By: fultra on Lunedì 14 Gennaio 2013 18:51
Comincio seriamente a pensare che ci siano due parti in cui si possano dividere coloro che vogliono ostinatamente optare per l'austerità, ovvero pagare interessi a terzi, quando il capitale da cui derivano è famigliare quindi è una mera scelta di convenienze opposte pagare interessi ad estranei o tenerli in casa propria.
A) Coloro che sono nello strato "ignorante" della popolazione (perchè ignorano, ovvero non hanno cultura sul tema specifico) e si lasciano convincere da qualche tecnico o politico a cui si affidano ed a cui danno carta bianca a decidere per loro. E questi saranno pure coloro che ne avranno di più a soffrire se questa situazione proseguirà , perchè sono lo strato più indifeso e che non ha il supporto di mamma stato, ma tant'è l'ignoranza sarebbe meglio per costoro combatterla che subirla.
B) Coloro che capiscono benissimo ,e sono anche in tanti , ovvero possono fare massa critica contraria , ma fanno un calcolo preciso : il sacrificio di molti torna a vantaggio di pochi,ovvero loro stessi che in tal modo si premurano di mantenere i privilegi acquisiti negli ultimi 30 anni . Ovvero tutti coloro che sono arrivati ad avere una rendita oggi erogata dallo stato o parastato sotto forma di posto di lavoro inamovibile in qualsivoglia istituzione pubblica che aggiunti a tutti coloro che hanno ottenuto una pensione -oggi equivalente ad uno stipendio quasi pieno ,due se sono marito e moglie - e che se ne stanno al sicuro pensando che tale rendita sia eterna, ma senza voler guardare in faccia la realtà . Non voler capire che senza produzione, posti di lavoro, nessuno potrà sostenere ancora per molto queste loro rendite.Ma finchè a fine mese hanno il bonifico si girano dall'altra parte. Vorrei vedere la loro faccia il giorno in cui l'INPS diramerà il messaggio che saranno abolite una certa percentuale di pensioni ad estrazione...fino al dimezzamento causa insostenibilità, bhe costoro non li vedo manco scendere in piazza e saranno giorni neri.Da quel momento inizierà la vera austerità, per ora siamo ancora in tempo a distribuire EQUAMENTE i sacrifici ed a rimetterci in sesto, ma il tempo stringe, e certi personaggi agli alti livelli della politica (quasi tutti direi) remano contro.