secondo me è pazzesco!

 

  By: Fortunato on Mercoledì 28 Febbraio 2007 23:54

Il valore della partecipazione in Banca d'Italia se si studiano attentamente i bilanci dei singoli istituti di credito, è completamente diverso tra gruppibancari. Secondo il pareredel mio, che condivido totalmente,è messo giustamente a prezzi di carico storici; altri hanno voluto fare una sorta di rivalutazione senza alcun parametro di riferimento solo per fare utili di bilancio che ritengo siano del tutto impropri. Le valutazioni di Tremonti le ritengo le pù vicine al valore reale. Altro che storie! Fortunato

 

  By: Esteban on Mercoledì 28 Febbraio 2007 22:01

Se gli Italiani rivogliono indietro ciò che è già loro, ora lo devono pagare + caro ... L'ex ministro Giulio Tremonti stabilì il valore della Banca d'Italia intorno agli 800 milioni di euro, sostenendo che la sua stima partiva dal valore dei dividendi, ma in passato l'Abi, l'ha sempre valutata sul valore del patrimonio netto di Bankitalia, ossia sui 20 miliardi di euro. ^La nazionalizzazione della Banca d’Italia: il prossimo fardello del Debito Pubblico#http://www.disinformazione.it/nazionalizzazione_bankitalia2.htm^ ^I soci privati delle Banche Centrali (private)#http://www.disinformazione.it/banchecentrali.htm^

 

  By: Esteban on Giovedì 22 Febbraio 2007 22:31

Mi sembrava strano ... Geronzi ... troppe stronzate ... Vergogna ! Se pure la politica si comportasse in questi modi forse ... E' che gli Italiani non sono Azionisti ... o forse si ? ^Capitalia's Arpe Wins Backing of Main Shareholders#http://www.bloomberg.com/apps/news?pid=20601087&sid=anS.XQhlXD10&refer=home^

 

  By: gianlini on Giovedì 22 Febbraio 2007 14:00

per una volta che "essere di sinistra" avrebbe avuto la sua ripercussione positiva...... Sanremo, sbloccati i compensi Il ministro Nicolais firma la circolare che elimina il tetto dei compensi. Niente più limite di 272 mila euro ROMA- Il Festival di Sanremo è salvo. Il ministro per le riforme, Luigi Nicolais, ha firmato oggi la circolare che elimina il tetto ai compensi per le star della Rai, previsto dall'ultima finanziaria. Niente più limite di 272 mila euro, quindi, per i presentatori Pippo Baudo e Michelle Hunzinker. L'eventuale applicazione del tetto previsto dalla finanziaria - è scritto nella circolare firmata dal ministro Nicolais - «altererebbe il normale esplicarsi del confronto aziendale ponendo la società a prevalente partecipazione pubblica in una situazione di svantaggio alterando significativamente le regole del mercato della concorrenza».

 

  By: Esteban on Giovedì 22 Febbraio 2007 13:22

Cosa conta realmente in Italia ... ``Geronzi's power lies in his contacts, not his abilities,'' said Marco Gruppo, an analyst at Opus Consulting in Milan. ``His power resides in his history, in Mediobanca and in his links to the political and financial powers of this country.'' Uno che indagato per vari scandali vedi parmalat etc ... Che in mezzo al marcio ci naviga/va ... Ne esce premiato con bacio accademico ed ora carca di silurare uno come Arpe dopo ciò che è riuscito a fare ... E poi dicono che non siamo dei Mafiosi ... proprio della serie largo ai giovani. ^Arpe's 374 Percent Return Only in Italy Not Enough for Geronzi#http://www.bloomberg.com/apps/news?pid=20601109&sid=akzDNaknlqiU&refer=home^

 

  By: Fortunato on Lunedì 19 Febbraio 2007 19:26

Mio Dio! Cosa sta accadendo in questo forum? E' trascorsa quasi una settimana e non vi riconosco più! L'unico che tenta di "sfrugugliare" un enchè minimo di reazione è DD. Ora voglio provarci anche io inserendo un articolo del Foglio che trovo interessante. Chissà se è stato sottoposto anche a Frodi & C. Eccolo: "La liberta` che ci manca L’economia italiana non cresce da sola perché soffre per i troppi vincoli L’Italia soffre di scarsa liberta` economica. E’ questa la diagnosi che emerge dall’edizione 2007 dell’Index of Economic Freedom, compilato da Heritage Foundation e Wall Street Journal, e presentato ieri a Bologna dall’Istituto Bruno Leoni. Il nostro paese si trova al 60°posto, a pari merito con l’Uganda: in Europa, l’Italia e` 23asu 27. La classifica, guidata a livello globale da Hong Kong e nell’Ue dal Regno Unito, e` costruita guardando a dieci indicatori che si basano sui dati forniti dalle principali organizzazioni internazionali. Un modello elaborato da un comitato scientifico di 16 membri restituisce una percentuale di liberta` economica. Il nostro paese, per esempio, viene valutato libero al 63,4 per cento. Il valore di uno strumento come l’Index sta soprattutto nelle tendenze che identifica e nelle indicazioni che puo` dare: ci dice che il grado di liberta` economica e` associato alle prospettive di crescita di un paese. Se questo e` vero, allora cio` che colpisce e` l’immobilismo italiano: ci troviamo piu` o meno agli stessi livelli a cui eravamo nel 1995, quando l’Indice fu pubblicato la prima volta. Questo aiuta a capire la condizione stagnante della nostra economia: in assenza di riforme strutturali, il paese continuera` a seguire la corrente internazionale, crescendo (lentamente) solo quando gli altri crescono. Gli studiosi della Heritage ci riconoscono progressi in un campo strategico come quello della liberta` del lavoro, ma l’Italia non eccelle in nessuno dei dieci indicatori considerati. La scarsa performance non dipende, cioe`, dalla coesistenza tra punti di forza e di debolezza, ma da una sciatteria generalizzata. Vi sono pero` due fattori rispetto ai quali la situazione e` particolarmente critica: la liberta` fiscale (68,5 per cento) e quella dall’interventismo pubblico (46,4 per cento). Si tratta di un segnale inquietante, che spiega come mai le migliori intelligenze del paese faticano ad affermarsi in patria e le compagnie straniere non si fidano della nostra economia, nonostante le sue potenzialita`. Il pervasivo controllo statale e l’eccessiva spesa pubblica ingabbiano lo slancio innovativo delle imprese; la rapacita` del fisco mina gli incentivi a rimboccarsi le maniche e costruire ricchezza. Crescere si puo`, ma serve il coraggio di cambiare." Da Il Foglio, 17 febbraio 2007 Pubblicato il 17/02/2007 Fortunato

 

  By: gianlini on Domenica 18 Febbraio 2007 16:36

Il sempre più insopportabile Mastella si scandalizza per una cosa di ben poco conto come questa vicenda di mamma con bimbi di uno e tre anni in cella. Conoscendo i bimbi, quello di un anno probabilmente dormiva mentre quello di tre anni l'ha preso per un gioco che magari ricorda di aver visto anche in televisione (se ha la televisione, ovviamente) ma la cosa che scandalizza me è la conclusione del grande saccente da Ceppaloni: "L' immagine dei bambini nella gabbia di un'aula di tribunale conferma una volta di più quanto bisogno ci sia di umanizzare la giustizia». " DefXSDFsdfsd! di un ministro, semmai da umanizzare c'è un'intera comunità, quella degli zingari e dei nomadi che non si scandalizza certo ad usare lattanti in grembo a madri gravide e bimbi di 5 anni per piccoli furti e scippi!! ROMA - Il ministro della Giustizia Clemente Mastella ha incaricato il capo dell'ispettorato del dicastero di via Arenula di avviare accertamenti preliminari sul caso della donna, una nomade slava accusata di furto ed evasione, tradotta presso la Corte d'appello di Napoli per assistere al processo e rinchiusa nella gabbia dell'aula assieme ai due figli di uno e tre anni. Gli ispettori chiederanno informazioni sul caso al presidente della Corte d'appello del capoluogo campano. «SPETTACOLO INGOBILE» - Il ministro della Giustizia ha definito l'immagine della donna con i due bimbi in gabbia «uno spettacolo ignobile». «Chiederò una relazione al procuratore generale di Napoli - ha poi annunciato da Avellino il ministro che ha avviato una ispezione sul caso - e assumerò quindi le mie decisioni. L' immagine dei bambini nella gabbia di un'aula di tribunale conferma una volta di più quanto bisogno ci sia di umanizzare la giustizia». Dopo aver sottolineato l'azione svolta dal ministero per svelenire il clima e le tensioni tra le varie componenti del mondo della giustizia il ministro ha osservato: «La giustizia in ogni caso non appartiene nè al ministro, nè ai magistrati ma è dei cittadini».

 

  By: Esteban on Martedì 13 Febbraio 2007 02:34

Quando dico che il risparmiatore è solo, che non è garantito perchè banca Italia ma pure la consob sono corrotte ... penso pure a queste cose ... di Salvatore Gaziano(borsaexpert.it) Il pm di Rimini Luca Bertuzzi sul caso Giacomelli Sport... Scopri perchè... Quella scarpetta maledetta... Una vera stangata in salsa romagnola. La procura di Rimini ha chiuso in questi giorni l’inchiesta su Giacomelli Sport con 18 indagati fra top manager e azionisti dopo aver accertato un buco da 742 milioni di euro. Una società quotata a Piazza Affari nel 2001 dopo che gli gnomi di Ubs erano entrati nel capitale e quelli di Deutsche Bank e UBM avevano fatto da sponsor al collocamento. E società di revisione come Deloitte avevano approvato i bilanci. Dopo erano pure intervenute Abaxbank a Banca Akros per emettere un bond da 100 milioni di euro per finanziare la crescita del gruppo di Rimini. Secondo il pm molti reati finanziari sarebbero iniziati ben prima del collocamento. La lista ipotizzata è impressionante: truffa, riciclaggio, associazione a delinquere finalizzata alla bancarotta fraudolenta aggravata, ricorso abusivo al credito alla frode fiscale, emissione di fatture false, aggiotaggio, insider, calunnia, falsità in scrittura privata. Col senno del poi appare veramente beffarda la quotazione di questa società nel segmento Star di Piazza Affari. Acronimo che sta, infatti, per Segmento Titoli ad Alti Requisiti! Il pubblico ministero di Rimini, Luca Bertuzzi, ancora non se ne capacita.

 

  By: defilstrok on Lunedì 12 Febbraio 2007 18:09

G7 programmato in coincidenza con la chiusura dei mercati nipponici; petrolio a 3% e adesso un attentato alla base USA in Giappone. Saranno pure coincidenze....

 

  By: GZ on Lunedì 12 Febbraio 2007 14:31

infatti, solo se guardi i bilanci capisci i costi che caricano

 

  By: Andrea on Lunedì 12 Febbraio 2007 12:46

Avendo aderito per diversi anni ad una Gestione Patrimoniali in Fondi di Azimut avrei molte cose da dire e ridire, che non ho taciuto ai miei interlocutori quando mi sono fatto liquidare. Loro, ovviamente, si sono guardati bene dal rispondermi. Temo però, scrivendole qui, di essere passibile di una querela, quindi passo la mano. Attenzione comunque a confondere le performance del singolo fondo coi risultati che consegue chi lo tiene in pancia se a curarne i "movimenti" è un'altro braccio della famiglia Azimut ... sennò poi uno trova molti swap tra fondi, privi di senso, ma gravati di commissioni ...

 

  By: Paolo Sentiment on Lunedì 12 Febbraio 2007 12:28

D'accordo con il discorso dei costi che gravano sugli strumenti del risparmio gestito ed in particolare sugli Hedgefunds, soprattutto i fondi di fondi hedge. E' però necessario fare presente che molti tra risparmiatori e traders italiani avrebbero avuto piacere di ottenere negli ultimi dieci anni i guadagni che hanno realizzato alcuni fondi azionari (flessibili) di Azimut. Pergiunta al netto di commissioni, tasse ed inoltre con i gestori che possono andare solo LONG...... A generalizzare si comette sempre un errore... Paolo paolo@sentimentcharts.it

E' ovvio che stanno prendendo ora grossi rischi per coprire questi costi - gz  

  By: GZ on Lunedì 12 Febbraio 2007 00:27

Comunque questi 330 milioni di costi di Azimut sono niente. Al G8 di ieri hanno parlato sembra molto di rischi connessi agli hedge funds. Venerdì un mega hedge fund si è quotato alla borsa di NY raccogliendo 650 milioni. Qualche settimana un altro Citadel (non quotato) ha raccolto 2 miliardi emettendo bonds al 6%. Gli ex-ministri americani ora prendono incarichi al vertice di hedge funds come ho raccontato (o ci mettono i loro figli come i Clinton) La notizia del mese è che gli hedge funds l'anno scorso hanno pagato 50 miliardi di $ solo di commissioni e interessi alle banche che gli fanno il trading ( un quarto dei profitti di Morgan Stanley, Goldman, Lehman...) Per capire come la situazione dei mercati attuali sia insostenibile guarda a questi numeri. Ci sono ora 7 mila hedge funds, hanno 1.300 miliardi in gestione e pagano solo di commissioni e interessi 50 miliardi, poi ci sono altre spese e gli stipendi e bonus che saranno almeno altrettanto (7.000 hedge funds... ci saranno almeno 50 mila traders e analisti che ci lavorano, forse 100 mila e pagheranno almeno 500 mila dollari in media all'anno considerando che alcuni partners da soli prendono dei 100 o 300 milioni...) Bene. Metti che gli hedge funds guadagnino in media un 10% annuo che sarebbe un rendimento normale considerando che le borse sono salite del 9% circa negli ultimi 20 anni e le obbligazioni hanno reso di meno (mica tutti sono Soros che è diventato tale perchè faceva dei 20% annui in media, l'hedge fund di Goldman Sachs ad esempio ha perso un -7% quest'anno, cioè non è facile che SETTEMILA HEDGE FUNDS, TUTTI ASSIEME, IN MEDIA RENDANO UN 10%) Diciamo che in totale dovrebbero avere se tutto è normale un 130 miliardi di guadagno su 1.300 in gestione Ma di questi pagano 50 miliardi solo di commissioni, poi altri 50 miliardi minimo di compensi. Come fanno allora a dare un utile ai clienti ? Risposta: con una struttura di costi così pesante è impossibile e quindi usano una leva finanziaria di tre, quattro, cinque volte, forse anche 10 volte il capitale ! E' ovvio che per coprire questi costi fissi stanno prendendo ora grossi rischi.... Solo nel 1999 erano meno 2 mila e avevano 3-400 miliardi, oggi sono 7 mila e hanno 1.300 miliardi in gestione e ne muovono usando il debito almeno 5.000-6.000 ..... Hai un intera industria finanziaria che fa guadagnare miliardi a chi c'è dentro, ma ha costi enormi e per coprirli si basa su una leva finanziaria pesante (e che nessuno conosce perchè non sono regolamentati) ---------------- February 8 – Financial Times (David Oakley ): “Hedge funds paid up to $50bn in fees and interest to investment banks last year, according to research by Dresdner Kleinwort. They contributed a quarter of investment banking pre-tax profit, estimated Stefan-Michael Stalmann, banks analyst, eclipsing traditional activity such as dealmaking. However, he warned, they were certain to hit another Long Term Capital Management-style crisis. ‘LTCM [bailed out by the Federal Reserve in 1998 after losing $4.6bn] was the blueprint.’ Hedge funds have been attracting record amounts of new money as institutional investors such as pension funds race to invest alongside those who had long funded the industry… Fees come from prime broking, trading equity, debt and derivatives, lending and managing in-house funds. The payments to investment banks are equivalent to a 4 per cent annual fee on the industry's $1,300bn of assets ----------------------- ...The citadel of Wall Street is under attack -- by its customers. That's one way to interpret Chicago hedge fund Citadel Investment Group's plans to raise up to $2 billion through the sale of investment-grade bonds. The reason: A pool of cheap capital could allow Citadel to bypass the prime-brokerage arms of investment banks in leveraging up its $13 billion of investments. But think again before shorting the industry's Big Three of Morgan Stanley, Bear Stearns and Goldman Sachs. Citadel's bond sale will surely be a landmark event. That a hedge fund can borrow money at rates substantially more favorable than can, say, Ford Motor, shows how far the industry has come in the past few years. But Citadel is a breed apart. As odd as it may sound for a firm run by a 38-year-old, Citadel is an elder statesman among hedge funds. Founded by Ken Griffin 16 years ago, it has chalked up consistently high returns. This track record, and Citadel's diversified investment strategies, are precisely why Fitch Ratings is giving the bonds a triple-B-plus credit profile. Thanks to the investment-grade rating, Citadel should be able to borrow money at less than 6% -- or about 1.25 percentage points above comparable U.S. Treasury yields. That's lower than the rates prime brokers charge to lend money or structure leverage in Citadel's many trading strategies.

 

  By: Esteban on Domenica 11 Febbraio 2007 22:30

Salve Andrea, " Se la gente non si mette in testa che avere un minimo di cultura finanziaria non è più un optional, sarà sempre schiaffeggiata a destra e a manca, compreranno sui massimi e venderanno sui minimi." Purtroppo la gente lavora e non trova il tempo pure per questo. Anche se sono della stessa opinione. Solo che chi si scotta impara , tipo giappone che non ricorre + al credito , ed il parco buoi che (non) verrà (Lucio Dalla) ... C'è un passaggio interessante nel film cui mi riferivo sotto. Nella situazione specifica c'è uno speculatore che si chiede a cosa servano 31(+ -) dirigenti con stipendi da favola in una società con perdite milionarie. Viene in mente la situazione della maggior parte delle aziende Italiane e pure del risparmio gestito. E' l'esaltazione dell'avidità nel pretendere risposta da dirigenti incompetenti per lavoro svolto e per le perdite subite che produce i risultati , chiarifica etc etc ... Sino ad un po di tempo fa il risparmio gestito è stato una pacchia ... rischi Zero guadagni + che sicuri (bot cct 10% ed obbligazione che rendevano), Al punto che alla fine perdevano soldi per le spese di gestione che riducevano i guadagni fissi. Ora rimane il tentativo di mantenere in piedi queste strutture mangiasoldi ... Galline dalle uova d'oro. Lo si vede chiaramente con il TFR che le stanno provando tutte per permettere a tali sistemi di sopravvivere (perchè ora , allo stato attuale, non è + possibile, gli investitori se ne sono accorti e , o si arrangiano o cambiano tipologie di investimento (immobili o bot piuttosto, lo dicono i dati ...raccolte premi etc...) Lo si vede pure con la volontà di non andare a fondo nei vari scandali , vedi argentina, ove le banche nemmeno potevano vendere quei strumenti ai risparmiatori, o san paolo imi con i fondi truccati(vedi report RAI, da cui la nuova struttura Eurizon, basta cambiare nome e lo sporco se ne va),che dire poi di Banca d'italia e consob .... Il risparmiatore è solo ... e ci sono proprio tutti in fila per cercare di spennarlo ... e Lei Andrea ,lo sa meglio di me .... Le dico ciò perchè mi è capitato varie volte di avvalermi di consulenti ed in ogni situazione il guadagno non c'è mai stato !!! al punto che Io risparmiatore, ho dovuto fare ciò che Leì inizialmente spiegava ... Ho dovuto arrangiarmi ! Mi sare accontentato di quel 5/10% annuo crescente, e non di perdite a seconda dell'andamento del mercato(gestione attiva). Da allora ho recuperato pure le perdite che questi consulenti (sempre presenti ad incassare , mai a risolvere i problemi) mi hanno procurato . Io non ne faccio una quastione di Nazionalità , chi è bravo è bravo .. ma magari chi è bravo non dirige, viene diretto da chi ha potere. Il punto è che mi sono addirittura controllato i rendimenti di una buona quantità di fondi in relazione all'indice (vedi morningstar). E sono veramente pochi quelli che battono l'indice ... Si può + parlare di quelli che si avvicinano all'indice , al punto che comprarlo è decisamente + conveniente per chi lo può fare e capisce che vuol dire. Se poi si parla di rischio capisco pure Io che parlare di rendimenti con rischio Zero quando per politica (o incapacità) si investe solo in obbligazioni e strumenti simili, è chiaro che i pochi guadagni vengono cancellati dalle spese ... Basterebbero rendimenti positivi (nella media) ... Ma Io conosco persone che tuttora sono investite e nemmeno riescono a raggiungere ciò che hanno investito nel tempo (7 anni fa)... E questo per incapacità di chi gestisce tali strumenti ... non di altri o altro, per semlplici stupidità di gestione. Vede , se anzichè guadagnare in commissioni fisse il guadagno lo traessero dalla gestione attiva (Cioè se guadagno, guadagni, altrimenti non ti pago), allora forse le cose cambierebbero ... Dico forse perchè in Italia si sa quanto conti la "Contabilità Creativa" . Con una gestione di tipo passivo , chi me lo fa fare di rischiare operazioni per far guadagnere il cliente? Tutto ciò permette che qualsivoglia persona lo faccia di lavoro visto i reali margini disponibili e tutto ciò penalizza pure i fondi probabilmente + seri (ma è da vedere)... " Se sbagli un trimestre cominci a perdere raccolta, hai le pressioni da chi segue il budget e di conseguenza il gestore prima di assumersi un rischio ci pensa due volte. Risultato?? Rincorsa affannosa al benchmark (..che Dio lo stramaledica!!) e tutti allineati e coperti; della serie:..."non apparirò sulla prossima copertina di Forbes, ma almeno nessuno mi spacchera le p....". Poi una curiosità ... Se faccio un fondo con scadenza a 20 anni, e mi capita di svincolarlo in una fase di crollo del mercato ... cosa porto a casa ? Visto che sono quotati ed il valore varia in base alle quotazioni ? Come mi giustifico una situazione ove guadagno se son fortunato il 3% annuo(media), ma posso perdere per scosse o fasi negative del mercato anche il 20% in situazioni negative ? Siamo arrivati al punto che la politica corrotta interferisce pure nei risparmi dei cittadini cercando con il "tacito accordo" di dirottare i pochi risparmi spettanti su fondi di persone compiacenti(in parte finiranno pure lì), tutto questo per l'incapacità di uno stato di gestirsi/gestire se stesso e gli interessi della solita classe(banche etc..) con interessi in merito. Ed io doveri ancora capire ? ed in modo pacato discuterne ? Quì sarebbe da alzare le mani , per vari motivi, ma tutta l'Italia ... Intendo quella che lavora ed è costantemente presa per il Kulo da destra sinistra e mangiasoldi a spese nostre . La GIUSTIZIA NON E + DA MOLTO TEMPO UGUALE PER TUTTI. SE Uccidi qualcuno e sei straniero sei libero in poco tempo o ti "condonano" il fatto ... Ma se sei Italiano e non fai uno scontrino paghi di + ,o se non paghi paghi una rata del mutuo, il recupero crediti ti sequestra la casa e la vende all'Asta. Questi idioti al potere(pure quelli prima) fanno il bello ed il cattivo tempo a spese nostre e battono cassa sempre dai soliti, Cornuto e mazziato! Ed io dovrei capire le inefficienze di gestione di gente che dovrebbe fare i miei di interessi mentre non li fa cercando di fare i propri ? The point is, ladies and gentleman, that 'greed' -- for lack of a better word -- is good. Greed is right. Greed works. Greed clarifies, cuts through, and captures the essence of the evolutionary spirit. Greed, in all of its forms -- greed for life, for money, for love, knowledge -- has marked the upward surge of mankind. And greed -- you mark my words -- will not only save Teldar Paper, but that other malfunctioning corporation called the USA. Il problema è che sono solo parole, e l'america non è migliorata anzi è pure peggiorata da allora , figuriamoci cosa può cambiare quì in Italia .... Ci vorrebbe che la gente anzichè parlare si incazzasse veramente, quello che capita generalmente quando ormai è troppo tardi ...

 

  By: GZ on Domenica 11 Febbraio 2007 22:14

sicuramente in Italia non esiste molto l'idea che se vuoi una pensione o un rendimento dei tuoi soldi a Lungo Termine devi restare seduto su delle azioni perchè alla fine fanno sempre meglio del reddito fisso e degli immobili (a meno di non averle comprate proprio al picco del ciclo, tipo dopo 4-5 anni consecutivi di borsa positiva salita del 100%...) però resta il nodo dei costi, che a dire la verità ora sono molto più scandalosi nel private equity e hedge funds, ma ad esempio se prendi una società come ^Azimut#^ che fa risparmio gestito puro e in cui quindi vedi chiaramente nel bilancio come funziona il business noti che con 13 miliardi di raccolta ha ricavi per 320 milioni cioè un 2.7% in pratica di costi (nel caso di Azimut penso che i ricavi siano tutte commissioni e costi vari applicati a questi 13 miliardi gestiti) e i suoi fondi, che pure sono prevalentemente azionari, hanno reso in un anno in cui il mibtel ha fatto il 17% mi sembra di leggere qui un 8% per la gran parte (su 13.000 raccolti quindi ha reso circa 1.000 milioni ai clienti e gli è costata però 328 milioni... su 10 o 20 anni questi costi incidono)