sell bund e bond

 

  By: marker on Mercoledì 28 Maggio 2003 14:57

per me è una battuta d'arresto, per bund ed euro non è ancora la fine. passata la correzione tanto attesa, ripartono. quello che non mi torna sono le borse. la logica del travaso, chè tanto da qualche parte devi metterli non fa per me. se fanno un altro +20% adesso, poi si sfracellano. se esulo dall'attività del trading quotidiano e provo ad immaginare uno scenario compatibile con la realtà economica attuale, (sia quella ufficiale che quella che si raccoglie "per strada") per chi ha un approccio da investitore o risparmiatore credo che per alcuni anni non ci saranno grosse opportunità in borsa. sono solo swings destinati a ripercorrere i loro passi. non credo a ripartenze a V tipo autunno '98.

 

  By: gianlini on Mercoledì 28 Maggio 2003 13:53

la granitica certezza del mercato nella deflazione si è improvvisamente sciolta come neve al sole?

I guadagni sui bond e immobili si spostano - gz  

  By: GZ on Mercoledì 28 Maggio 2003 12:52

...Il reddito da capitale sta semplicemente sparendo e... ------------------------------------------------------ Non è vero. Per le grandi istituzioni, banche e fondi che hanno speculato al rialzo su: i) ^bund#^, treasury ^bond#^ usa e bond giapponesi ^JGB#^ ii) obbligazioni brasiliane, indiane, coreane, argentine, indonesiane... iii) junk bond e obbligazioni corporate depresse tipo Ford o Alcatel c'è stato un mercato toro di proporzioni gigantesche sul REDDITO FISSO negli ultimi due anni. Queso grazie alla liquidità internazionale creata dalle banche centrali ecc... e vuole dire ci sono guadagni in conto capitale senza precedenti della speculazione internazionale. Del resto basta guardare al Btp o al Bund, siamo al VENTUNESIMO ANNO di mercato al rialzo sul reddito fisso e negli ultimo anno ha accellerato in su: i rendimenti sono calati ma chi se ne importa quando il gioco è la speculazione sui capital gain. Lo stesso è accaduto sul mercato IMMOBILIARE, specie in Inghilterra e America, e qui invece i guadagni in conto capitale riguardano il pubblico. Il dato di ieri infatti che ha fatto girare in su Wall Street era un dato buono del mercato immobiliare, il quale nemmeno ora cede, nonostante da quasi due anni si parli della "bolla immobiliare" che deve scoppiare da un momento all'altro. Tutto questo significa che ci enormi guadagni in conto capitale accumulati nel mondo. Se invece fossimo in una situazione di alti tassi di interesse, restrizione della liquidità. obbligazioni in caduta, perdite sui Btp e Bond, bond emergenti e corporate e caduta del mercato immobiliare, allora sì che ci "non ci sarebbero soldi in giro". Ma siamo nella situazione opposta. Tanto per dire nel famoso Giappone degli anni '90 il calo di borsa si accompagno subito al crollo del mercato immobiliare. Invece ora sul mercato immobiliare e sul mercato del reddito fisso non ci sono mai stati tanti soldi ed è ovvio che si spostino in parte in borsa quando qualcuno abbia la sensazione che questi mercati siano arrivati al limite

 

  By: panarea on Mercoledì 28 Maggio 2003 11:06

Il reddito da capitale sta semplicemente sparendo e i rendimenti reali sono negativi. Basta azzeccare un +1% su Eni con un day trading e hai già battuto i bot. In queste situazioni un + 10% annuo è oro colato. tutto molto difficile

 

  By: GZ on Martedì 27 Maggio 2003 18:51

eh.. ragazzi qui è la fede che ha pagato il sistema ha inchiodato l'inversione di tutto: indici di borsa, bonds e bund e forse anche il dollaro

 

  By: GZ on Martedì 27 Maggio 2003 17:03

mai dire mai come diceva 007 abbiamo "il segnale" stavo per perdere la fede nel sistema, ma negli ultimi minuti ho deciso di rimanere credente...

 

  By: marker on Martedì 27 Maggio 2003 16:53

per ora l'ipotesi che prospetti non la prende in considerazione nessuno. l'andamento del grafico simile ad un missile ti dice che il mercato spinge tutto da una parte, non c'è qualcuno che esce e qualcuno che entra. se ci fosse ricambio tra i partecipanti l'andamento sarebbe a salire, ma a dente di sega. invece chi è dentro non molla, mentre chi è fuori o è corto si butta dentro a mercato. sembra il nasdaq prima del diluvio, ma per ora, qua non scende una goccia e andargli contro è da kamicazo.

 

  By: gianlini on Martedì 27 Maggio 2003 16:12

sono un money manager americano ho passato un bel week end lungo alle Keys mentre ero in spiaggia la mia posizione in Bund si è apprezzata ancora per effetto cambio e effetto corsi combinato.... che faccio?? non vendo tutto a mercato e poi si vedrà?

 

  By: gianlini on Martedì 27 Maggio 2003 14:41

sinceramente non capisco come i tassi in Italia possano essere così bassi basta comprare un box (diciamo a Milano). Costo 35.000 euro Lo affitti senza problemi a 200 euro al mese lordi, diciamo 2400 euro l'anno per un reddito medio, dichiarando tutto, tasse incluse diciamo che ottieni 1600 euro netti (aliquota del 34 %) diviso per 35.000 vuol dire rendimento netto del 4,57 % (ripeto: senza nessun trucco particolare, tipo comprare i box mutuandone la metà (il rendimento sale al 6-7 % sul capitale investito) oppure non dichiarando metà dell'affitto ecc.ecc...

La differenza tra Giappone e Italia - gz  

  By: GZ on Martedì 27 Maggio 2003 13:38

------------------- Chiedo venia, ma il Paese che ha inaugurato la deflazione nei tempi moderni è il Giappone, il quale accomuna proprio le succitate caratteristiche..... ------------------------------- i) Il giappone ha l'incidenza dello stato, della spesa pubblica e degli enti statali PIU' BASSA del mondo industrializzato, credo che il peso della spesa pubblica sul Pil sia sul 30% contro un 50-55% dell'europa. Non c'è welfare statale in giappone, le pensioni sono private ad esempio le utilities sono private, la sanità non lo so, ma giudicando dal peso della spesa pubblica penserei che fosse anche privata, il prezzo della benzina non è fatta per il 75% di tasse e così via. Per cui il settore privato è il 70% dell'economia giapponese ed è ovvio che è l'unico che può avere un calo generalizzato dei prezzi. In altre parole se c'è "deflazione" in europa questa riguarda solo il 50% di pil privato e in giappone invece è un 70%. Quello che ci si dimentica è che l'europa è un area economica di "socialismo" in termini di peso dello stato nell'economia. In Asia lo stato non fornisce welfare e lascia ai privati la gestione di tutte le aziende e banche (poi ci sono mafie e cordate di potere trasversali da fare invidia a Corleone, ma è gestione di denaro privato per cui in qualche modo anche distorto rispondono ai segnali di mercato) ii) il Giappone importa dalla Cina e dal resto dell'asia molto di più dell'Italia per ragioni ovvie, ha un deficit crescente enorme con la Cina ad es. e le multinazionali giapponesi si stanno spostando tutte in cina a produrre. Questi sono i prezzi che calano veramente ogni anno grazie al lavoro a buon mercato di 1.2 miliardi di cinesi. L'europa importa molto meno dalla cina (non ho sotto i numeri, ma si può controllare) e quindi l'effetto di calo dei prezzi di import è minore iii) in Giappone l'economia e il reddito sono più o meno fermi dal 1991-1992, ci sono voluti 5 o 6 anni di stagnazione economica e recessione a singhiozzo prima che la famosa deflazione arrivasse. In Europa grazie al cielo fino al 2001 bene o male c'era un poco di crescita economica. Al quinto o sesto anno di crescita zero del PIL anche noi cominceremo ad avere dei cali generali dei prezzi industriali.

 

  By: gianlini on Martedì 27 Maggio 2003 13:14

perfetto la stessa situazione si applica all'europa tranne che a UK e irlanda forse, e allora come fa il bund a rendere il 3 %?

 

  By: Joseph on Martedì 27 Maggio 2003 13:03

Scrive Zibordi :Non ci sarà nessuna "deflazione" in un ecomomia semi-pubblica, piena di semi-monopoli e di corporazioni protette. Chiedo venia, ma il Paese che ha inaugurato la deflazione nei tempi moderni è il Giappone, il quale accomuna proprio le succitate caratteristiche.

 

  By: GZ on Martedì 27 Maggio 2003 12:38

La "deflazione" cioè discesa dei prezzi al consumo non si è verificata in italia da 70 anni, credo dagli anni '30 e come fa a esserci deflazione quando l'economia concorrenziale è forse un 1/3 del totale ? Gli enti e servizi pubblici amministrano il 50% del pil e non abbassano certo le tariffe e le tasse se l'economia mondiale va in recessione (dalle ferrovie alle USL a tutte le spese dell'amministrazione pubblica) I semi-monopolisti come enel, autostrade, amga-aem-acea, telecom-tim non hanno abbassato in media le loro tariffe anzi per l'energia le hanno alzate di un 30% negli ultimi 7-8 anni (tim sì, ma aspetta che telecom abbia il 95% dell'adsl e poi vedi) Le banche e la assicurazioni come è stato documentato ogni mese se uno leggeva anche solo la pagina economica del corriere hanno aumentato in media i loro costi e commissioni medie I taxisti, i notai, i commercialisti, parrucchieri, gli idraulici, i farmacisti abbassano i prezzi se l'economia va in recessione ? forse lo faranno gli albergatori e i ristoratori, ma il resto dei servizi quando mai Se anche l'import dalla cina e dagli usa costerà meno per via della globalizzazione crescente e del cambio questo alla fine peserà per un 1/4 del totale e saranno le auto, i frigo, l'elettronica e i computer a costare meno come al solito. Non ci sarà nessuna "deflazione" in un ecomomia semi-pubblica, piena di semi-monopoli e di corporazioni protette

 

  By: gianlini on Martedì 27 Maggio 2003 12:06

in effetti in Europa la deflazione sarebbe un bel regalo per i lavoratori dipendenti che si troverebbero un maggior potere di acquisto infatti da noi nessuno vedrebbe il proprio stipendio ridursi (al contrario dell'America, in cui vieni licenziato e riassunto il giorno dopo a metà prezzo) e quindi come potrebbe esserci vera deflazione?

 

  By: panarea on Martedì 27 Maggio 2003 11:37

un amico mi chiede come mai i mercati sono impazziti. Stupito gli chiedo cosa intende. "Ma come, l'inflazione in Italia, o zona UE, è tuttora sopra il 2% e i tassi fissi sono già sotto questo livello. Ma siete pazzi? Che senso ha prestare i soldi ad uno se metto subito in cascina una perdita reale?" Io gli spiego che i tassi bassi riflettono aspettative deflattive con prezzi in calo, quindi la sola detenzione di moneta sotto il divano garantisce un tasso reale positivo, come nel Giappone degli ultimi 10 anni. Lui mi ferma "siete tutti pazzi, l'inflazione non ha aspettative è ora. E io dovrei perdere subito ora x guadagnare sulle aspettative future? Con dei BTP a 4 anni o peggio con un bot? Metti che io non voglio rischiare faccio bot a 6 mesi: non batto l'inflazione. E anche se i tassi vanno a 1% tra 3 anni nel frattempo, l'inflazione mi spappola.Siete diventati un gigantesco casino, scommettete anche con i bot della povera gente!!Ma non mi fregate: volete che io compri i trentennali x garantirmi reddito reale in futuro, Ma dove? TRa 6 mesi l'inflazione va a 3% e ti saluto il trentennale comprato a 160! Sveglia, non siamo in America, i prezzi qui non sono tutti così flessibili, l'inflazione è come la disoccupazione e i comunisti in italia, sotto un certo tetto, caschi il mondo, non si scende" cosa rispondergli?