Telecom ENEL

 

  By: Moderator on Domenica 20 Marzo 2005 19:13

intanto....

 

  By: Andrea on Domenica 13 Marzo 2005 04:15

Pare che ci sia una sentenza di alcuni giorni orsono a favore dell'uso di software a-la SkyPE. Non vado oltre, perche' la notizia mi e' stata riportata brevemente al telefono su SkyPE da un amico. Attualmente mi trovo in Florida a disintossicarmi dalla nebbia e tra SkyPE e telefono GSM che, finalmente, ha una copertura decente ... sono in paradiso (25 gradi, cielo turchese e aria buona danno comunque una bella mano).

 

  By: GZ on Venerdì 11 Marzo 2005 15:10

il fondatore di Skype era una delle atttrazioni questa settimana della mega fiera tedesca tecnologica il Cedit o come si chiama e spiegava su tutte le reti tv internazionali del suo accordo con Motorola e un altro con Siemens per portare Skype non solo sui cordless in casa ma anche sui cellulari e le reti wireless la minaccia per Tronchetti è di due tipi: i) Innanzitutto se Skype si diffonde associato non più al pc ma a un telefono cordless in casa che si collega anche senza accendere il pc. In questo modo se aumenta grazie a Grillo o altro il numero di persone che puoi chiamare a casa gratis sul telefono fisso che in realtà usa Skype su alice o fastweb o tiscali, a un certo punto hai un effetto a cascata. Adesso sono 2 persone su 100 che posso chiamare a casa con skype e devono essere al pc acceso, ma cominciamo ad avere solo il telefono cordless e la cosa migliora velocemente ii) In secondo luogo se si cominciano a diffondere nei centri delle città italiane quello che vedi ad esempio in molte città americane dove nel centro la rete internet wireless arriva dappertutto per cui dalla strada ti colleghi. A quel punto se hai un cellulare Motorola con Skype finalmente sei in grado di chiamare saltando completamente telecom italia e gratis

 

  By: imagine on Venerdì 11 Marzo 2005 14:21

ieri sono stato a vedere lo spettacolo di Beppe Grillo, ha pubblicizzato al massimo (con tanto di telefonata negli USA)il servizio skype dice che da qui alla fine del suo tour, un milione di persone sapranno che ci sara' un modo per complicare la vita del povero Tronchetti Provera

 

  By: Moderator on Venerdì 11 Marzo 2005 09:57

Potrebbe essere che la difficoltà di vietare Skype è dovuta al fatto che sono telefonate in uscita ma che partono dal paese ricevente , dove ad es la Telecom It. non può rivendicare mancati guadagni mentre la società del paese ricevente ,anche se poco , ci guadagna almeno la tariffa locale? O è più complicato?

 

  By: Andrea on Lunedì 07 Marzo 2005 18:09

Adesso scopriamo che Telecom sarebbe interessate alle attività di Tiscali in Francia (LibertySurf). Ora, se così fosse, non sarebbe la prima volta che la Telecom toglie dalle ambasce i suoi concorrenti, acquistando attività estere (talora anche a prezzi "folli"), permettendo loro di sopravvivere proprio qui in Italia. Sembrerebbe un controsenso ... e invece no. La quasi totalità della concorrenza italiana si mantiene poco sotto la soglia di galleggiamento, non crea poi un gran danno ai conti economici di Telecom e, soprattutto, la tiene al riparo da troppa attenzione dell'antitrust. Fino a che la situazione sarà questa ... hai voglia a considerarlo un settore liberalizzato, privatizzato, ecc. L'unica vera differenza è che adesso invece di essere controllata dal Ministero del Tesoro è controllata da Tronchetti Provera.

 

  By: Gozzer on Lunedì 07 Marzo 2005 17:44

Perchè comunque una cosa di cui non mi sembra si sia parlato (forse perchè sottintesa?), è che telecom si alimenta comunque con il canone, questa è ancora la sua forza, circa 28€ al bimestre, 14€ al mese! (tasse comprese)

 

  By: Gozzer on Lunedì 07 Marzo 2005 17:41

E ora c'è anche ^questo!#http://www.parla.it/corsaire/html/it/home.htm^ :-O Fornisce ADSL e VOiP !! su linea dati, cioè senza linea telefonica da abbonamento telecom

 

  By: Andrea on Giovedì 03 Marzo 2005 13:57

Gozzer, sì, si può fare. Telecom ci ha provato, l'AIIP e il Garante si sono mobilitati e, per adesso, il progetto è stato accantonato.

 

  By: Gozzer on Giovedì 03 Marzo 2005 13:37

Andrea 3 March 2005 2:0 "Ovviamente ci stiamo organizzando per avere un'ADSL di quelle su doppino "muto", ossia privo di qualsiasi contratto per la fonia." -------------------------------------------------------------------- Ma si può fare ancora??? credevo di no, ^link#http://punto-informatico.it/p.asp?i=50754^

 

  By: Gozzer on Giovedì 03 Marzo 2005 13:26

E a chi non piacciono le cuffiette... può usare ^questo#http://b2b.tecnotel.net/product_info.php?cPath=103&products_id=547&osCsid=fcf9086ccdb5aa52559422111165b13a^

morirà la telefonia fissa in casa mia. - Andrea  

  By: Andrea on Giovedì 03 Marzo 2005 03:00

Ho spedito il 1 marzo la raccomandata a FastWeb per rinunciare alla linea. Con essa morirà la telefonia fissa in casa mia. Vuoi perché le telefonate le riceviamo sui (e facciamo dai) cellulari, vuoi perché quelle che facciamo dal fisso sono dirette negli USA e quindi le abbiamo sostituite con SkyPE. Ovviamente ci stiamo organizzando per avere un'ADSL di quelle su doppino "muto", ossia privo di qualsiasi contratto per la fonia. Fornitori ce ne sono già diversi ma, guarda caso, nessuno trai i grandi (Telecom, Wind, FastWeb, Tele2, ecc.) che guadagnano troppo con le chiamate tradizionali per spingere nello stesso verso della corrente ... La notizia di SkyPEIn mi esalta; quando ci chiamano dagli USA per lunghe telefonate ero infastidito dall'idea di riceverle sul cellulare. Con SkyPEIn avremo risolto anche quel problema.

 

  By: GZ on Giovedì 03 Marzo 2005 02:30

Andrea, leggendo questo ho l'impressione che la rivoluzione arrivi prima di quanto sembri "....A breve - ma non abbiamo ancora una data precisa - uscirà SkypeIn, il servizio che consente a un qualsiasi telefono fisso o mobile di chiamare un computer in qualsiasi parte del mondo esso si trovi al costo di una telefonata urbana. E poi stiamo lavorando su Skype Wi Fi, che consentirà di fare telefonate gratuite da palmare, laptop o computer non appena questi si troveranno in presenza di una connessione Wi-Fi". ......" -------------------------------------------------------------- Tecnologia TELECOMUNICAZIONI / PARLA L'INVENTORE DI SKYPE colloquio con Niklas Zennström Il telefono di casa, il 'fisso', è un piccolo dinosauro rimasto quasi invariato negli ultimi 50 anni. Ora ha un nuovo temibile concorrente: Skype, ovvero il più diffuso software per telefonare via Internet applicando il Voip (Voice over Internet Protocol) al 'peer-to-peer', la tecnologia che consente la condivisione gratuita delle risorse on line. Nel caso di Skype significa poter telefonare gratis da computer a computer in tutto il mondo o pagare 0,17 centesimi per chiamare da computer a qualsiasi telefono negli Usa come in Europa, in Canada come in Australia. Il padre di Skype è Niklas Zennström, svedese, doppia laurea in economia e ingegneria, geniale sviluppatore inviso ai potentati del copyright (major discografiche in testa) per aver lanciato qualche anno fa KaZaA, un sistema di condivisione di brani musicali scaricato da 370 milioni di persone. Nel 2003 Zennström ha deciso di estendere la rivoluzione del 'peer-to-peer' dalla musica alla telefonia. Disponibile in 20 lingue, Skype è già stato scaricato 63 milioni di volte e sta affermandosi come l'offerta di comunicazione vocale con il più rapido tasso di crescita a livello globale (si prevede che raggiungerà i 240 milioni di utenti entro il 2008). Un recente studio di Evalueserve considera la rivoluzione di Skype come un attacco mortale alle corporation delle telecomunicazioni. Con Skype lei minaccia il business delle grandi aziende di telecomunicazioni così come ha già fatto con quello delle major discografiche con KaZaA. C'è qualcosa di personale in questa sua crociata contro i grandi monopoli o Skype sta mostrando semplicemente al mondo un nuovo modo di fare business? "Niente di personale, mi creda. è stato proprio il successo di KaZaA che ha indotto me e il mio socio Janus Friis a chiederci in quali altri campi avremmo potuto implementare la tecnologia 'peer-to-peer'. Ci siamo resi conto che il Voip era una tecnologia in giro già da circa una decina d'anni ma che finora non aveva funzionato molto bene. Nel frattempo l'uso globale della banda larga stava raggiungendo la massa critica e così ci siamo decisi a sviluppare un'applicazione di Voip basata sulla tecnologia 'peer-to-peer' che fosse in grado di fornire un'elevata qualità delle chiamate telefoniche in tutto il mondo. Quanto alla gratuità delle telefonate da computer a computer, abbiamo pensato che così come la posta elettronica è gratis ma la gente continua a pagare per usare il fax, le chiamate 'Skype to Skype' potessero diventare l'alternativa gratuita alla tradizionale telefonata per chiunque usasse Internet". In cosa si differenzia Skype dalle altre applicazioni che consentono di fare telefonate attraverso Internet? "Innanzitutto il software di Skype è gratuito e le telefonate Skype-to-Skype lo sono altrettanto e tali rimarranno. Con SkypeOut (l'applicazione per parlare da computer a telefono fisso o cellulare) consentiamo agli internauti di chiamare in tutto il mondo al costo di una telefonata urbana e con una qualità della voce ottima. Usare Skype è facilissimo: bastano pochi minuti per scaricarselo, registrarsi ed essere subito operativi. Non necessita di apparecchiature costose, se non di un paio di cuffie con microfono da collegare al pc. Infine la nostra applicazione garantisce un alto livello di privacy (tutte le telefonate vengono criptate) e un'altissima mobilità: i nostri utenti possono fare il log da qualunque computer ovunque si trovino nel mondo; se hanno un pc portatile o un Pda necessitano solo di una connessione a banda larga o Wi Fi". Parliamo di Skype nel mondo. Quali i Paesi in cui si sta diffondendo più rapidamente e per quali scopi? "Abbiamo 25 milioni di utenti registrati in 200 Paesi diversi e 130 mila nuovi iscritti ogni giorno. Il nostro software è stato scaricato 66 milioni di volte e abbiamo già 800 mila internauti dotati di tessera prepagata (secondo la formula SkypeOut) per attivare chiamate a basso costo anche a telefoni fissi e mobili. Si tratta in maggioranza di utenti privati, ma sono parecchie anche le aziende che sfruttano Skype-to-Skype per risparmiare sul costo delle telefonate internazionali e renderle più efficienti sotto il profilo operativo. Fra i Paesi in cui abbiamo registrato una fortissima crescita degli utenti ci sono il Brasile, dove le tariffe telefoniche sono molto alte, e la Polonia, dove molte famiglie hanno parenti emigrati negli Usa e hanno bisogno di effettuare molte chiamate internazionali. Ma anche in Cina, Giappone e Germania il numero degli utenti Skype sta crescendo in maniera esponenziale". Dunque l'unico ostacolo all'ulteriore crescita di Skype è il numero ancora limitato di connessioni a banda larga? "Sì, ma siamo in pieno boom delle connessioni a banda larga (in particolar modo l'Adsl) ed è proprio per questo che abbiamo ritenuto maturo il momento per lanciare Skype. Che peraltro a sua volta contribuisce alla diffusione della banda larga in tutto il mondo". Qual è il modello di business su cui poggia Skype? Ovvero, come fa i soldi lei? "Certamente il nostro modello di business non è quello delle tradizionali telecom o dei service provider esistenti. Ce lo possiamo permettere perché è diversa la nostra struttura dei costi: la telefonia su Internet in modalità 'peer-to-peer' è infatti molto più efficiente perché utilizza, attraverso un sistema di nodi e supernodi, i computer di coloro che sono nel network di Skype e non richiede server centrali per indirizzare le chiamate. Già questo evita costi di manutenzione solitamente molto alti. Inoltre il potere del network cresce al crescere del numero degli utenti. Il network opera infatti usando una piccola percentuale del potere computazionale di ogni singolo computer e non è limitato né dal numero degli utenti né tanto meno dalla grandezza del server o dalla portata dei cavi di rame. Il che si traduce in un costo marginale che per ogni singola chiamata è zero e per l'aggiunta di un nuovo utente è pari a 0,01 euro. A questo punto bastano i servizi aggiuntivi a pagamento, come SkypeOut, per darci un buon margine di profitto". Lei sostiene che il telefono è uno strumento troppo antiquato per le esigenze del giorno d'oggi. Come si prospetta dunque il futuro delle comunicazioni vocali digitali? "Enormemente più ricco di opportunità ed esperienze. Una volta che la gente si sarà abituata a usare il computer o i palmari con scheda Wi Fi per le chiamate in voce, scoprirà una maggiore libertà e varietà d'azione durante la telefonata stessa. Già ora gli utenti Skype possono inviare file (di testo, di immagini o audio) mentre telefonano, scambiarsi messaggi scritti tramite l'Instant messaging, fare una conference call con più persone o persino entrare in chat testuale. E questo, soprattutto per chi lavora, è un enorme vantaggio in termini di efficienza e ricchezza informativa". Quali novità dobbiamo ancora aspettarci da Skype per il prossimo futuro? "A breve - ma non abbiamo ancora una data precisa - uscirà SkypeIn, il servizio che consente a un qualsiasi telefono fisso o mobile di chiamare un computer in qualsiasi parte del mondo esso si trovi al costo di una telefonata urbana. E poi stiamo lavorando su Skype Wi Fi, che consentirà di fare telefonate gratuite da palmare, laptop o computer non appena questi si troveranno in presenza di una connessione Wi-Fi". Dopo aver ostacolato in ogni modo lo sviluppo del 'peer-to-peer', le grandi major discografiche sembrano decise ad abbracciarlo, cercando di piegarlo ai loro interessi. Anche le grandi Telecom del pianeta adotteranno questa strategia con il Voip? "Dipenderà da caso a caso. Alcune grandi aziende di telecomunicazione si concentreranno sull'opposizione alla diffusione e all'uso del Voip fino a quando si ritroveranno in una situazione in cui questo avrà raggiunto una massa critica consistente e irrefrenabile e a quel punto sarà ormai troppo tardi per reagire. Ma altri gruppi, più lungimiranti e intraprendenti, capiranno prima la svolta in corso. C'è per esempio chi sta già abbracciando il Voip: noi stessi abbiamo, per esempio, appena concluso accordi di partnership con Cable & Wireless e con Hutchinson Global Communications Ltd (Hgc). Come già accaduto in altri campi, non sarà il grande a prevalere sul piccolo bensì il veloce a battere il lento". C'è Voip per tutti Telefonare con il sistema Skype è molto semplice. Basta avere un computer collegato alla Rete in banda larga (Adsl o fibra ottica), andare sul sito (in italiano) http://web.skype.com/home.it.html e scaricare il software gratuito. A questo punto, si può parlare gratis con chiunque nel mondo abbia già scaricato lo stesso programma (telefonata da computer a computer) o pagando 0,17 cent per chiamare invece un telefono 'normale'. Unico acquisto da fare: le cuffie con microfonino da attaccare al computer. Ecco alcune possibilità tra cui scegliere. BT 200) così come da Sony Ericsson (ultimissimo modello: HBH-60). Basta avere un Mac dotato di Bluetooth interno o accessoriato con adattatore D-Link esterno USB. Sostanzialmente, con queste stesse cuffie Bluetooth utlizzabili con cellulari come il Nokia 6600 o il SonyEricsson t39 si può sperimentare il VoIP wireless tra le pareti domestiche e le mura d'ufficio, così come riporta il test effettuato da Mac City (www.macitynet.it) per telefonate Mac-Skype senza fili. Cordless Siemens-Skype Molti produttori di apparecchi telefonici tradizionali (per la casa e per l'ufficio) stanno adeguandosi alle rapide evoluzioni del Voip. La Siemens è stata la prima a lanciare sul mercato un adattatore, il Gigaset M34 USB adaptor, che consente di collegare le stazioni base (base station) dei suoi ultimi modelli di cordless al computer tramite una porta Usb per poter così fare telefonate gratis tramite il Voip di Skype. Motorola Voip: anche sul cellulare Saranno i Motorola i primi cellulari a consentire telefonate Voip tramite Skype grazie al recentissimo accordo siglato tra l'azienda di telefonia americana e la nuova creatura di Zennström. I primi dispositivi mobili Motorola dotati del modulo 'Skype Internet Telephony' saranno sul mercato

 

  By: Andrea on Martedì 01 Marzo 2005 22:45

C'è grande convergenza tra gli interessi dello Stato e quelli di alcuni settori/industrie nell'avere dei cittadini cablati. Mediaset, RAI, HDP e molti altri sbavano all'idea di un'ulteriore porta verso i nostri occhi, le nostre menti e i nostri portafogli. Hanno contenuti che intendono fornirci in altre salse, oltre a quelle a cui siamo abituati. I produttori di videogame, musica, film, ecc. idem. Le banche, assicurazioni, ecc. E con loro molti altri. Lo Stato riesce ad erogare in tempi e modi che gratificano il cittadino servizi che prima, magari a prezzo più alto, lasciavano tutti scontenti. A Modena è dal 1995 che tutte le delibere dell'amministrazione comunale sono consultabili online, 24/7/365 in un istante e senza muoversi dalla sedia. L'iscrizione alla scuola di mia figlia l'abbiamo fatta così. I Ministeri se ne servono a canna. Quello dell'istruzione offre corsi di aggiornamento, accreditati, erogati solo via internet. Stò solo scalfendo la superficie, tra l'altro con una gran fretta e in maniera disorganica. Ma credo di aver reso l'idea di come ci siano forti spinte verso l'adozione del broadband. Non trascuriamo un aspetto poi: quello dei soldi che si muovono anche solo per l'aggiornamento delle infrastrutture. Da MediaWorld al sabato hanno 5 persone dedicate a dare (poche) spiegazioni su modem ADSL, ecc. I distributori li vendono come un tempo si vendevano le scatole di floppy. Il lento ma inesorabile aggiornamento di tutta la rete telefonica procede. In tempi in cui l'economia in Italia non è corra come l'Eurostar, è un motore che sarebbe un peccato fermare.

 

  By: polipolio on Martedì 01 Marzo 2005 21:43

"La mia sensazione è che con un abile gioco di tariffe, scarsa competizione, ecc., i nostri carrier cercano il soft landing, ovvero la rimodulazione delle loro strutture e dei loro business in modo da sfruttare la cosa ed essere, tra 5 o 10 anni, ancora loro a dominare uno scenario tecnologico diverso ma fatto dagli stessi attori. Se ci pensi ci sono fondamentalmente riusciti, ad esempio, coi cellulari. " Credo che sia una strategia, non una sensazione. Magari non pubblicata a 8 colonne sul corsera, ma chiara e abbastanza esplicita. Non capisco invece il passaggio "Le ragioni per cui vogliono che ci dotiamo del broadband le sapete/immaginate tutti."