By: carlog on Venerdì 24 Settembre 2004 22:38
Mai sentito parlare di convergenze parallele ?
Le differenze tra Est-Ovest sono poca cosa rispetto a quelle d Nord-Sud. Anche UsemLag NON aveva torto a dire che il sistema sovietico (pianicazione centralizzata) e quello statunitense (pianificazine decentrata) avevano poi una serie di analogie.
Il sistema sovietito (statalista) e' finito col culo per terra perche' inefficente. Nelle imprese pubbliche (in cui non era chiara l'attribuzine dei ruoli) i dipendenti si comportavano come gli infermieri di Firenze di CiSha. Alla fine non riuscivano a produrre abbastanza grano per sfamare la popolazione. Poi mettiamoci l'aggravante della cooptazione che ha selezionato dirigenti progressivamente rimbecilliti (o semplicemente bevuti: Gorbaciov, Elstin, ecc.) ed ecco il krollo.
Ogni sistema pubblico-statale tende a funzinare allo stesso modo: la mancanza di incentivi e responsabilita' individuali genera inefficienze, poi mettiamoci l'aggravante delle clientele ... Assumendo, per semplicita', l'identita' Statalista-Comunista, allora in base ai dati di Zibordi, l'Italia (avendo un settore pubblico che pesa molto sul Pil) e' di fatto un paese comunista (nel senso piu' deteriore del termine ... parassitismo)
Nei paesi capitalisti occidentali invecie, e' tutto un fiorire di monopoli (vedi Microsoft, o camuffati come duopoli: vedi Intel e AMD) e di public-company, talmente gigantesche da fatturare ormai come piccoli-medi stati nazionali. Poi mettiamoci il decentramento produttivo e la internazionalizzazione e vediamo che si e' ormai creato un ordine politico-economico mondiale che supera la definizione tradizionale di "capitalistico". Le public company sembrano ormai piccoli paesi socialisti sovranazionali !?!
Poi c'e la questione dei consumi: aumenti di produttivita', fabbriche automatizzate, riduzione dell'impiego di forza lavoro, lo squilibrio tra domanda ed offerta diventera' drammatico. Chi consumera' tutte le merci prodotte, se poi il numero di occupati diminuisce ? Le crisi del capitalismo sono sempre state crisi di domanda (mai di offerta). Un sindacalista (Bruno Trentin) 30 anni fa scrisse un libro dal titolo "Da sfruttati a produttori"; bene, ora dovrebbe scriverne un'altro: "Da produttori a consumatori".
A questo punto si chiude la parabola: il settore pubblico come serraglio di dipendenti-consumatori, la cui unica funzine e' di sostenere la domanda di beni (giornali sportivi inclusi). Il tutto finanziato con deficit di bilancio e imposizione fiscale sui dipendenti (inclusi manager e padroni) del settore privato. L'Italia quindi anche come paese capitalistico moderno.