depositi bancari per salvare le banche - Moderatore
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By: Moderatore on Domenica 07 Aprile 2013 21:51
1) Ero a cena con della gente che segue i movimenti degli "sghei" come dicono in Veneto e uno mi diceva che non credeva fossero autentiche le dichiarazioni del Ceo Federico Ghizzoni di Unicredit a Vienna riportate ieri su internet (ma non in TV e sui giornali italiani). Oggi il Media Relations di Unicredit ha chiesto a WSI di correggere quello che hanno pubblicato (e che corrispondeva però a quello che Bloomberg per primo aveva riportato e a cui non ha chiesto di smentire)
"... ^Unicredit non ha mai parlato a favore di prelievi forzosi#http://www.wallstreetitalia.com/article.aspx?IdPage=1539446&utm_source=feedburner&utm_medium=feed&utm_campaign=Feed%3A+wallstreetitalia+%28Wall+Street+Italia%29^. Sono considerazioni riassunte in modo completamente errato da un titolo di agenzia che e' stato poi cambiato. Ci preme precisare che ne' UniCredit e ne' il Ceo Federico Ghizzoni hanno mai preso in considerazione ne' tanto meno visto con favore prelievi forzosi sui conti correnti dei depositanti nemmeno con riferimento alla situazione di Cipro. Le dichiarazioni rilasciate (basta riguardare le agenzie) sono di tono del tutto diverso e fanno parte comunque di una riflessione generale sulla necessità di una regolamentazione comune a livello europeo per tutto quanto riguarda il sistema bancario".
2) Ieri il governo di Monti ancora in carica ha deciso di pagare 20 miliardi (più altri 20 l'anno prossimo) di crediti alle imprese EMETTENDO ALTRI BTP. Questo perchè la UE, tramite il commissario Ollin Rehn, ha detto che non si poteva, come invece sarebbe logico, compensare questi crediti delle imprese verso lo stato italiano con le tasse che le stesse imprese devono allo stato italiano. Questo spinge su il debito pubblico italiano di altri 40 miliardi mentre il PIL NOMINALE (inclusa inflazione) resta fermo per cui il nostro rapporto debito PIL sale ancora... e ci avvia alla prossima crisi. Ma la cosa importante da ricordare è che a differenza di due anni fa ora le banche italiane hanno quasi 400 miliardi di BTP a bilancio, quindi se il BTP perde un -5% mostrano perdite sui 30 miliardi almeno (a seconda del prezzo a cui hanno comprato)
3) Peccato che oggi intanto lo stesso Ollin Rehn, uno dei pezzi grossi della UE, appaia sulla prima pagina dei giornali inglesi perchè dichiara la stessa cosa che Ghizzoni
"Rehn: i depositi bancari oltre una certa cifra nella UE possono dover contribuire al costo del fallimento della banca, secondo la nuova legislazione bancaria della UE..."
^"Rehn: big bank depositors could bear cost of bank failure"#http://www.telegraph.co.uk/finance/financialcrisis/9976603/Rehn-big-bank-depositors-could-bear-cost-of-bank-failure.html^
People with big deposits could suffer a ‘haircut’ under planned European Union law if a bank fails, the EU's economic affairs chief Olli Rehn said....
4) Il Portogallo sta discutendo oggi di pagare gli stipendi pubblici con titoli di stato (fonte Dow Jones) dopo che la sua Corte Costituzionale ha bocciato due giorni fa metà programma di austerità, senza il quale la BCE può togliere il supporto ai bonds portoghesi
5) Nel silenzio generale dei giornali italiani Reuters la settimana scorsa rilanciava un comunicato di Monte dei Paschi postato sul sito internet dell’istituto e nel quale si parlava di un ^calo dei depositi in febbraio di «pochi miliardi di euro» dopo lo scandalo#http://www.ilsussidiario.net/News/Economia-e-Finanza/2013/4/2/MPS-Il-mistero-dei-depositi-scomparsi-da-Siena/print/379006/^
Pochi miliardi di euro? Parliamo di una banca che dopo aver perso 4,6 miliardi di euro nel 2011, ha chiuso il 201 2 con un passiv o di 3,17 miliardi, effetto combinato delle svalutazioni e di un anno difficilissimo. Il primo bilancio approvato dal tandem Alessandro Profumo-Fabrizio Viola ha surclassato, purtroppo in negativo, le previsioni degli analisti che avevano ipotizzato un rosso compreso fra i 2 e i 2,3 miliardi.
Nel dettaglio, come è possibile leggere sul documento licenziato pochi giorni fa, sul risultato hanno pesato rettifiche nette su crediti da oltre 2,67 miliardi, oneri di ristrutturazione una tantum da 311 milioni, svalutazione di partecipazioni. Nei nove mesi la perdita netta era stata di 1,66 miliardi per le ulteriori svalutazioni degli avviamenti....
E una banca che sostiene queste cose e presenta questi numeri, può liquidare con «pochi miliardi di euro» la domanda su quanti depositi siano v olati via in febbraio? Mps ha 135 miliardi di euro in depositi, quindi se quei pochi sono 2 o 3 o persino 5 non è un dramma, ma lo scorso anno i depositi dei clienti si sono contratti di 11 miliardi (-7,5%), raggiungendo appunto quota 1 35 miliardi rispetto ai 1 46 miliardi di fine 2011. E oggi, quanti sono i depositi? Quanto si è perso da inizio anno realmente? Lo vedremo più avanti. Sempre Reuters citava sabato una nota agli azionisti in vista dell’assemblea del 29-30 aprile prossimi, nella quale di diceva che «l’emersione del carattere illecito delle operazioni in esame e delle loro conseguenze patrimoniali ha esposto la banca a un danno reputazionale che si è immediatamente tradotto in pregiudizi di ordine patrimoniale, tra cui in particolare il ritiro di depositi per alcuni miliardi, successivamente alla comunicazione al mercato e sulla stampa delle rivelazioni relative alle due operazioni con Nomura e Deutsche Bank». Alcuni? Quanti? Era infatti solo il 6 febbraio scorso, quando un irritato Fabrizio Viola, ad di Mps, dichiarava in una conference call che «non c’è fuga di depositi da Mps, anche se come è logico, soprattutto nella componente più volatile della raccolta, come fondi e istituzionali, ci sono stati dei movimenti in uscita».
Su MPS ci sono ora banche d'affari che danno come target di prezzo 0,10 euro. 0,10 è molto vicino a 0,00 cioè si sta avviando a zero. Come noto però andare a zero in borsa è il preludio del "salvataggio" di una banca. Tenere depositi a MPS può non essere prudente.