questo tipo di borsa è fuori dalla realtà - Luigi Luccarini
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By: Luigi Luccarini on Martedì 13 Gennaio 2004 18:25
Non sono abbonato a nessun servizio e non faccio pessimismo per vocazione ma solo per aderenza alla realtà dei fatti.
Ha ragione Bandy, ma solo su un punto: le ossessioni in borsa non servono. Per questo ho fatto la mia scelta: quando la volatilità implicita del mercato ha rotto il livello di guardia al ribasso (facciamo 20/22 di VIX, per capirci) ho ritenuto inutile e controproducente investire - o giocare, o speculare - e da mesi non guardo neppure i grafici di quelle (poche) cose che ho in portafoglio.
D'altra parte, nel dibattito su PRF quasi tutti hanno convenuto che grafici alla mano non ha alcun significato quanto è successo prima durante e dopo.
Infatti.
Prechter ha torto solo in termini assoluti, se qualcuno si è preso la briga di valutare le sue performances: avrà certamente fatto i conti giusti e lui sarà sotto lo S&P del 30% ogni anno.
Ma francamente non vedo cosa ci sia di catastrofico ORA in quello che dice (non so di preciso, ma raccolgo dai vari interventi che leggo in forum od altro).
Chi ha comprato Tiscali a 100E, Tim a 15E, Parmalat a qualsiasi prezzo, Cirio, persino Capitalia all'atto del collocamento, Finmeccanica, STM a 60, dovrebbe accusare perdite nell'ordine del 50 fino al 90%: e questa non è catastrofe?
Gli indici hanno una struttura che rende giustizia in Italia, ad es. solo a chi ha in carico Eni (ma ha dovuto attendere tempo...) e forse qualche midcap presa al momento giusto.
Negli USA - prescindendo dal rapporto di cambio che non è mica da ridere visto che io a tutt'oggi sull'unico titolo Nasdaq in portafoglio accuso un bel -38% in valuta - i titoli che oggi salgono sono quelli che maggiormente erano sacrificati, a meno di non essere possessori di 3M, P&G e roba simile, ma non è certo quello che fa il trader.
Il trader compra i titoli scarsamente liquidi per sfruttare la volatilità, oppure le "scommesse" ipotizzando qualche logica insiding sotto certe performances.
Molti comprano, ad es., Centrale del Latte TO: lei Zibordi lo farebbe?
Investirebbe 30000 Euro su un titolo del genere?
Farebbe altrettanto su un titolo Nasdaq speculativo?
Io penso che gran parte delle operazioni condotte su quei titoli sia con valori residuali di portafoglio perchè la gente comunque - anche il trader - vuole avere qualcosa su cui sperare con un minimo di fondatezza. Dunque tutto ciò che non è volatile per definizione, come la nostra cara TIM, un tempo palestra degli scalper, oggi buona per logiche di lungo periodo.
E perchè accade questo? Semplicemente perchè la gente ha paura perchè sa che questo tipo di borsa è fuori dalla realtà. Che di Parmalat ne è pieno il mondo, oltre che il mib.
Bella intanto la performances odierna delle nostre banche... ulteriore segnale di salute, no?