando il gestore non va sotto il benchmark perchè se consideri anche le spese non esplicite si avvicina al 3% e il rendimento medio delle borse su 10 o 20 anni al massimo è un 10% e spesso un 6-7% è inutile dire che nel prospetto del fondo c'è scritto 1.6%, lo si puà vedere dai bilanci dele società del risparmio gestito pure tipo Mediolanum o Azimut e basta anche solo pensare che le spese del tuo fondo devono pagare per un struttura bancaria e di rete di vendita di migliaia di persone se tu sommi gli utili netti del risparmio gestito con le spese amministrative e commerciali (almeno 100 mila persone in totale addette) vedi che le spese da addebbitare ai clienti sono pesanti

 

  By: Mr.Fog on Domenica 11 Febbraio 2007 14:30

Cmq questa cosa e' ormai sulla bocca di tutti. Persino "Finanza e Mercati" contrappone ad analisi supertoro la traduzione dell'articolo di bloomberg citato da GZ. Anche qui se ne parla, certo sono prevenuti, ma non puo' essere sempre un caso....

 

  By: GZ on Domenica 11 Febbraio 2007 14:19

............Mi lasciano un po perplessi questi 2000 miliardi di interessi. Infatti i soggetti economici che li pagano ( famiglie,stato ed imprese)sono per lo più gli stessi che ,in gran parte, li percepiscono... ------------------------ questo è un discorso che non mi invento io o che copio da bizzarri siti "alternativi" catastrofisti come quelli che venivano citati su questo forum nel 2002 (quando io ero supertoro e dicevo che il debito non era un problema), ma lo prendo di peso dai report dei due maggiori gestori obbligazionari del mondo, Pimco e Van Hoisington è vero che quando prendi il "credito totale" nell'economia hai delle duplicazioni e che da una parte un mutuo ("morgage") per una famiglia corrisponde poi a un "agency" bond per una banca a istituzione, io cercavo solo di dare un ordine di grandezza, mostrare che parliamo di 3.000 o 8.000 MILIARDI di dollari e non milioni e in secondo luogo dare un idea dell'aumento senza precedenti nella storia intervenuto dal 2001 ad oggi 1) se uno prende la tabella che è tratta direttamente dal sito della Federal Reserve vede lo stesso che per le grandezze del debito e credito IMMOBILIARE la variazione dal 2001 al 2006 è più o meno pari a quella dei 100 anni precedenti 2) è vero che se le aziende hanno debito pagano interessi che finiscono tramite un fondo magari ad altre aziende o alle famiglie e viceversa, ma se tutto si compensasse allora perchè non si è sempre fatto così e non lo si fa in tutti i paesi ? Avere 43mila miliardi di debiti in giro per l'economia come succede oggi è lo stesso che averne 29mila come nel 2001 o 20 mila come nel 1996 ? 3) secondo il pensiero economico corrente più o meno keynesiano come ispirazione e secondo quello che domina alla FED sul monetarista ispirato da Friedman IL CREDITO nell'economia non è importante perchè riflette il livello di attività economica. Secondo la Scuola Austriaca invece è il ciclo del credito che determina in larga parte il ciclo economico

 

  By: GZ on Domenica 11 Febbraio 2007 14:17

 

  By: leotrader on Domenica 11 Febbraio 2007 12:31

Nel sole24ore di ieri 10 febbraio (pag 8 ) nello stesso articolo si parla dei rischi dei mutui 'sub-prime' e della situazione della Hsbc..... Gz, o hanno le stesse fonti ...o hanno dato una 'sbirciatina' al sito? ....salutiamo la redazione ??

 

  By: corcas on Domenica 11 Febbraio 2007 00:14

Andrea, trovo i tuoi interventi sempre intonati alla situazione, oltre che pacati, si che si parli di gestioni che di trading puro. Me ne complimento. Anzi ti inviterei ad intervenire più spesso.. Nel paese del profondo sud dove sono nato ci sono 3 amici che hanno creato un fondo tutto loro, di quelli gestiti come descrivi, che se ne frega del benchmark, che non pensa ai massimi risultati e nel quale i primi soldi sono dei tre fondatori. Beh, l'equity line è degna della prima pagina di molti giornali, ma lo sappiamo in pochi. Ma proprio pensando a questo la mia mente vola all'attuale bombardante pubblicità di Fineco e dei suoi fondi. Un programma già visto e dalla fine scontatissima, lo swap si avvicina, si raschia il fondo...

 

  By: andreax66 on Sabato 10 Febbraio 2007 21:48

Caro Esteban, io faccio parte del mondo del risparmio gestito. Non mi sogno minimamente di difenderlo come un crociato, anzi, concordo in buona parte con le critiche che gli vengono mosse da parte di coloro che ci mettono i soldi propri, i risparmi di una vita. Mi sento in dovere però di precisare un particolare che mi sta a cuore. Non parlo di me stesso, ma vi assicuro che anche quà in Italia ci sono dei buoni gestori che non hanno nulla da invidiare ai più blasonati amici anglosassoni. Il problema per il quale molto spesso non riescono ad ottenere performances soddisfacenti è dato dal fatto che la rete di vendita prima ed il cliente poi, capiscono raramente ed in profondità il prodotto che stanno trattando. Ad ogni rendicontazione trimestrale vorrebbero vedere sempre dei bei segni + e se questo non accade non perdono tempo a capirne il perché o cosa ha fatto il mercato, la maggioranza se ne frega del benchmark .... chiudono e basta. Sono prodotti di medio/lungo termine e li dovresti gestire come tale, ma in realtà confronti la performance con il benchmark in tempo reale. Non puoi permetterti di fare quei ragionamenti tanto cari al vecchio Graham. Se sbagli un trimestre cominci a perdere raccolta, hai le pressioni da chi segue il budget e di conseguenza il gestore prima di assumersi un rischio ci pensa due volte. Risultato?? Rincorsa affannosa al benchmark (..che Dio lo stramaledica!!) e tutti allineati e coperti; della serie:..."non apparirò sulla prossima copertina di Forbes, ma almeno nessuno mi spacchera le p....". Se la gente non si mette in testa che avere un minimo di cultura finanziaria non è più un optional, sarà sempre schiaffeggiata a destra e a manca, compreranno sui massimi e venderanno sui minimi. Potete solo immaginare la rincorsa di questi giorni a qualsiasi fondo, etf o qualsiasi strumento che abbia nel nome la parola "China"...che fine faranno secondo voi??

 

  By: Esteban on Sabato 10 Febbraio 2007 19:09

Ciao Fog, Si forte ... Fantastica regia ed il cast Stratosferico ... Mi mancano film come quelli, "reali" , pure guerre stellari mi hanno rovinato, ora, la maggior parte è immondizia (musica pure)! P.S. Paghiamo noi ... Cioè chi ancora si fida di investire in fondi comuni ,banche e similari,dove i gestori corrotti(e generalmente senza alcuna partecipazione in quei fondi) accettano mazzette (percentuali), per incorporare nei fondi l'1/2 % del rischio che questi personaggi(società che stanno crollando) hanno già assicurato , spalmandolo. Gli affari + grandi si fanno pure facendo " Piaceri " ai + grossi. Ecco perchè poi noti persone che ora stanno recuperando (forse ) il capitale dopo 7 anni di negativo. Caro il mio bel "RISPARMIO GESTITO" !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

 

  By: Mr.Fog on Sabato 10 Febbraio 2007 18:58

"It's not a question of enough, pal. It's a zero sum game. Somebody wins, somebody loses. Money itself isn't lost or made, it's simply, uh, transferred from one perception to another. Like magic. The illusion has become real. And the more real it becomes, the more desperate they want it. Capitalism at its finest" ............. Ma bisogna sempre fare the right thing.

 

  By: Esteban on Sabato 10 Febbraio 2007 18:19

No FOG ... Quello ... quello è sangue ... sta iniziando a scorrere . ^this must be the place ... the right time ????#http://www.youtube.com/watch?v=UGa52pQ-z4E^

 

  By: Mr.Fog on Sabato 10 Febbraio 2007 15:28

Siamo talmente abituati a sentir parlare di miliardi che forse abbiamo un poco perso il senso della montagna di denaro che anche un solo miliardo rappresenta. Passando in rassegna le societa' in oversold sono incappato in NEW. Apro il grafico e...beh guardate voi stessi. Faccio un rapido controllo e vedo numeri di P/E & C. interessanti, capitalizza 1 miliardo, poi mi scappa l'occhio sui debiti e vedo 22 miliardi.... Ah beh, e' una finanziaria...prende a prestito per prestare...ma se non pagano? CHI PAGHERA'? Freddie Mac capitalizza 45B e ha "debiti" per 748.79B Countrywide Financial Corp. capializza 24.70B e ha "debiti" per 113.60B Andando avanti ce ne sono per tutti gusti. SI, sono finanziarie...e' diverso... Sara' vero?

 

  By: hobi on Sabato 10 Febbraio 2007 10:58

Mi lasciano un po perplessi questi 2000 miliardi di interessi. Infatti i soggetti economici che li pagano ( famiglie,stato ed imprese)sono per lo più gli stessi che ,in gran parte, li percepiscono. Altra cosa sarebbe se i percettori fossero soggetti non residenti. Inoltre dal dettaglio si rileva l'evidente duplicazione tra i "mortgages" e gli "agency and GSE -backed securities". Con questo non voglio assolutamente dire che non ci sia eccesso di credito. Solamente mi soffermerei sulla parte "patologica" dello stesso che si riferisce ai consumatori. Hobi

 

  By: defilstrok on Venerdì 09 Febbraio 2007 17:18

Leggendo della quotazione di FIG m'è venuto in mente quando, due estati fa si quotò Refco. Era agosto, e a settembre non c'era già più...